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Rinnovabili marginali? Sono al 38,4% dei consumi

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Rinnovabili marginali nei consumi elettrici italiani? In luglio, l’ultimo dato reso noto da Terna, hanno coperto il 38,4% dei consumi (31,3% nel luglio 2022).

rinnovabili marginali?Rinnovabili marginali? Un anno fa erano al 31,3%, ora…

I consumi elettrici continuano a calare, la quota coperta da rinnovabili continua ad aumentare. Secondo quanto rileva Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, in luglio la domanda di elettricità nel nostro Paese è stata di 30,1 miliardi di kWh. Registrando una diminuzione del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel mese scorso Nel mese di luglio, la domanda di elettricità è stata soddisfatta per l’85,6% con la produzione nazionale e per il 14,4%), dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 25,9 miliardi di kWh, in diminuzione del 2,7% rispetto a luglio 2022. Le fonti rinnovabili hanno prodotto complessivamente 11,6 miliardi di kWh. Con questa suddivisione: 38,4% idrico, 33,6% fotovoltaico, 12,4% biomasse, 11,7% eolico, 3,9% geotermico.

Efficientamento e auto-produzione: si può dare di più…

Checché ne dicano gli scettici, il calo dei consumi non è un trend isolato. Nei primi sette mesi del 2023, la richiesta cumulata di energia elettrica in Italia risulta in calo del 5% rispetto allo stesso periodo del 2022 (-4% il dato rettificato). E non sono certo i consumi delle auto elettriche, come paventato, a fare aumentare i consumi e a metterci a rischio di black-out. Sta accadendo esattamente il contrario: le tensioni sul mercato dell’energia legate alla guerra in Ucraina, nel 2022, stanno spingendo l’efficientamento e l’auto produzione. Con risultati virtuosi anche nella nostra bilancia dei pagamenti. Proseguono il recupero della produzione da fonte idrica (+32,4%) e la crescita del fotovoltaico (+12%). In aumento anche la produzione da fonte eolica (+31,8%). In flessione la produzione da fonte termica (-13,6%) e in leggero calo il geotermoelettrico (-1,5%). Ma si potrebbe fare molto di più, se solo il processo autorizzato fosse più spedito.

— Leggi anche: rinnovabili e sindrome Nimby, che fare?

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  • Il dubbio: se l’auto elettrica è una tecnologia vincente, perché imporla con gli incentivi? Risponde Paolo Mariano
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15 COMMENTI

  1. Efficientamento e auto-produzione: si può dare di più…

    è quello che sostenevo nel thread ‘nimby’ venendo ripetutamente insultato da tale nello roscini (mi apostrofava con ‘provinciale’ e ‘non capisci una fava’ ) e per giunta accusato di essere io quello che insulta …. come dicevo in quel thread ognuno faccia la sua parte, quello che può

    • “tale” ero io
      tu continui a dire che l’individuo , o meglio “l’individualismo” risolverà il problema

      io penso che risolverà il problema delle famiglie benestanti ,per carità, meglio che niente ..
      però alimenterà il cliché che l’elettrificazione è “roba per ricchi” già troppo usato dai troll no-watt che bazzicano queste pagine

      in paesi alla nostra latitudine Spagna e Portogallo in primis , il PUBBLICO sta facendo molto per le rinnovabili
      con lo “strano” effetto collaterale di abbassare le bollette a tutti

      la Spagna toccherà quota 50% del’energia elettrica prodotta entro la fine dell’anno corrente
      il Portogallo ha toccato il picco dell’88% a gennaio di quest’anno
      Il Portogallo
      anticeperà l’obbiettivo 2050 (di cui non sai nulla per come scrivi), di un decennio
      e probabilmente ,rete permettendo esporterà energia in europa

      poi vabbè se per te ..
      la soluzione è semplice , e bastano 10kW da piazzare su qualche decina di migliaia di villette ..

