Rinnovabili, anche gli scettici devono arrendersi: i dati di Terna confermano che lo storico sorpasso sui combustibili fossili non è dovuto solo a un anno di piogge record, ma alla crescita senza precedenti del fotovoltaico.
La dichiarazioni, soprattutto via social, degli scettici (per non dire dei lobbisti di Big oil) sono lì da leggere: lo storico sorpasso delle fonti rinnovabili su quelle fossili sarebbe dovuto per la maggior parte a un anno particolarmente piovoso e quindi al contributo delle fonti idroelettriche.
Indubbiamente, l’idro ha avuto la sua parte. Ma le rinnovabili si prendono la rivincita nell’elaborazione dei dati Terna realizzata da Italia Solare. Nei primi tre mesi del 2024, gli impianti fotovoltaici in Italia hanno superato quota 1,6 milioni: un aumento +27% che ha portato a un totale di 32 gigawatt di potenza installata.
Si tratta di potenza “strutturale” che rimarrà e che non dipende dal meteo. Una strada su cui il governo italiano dovrebbe proseguire – per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione – e non mettere nuovi ostacoli, come temono gli operatori e le associazioni ambientaliste, con i decreti Aree idonee e Agricoltura.

I dati di Terna sulle rinnovabili confermano la crescita record del solare che ha contribuito al sorpasso sulle rinnovabili
Tornando alla fotografia delle rinnovabili scattata da Terna, nel primo trimestre 2024, la nuova potenza fotovoltaica entrata in esercizio è stata di 1,72 gigawatt (+63% sul primo trimestre 2023). Rispetto alla potenza installata, il 32% deriva dal settore residenziale, il 35% dal commerciale e industriale e il 34% agli impianti utility-scale.
Semmai, si può obiettare che la crescita non è stata uniforme in tutta Italia. Le province con più kilowatt per abitante vede in testa Viterbo (2,49) e poi Rovigo (1,82), Brindisi (1,37), Matera (1,36), Cuneo (1,35), Ravenna (1,24), Vercelli (1,20), Macerata (1,18), Oristano (1,16) e Foggia (1,08).
ciao > R.S. ottimi suggerimenti… però il sistema va anche certificato per collegamento GSE … ci vuole comunque un bravo professionista che ti fa tutto lo schema elettrico di funzionamento e certifica il montaggio e funzionamento in base alle norme…. altrimenti si corrono rischi seri col “fai da te” se non hai specifiche competenze … anche con rischi in campo penale se qualcuno si fa male (se impianto non “sgancia” quando GSE/e-Distribuzione han bisogno di far lavori su cabine etc .. dato il rischio folgorazione … oppure rischi incendio con danni a casa propria e/o vicini). Normalmente bisogna sempre includere la garanzia pluriennale sull’impianto e anche una polizza di copertura danni… costano ma sono importanti.
si ho inteso..senza un elettricista certificato si rischiano pasticci.. idealmente mi piacerebbe scegliere parte del materiale, e accordarmi con il professionista per fare il lavoro difficile e la certificazione
bisognerebbe trovare magari i tecnici di un’azienda che ti possono comunque garantire perfetto montaggio, rispetto norme e poi la certificazione da presentare al GSE (altrimenti… niente allaccio ! non so se potresti farlo off-grid… ma son complicazioni e rischi seri.) .
Francamente… con le competenze che hai … fai prima a scegliere una buona, seria azienda e scegliere i migliori materiali per il tuo impianto, a prezzi ottimali (magari non hanno fornitori “fissi”… magari scelgono in base alle convenienze del momento il magazzino più economico)
Alla facciaccia della cucurbitacea e del prosciuttone.
A quando bollette più basse visto che l’energia solare é gratis?
Quando le rinnovabili non saranno più ostacolate e arriveranno a rendere marginale il gas.
Da quello che ho potuto vedere io nel mio piccolo la crisi energetica del 2022 ha spinto le aziende a investire nel fotovoltaico. Dove lavoro io in tutti i 4 stabilimenti sono stati installati impianti fotovoltaici sul tetto da 2,5 MWh. Ma so di aziende di installazione che non riescono a star dietro alle richieste.
i costi energetici sono già cresciuti parecchio da 2 anni ( + 108%) e, se legati ad idrocarburi, pure in aumento in futuro (crisi politiche, guerre, problemi legati ad eventi climatici etc)
se un amministratore non trova il modo di dotarsi di energie F.E.R. proprie o da C.E.R. (anche raggruppamenti di imprese che attrezzano la propria zona industriale) … va licenziato !
stesso ragionamento vale per tutti i privati cittadini…. se avete un tetto esposto disponibile… fatevi fare un preventivo da ditta affidabile… in pochi anni diventerà un enorme vantaggio….
