Rinnovabili, il governo incassa il via libera agli aiuti di Stato da Bruxelles per 35,6 miliardi in 20 anni. Serviranno a finanziare le tecnologie (come l’eolico off shore) che non stanno ancora sul mercato. Li pagheranno gli italiani con le bollette e non il bilancio pubblico.
Il via libera è arrivato dalla Commissione europea, che ha autorizzato 35,3 miliardi di aiuti di Stato. A beneficiarne saranno gli operatori delle rinnovabili con tecnologie innovative che avranno incentivi per i prossimi 20 anni. Ma a pagare saranno gli utenti con le loro bollette.
Si può così riassumere l’annuncio arrivato dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Sulle rinnovabili il governo, da parte sua, ha di che festeggiare visto che stiamo parlando del decreto Fer2, a lungo atteso dal settore che potrà così dare il via libera fino a 4,6 gigawatt di nuova potenza installata.
Rinnovabili, il governo incentiva tecnologie innovative come il fotovoltaico galleggiante
Gli incentivi che saranno erogati serviranno ad accelerare lo sviluppo delle tecnologie rinnovabili “più innovative e non mature, che non riescono ancora a sostenersi da sole sul mercato“, come si legge in un comunicato il ministero guidato da Gilberto Pichetto Fratin.
In pratica, le tecnologie che senza “un aiutino” in questa prima fase lavorerebbero in perdita e non sarebbero in grado di progredire a livello tecnologico, fino a raggiungere la “grid parity“. Come era successo in passato per il fotovoltaico e l’eolico sulla terraferma.
Stiamo parlando degli “impianti eolici offshore, geotermoelettrici a emissioni nulle o tradizionali, a biomassa e biogas, fotovoltaici flottanti su acque interne e in mare, impianti da energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina, impianti solari termodinamici“.
I nuovi incentivi in bolletta non peseranno sulle tariffe dei consumatori fino al 2029
Tutto bene, in nome della transizione energetica verso le rinnovabili e per lasciarsi alle spalle i combustibili fossili. Ma si tratta di innovazioni che vengono finanziate dai cittadini: in cambio ne avranno un ambiente migliore, ma si tratta pur sempre di soldi che per lo Stato sono a saldo zero.
Se non altro non impatteranno sulle bollette prima del 2029, visti i tempi di entrata in esercizio delle rinnovabili di nuova concezione. E se non altro, verranno compensati dalla fine degli incentivi concessi negli anni precedenti.
Basterebbe che cominciassero a trasferire sulle rinnovabili i milioni con cui incentivano il petrolio. E poi vadano pure sulle bollette.
Fer2 tecnologie relativamemente nuove che necessitano ancora di sovratariffazione del kwh rispetto al Pun, ma che si sa scenderanno presto di prezzo, e a questo primo giro installate in “piccole” quantità; al giro successivo la tariffazione sarà più bassa e le quantità più alte
dalle bozze, circa 3,8 GW (?) su 4,6 GW sarebbero dedicati ai primi parchi di eolico offshore galleggiante, e 1 GW spartito tra altre tecnologie più rare/esotiche
eolico floating ha un grande potenziale per l’italia, sulla pagina “Terna connessioni” ci sono già richieste di valutazione preliminare (la fase inziale dell’iter di approvazione che da noi dura molti anni) per 90 GW di queste installazioni (oltre a 100 GW di eolico su terra e 145 GW di fotovoltaico, anche se in buona parte saranno probabilmente cancellate dal recente decreto agricoltura)
si distingue dall’eolico off-shore più rodato (già più economico) invece con fondazioni fisse appoggiate al fondale, dove i fondali non superano i 60 metri di profondità
l’eolico off-shore floating non è facile da “prezzare” perchè sono i primi parchi quasi in assoluto, ce ne sono solo alcuni con poche turbine e altri invece in grande scala ma ancora in costruzione, in nord europa
avevo sbirciato dei webinar europei, ad alzare il costo non è più di tanto la piattaforma galleggiante (anche l’alternativa della piattaforma fissa sul fondale ha un costo), quanto che la logistica per portare i componenti via terra o mare e poi montare nel porto o in acque profonde le torri galleggianti e anche per la manutenzione è ancora in parte nuova da “inventare” e ottimizzare
