Rinnovabili, la rivista Science non ha dubbi: “Non le ferma più nessuno”

La rivista “Science”, la più seguita e autorevole al mondo nel settore scientifico assieme a Nature, ha riconosciuto le rinnovabili come il “salto tecnologico” più rilevante del 2025. Il termine inglese usato dalla rivista è  “breakthrough”- Che si può intendere come una scoperta significativa, un risultato, un progresso che segna un passaggio importante nello sviluppo di nuove tecnologie.

Science le hanno definite anche “unstoppable“, la formula sintetica dell’inglese per dire che non le ferma più nessuno. Nel suo articolo dedicato al “Breakthrough of the Year 2025”, non celebra una singola scoperta di laboratorio, ma un insieme di progressi che stanno trasformando il sistema energetico mondiale. La rivista descrive come le energie rinnovabili, sostenute da innovazioni tecnologiche e da una rapida riduzione dei costi, abbiano raggiunto una massa critica tale da incidere concretamente sulla lotta al cambiamento climatico. Un passaggio che, secondo Science, segna un punto di non ritorno nella transizione elettrica.

Le rinnovabili hanno raggiunto una massa critica tale da incidere nel concreto sulla lotta al cambiamento climatico

L’analisi parte da dati e casi concreti, mostrando come l’innovazione scientifica si sia tradotta in capacità industriale e diffusione su larga scala. Tra gli esempi più significativi citati da Science c’è lo sviluppo delle rinnovabili in Cina. La rivista sottolinea come il Paese sia diventato il principale motore mondiale dell’espansione di solare ed eolico, non solo per volume di installazioni, ma anche per capacità di produzione industriale. Secondo Science, la Cina ha costruito in pochi anni un ecosistema capace di abbattere drasticamente i costi, rendendo le tecnologie rinnovabili competitive a livello globale.

L’articolo evidenzia come enormi parchi solari ed eolici, spesso collegati a nuove infrastrutture di rete, stiano contribuendo in modo sostanziale alla crescita della capacità elettrica cinese. Un processo che, pur con contraddizioni e sfide ancora aperte, dimostra come la transizione possa procedere a velocità molto elevate quando ricerca, industria e politiche pubbliche convergono.

Science insiste su un punto chiave: il vero “breakthrough” non è solo tecnologico, ma riguarda la capacità di portare l’innovazione su scala. I miglioramenti nell’efficienza dei pannelli solari, nella progettazione delle turbine eoliche e nei sistemi di gestione digitale delle reti diventano decisivi solo quando vengono applicati su milioni di impianti.

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La Cina come laboratorio globale della transizione

Nel caso cinese, spiega la rivista, la produzione su larga scala ha accelerato l’apprendimento tecnologico, creando un circolo virtuoso tra innovazione e riduzione dei costi. Questo modello ha effetti globali, perché rende le rinnovabili più accessibili anche ad altri Paesi impegnati nella transizione elettrica.

Un altro esempio richiamato da Science riguarda i progressi nei sistemi di accumulo, fondamentali per integrare grandi quantità di rinnovabili nelle reti. La rivista cita lo sviluppo e la diffusione di batterie sempre più efficienti, utilizzate sia per applicazioni industriali sia per il supporto alle reti elettriche.

Questi sistemi, spiega Science, stanno contribuendo a superare il problema dell’intermittenza, rendendo possibile una quota crescente di energia rinnovabile senza compromettere la stabilità del sistema. È uno dei passaggi che permette di considerare la decarbonizzazione del settore elettrico non più come un obiettivo teorico, ma come una strategia realistica.

Economia e clima: una convergenza ormai evidente

Nel collegare i progressi tecnologici alla dimensione economica, Science osserva come le rinnovabili siano diventate, in molti contesti, l’opzione più conveniente per nuova capacità elettrica. Questo vale in modo emblematico per la Cina, ma si estende anche ad altre regioni del mondo.

Il risultato, sottolinea la rivista, è una convergenza sempre più forte tra obiettivi climatici e convenienza economica. Ridurre le emissioni non significa più rallentare lo sviluppo, ma ridefinirlo su basi più sostenibili.

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Un segnale chiaro dalla comunità scientifica: la sfida non è più dimostrare la fattibilità delle rinnovabili, ma accelerarne l’adozione globale

Con il “Breakthrough of the Year 2025”, Science lancia un messaggio netto: la transizione elettrica è entrata in una fase decisiva. Gli esempi riportati, dalla Cina ai sistemi di accumulo, mostrano che le soluzioni esistono già e stanno funzionando.

La sfida, conclude implicitamente l’articolo, non è più dimostrare la fattibilità delle rinnovabili, ma accelerarne l’adozione globale. Ed è proprio questa accelerazione, sostenuta dalla scienza, che rende le energie pulite uno degli strumenti più potenti nella lotta al cambiamento climatico.

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