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Rinnovabili, nuovo record: in Olanda per la prima volta superano i fossili

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Per la prima volta nella storia “energetica” dell’Olanda, le rinnovabili hanno soddisfatto più della metà della domanda di elettricità del Paese “orange”. E’ successo nella prima metà dell’anno, soprattutto grazie al contributo degli impianti di eolico off shore.

I dati sono appena stati comunicati dall’Ufficio Centrale di Statistica dei Paesi Bassi. Nei primi sei mesi del 2024, il 53% della produzione di energia elettrica è stata generata da fonti rinnovabili. Ovvero 32,3 miliardi di chilowattora (kWh) su un totale di 60,5 miliardi di kWh. Esattamente come è successo anche in Italia.

In Olanda le rinnovabili hanno coperto il 53% della produzione di energia elettrica

In dettaglio, la produzione da fotovoltaico ha raggiunto 11,7 miliardi di kwh, con un aumento di 0,8 miliardi. Il contributo delle centrali eoliche è cresciuto di 4,4 miliardi di kWh, arrivando in a 17,4 miliardi di kWh.

Più di due terzi di questo aumento sono stati generati dall’eolico offshore, dopo l’entrata in esercizio di due nuovi parchi eolici al largo delle coste. Anche la capacità onshore è aumentata grazie a una serie di operazioni di “repowering” di vecchi impianti.

Il consumo totale di elettricità nei Paesi Bassi è aumentato del 5%, raggiungendo i 55,8 miliardi di kWh nella prima metà del 2024, appena al di sotto dei livelli registrati prima della pandemia di Covid-19. L’aumento delle rinnovabili ha messo fuori mercato le centrali a carbone, la cui produzione è calata del 35%.

L’Olanda chiude il più grande giacimento di gas nella Ue

In termini di produzione complessiva da rinnovabili, l’Olanda – all’interno dell’Unione Europea – si piazza davanti a Francia e Belgio, ma dietro ai paesi più avanti in classifica come Danimarca e Svezia.

Tutto questo avviene dopo che l’Olanda ha chiuso il giacimento di gas naturale di Groningen, il più grande in Europa, con oltre 7 miliardi di riserve ancora da sfruttare.

Il governo dell’Aia è dovuto intervenire per il pericolo causato dalle scosse di terremoto causate dall’attività estrattiva: al momento ancora di lieve entità ma che stavano causando sempre più crepe negli edifici di tutta l’area attorno al giacimento.

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20 COMMENTI

  1. Niente in contrario all’energia rinnovabile, ma vanno trovati spazi idonei; ad un centinaio di metri dalla mia finestra si vede un parco fotovoltaico (CER) appena terminato; diciamo che è ben camuffato….nel senso che a livello strada manco si nota….io dalla mia finestra devo voltare lo sguardo…ma anche se ce l’avessi di fronte non mi darebbe fastidio. Certo, se invece l’avessero posizionato su una delle colline circostanti, sarebbe stato un pugno nello stomaco…

  2. Ma se vi piace tanto perché non vi piazzate un bel paio di pale da 300 metri nei pressi del Pirellone ? Troppo facile devastare il territorio in casa d’altri.

    • Curdo a Pontedera ci sono 4 pale da 2 megawatt l’una, nelle città ci sono impianti industriali, fonderie e cemento dappertutto ma nessuno protesta per quelli, occorre fare un ragionamento fra paesaggio e energia e trovare un punto di equilibrio non dire no a priori

      • Infatti in zona industriale ed interporto ci sono ampi spazi (e capannoni inutilizzati) ove piazzare impianti fotovoltaici e batterie di accumulo…
        senza andare a Fauglia (non in zona industriale) e “sbancare” una collina …in un terreno che “si muove parecchio” per composizione geologica e accadimenti climatici (ultimamente piuttosto gravi)

        • Penso che in Italia (purtroppo), abbiamo dormito( come sempre) per anni, adesso ci siamo svegliati e ci buttiamo tutto (eolico, solare più ne ha più ne metta), senza un piano regolatore energetico, che da anni doveva essere approvato come fanno in tutti gli stati, qui la colpa non è sinistra o destra, è sempre stato così, smettiamo il finanziamento alle fonti fossili, come in teoria dovremmo fare e proseguire per le rinnovabili come le grandi nazioni moderne stanno facendo, così la vedo io

    • Dal suo intelletto si nota un grado di istruzione di livello.

      In Lombardia avrebbero piazzato pale eoliche in massa da decenni se non fosse per il fatto che non c’è proprio vento. Infatti la pianura padana è nota per la nebbia, non per il vento

    • Eccerto perché il vento è come il sole c’
      è dappertutto vero?

      Perché non fate un po di dighe in Sardegna come in nord Italia? Forse perché non avete i fiumi?
      Ma che ragionamenti tocca leggere.