      auguri

      per me , il pubblico serve eccome ,strategia già partita nei paesi suddetti
      comincerei dall’edilizia pubblica, dall’edilizia scolastica , molto probabile che trattandosi di uso ufficio possano produrre più energia di quella che consumano
      ci sono comuni Poroghesi ,Lisbona ,ad esempio che la vendono a trariffe agevolate ai meno abbienti

      un video del programma presa diretta su quello che stanno facendo e potremmo copiare dai “cuglini” portoghesi

      youtu.be/oIvHElhLYdg

      • vedi nello, ‘pubblico’ significa decisioni prese da governanti, rappresentanti, in un parola ‘pochi’
        ‘pochi’ sono corrompibili per definizione, l’attività di lobbying questo significa
        l’intero popolo non è possibile corromperlo
        dall’ebete (copyright Grillo) all’attuale incendiaria (sempre copyright Grillo) tutti (eccetto Conte) i nostri ‘rappresentanti’ principali hanno ostacolato in ogni modo le rinnovabili che sono la ovvia scelta in ogni parte del globo, lo hanno fatto a suon di cazzate sesquipedali come il ‘nucleare pulito’ (inesistente sul pianeta Terra) e via dicendo, ora siamo impelagati addirittura con i rigassificatori (in tutti gli altri paesi ci ridono dietro)

        studi che comprovino l’ovvietà della scelta rinnovabile a qualsiasi latitudine del globo esistono in abbondanza, non è un segreto che le rinnovabili sono la scelta migliore

        questa tua fiducia nel ‘pubblico’ io mai avuta
        sono invece sempre fiducioso (anche se le delusioni abbondano) nel popolo
        io faccio quello che posso per incidere il meno possibile sul pianeta ed il massimo possibile sulle fossili e me ne frego se l’incendiaria spinge per rigassificatori eccetera eccetera, io faccio in modo che qualsiasi cosaccia voglia appiopparmi non abbia possibilità di riuscirci
        🙂

      • e piantala con i ‘benestanti’
        Conte col superbonus ti regalava quello che desideravi, tante persone con modeste capacità finanziarie con quella misura sono riusciti a fare quello che per loro era solo un sogno

        • il “superbonus” ,come effetto “collaterale” ,
          ha gonfiato i prezzi dei materiali e della manodopera all’inverosimile
          che sono sempre stati pagati dalla collettività ..

          resto convinto che invece dei bonus “elettorali” ,per i partiti, servono a poco ,visti i risultati delle elezioni successive ..
          se per finanziarli mandi in bancarotta il paese o sei costretto a chiedere i soldi ai cittadini da un’altra parte

          sono più convinto che sui beni “ecologici” serve “semplicemente” un iva più bassa se non azzerata .

          a partire dagli isolanti termici per l’edilizia ,
          ai componenti per il fotovoltaico

          Riguardo Grillo ,imho,demonizzato e sbeffeggiato ,dai massmidioti da decenni ,
          Secondo me è stato un gran divulgatore delle tematiche ambientali
          a partire dal documentario fatto con la tv svizzera su Shonau

          cercare su youtube “Un futuro sostenibile – Documentario TV svizzera con Beppe Grillo”
          attualissimo anche a più di 20 anni di distanza .

          per quanto riguarda il m5s politico ..
          purtroppo vedere un Di Maio che insieme a Cingolani ,accettato senza riserve dal m5s,
          facevano da “portaborse” al AD dell’Eni
          è stato tristissimo , patetico , ha evidenziato i peggiori difetti degli italiani ..
          che con la scusa “tengo famiglia” sono pronti a cambiare bandiera da un giorno all’altro senza battere ciglio ..

          per chi crede che questo sia ancora un paese democratico ,
          degno di avere servizi ,occupazione,sviluppo e salari
          all’altezza dei più avanzati paesi Europei
          non può che chiedere che lo stato faccia , ne più ne meno quello che fanno i migliori paesi Europei

