Sempre più rinnovabili (58%) ma i prezzi sulla Borsa elettrica dipendono dal gas e sono saliti in giugno al massimo del 2024. Colpa delle regole del mercato, dove sono le centrali a gas a fare il prezzo. Che sia giunta l’ora di cambiare il meccanismo di formazione del prezzo?
Vaielettrico lo aveva segnalato un mese fa, ma la situazione è sempre più paradossale. Nonostante le rinnovabili continuino a performare a livelli record (a giugno hanno coperto il 58% della domanda), il prezzo alla Borsa elettrica è salito ancora, superando per la prima volta i 100 euro al megawattora.
Secondo i dati diffusi dal Gme, in Borsa il massimo del 2024 è stato toccato a 103,17 euro/Mwh (con un rialzo dell’8,29%). E’ uno dei prezzi più alti di tutta la Ue, il più elevato nelle principali economie continentali, che va a riflettersi sulle bollette di cittadini e imprese.
Alla Borsa elettrica i prezzi salgono per l’aumento delle quotazioni del gas in Europa
Ma come è possibile che i prezzi sul mercato salgano se cresce la quota di rinnovabili? Non dovrebbero scendere visto che gli operatori delle rinnovabili non pagano la materia prima e di conseguenza sono in grado di offrire un pezzo più basso in Borsa?
Invece, per il meccanismo che regola il mercato dell’energia in Italia (ma anche in altri Paesi della Ue), il prezzo finale in Borsa non si base sulle rinnovabili ma sull’ultimo impianto a gas chiamato a produrre e che è solitamente (molto) più alto.
Conseguenza? A giugno, il prezzo del gas in Europa è salito rispetto al mese precedente (toccando a sua volta i massimi del 2024), trascinando così al rialzo i prezzi sulla Borsa elettrica.
La proposta Draghi: disaccoppiare il prezzo del gas da quello dell’elettricità.
l meccanismo del “prezzo marginale” nasce per disincentivare l’uso delle centrali a carbone, in grado di offrire prezzi molto convenienti. Ma ora con le rinnovabili che producono a prezzi molto bassi non ci sarebbe più bisogno di questa clausola di salvaguardia.
Mario Draghi, quando era presidente del Consiglio, aveva proposto la soluzione: disaccoppiare il prezzo del gas da quello dell’energia elettrica in tutta Europa. Non gli hanno dato ascolto e ora i paesi più industrializzati si ritrovano a pagare l’energia carissima.
Le rinnovabili senza storage di massa hanno bisogno di gas per colmare i voti di produzione. Quindi dio cosa siamo parlando?
Capito perchè vogliono fare centrali nucleari. Così il costo dell’energia sarà ancora più alto del gas e spingerà al rialzo ancora di più il PUN nazionale
Guardate che sto meccanismo serviva per incentivare le rinnovabili, garantendogli un margine maggiore
Il prezzo oggi lo fa il gas perché è il più costoso, prima lo facevano le rinnovabili, ovvero pagavamo di più il kWh perché la quota di FER era più costosa. Questo è servito per anni per fare sì che le rinnovabili non fossero schiacciate dalla competitività del gas. Ora le cose vanno cambiate, ma per anni è un sistema che è andato bene a tutti
La soluzione per ridurre i prezzi dell’energia elettrica è solo quella di spingere sull’acceleratore delle energie rinnovabili. Come fanno in Spagna, Portogallo, Grecia, Germania per citare i casi migliori. Purtroppo questo non avverrà in Italia almeno fino a quando avremo un governo che invece cerca in ogni modo di ostacolarle.
Ok e di notte che facciamo usiamo le candele ?
Di notte ci sono:
-idroelettrico (compresi pompaggi)
-eolico (anche proveniente da stati confinanti)
-biomasse
-in futuro V2G ed altre forme di accumulo
Come fai a considerare leolico che ha lo stesso problema? Deve esserci dietro un accumulo come l’idroelettrico, che non hai ovunque ….
“E’ uno dei prezzi più alti di tutta la Ue”
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E’ una mia grossa mancanza ma pensavo che il prezzo dell’energia che usciva dalle quotazioni fosse uguale in tutta europa.
Se le contrattazioni sono individuali (per nazione) può succedere che “i nostri” abbiano convenienza a manterenere i prezzi più alti?
No… perchèèèèè… ?!?!?!?
Il prezzo viene formato nella borsa elettrica italiana, gestita da GSE. E’ basato sulla produzione locale ed estera per colmare il gap.
Penso, da complottista, che il motivo della mancato disaccoppiamento sia legato alla volontà di continuare ad ingrassare le compagnie energetiche italiane (Eni, Enel) che facendo pagare molto la poca energia da fossile prodotta, mantengono un alto margine di guadagno.
Perché anche queste non si buttano a capofitto sulle rinnovabili? Da supercomplottista credo che ci sia un maggiore giro di affari con i combustibili fossili che devono essere estratti, trasportati, raffinati…
L’energia solare, una volta installati pannelli, non richiede quasi null’altro, o comunque un intervento umano molto minore e quindi i prezzi sarebbero difficili da alzare artificiosamente…. credo. Poi c’è la storia delle accise con cui lo stato guadagna…
Ma sono solo complotti…
Forse che nostri dirigenti dell’energia, già strapagati, hanno bisogno del bonus di fine anno 😀
Cambiare!?
Ma siete pazzi?
