A Villacidro svetta la prima pala eolica – saranno nove in tutto – e sui social si riaccende il dibattito sulle rinnovabili in Sardegna: molti gli interventi dei “no a tutto”, ma anche diversi favorevoli. Il Wwf chiede al governo regionale di non cedere a chi difende gli interessi economici delle fonti fossili. In Calabria Legambiente approva un parco eolico offshore mentre Salvini parla di mostruosità per l’eolico, ma per puntare sul nucleare.

Nonostante la molotov via alla prima pala eolica a Villacidro
La prima pala eolica, ne mancano altre otto, svetta su Villacidro. Non l’hanno fermata i circa quindici anni di attesa (leggi qui) e neanche la molotov lanciata nei giorni scorsi (leggi qui). Le reazioni? Abbiamo fatto un tour sui social.
C’è chi grida allo scempio ambientale come Margherita: “Al proprietario del terreno andrà un po’ di profitto a noi resta un paesaggio deturpato per sempre“.
Gli risponde Elisabetta: “FALSO. Ci sono passata a Villacidro e bisogna cercarla per vederla“.

Sono convinti Maurizio “Questo è un piccolo passo per l’uomo, ma un grande balzo per l’umanità. Avanti con le pale eoliche per l’energia rinnovabile che salva il pianeta” e Piero “Bella e soprattutto utile e non inquina“. Scettica Valeria “Vedremo la bellezza tra qualche anno quando diventerà un eco mostro come tanti altri che hanno installato e mai utilizzato” e iper contrario Roberto “uno schifo gigantesco“..

Il Wwf: “Campagna contro le rinnovabili guidata da interessi economici”
Il Wwf scende di nuovo in campo, fatto più volte insieme a Legambiente, con un comunicato. “Auguriamo che i Governi regionali mostrino di aver compreso e voler affrontare la minaccia climatica concretamente. In Sardegna, ad esempio, è in corso una vera e propria campagna contro le rinnovabili, guidata da interessi economici conclamati (gas e persino carbone, ancora) che in maniera artificiosa confonde richieste con quanto effettivamente installato sul territorio“.
A sostegno si presenta uno studio del World Weather Attribution che “conferma che la crisi climatica ha fortemente aumentato la probabilità di siccità in Sardegna e Sicilia (del 50%)“.
Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia, parla della quantità di rinnovabili installate. “In realtà, di rinnovabili in Sardegna ce ne sono poche, tant’è che la regione continua ad andare a carbone e si registrano le maggiori emissioni di CO2 pro-capite“.

Attenzione al paesaggio e coinvolgere i cittadini
Via a eolico e fotovoltaico ma con criterio: “In un territorio ricco di natura e tradizioni come quello sardo occorre particolare attenzione nella localizzazione degli impianti e un maggior coinvolgimento dei cittadini, ma bisogna tornare al senso delle proporzioni e alla realtà degli effetti devastanti dell’uso dei combustibili fossili sempre più concreti. La lunga sequela di eventi estremi collegabili direttamente alla crisi climatica impone coerenza e scelte tempestive“.