          • resto convinto che invece dei bonus “elettorali” ,per i partiti, servono a poco ,visti i risultati delle elezioni successive ..
            se per finanziarli mandi in bancarotta il paese o sei costretto a chiedere i soldi ai cittadini da un’altra parte
            ———

            i commercialisti italiani la pensano all’opposto di te (spero ti rendi conto di aver ripetuto quello che i ‘massmidioti’ come li definisci ci hanno propinato a reti unificate)
            🙂
            uno stralcio
            ———
            ‘Dall’emanazione del d.l. 34/2020 e fino al 31 dicembre 2022, i dati dell’Agenzia delle Entrate attualmente disponibili segnalano un ammontare totale di crediti d’imposta ceduti pari a 110 miliardi di euro (sia da Superbonus che da bonus ordinari).
            Sulla base di tali dati, il modello CNDCEC-FNC stima una spesa indotta dal Superbonus 110% per gli anni 2021 e 2022, cioè investimenti aggiuntivi nel settore costruzioni e, per il sistema delle interconnessioni settoriali, in tutti gli altri settori dell’economia, pari a 96 miliardi di euro. A tale spesa indotta corrisponde un costo lordo per lo Stato, rappresentato dalle detrazioni fiscali maturate in aggiunta a quelle ordinarie, pari a poco più di 97 miliardi di euro. Di conseguenza,
            anche se in un orizzonte temporale più ampio corrispondente a circa un quinquennio, si stima un incremento di Pil di quasi 91 miliardi di euro e di gettito fiscale di circa 37 miliardi di euro.
            Pertanto, a regime, il costo netto per lo Stato del Superbonus 110% è stimato pari a 60 miliardi di euro e, quindi, nettamente inferiore all’incremento del Pil. In pratica, secondo il modello qui presentato, il moltiplicatore sul Pil della spesa aggiuntiva indotta dal Superbonus è pari a 0,95, mentre l’effetto di retroazione fiscale, cioè l’incremento di gettito rispetto all’incremento di spesa pubblica, è pari al 38%.
            Queste conclusioni trovano un’importantissima conferma nei dati resi noti dal Mef nell’Audizione del 23 maggio 2023, laddove, sulla base delle stime di impatto dei bonus edilizi sul Pil nominale per il periodo 2021-2025 (per altro, limitate al solo impatto del Superbonus e del bonus facciate) si ricava un valore complessivo di incremento del Pil, per i cinque anni presi in considerazione, di 121 miliardi di euro (dato persino superiore alle nostre stime che, come detto, si assestano a 91
            miliardi di euro).
            ———
            https://www.fondazionenazionalecommercialisti.it/node/1702

          • la sintesi …

            ——–
            È evidente, dunque, che se si considera adeguatamente l’effetto di retroazione fiscale, l’impatto del Superbonus 110% sulle finanze pubbliche è addirittura positivo, nel senso che l’incremento di
            Pil generato comunque a debito, cioè facendo deficit, sarebbe superiore all’impatto sul debito, migliorando, in termini percentuali, il rapporto debito/pil.
            ———-

          • tralascio il fatto che nello stesso documento del mef citato vengono accomunati il superbonus del m5s ed il bonus facciate di franceschini (pd), come si sa nel bonus facciate si sono concentrate le truffe mentre nel superbonus era praticamente impossibile truffare dato l’obbligatorietà per questa sola misura dell’asseverazione di tecnici abilitati, bisognava trovare qualche tecnico disposto a farsi radiare dall’albo ….

            ———-
            La Guardia di Finanza segnala un buco a livello nazionale di 4,2 miliardi di euro dovuto a truffe legate al Bonus Facciate, mentre per il Superbonus sono state individuate truffe per “soli” 360 milioni di euro che corrispondono al 5% delle frodi totali commesse sui Bonus Edilizi. Da segnalare però che in riferimento al 110% la percentuale ammonta alla ridotta percentuale dello 0,5 del totale dei crediti fiscali.
            ———-
            https://www.ediltecnico.it/114034/bonus-facciate-primato-truffe/