  3. Norvegia irraggiungibile per noi, forse fra 1000 anni, Francia ha una bella componente nucleare, non so se quella percentuale sia compreso il nucleare o soltanto rinnovabili, come mi se sembra di capire.
    Mi “chiedo” perché eolico off shore sia tanto posteggiato in Italia, in certe regioni poi la situazione è vergognosa

    • Ciao,
      eolico off-shore aste di assegnazione dei primi 4 Giga-Watt di potenza penso saranno nel 2025 o nel 2026; poi altri 2-3 anni per avere gli impianti costruiti e funzionanti, e poi un probabile effetto valanga (decine di GW di installazione)

      nell’off-shore sono entrati come investitori anche grosse aziende “amiche” del governo come ENI e gruppo Toto, per questo penso credo non saranno ostacolate come i parchi fotovoltaici o agrivoltaici

      Paesi del Nord Europa hanno iniziato già anni fa, perchè potevano fare le installazioni su fondali “bassi” (sino a 60 metri di profondità), con la tecnologia già matura come costi ( in europa un ottimo costo LCOE di 6 cents a kwh ) che pone le turbine sopra dei piloni fissi appoggiati sul fondale

      nel mediterraneo i fondali diventano rapidamente profondi e serve la tecnologia con piattaforme galleggianti, che sta maturando come calo dei costi proprio ora;
      i primi prototipi installati in mare erano del 2018-2019, e le prime aste di assegnazione di veri parchi galleggianti ci sono state quest’estate ( in Inghilterra e Francia)

      potremmo anche diventare dei big del settore, abbiamo l’indotto navale e questi parchi ci tornerebbero utili, visto che eolico su terra non abbiamo molti siti adatti come ventosità e convivenza con il vicinato molto antropizzato

      nei nostri mari sembra relativamente semplice piazzare 40-50 GW (sono tanti) di eolico galleggiante nei punti migliori e senza interferenze con le rotte navali o altro, mentre il potenziale stimato teorico secondo il Politecnico di Torino è di 207 GW

  4. Quota rinnovabili nel carico di rete
    — media 2024 da gennaio ad oggi —

    fonte: https://energy-charts.info/charts/renewable_share_map/chart.htm?l=it&c=EU&interval=year

    110 % Norvegia
    99 % Austria
    86 % Svizzera
    79 % Georgia
    79 % Svezia
    77 % Danimarca
    72 % Lettonia
    69 % Portogallo
    64 % Spagna
    59 % Germania
    56 % Montenegro

    53 % — Olanda —

    49 % Croazia
    49 % Slovenia
    49 % Grecia
    47 % Lituania
    46 % Finlandia
    45 % Romania

    40 % — Italia —
    NB: percentuale rispetto al carico di rete (comprese importazioni);
    la percentuale rispetto alla produzione nazionale invece è più alta

    39 % Bosnia ed Erzegovina
    35 % Serbia
    33 % Francia
    32, % Estonia
    30 % Belgio
    28 % Polonia
    28 % Bulgaria
    28, % Slovacchia
    24 % Lussemburgo
    22 % Macedonia del Nord
    20 % Repubblica Ceca
    19 % Ungheria
    6 % Moldavia

  5. Ma davanti a questi dati dell olanda , con che convinzione si cerca di spegnere Eolico off shore in Sardegna ?

    • La risposta va cercata sempre negli interessi economici, “segui i soldi”.
      Chi guadagna a lasciar ancorata la sardegna a gas e carbone?

      Ma sopratutto, perché diventare l’HUB europeo del GAS se tutti lo stanno dismettendo? Nell’immediato potrebbe anche stabilizzarsi l’uso del GAS come fonte di backup e sostituta del carbone ma a tendere tutta europa ne diminuirà i consumi…

      Quindi perché spendere miliardi per potenziare una rete che non servirà? Sono investimenti che rientrano in decenni, chi ci guadagna quindi?

      • Credo che il tentativo sia di creare una rete multi-gas, se riescono (col -piano Mattei”) a creare idrogeno pulito ed abbondante in nord Africa ed importarlo in Europa…
        peccato che anche così occorre un panorama politico estremamente stabile tra le troppe nazioni coinvolte (ed a ricordare che non è così sono gli incrementi dotazioni della base navale russa in Cirenaica, la parte di Libia che è in contrapposizione al governo di Tripoli riconosciuto ufficialmente; e pure le nazioni attorno non è che siano esenti da problemi di stabilità interna ed interessi esterni a “sbilanciarle”)

    • ma l’ Olanda è famosa come “paese dei mulini a vento” !

      (che in realtà erano da sempre utilizzati in tutto il bacino del Mediterraneo..

      Chissà se all’ epoca di costruzione anche a Mykonos o a Creta gli “ambientalisti” hanno protestato …)

      • Ho passato le vacanze in Grecia: parchi eolici dovunque, da non crederci. E non mi pare che i turisti siano spariti. Anzi..

        • Visto che gli europei (i Non italiani direi).sono perfettamente abituati ad eolico e fotovoltaico…di sicuro non si lamentano…anzi…
          Sicuramente in Italia si lamentano dei nostri prezzi di ricarica…delle colonnine mal posizionate…poco potenti .a prezzi folli (come nell’ ultimo video in chat di Paolo Mariano con Felix..)

          Secondo me chi si lamenta tanto non è molto abituato a girare in altre nazioni…

          • PS…oggi mi sposto nel centro sud della Toscana… c’è un libeccio da 40 50 kmh…. Sai che “girar di pale” vedo oggi 😂

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