due anni fa per l’eolico floating fa si parlava di un costo 180e al MWh, che poi scenderà in pochi anni a circa 70e al MWh (il nostro PUN è circa 85-90e al MWh), intesi come LCOE, cioè costi fissi di installazione e rimozione (circa 85-90% del totale) e costi di gestione e manutenzione (circa 10-15%), divisi per il totale dei kwh che produrranno in circa 30 anni di vita utile dell’impianto (poi rinnovabili eventualmente)
altre rinnovabili costano di meno, anche molto meno, ma l’eolico off-shore sarebbe la componente più costosa di un mix appunto con altre fonti che abbassano il costo medio; ed è una componente “nobile/utile” perchè copre con buona regolarità anche il carico notturno (insieme all’idroelettrico) facendo diminuire molto la quantità di accumuli necessari nel mix, e perchè posizionandola a 35 km dalle coste non pone i problemi di “convivenza” e distanze minime di rispetto che si hanno con le installazioni a terra
il decreto sarà fatto bene o fatto male? per me dipende anche dalle tariffe al kwh che fisserà, che richiederebbe un certo studio da parte di chi lo ha redatto
> se le tariffe sono troppo alte,
non si coglie la possibilità di ridurre le accise in bolletta; però è anche vero che questi saranno i primi 3,8 GW, utili a spianare in italia la complicata logistica di trasporti, porti, infrastrutture, che permetteranno al decreto successivo di contemplare molti più impianti e a miglior costo; poi in teoria i prezzi fissati sono delle basi per aste competitive al ribasso tra i proponenti dei progetti, anche se dubito che in questo caso avverranno i ribassi d’asta, perchè di progetti approvati dal Mase che possano concorrere ancora ce ne sono pochi e in buona parte con lo stesso finanziatore, Eni è subentrato in molti progetti, aquistandoli dalle start-up che li avevano avviati
> se le tariffe sono troppo basse,
c’è il rischio di mandare a vuoto la prima asta, e perdere mesi per la successiva, poi aggiornando o meno le tariffe (ma ogni 6 mesi i costi a progetto scendono)
era successo in Inghilterra, due aste successive del 2023 per il loro eolico off-shore su piattaforme fisse erano andate deserte ( e giù i giornali detrattori a titolare “grande crisi dell’off-shore” ) ma perchè la tariffa era troppo bassa, 44 sterline (circa 52 euro) al kwh, in pratica non avevano aggiornato i prezzi alla forte inflazione monetaria avuta tra il 2021 e il 2023
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che tariffe sono in corsa?
> i proponenti dei progetti,
per avere un buon margine di guadagno (diciamo +20% sull’investimento fatto, e ammettendo che non abbiano spese di interessi per il capitale) e soprattutto rientarre in meno anni possibile dell’investimento, no fidandosi molto dell’instabilità italiana, chiedono di lasciare come tariffa 180e al MWh per i primi 20 anni, poi vendita dell’enegia in libero mercato;
anzi con un bel po’ di faccia tosta in un articolo rilanciavano chiedendo di aggiungere anche la rivalutazione con l’inflazione anno per anno, quando l’erosione per inflazione è l’unica cosa che permetterebbe di considerare non esagerata questa tariffa
> personalmente, da peones che parla come al bar senza conoscere troppo, ho letto da più progetti che il costo LCOE, nonostante l’inflazione monetaria, sarebbe già sceso a circa 90-100e al MWh (e in casi con un alto capacity factor, cioè venti più costanti, anche meno); aggiungiamo il margine di profitto e quello imprevisti e si arriva a 130-140e al MWh, senza rivalutazione con inflazione
sarebbe bello ma non ci spero troppo, sarebbe una tariffa più “sfidante”, da mercato competivo invece che protetto, sarebbe già qualcosa meno di quello che al momento paghiamo per i kwh che produciamo con le centrali a gas a ciclo aperto (che poi fanno media con le ciclo combinato, più economiche, e con le rinnovabili già installate e ancora più economiche)
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toto decreto, per gioco 🙂
si accettano scommesse su quanto sarà piazzata la tariffa di questri primi impianti dell’eolico off-shore (specificare se con o senza rvaluatzione con inflazione); considerare un po’ dei progetti in arrivo sono Eni, per una volta peso non ci sarà intenzione di scoraggiarli, anzi lasceranno un certo margine
inizio io.. 161e MWh tariffa fissa senza rivalutazione ?