E in Calabria a Legambiente non dispiace il parco eolico offshore
L’ipotesi di un parco eolico offshore galleggiante, prende il nome di “Enotria”, nel Golfo di Squillace, a largo di Punta Stilo, se ha allarmato qualche sindaco non dispiace a Legambiente Calabria. L’associazione ambientalista ricorda che parlare di eolico off-shore significa affrontare concretamente la crisi climatica e quella energetica i cui effetti negativi li stanno già vivendo tutti i cittadini.
“È importantissimo, per contrastare gli effetti di queste crisi – afferma Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria – che le energie rinnovabili, alternative alle fonti di energia tradizionali prodotte con combustibili come carbone, gas naturale e petrolio, diventino la prima fonte di energia entro il 2030, con l’obiettivo di arrivare all’azzeramento dei gas climalteranti in atmosfera entro il 2040 e garantire un futuro sostenibile e vivibile per tutti”.
Poi nel dettaglio sulle emissioni in atmosfera: “Un solo parco eolico offshore da 675 MW è in grado di evitare 1 milione di tonnellate di CO2, produrre circa 45.000 tonnellate di idrogeno verde all’anno, vettore importante per decarbonizzare i siti industriali energivori“.
“Dinnanzi allo scenario complessivo che abbiamo di fronte, – sostiene Anna Parretta – le opposizioni tout court ai progetti di parchi eolici off-shore nello specifico nel Golfo di Squillace non sono comprensibili. È necessario un approfondimento ed uno studio sui progetti specifici che però devono essere analizzati nella corretta prospettiva ed analizzando bisogni e necessità di una Calabria che non è una monade isolata, ma è connessa con il resto del Mondo”. Insomma basta con il “no a tutto”.
Salvini: Stop ai “mostri eolici”, ma perché vuole il nucleare
Matteo Salvini senza se e senza ma in una recente diretta social: “Io sono a favore di tutte le energie rinnovabili e sono a favore del nucleare, ma non si possono mettere mostri eolici che su terra o mare danneggiano i paesaggi e rovinano panorami stupendi. Danneggiare bellezze come la Sardegna o la Puglia con questi mostri che portano business solo a qualcuno non penso sia il futuro del nostro Paese. Sono convinto che l’Italia per essere un Paese moderno debba tornare a investire sul nucleare di ultima generazione”.
Peccato che di questi impianti innovativi non ne esiste neanche uno in funzione.
Legambiente e WWF, venduti alle multinazionali e ai faccendieri dell’eolico. Siete oramai screditati!
Lei non merita ospitalità sul nostro sito. Sparisca.
Salvini: Stop ai “mostri eolici”
Caro Salvini, quando tra 15-20 anni forse sarà prodotto il primo kWh di energia nucleare italiana (ripeto…forse), quei mostri eolici avranno dato tanta energia pulita per tutti, anche per te. Non sputare nel piatto dove mangi.
Ma quale forse… con i governi che cambiano ogni tre per due! Non è cosa per noi italiani, oltre a essere un inutile salasso economico.
Buongiorno certo i sardi fanno ridere mentre al nord Europa si arricchiscono con le pale eoliche loro le combattono lottano x favorire carbone e petrolio gratis poi si ritrovano la siccità che popolo ridicolo.
Non credo tutti i sardi…
Sicuramente una rumorosissima minoranza..
Avete dimenticato che governa Sardegna e Sicilia…
Homer Salvini e il nuculare ..
-_-
Siamo in due
io le equiparo agli aquedotti Romani ..
tecnologia utile e pacifica di questo tempo che segnerà il futuro per millenni
spero
Inoltre come ha fatto già Enel con il governo spagnolo
possono essere dotate di telecamere a infrarossi e hd per la sorveglianza incendi
Ma sono l’unico che trova le pale eoliche belle esteticamente?
Per me non deturpano affatto il paesaggio, ma immagino sia soggettivo
Bravo!
No, non sei l’unico, inoltre c’è di bello che ogni volta che vedi fare un giro alla pala sai che è stato bruciato un po’ meno di carbone o di gas, ma questo immagino che per alcuni che con gli idrocarburi ci guadagna possa sembrare brutto.
diciamo che, gusti a parte, ci son zone e zone… In certi panorami qualsiasi installazione potrebbe essere di disturbo…
In cima a crinali di colline disabitate, che si vedon solo da lontano, ci fai l’occhio subito e non disturbano
L’importante quindi è che vengano adottati (velocemente) criteri studiati sito per sito, anche perché a volte vengono fatti a fini solo speculativi .. e magari non c’è neppure abbastanza vento a giustificarle… o gli elettrodotti calibrati per il trasferimento dell’energia (come successo tanti anni fa nel sud italia.. su terreni di proprietà di mafiosi).
