Home VaiEnergy Incentivi rinnovabili, Londra li finanzierà con le bollette del gas?

Incentivi rinnovabili, Londra li finanzierà con le bollette del gas?

16
Webinar
Charxcontrol

Spostare gli incentivi per le rinnovabili dalle bollette elettriche a quelle del gas. La proposta arriva dalla Gran Bretagna e lo chiedono due leader come Edf e Octopus, riprendendo una proposta del governo Sunak. Lo scopo? Spingere le famiglie verso scelte “ambientaliste”, auto elettrica e pompe di calore. Impensabile in Italia?

Potrebbe sembrare una provocazione. In qualche modo anche rischiosa, visto che il prezzo del gas è appena tornato ai livelli precedenti all’invasione dell’Ucraina e costa comunque il doppio rispetto ai livelli pre-covid.

Ma in Inghilterra fanno sul serio e il nuovo governo laburista di Keir Stramer – che vuole rilanciare gli investimenti sulla green energy, potrebbe riprendere la proposta che era stata già avanzata dall’ex premier conservatore Rishi Sunak, poi accantonata perché controproducente in campagna elettorale.

La richiesta viene da due dei principali operatori, Edf Energy e Octopus Energy. Entrambi hanno rilanciato l’idea di spostare il peso degli incentivi per le rinnovabili dalla bolletta elettrica a quella del gas.

Spostare il peso degli incentivi  sulle bollette del gas favorirebbe gli acquisti di auto elettriche e pompe di calore

Va detto che oltre Manica c’è una situazione particolare che si è venuta a creare negli anni per cui i consumatori pagano molto di più l’energia elettrica rispetto al gas. Il che condiziona non poco la spesa per la transizione.

Secondo Edf e Octopus, le famiglie non vogliono spendere ancora di più per la fornitura di elettricità, passando a tecnologie che sarebbero fondamentali per la decarbonizzazione come l’auto elettrica o le pompe di calore. Cosa che invece sarebbe possibile se il peso degli incentivi passasse sulla bolletta del gas.

In Italia, il presidente dell’Authority propone di spostarli  sulla fiscalità generale

La proposta potrebbe avere successo anche in Italia? Senza dubbio la proposta “politica” dovrebbe essere accolta anche nel nostro Paese, visto che siamo tra i Paesi che spendono di più per la bolletta elettrica.

Spostando gli incentivi alla rinnovabili sulla fiscalità generale, come propone da tempo il presidente dell’Authority per l’energia Stefano Besseghini, si avrebbe un doppio vantaggio. La bolletta elettrica diventerebbe meno onerosa, consentendo alle famiglie di sostenere anche una spesa per auto elettrica, pompe di calore e piastra ad induzione.

Secondo vantaggio: si riduce il consumo di gas, consentendo finalmente di cambiare le regole per la formazione del prezzo sulla Borsa elettrica. In pratica, si potrebbe cancellare il meccanismo del prezzo marginale, con il quale è ancora il gas a determinare il prezzo finale.

-Iscriviti alla Newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico.it-

 

Apri commenti

16 COMMENTI

  1. Fino a prova contraria anche il semplice climatizzatore è una pompa di calore.. 1.000 euro con il 50% che viene restituito con il 730… io con 2 climatizzatori scaldo una casa di 100 metri quadri.. in Friuli, non in Salento. La caldaia a gas la accendo solo a dicembre/gennaio nelle giornate più fredde. E per la ACS ci sono le pompe di calore aria-acqua dedicate (sui 3.000 euro, anche quelle con detrazione al 50%). Risultato? La mia bolletta del gas viaggia sui 400 euro all’anno (ovviamente ho anche il piano a induzione per cucinare)

  2. Auto elettrica: 35 mila euro + pompa di calore: 10 mila euro + cappotto (non ha senso mettere una pompa di calore senza isolamento): 30 mila euro…. Un affarone! Vado a scuotere l’albero degli zecchini e lo faccio subito.