          • resto del parere
            che la tecnologlia è una filiera
            se con il bonus 110% metti in piedi un “carrozzzone” di installatori
            che ..
            gonfiano i prezzi di materiali e manodopera
            tanto paga “pantalone” non stai facendo un buon servizio al paese

            il fatto è dimostrato , che in paesi come Portogallo e Spagna
            il progresso è stotto gli occhi di TUTTI i cittadini
            e noi che fino a qualche lustro fa avevamo il primato delle rinnovabili grazie all’idroelettrico ..
            se non cambiamo registro , presto diverremo fanalino di coda come in molti altri ambiti
            il pil come sale repentinamente , scende repentinamente ,
            se non c’è una visione del sistema energetico complessivo di almeno 10 anni,
            saranno guai

            a livello teccnico e industriale fino a qualche anno fa c’erano due correnti di pensiero
            quello dell’Eni-Snam che vedevano e vedono il gas come strategico
            e quello di Enel
            che puntava sulle rinnovabili , visti i successi riscontrati all’estero
            voleva replicarli in italia, con tanto di partecipazione alla produzione di pannelli in Sicilia .

            ora è tutto confuso e “omologato” dopo le nomine recenti ,legate alla politica ..
            il rischio è il solito immobilismo italiano
            che ci faranno perdere qualche decennio , continuando la decadenza
            economica ,industiale degli ultimi 30 anni

            che si traduce in qualità della vita , pessima
            prospettive per il futuro per i giovani ,pessime
            possiamo permetterci oltre a buttare via soldi che non abbiamo ..
            pregiudicare il futuro di altre 3 o 4 generazioni ?

            io dico di no
            il signor carlo direbbe :
            “ecchemmefregamme ; io ciò il fotovoltaico co l’auto elettrica !”
            cit Maccio Capatonda “italiano medio”

        • Eccomi. Operaio metalmeccanico io e commessa di supermercato mia moglie. Sai quanto mi hanno tacciato di essere ricco perché ho fatto il 110 su una casa in zona montana dove nessuno viene più a viverci e i prezzi degli immobili sono ridicoli? Eh ma tu hai la villetta scrivono tutti…

        • “Conte col superbonus ti regalava quello che desideravi”

          purtroppo ti sfugge quanto è “malata” questa frase, perchè:
          – sei preso a fare la lode al tuo gruppo preferito, che “regala” le cose;
          – sei preso a guardare al tuo caso singolo, perché ti è andata bene, hai avuto accesso all’incentivo, e del quadro di insieme chissenefrega

          Per gli altri, che ad esempio dovevano rifare un tetto o altri lavori importanti con un banale incentivo già esistente al 50%, se non sono stati veloci ad usare il 110% (perche ad es. erano in un caso non ben chiarito delle norme, o abili o già benestanti per potersi muovere in tranquillità o fortunati) è stata una iattura;

          in economia funzionano le norme chiare, stabili, progressive; non le “lotterie” e i “regali ma non ce ne per tutti”, che anzi possono fare peggio

          Prezzi raddoppiati che non potevi più permetteri di fare i lavori al normale 50%, e ditte prenotate altrove dove potevano sovrafattuare in pratica a 100e l’ora

          Più la beffa, vedere nel quartire parecchie persone anche benestanti e veloci che facevano a spese anche mie lavori in sovrannumero, con la certezza che sarebbero stati pagati da tutti con una botta di inflazione generale

          non dico che non ne abbiano beneficiato anche singole pesone meritevoli, ma nell’insieme ho dei forti dubbi proprio per come era stutturato

          e i rapporti fatturato/debito che hai postato sono arrampiacate sui vetri,
          che da soli non significano niente, sono una presa in giro intorno al fatto che sono state usate un’enormità di risorse che postevano essere usate per le stesse cose ma meglio, con meno costi e/o su più case, bastava che fossero scritti da gente un minimo più competente e ci coprivi in modo più strutturale 5 volte più abitazioni e con meno caos e rialzi di prezzi