….PRO GOVERNO?!?!
Ma quando?!?!?!
Mi citi non un articolo (perché sarebbe chiedere troppo), ma almeno una riga scritta a favore di questo Governo o di qualcuno dei suoi membri.
Non solo.
Nel forum si consente ai molti che scrivono di offendere continuamente il Presidente del Consiglio e di dare del “minus habens” a coloro che legittimamente la votano!
O no, Tedeschini?
Leggo male, forse?
Ha davvero paura di un piccolo sito (Tedeschini legga grande) ? Il governo presiede militarmente 6 dei 7 canali nazionali. E il MINCULPOP è stato restaurato.
se ci sono provvedimenti fatti male per incompetenza, o peggio per corruzione e con l’intento di nuocere per favori invece gli amichetti, si critica partendo al merito del provvedimento
le lodi si fanno a singoli provvedimenti se fatti bene, se ce ne fossero, mica si fanno le lodi ai governi a prescindere, per servilismo e propaganda, vero Pacecco?
Serena,
su questo forum ogni occasione è buona per scrivere due righe contro il Governo.
Anche argomentando a vanvera…..
No, in questo forum ogni occasione è buona per dire quel che si pensa in modo educato, pro o contro il governo, Le assicuro che la politica italiana non è la nostra prima preoccupazione quando ci alziamo la mattina.
Ci sono altre cose che prendono fondi dalle bollette, sono ben contento di pagare per incentivare nuove fonti rinnovabili. E poi, senza polemica, gli incentivi per le bev non vengono dalla fiscalità generale? Magari si potrebbe pensare di mettere un ” superbollo” non troppo pesante sulle auto molto inquinanti e destinare il gettito agli incentivi ma questo in forma permanente e non con il click day.
-Li pagheranno gli italiani con le bollette e non il bilancio pubblico.-
Chiedo infinitamente scusa, e vi prego di credere che son sincero, ma fatico a comprendere il busillis.
Perchè all’atto pratico non vedo tutta questa differenza: il bilancio pubblico i soldi da dove li prende se non dai danè degli italiani?
Si, magari si potrebbe facendo altro debito… che parò comunque pagheranno gli italiani.
Sempre lì si torna.
Ripeto: senza polemica. E tutto sommato ben contento di pagare la cosa in bolletta.
Ho pensato la stessa cosa…
E’ proprio così, quando si scrive o pensa “paga lo stato” cosa vuol dire? Che paga la collettività. L’unica discriminante sono le modalità di prelievo. Che avvenga tramite tassa diretta o su bolletta poco cambia. La bolletta porta dietro di se l’IVA…questo si.
Detto questo tutti gli attuali incentivi, non ultimi le ventennali tariffe omnicomprensive sulle FER le stiamo pagando, e non poco, nelle voci ASOS e ARIM che tutti, ma proprio tutti, riceviamo nelle bollette. Quindi non c’è assolutamente nulla di nuovo.
Io ho una BMW Ix1, quindi full electric, ma non capisco il tono polemico della frase “In pratica, le tecnologie che senza “un aiutino” in questa prima fase lavorerebbero in perdita e non sarebbero in grado di progredire a livello tecnologico, fino a raggiungere la “grid parity“.”
Che ci trovate di strano?
Neanche le nostre BEV senza “aiutino” sarebbero andate e andrebbero molto lontano.
Senza gli “AIUTONI” poi gli idrocarburi che prezzi avrebbero?
Non vedo il tono polemico, Serena.
Nel paragrafo precedente viene riportato lo stesso identico concetto con un virgolettato del MASE, mentre nel paragrafo “incriminato” il concetto viene ripreso e spiegato più per esteso.
Davvero non ci vedo alcun tono polemico.
Non vedi il lato polemico perché le mie risposte vengono cancellate
Ne abbiamo già visti abbastanza, tutti inutili. Non le daremo altro spazio per la sua propaganda politica.
Chissà se al 2029 (o giù di li) quando entreranno in esercizio i benemeriti impianti F.E.R. (e dovremo pagare le nuove “accise” F.E.R.) almeno i valori del PUN saranno finalmente allineati a quelli dei migliori paesi europei, come attualmente Spagna e Portogallo han saputo fare…
Magari potrebbero esser già decresciuti i costi legati agli idrocarburi…. Magari !!