Ovviamente belle o brutte è questione di gusti. Per me sono brutte come i tralici delle grandi linee elettriche. Però sono maledettamente necessarie.
dopo due pareri illuminati (wwf e legambiente) potevate evitare il terzo parere, che letto quello … plonk!
è passato in sordina, meglio farlo conoscere. Una vera chicca, ci sarà pure opposizione all’eolico, ma figurati alle scorie delle centrali nucleari. Un problema lungo 40 anni e tutto ancora da risolvere
C’ha ragione salvini: le bellezze paesaggistiche di Sardegna e Puglia non reggono il confronto con quelle di Chernobyl e Fukushima. 🙁
Due posti dove starebbe splendidamente…
Ci credo ho appena prenotato un sacco di posti liberi e si spende poco ricordo benissimo Chernobyl che bei ricordi 😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭
In un territorio ricco di natura e tradizioni come quello sardo occorre particolare attenzione nella localizzazione degli impianti…
Ma solo loro ce l’hanno un territorio ricco di natura?
Anche io ce l’avevo un territorio ricco di natura….
Adesso ho un’autostrada….
Magari avessi delle pale eoliche da guardare….
E non venitemi a dire di fare le valigie…come se tutti avessimo la possibilità di farlo….
l’autostrada sicuramente non è bella… potrebbe essere un po’ occultata da piantumazioni laterali di alberi per ridurre anche l’inquinamento acustico e da particolato PMx emesso dai veicoli… che se magari fossero tutti elettrici ne emetterebbero quantità minime…ed in silenzio (purtroppo il brusio dei motori e degli pneumatici è a bassa frequenza e si diffonde molto facilmente, creando un effetto disturbante sul cervello anche quando è poco avvertibile… meno è meglio è.,..
Mah…guarda…il rumore è l’ultimo dei problemi….stiamo parlando di brebemi non è trafficata così tanto..
Ma il danno è fatto… la terra.. i campi non ci sono più …
La piantumazione? Ci vorrebbe una foresta…
Sai come fanno?
Mettono giù qualche piantina alta 20 cm e la lasciano morire .
Questo è.
Poi è vero..ognuno si lamenta di quello che ha…o di quello che non ha più…
Io so quello che vedo.
Percorro le mie strade e vedo la mia terra che cambia.
E di terra ne stiamo perdendo tanta.
Per me, per quello che vedo, le pale eoliche sono il problema minore.
Ecco.
Pienamente d’accordo Monica
Suggerisco agli amici sardi dubbiosi sulle F.E.R. di organizzare qualche pullman per fare un weekend in Toscana: sbarcati a Livorno potrebbero attraversare la zona di Stagno, constatare la puzzolente presenza della raffineria…ed il suo impatto sull’estetica dei luoghi; poi potrebbero andare nel pisano, a Pontedera (patria della Vespa) ad ammirare le pale eoliche “cittadine”…
Dopodiché potrebbero puntare verso le colline pisane per un giro magari alle famose colline di Laiatico, Volterra ed altre amene zone rurali, per verificare coi propri occhi se le tante pale eoliche presenti sulle creste delle verdi colline sono davvero cosi drammatiche…visto che sono visibili ma distanti dai centri abitati. Magari guardando bene potrebbero notare qua e là appezzamenti di terreni “marginali” con piccole distesa di pannelli fotovoltaici…a fare da contorno a altre estensioni di terreni incolti o vocati alla pastorizia (e sono tantissimi i produttori di formaggio in Toscana… molti sono Sardi ! ).
Abbiamo anche il geotermico…ed il paesaggio mefistofelico di Larderello è sempre interessante…con le sue verdi colline traversate dai lucenti tubi del vapore…che ove emerge crea effetti impressionanti..
Sicuramente non tutti gli impianti sono posizionati in posti perfetti.. Bisogna vigilare che speculazioni non invadono zone pregiate…ma anche riconoscere che le alternative ad idrocarburi hanno impatti molto molto peggiori, che oltretutto impattano non solo sull estetico dei luoghi ma avvelenano aria acqua e suolo da cui dipende la nostra vita e salute…
Ed è pure una questione di sopravvivenza finanziaria… perché le nazioni concorrenti avranno costi più bassi e migliori redditi netti disponibili…
“…ma anche riconoscere che le alternative ad idrocarburi hanno impatti molto molto peggiori, …”
Concordo in pieno, damiano, ma la veemenza ti ha giocato uno scherzetto.
Sicuramente intendevi scrivere:
“…ma anche riconoscere che gli idrocarburi hanno impatti molto molto peggiori…”,
purtroppo però ti è scappato un “…le alternative ad…” di troppo… 😂
👍 infatti! Intendevo proprio dire che le alternative Ossia gli idrocarburi sono infinitamente peggio n🤣🤣
E la disastrosa situazione del pianeta lo dimostra ogni giorno 😔
Grazie Eugenio.. a.volte scrivo da posti improponibili (ero a fare la spesa con mia madre..dovrei stare più attento e concentrato…mi scuso!)