          – Primo aspetto grottesco
          (che ovviamente a te non importa, tanto ti é andata bene no?):

          hanno fatto norme poco chiare, e che cambiavano ogni 3 mesi, neppure le definizione delle varie tipologie di abitazioni o dei familairi e delle condizioni per accedere alla cessione dei crediti erano certe, se non conoscevi già un commercialista o un tecnico veloce ad aiutari, e anche loro potevano no essere sicuri, adovevi mandare le pec a Roma per avere risposte, che intanto qundo arrivavano non erano più aggiornate

          o al governo erano di una ncompetenza inarrivabile (e anche in altri ambiti si è visto purtroppo) e le hanno fatte scrivere da un analfabeta amico di qualcuno, oppure le ambiguità erano volute, per fare effetto moltiplicatore/lotteria, purtroppo usato spesso in italia, ovvero:
          ..molti si informano, poi alcuni rinunciano / no riescon ad accedere ma “comprano” lo stesso, in questo caso fanno i lavori con il classico 50% cosi lo stato recupera una parte dei soldi da sborsare per il 110%

          ..peccato che invece il 110% ha fatto raddoppiare (triplicare per alcune cose) i prezzi, e chi non rientrava in casi semplici, se non aveva le spalle coperte per rischiare, non ha fatto più niente ne senza 110 ne con

          Qui c’è il secondo aspetto grottesco:

          hanno sbagliato anche l’entità, non serve essere esperti di finanza per arrivarci, un incentivo di solito è al 36%, al 50% (come quello che già era in vigore in modo stabile per le ristrutturazioni e per i miglioramenti termici);

          se proprio è una misura straordinaria per rilanciare l’economia durante il covid, o meritoria per aspetti stategici, o a sostegno di redditi bassi, sarebbe bastato che si fossero fermati al 90% o 75%, e magari con limitazioni meno stringenti sui materiali dei cappotti, cosi c’era un minimo di responsabilizzazione sul gestire i costi

          e per esempio per rientrare nei criteri del 110% sono stati installati mediocri cappotti termici in plastica espansa, non traspirante, peraltro strapagati, “perche tanto è gratis”

          se tenavano la percentuale un po’ più bassa avrebbero lo stesso saturato di lavoro il settore edile (non si trovava più un pontaggio ibero) ma non si avrebbero avuti quegli effetti distorsivi e di gonfiaggio dei prezzi e corsa a fare lavori anche non prioritari perche tanto erano a gratis..

          Ripeto a scanso di equivoci:

          gli incentivi per interventi utili come quelli in edlizia sono una buona cosa; è com esono stati fatti che lo trovo delirante, ancora adesso l’edlizia non si è ristabilizzata, ci vorranno un paio di altri anni

          E mi spiace anche sparare sul tuo gruppo politico preferito (per me una massa di incompetenti, giovani ma che si sono velocemente inebriare di potere, guarda i casini che hanno fatto anche ai governi Draghi) perchè di gruppi politici ne abbiamo persino di peggiori, ma se ti metti pure a vantare le cose che hanno fatto peggio te le vai a cercare le critiche

          Ora tu immagina che domani mettano un incentivo al 110% sulle auto elettriche ( o sulle auto legna e vapore visti gusti del gruppo al governo), non sostenibile nella quantità per tutti e con norme poco chiare, che scatenano la corsa dei piì abili e scaltri..

          immagina poi le porcate di automobili che verrebbero comprate.. suv enormi e magari neanche volute..e ci di prezzi non taroccati di qualche migliaio di aeuro.. di più.. perche tanto sono agggatis..elettriche o a carbone.., magari ne regalate anche a chi poteve permettersi di pagarle intere o almeno al 50% o ne ha già altre

          poi domani mi esci tu a postare “guarda che bel Regalo che ci ha fatto il politico X” .. guarda si, gli hai fatto proprio una buona pubblicità al tuo gruppo..

          • Prezzi raddoppiati, strapagati, incompetenza inarrivabile , raddoppiare (triplicare per alcune cose) i prezzi, sbagliato anche l’entità…..