    • credo (?) pompa di calore va bene anche senza cappotto..
      facendo interventi più limitati, doppi vetri e isolamento del solaio sottotetto, e al limite un cartongesso nelle due paretine più fredde, lasciando stare le altre

      magari c’è più da ragionare caso per caso in base a come è fatto l’impianto all’interno della casa, seuno volesse usare i termosifoni, quanta superfice di scambio hanno, per la gabola sui rendimenti delle pompe di calore in base alla temperatura dell’acqua.. corretto ?

      • Se non sostituisci i termosifoni con quelli enormi (sempre che ti avanzi lo spazio in casa!!!) consumerai tantissimo e rimarrai sempre al freddo. Se li sostituisci i tuoi nipoti vivranno nella miseria perché continueranno a pagare i debiti che tu hai contratto per i lavori.

        • credo (?) che se con termosifoni scaldi casa con acqua mandata a 60° nel mese più freddo, e ce la fai con 55° negli altri mesi, già hai un buon risparmio, se ai prossimi lavori, con calma, passi a pompa di calore.. le pompe di calore ormai lavorano discretamente anche a temperature altine, e se necessario arrivano a 65° (leggo sul sito Bosh)

          se invece per scaldare casa ora mandi acqua a 65-70 gradi, allora hai un problema di costi e poco isolamento, o termosifoni dimensionati male, anche ora con la caldaia a metano

          • Enzo come sempre parla senza sapere. Io ho messo pdc ad alta temperatura Hitachi, fa acs a 60° e riscaldamento tra 55 e 65 in base alla temperatura esterna. Potenzialmente arriverebbe fino a 75 ma con un COP scarso. Con -6° di picco inferiore ha prodotto acqua a 63°, un solo giorno.

            Non ho messo il cappotto, ma sostituito tutti i serramenti e isolato due camere con tetto a vista e i relativi pavimenti. Alcuni radiatori sono ancora in ghisa, ma su tutti abbiamo messo valvole wifi gestite dell’automazione.

            Risultato del primo inverno (ottobre-aprile): -55% di energia (kwh alla mano, avevo le letture dei smc di metano dei precedenti due inverni) per avere casa a 20.5° (quindi no, non stiamo al freddo, anzi). Ah, e anche nel mese più freddo e buio, 30% di energia autoprodotta col ftv.
            E abito a Varese, praticamente attaccato alla Svizzera, a 300m di quota.

            Si può fare assolutamente, basta fare i calcoli con degli esperti che non siano quelli che si trovano sui forum.

  3. Mi sembra un’ottima idea, molto intelligente, pure troppo. Già ce la vedo la donna delle pulizie che vive in una casa in affitto e paga lei la bolletta del gas chiamare il proprietario di casa e, con una semplice telefonata, convincerlo a installare la pompa di calore al posto della caldaia (cosa che spetta al proprietario e non all’inquilino). E sicuramente il proprietario di casa, per far risparmiare l’inquilino sulla sua bolletta del gas, accetterà.

    La politica delle nuove tasse e delle nuove accise … tutto questo mentre il potere di acquisto degli stipendi precipita e la vita si fa più cara … geni, sono dei geni questi qui …

    • di solito è chi affitta casa, che in occasione di grossi lavori, e con incentivi come l’ecobonus o quello per ristrutturazione (che ora tolgono per via del buco anomalo fatto dal superbonus, ma che tra qualche anno rimetteranno) la migliora per poi affittarla meglio, o per usarla, nel caso gli serva un giorno per un parente

  4. possibile che si parli solo di tassare qualcosa, invece di incentivare, abbiamo le bollette del gas più alte e le vogliamo aumentare a fronte di ina fiminuzio e di quelle elettrice, come sperando che così facendo gli italiani “trovino” migliaia e migliaia,di euro per prendere una “economicissima” pompa di calore (che fra ,l’altro se non ci sono novità il prossimo anno avrà una detrazione del 36% come per tutte le altre ristrutturazioni) che per diventare veramente vsntaggiosa ha bisigno di case ben isolate in modo da non avere un elevato gtadiente termivo con l’esterno e con riscaldamenti a pavimento (come quasi sempre mostrano gli influencer su youtube che ve la vogliono vendere, influencer a cuo ho risposto mostrando la mia situazione abitativa e indicando i miri attuali costi in bolletta e chiedendo loro in quanto tempo avrei avuto un breackeven e ovviamente questi si son ben guardati dal rispondermi), oppure un’auto elettrica (magari anche quella acquistata senza più bonus perchè questi forse andranno come detto da Urso a chi produce in Italia).
    in Italia se si vuole veramente fare una svolta green occorre incentivare (tanto) le tecnologie di rispatmio energetivo (ma su questo fronte a oggi non ci sono news… o meglio non ci sono soldi) installate colonnine AC per le strade (e non solo superfast in posti a volta improponibili), e soprattutto adeguare gli stipendi (e non solo le buone intenzioni) a livello europeo … altrimenti come dice il proverbio: sangue dalle rape non ne tiri fuori !!!!

