Le rinnovabili danno un contributo fondamentale per la riduzione dei gas serra. Lo rivelano gli ultimi dati dell’Unione europea che si riferiscono al 2023, con le emissioni che si sono ridotte dell’8% rispetto all’anno precedente. Un dato record, superato solo da quello del 2020 (-10%). Le rinnovabili sono arrivate a un nuovo primato, coprendo il 45% della domanda di elettricità.
Spinto dall’incremento delle energie rinnovabili, nel 2023 l’Unione Europea ha registrato un calo delle emissioni di gas serra di oltre l’8%. Questo calo, il secondo più marcato degli ultimi decenni dopo quello del 2020 durante la pandemia, ha seguito una riduzione del 2% nel 2022. Le emissioni UE sono scese del 37% rispetto al 1990. A fronte di una crescita economica del 68%. Evidenziando una separazione tra aumento del PIL e delle emissioni, come ha fatto notare l’agenzia Bloomberg.
Le emissioni nella Ue sono scese del 37% dal 1990. Le rinnovabili hanno coperto il 45% della domanda di energia
Il portavoce dell’azione climatica della Commissione Europea, Tim McPhie ha confermato che l’UE “è ben avviata a raggiungere il target del 55% di riduzione delle emissioni entro il 2030“. Il che avverrà grazie al costante progresso delle fonti rinnovabili.
In particolare, nel 2023, le emissioni della produzione elettrica e del riscaldamento sono calate del 24%. Con le rinnovabili che hanno coperto il 45% della domanda di elettricità. Anche altri settori hanno contribuito alla riduzione delle emissioni. Nel settore edilizio, le emissioni sono diminuite di circa il 5,5% (anche grazie agli incentivi per l’efficienza energetica come in Italia). Le emissioni agricole sono diminuite del 2%; e le emissioni dei trasporti sono diminuite di meno dell’1%,
Secondo Isaac Levi del Center for Research on Energy and Clean Air, il calo delle emissioni di CO₂ nei primi tre trimestri del 2023 è stimato al 9% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto alla crescita della capacità eolica e solare, che ha permesso di ridurre l’uso di carbone e gas, con un impatto anche sulla produzione di acciaio.
Questo calo ha ridotto il contributo dell’UE alle emissioni globali, passato dal 15% del 1990 a poco più del 6% nel 2022, anche se le emissioni pro capite rimangono superiori alla media globale.
Mi pare di capire che, a differenza di quanto sostengono i fanatici dei 3500 V12 triturbo, è proprio il settore trasporti che non ha diminuito di quasi niente nel 2023. Sarà forse il caso di continuare a incentivare le EV ?
in effetti con le rinnovabili che segano le emissioni del settore energia a questo ritmo rapido (-25% questo anno), i trasporti basati sul petrolio (e anche la filera produttiva e di raffinazione del petrolio) percentualmente pesano sempre di più ogni anno sul totale delle emissioni
incidenza dei trasporti sul totale delle emissioni
==== media italia – dati 2022 – Ispra
28 % trasporti
+ un altra quota per produz. carburanti
trasporti ITA = 108,6 MtCo2
su totale ITA = 391,8 MtCo2
tabelle a pag 27 di questo report Ispra
https://www.isprambiente.gov.it/files2024/pubblicazioni/rapporti/rapporto-399-24-le-emissioni-di-gas-serra-in-italia.pdf
==== media europea – dati 2021
23% trasporti
+ un altra quota x produz. Carburanti
https://www.eca.europa.eu/it/publications?ref=SR-2024-01
== media mondiale – dati 2023
contando anche paesi poveri che vanno a piedi,
— 15% trasporti
— 10% produzione dei carburanti
grafico proporzioni mondiali – dati 2023
https://www.vaielettrico.it/wp-content/uploads/2024/10/Immagine-2024-10-24-191735.jpg.webp
pubblicato qui
https://www.vaielettrico.it/report-dellonu-emissioni-senza-freni-la-catastrofe-e-piu-vicina/
se capisco il report Center for Research on Energy and Clean Air,
il settore “generazione elettrica” da solo ha ridotto emissioni -25% in un anno
poi in aggiunta c’è anche un po’ di calo nell’uso del metano da riscaldamento, e molto poco (-1,6%) di calo del uso di petrolio (trasporti)
questo -25% lo hanno fatto:
– soprattutto sostituendo carbone (-23,6% in un anno)
– sostituendo metano (non c’è il dato disaccoppiato per generazione elettrica, ma c’è il dato totale del metano compresi riscaldamenti, dicono -10,6% in 1 anno)
– anche un leggero calo (o efficentamento) dei consumi elettrici