            è ovvio che lei non vota m5s e nulla sa del mercato globale delle materie, il superbonus è nato in un modo ad opera del m5s, ha poi subito una infinità di ‘correzioni’ dal resto della politica volte tutte a stroncarlo, è anche ovvio che lei non è ferratissimo in economia, i commercialisti italiani molto più di lei, io sono con i commercialisti italiani
            🙂

            per la questione ricchi latifondisti come me e Daniele che non avevano bisogno di regali la corrente che noi produciamo in eccesso non autoconsumata ogni singolo anno finisce a beneficiare tutti abbassando il PUN

  2. Il 38 non è male, si potrebbe raddoppiare ma è già qualcosa.

    Interessante la quota di FV circa 4TWh con miseri 26 GWp. Pensare se usassero bene solo i tetti 75GWp, vorrebbe dire 12TWh su 25 (il 50% del fabbisogno) 20TWh di tutte le rinnovabili a boxce ferme. Con un po di eolico in più potremmo quasi spegnere le turbogas d’estate e stoccare tutto quello xhe arriva.
    Se il prezzo sale NON si compra tanto vai a rinnovabili.

    Ed ho parlato solo dei tetti mica dei parcheggi, di agricoltaico o altro I TETTI già esistenti.

    Ma pare complesso come ragionamento.

    • Ciao, su base annua, nel 2022 in italia

      25 GW.p di potenza FV installata
      = hanno prodotto energia annua 28,2 TWh

      (report trimestrale GSE di fine anno 2022)

      capacity factor 0,129 (13%)
      = media risultante tra nord (11%) e sud italia (15%)
      = ” come se pannelli attivi a massima potenza il 12,9% del tempo”

      ed è un mix di pannelli anche antichi, con rese basse,
      nei calcoli futuri Italia ASPO usa capacity factor medio di (almeno) 15%

      =========

      ” ..gli autoconsumi ammontano complessivamente a 6,2 GWh,

      .. pari al 22 % della produzione di tutti gli impianti fotovoltaici (28,2 TWh)

      ..e al 48,5 % della produzione dei soli impianti che autoconsumano (12,86 TWh).

      ..la variazione rispetto agli autoconsumi rilevati nel 2011 è pari a +20,4%.. ”

      ======
      Eolico su terra in italia ha pochi siti:

      2022 italia 11,8 Gw.p -> 20,4 TWh annui
      capacity factor 0,2 (20%)

      Capacity factor e più siti, fa meglio Eolico Off-shore,
      anche da noi si può avere > 0,3/0,35 – 30-35%
      (specie con le nuove turbine direct-drive)

      ======

      Quando provo a leggere le simulazioni future,
      per l’italia si parla ad es. di :

      – 200 Gw.p FotoVolt -> 260 TWh annui – capacity factor 0,15
      – 100 Gw.p Eolico Off-Shore -> 263 TWh – capacity factor 0,30

      – Idrolettrico 25-50 TWh ( 28 TWh è ora con siccità – andrebbe ripotenziato)
      ( fa da accumulo giornaliero/settimanale )

      – Eolico su terra 20,4 TWh (ora) -> 30 TWh (turbine direct drive e pochi altri siti)

      – back-up con centrali metano: ora 180 Twh, scendere sino a 50-20 Twh
      – centrali a petrolio e carbone: azzerate

      – Biomasse e rifiuti
      – Geotermia
      – Accumuli diffusi batterie o altri sistemi
      – Accumuli stagionali H2

      NB: con eolico off-shore, che mediamente lavora anche di notte, più dell’eolico a terra che è più serale e meno forte, la quantità necessaria di accumuli cala a picco, il mix è più facile da far funzionare (saranno sempre meno i giorni dell’anno in cui avrai bisogno di accendere le centrali a gas o scambiare energia con l’estero)

      La simulazione Aspo Italia ha ipotizzato 80 GW di eolico più a terra che su off-shore;
      a parte che è non è facile installare molto altro eollico a terra da noi, per ragioni paesaggistiche, ma poi risulta più difficile far quadrare il mix

      IMHO
      lo vorrei più Off-Shore l’eolico, anche se il costo non è ai livelli stracciati di quello su terra, ma anche a 50-km dalla costa, che ti serve 14/10 di vista per vederlo; popolo di naviganti, con porti e cantieri navali da rilanciare 🙂

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