  5. Secondo me andrebbe rafforzata una “carbon tax” calcolata sulle attività inquinanti:
    chiunque faccia uso di idrocarburi deve “supportare” il costo della transizione.

    Aziende energivore vanno “aiutate” (costrette ..ma con “incentivi” defiscalizzanti) a passare ad energie pulite e sistemi di accumulo.

    Anche i privati cittadini vanno aiutati di più ad adottare convenientemente F.E.R., accumuli e PdC/split inverter mentre vanno penalizzate le scelte inquinanti come caldaie gas/gasolio e pellet/legna (che anche se “autoprodotta” comunque aumenta il PMx + C02 globalmente emesso); non a caso nella mia regione hanno predisposto un censimento obbligatorio di questi sistemi di riscaldamento ampiamente diffusi; in alcuni mesi dell’anno, causa situazioni gravi di inquinamento, ne viene vietato l’uso… ma in assenza di controlli ognuno fa quel che vuole (nulla ! e le conseguenze si vedono… salvo poi dover prendere provvedimenti sul traffico veicolare.. ed allora … apriti cielo !!).

    Visto che i nostri politici giustificano sempre scelte sgradite come richieste della Commissione Europea …. ben venga se qualche serio provvedimento ci verrà imposto… così potranno ottemperare senza averne la “colpa” agli occhi degli elettori.

    • “Visto che i nostri politici giustificano sempre scelte sgradite come richieste della Commissione Europea …. ben venga se qualche serio provvedimento ci verrà imposto… così potranno ottemperare senza averne la “colpa” agli occhi degli elettori.”

      Però in questo modo si alimentano ultriormente esattamente gli stessi populismi, nazionalismi e anti-europeismi che stanno mantenendo il nostro paese in posizione di retroguardia nella transizione energetica…

      Il rischio, continuando in questo modo, è che, come dimostrato dalla campagna pro-Brexit basata sulla totale mistificazione della verità eppure ugualmente vittoriosa, “una bugia raccontata mille e mille volte diventa verità” e venga ulteriormente alimentato il loro già ben oliato meccanismo mediatico secondo cui quando le cose vanno bene è merito del governo, quando vanno male è cola della UE.

      • sai Eugenio … con questo andazzo (incentivazione crescente agli idrocarburi) fatto da governo & controllate monopoliste… non vedo altre possibilità se non un forte intervento esterno… che sia coercitivo…
        Oramai dovremo solo aspettare il disastro climatico prossimo….

    • provvedimento imposto? si come quello sui balneari che è imposto da,anni e anni ma ad oggi se vado in spiaggia,sempre quelli vedo … ci daranno un’altra multa che si aggiunge alle decine che già paghiamo e tutto procede tranquillo come sempre… tanto paghiamo noi mica loro

  6. Forse in Italia bisognerebbe togliere prima di tutto le spese accessorie che da quel che so in gran Bretagna non ci sono.. Paghi solo il consumo e ci sono contratti come le ricaricabili del telefono..

    • compagnia telefonica mi ha già proposto un contratto “flat” con scelta tra due fasce di consumo…. Secondo me in paesi (come Spagna e Portogallo) con oltre 70% F.E.R. e PUN a volte tendente a zero lo faranno … paghi una cifra “fissa” in base ai consumi storici e ti copri le spalle per eventuali piccoli sforamenti; se consumi meno restano più soldi per manutenzioni e nuovi ulteriori investimenti.

Rispondi