Io in un modo od in un altro mi doterò di un impianto fotovoltaico. Peccato che nei preventivi mi sono visto chiedere da 2 a 3 volte la cifra che pagherei per i solo componenti dell’impianto che vorrei installare (IVA compresa guardando i rivenditori di componentistica online).
Vorrei capire da dove sbucano quel 2x o 3x e finché non scendono sotto al 2x non credo che farò fare il lavoro.
Io misi FV in occasione del rifacimento rivestimento (tegole) tetto…quindi -5k € di ponteggi (all’ epoca); anni dopo al mio vicino (casa a 2 piani) c’è.nw.voleva almeno 15k €.di ponteggi e m.opera ..che serve abbastanza specializzata, oltre ad eventuali idraulici e muratori per opere complementari…
Se lo metti a terra o su una tettoia ovviamente o costi variano parecchio..
allora buon progetto, per quando inizierai;
se fosse per casa mia:
– pannelli TopCon (ottimo prezzo-qualità, e quasi stracciati se li ordini in un palletz e poi li dividi con qualc’un altro) o IBC-HJC (premium)
– non userei più i pannelli Perc che rifilano gli installatori, a meno di un maxi-sconto; ottimi sino a poco tempo fa, oggi sono un po’ superati come tecnologia (effetto PID, degrado negli anni, calo resa al caldo)
– il caso più difficile è se il tetto fosse estremamente scomodo da accedere, es. un piano alto e (massima iella) senza accesso se non tramite costoso camion con cestello; metterei da subito le reti-antipiccione sui fianchi dopo aver letto qui le esperienze avute
– a esagerare controllerei il prezzo anche di alcuni pannelli premium e/o corazzati (vetro stratificato più spesso, ci ero incappato per caso).. oppure, forse meglio, pannelli Topcon a buon prezzo tenendone un paio in cantina di scorta dello stesso formato;
magari montati con ottimizzatori, così se uno si guastasse non influenza una fila intera e non fa surriscaldare il pannello guasto e non c’è necessità di andare sul tetto a riparare, si può aspettare di fare altri lavori di manutenzione delel gronde e del tetto
come tasso di guasto ormai sembra ci sia poco, ma può capitare errori nel montaggio, se ho capito i supporti che tirano troppo la cornice deformandola e a distanza di tempo fanno rompere un vetro
una ditta brava, rispetto ad es. a me che mi illuderei sbagliando di poter fare da solo, dovrebbe garantire i supporti di fissaggio e i cablaggi fatti meglio e durevoli, senza errori 🙂
Ma cosa hanno di speciale questi topcon? A leggere le specifiche mi paiono i soliti 430w, con una efficienza del 22%. Tutto già visto, e mi paiono anche parecchio sottili, il che non me li fa piacere tanto pensando alla grandine…
non solo “topcon”, anche “hjc” e i vati tipi e sigle di “ibc”
– hanno meno degrado indotto dalla luce (LID), sia il primo anno che dopo, conservano più potenza anche a 25-30 anni,
guarda nelle schede la garanzia a 25 o 30 anni
– anche migliori coefficienti di resa rispetto al calore, e rispetto a luce in condizioni scarse
i pannelli precedenti “perc” con silicio tipo-p, hanno il LID indotto da ricombinazione di boro con ossigeno;
inoltre non superano circa 21-21,3% di resa
ieri perc erano il medio di gamma, oggi sono il basso di gamma, il medio di gamma i topcon, che però a listino per l’utente finale costano uguale ai Perc
=== non dico siano cattivi, anzi rispetto alla generazione ancora prima sono ottimi, e in generale più rodati
se c’è il prezzo, un “perc” confezionato da un ditta premium che garantisce buone specifiche, oppure un buono sconto, anche oggi va benone, magari il silicio degraderà un poco più dei tipi nuovi, ma avrà una cornice, saldature e vetro fatti meglio se almeno viene da un ditta buona
==== spessore vetro
sbaglio o i modelli mainstream sono tutti scesi da tempo a vetro da 3,2 mm? da quando hanno imparato come temprare vetri di soli 3,2 mm, invece di 4 mm ?
per avere vetri più spessi serve un bifacciale (vetro-vetro, tipicamente i hjc, usati per installazioni professionali es. nei parcheggi e nei parchi utility con pannello almeno un poco sollevato da terra)
oppure quelli monofacciali ma corazzati, modelli per grandine eccezzionale con vetro stratificato sull’anteriore
In zone pianura padana (ed altre in zone particolarmente bersagliate da grandine) penso sia indiscutibile la scelta dei pannelli più robusti (e buona anche l’ idea di averne 1 o 2 di scorta).
Bifacciali direi solo su tettoie a pergola… così si sfrutta anche i riflessi dal basso e dall’ auto sotto
il tipo spesso usato nei bifacciali si chiama HJT
( sopra ho scritto sbagliato HJC )