Dare così un vantaggio alla Natura e a tutti anziché avvantaggiare spudoratamente i nostri amici?
Sarete mica dei pericolosi terroristi sovversivi!?
Ma porc🤬🤬🤬… altrochè che è ora di disaccoppiare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas!
È del tutto illogico, paradossale e antisociale che l’aumento della quota di energia prodotta da F.E.R. a scapito dei combustibili fossili e del gas generi l’impatto OPPOSTO a quello che per natura ha, considerando che le “materie prime” sole e vento sono gratis e gli impianti per utilizzarle – specialmente il fotovoltaico – ha costi di installazione già bassi e in continua decrescita nonché costi di gestione irrisori.
Il mancato disaccoppiamento, oltre a prezzi elevati, ha un’ulteriore conseguenza semplicemente DIABOLICA 😈: chi vende gas può serenamente accettare di venderne in quantità sempre minore perché la minor quantità venduta viene compensata da un prezzo sempre maggiore e proporzionale alla crescita delle F.E.R.
Finché questo meccanismo rimane in vigore, i principali “tifosi” per le F.E.R. sono i venditori di gas!!!
È assolutamente normale e l’ ho già detto altre volte il FV costa relativamente poco ,non inquina , è praticamente esente da manutenzione, e il carburante per alimentarlo è gratis e questo non va bene. Fin che un solo kW Verrà prodotto con il gas la situazione non cambierà e quando nessun kW verrà prodotto con il gas,la situazione non cambierà ugualmente.Le buone abitudini vogliono mantenute.
Eh la miseria, cvedrini, e che è?
Siamo condannati a vita a stare legati mortalmente ai combustibili fossili???
Già Draghi aveva avuto l’illuminazione (scusate il gioco di parole), ora vediamo di far crescere il consenso popolare attorno a questa idea in modo che l’Italia, o meglio ancora la UE, decida di andare in questa direzione.
Ci sarà bene qualche partito, sindacato, associazione di consumatori che concorda con l’idea originale di Draghi che, per far crescere le F.E.R. e farne arrivare i benefici ai cittadini in termini di bollette, occorre disaccoppiare l’energia elettrica dal gas, no?
E già oggi come fa il Portogallo, ad esempio, ad avere un prezzo all’ingrosso dell’energia meno della metà del prezzo all’ingrosso italiano? Ha fatto il disaccoppiamento per conto suo? Se non lo ha fatto, come fa l’energia elettrica – che da loro è prodotta per oltre l’80% da F.E.R. – a costare così poco?
La colpa non è mica solo di quelli che producono fossili…
I produttori di rinnovabili che come detto da voi hanno costi alla base minori beneficiano più di chiunque altro dal vendere energia a un prezzo ben più alto di quello che potrebbe essere.
Conosco persone che lavorano in un impianto idroelettrico della zona che mi confermano la cosa e che durante il periodo di inizio del conflitto russo-ucraino quando il prezzo dell’energia è andato a salire enormemente, i piani alti dell’impianto hanno portato la produzione a capienza massima per realizzare utili record.
La quotazione elevata dell’energia fa comodo a tutti quelli che dalla sua produzione e distribuzione ci guadagnano, indipendentemente che dalle fonti.
Eugenio capisco che uno schifo fuori da ogni logica ma quello che è logico fare da noi non funziona e non funziona soprattutto se non ci si può lucrare sopra ,invito tutti quelli che possono a montare un FV , che soddisfazione pagare il meno possibile a questi str….i.
Bisogna sperare che questo disaccoppiamento “elettricità – gas” (in particolare GNL, via mare dall’altra parte dell’oceano magari..) venga interrotto quanto prima da qualche brillante mente del parlamento europeo (magari con M. Draghi con qualche incarico di orientamento e controllo ? ) altrimenti noi italiani saremo sprofondati nella più cupa arretratezza, con costi energetici folli sia per le aziende (che delocalizzeranno all’estero) che delle famiglie (prima o poi ci dovremo “delocalizzare” anche noi… migrando in Spagna o Portogallo 😥 ).
Draghi in realtà sta(va?) lavorando su incarico della commissione europea proprio su un documento di “competitività europea”, tema che credo proprio non possa prescindere dell’autonomia energetica.
Solo che queste notizie erano di Aprile, poi non si hanno avuti più aggiornamenti.
Aggiungiamoci poi che i nostri populisti, di entrambi gli schieramenti, l’hanno sempre additato come e il servo delle banche, e quello dei poteri forti, e blablabla, quando è stato l’unico in un decennio che ha dato un minimo di serietà e professionalità alla nostra politica.
Io sono speranzoso, ma non fiducioso che ci sarà qualche cambiamento a breve.
Draghi quello bravo? faccia un esempio per favore della sua bravura.
Io sono rimasto a “volete la pace o i condizionatori accesi”. Sappiamo come è finita…
Speriamo se lo prendano i francesi se ci tengono tanto.
Per dire solo il primo che mi viene in mente, con in quantitative easing ha solo salvato l’euro dalla speculazione, e protetto per un lustro il portafoglio di tutti gli europei da una potenziale inflazione galoppante, come quella che abbiamo giusto visto due anni fa.
Se lui non è quello bravo, sentiamo quali nomi ha in mente lei.
Quello che ha presieduto la BCE, La Banca d’Italia, il Ministero del Tesoro e il governo italiano. Proprio come lei, immagino