Home Incentivi Rinnovabili e colonnine in azienda: ecco gli incentivi

Rinnovabili e colonnine in azienda: ecco gli incentivi

0
rinnovabili

Entrato in vigore il 10 agosto, il decreto FER1 per la produzione di energia da fonti rinnovabili avrà il primo effetto concreto il 30 settembre, con la prima asta incentivata da 1 MW. Particolarmente interessanti le agevolazioni alle aziende che produrranno energia pulita e installeranno colonnine di ricarica per auto elettriche. Potrebbe essere l’inizio di un circolo virtuoso, come più volte da noi sottolineato.

Ma vediamo il dettaglio del provvedimento che ha l’obiettivo di raggiungere i target europei al 2030 definiti nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec).

Costa: “Grande opportunità”

Sergio Costa
Il ministro Sergio Costa

Consentirà di realizzare impianti per circa 8 GW di potenza, con un aumento della produzione da fonti rinnovabili di circa 12 miliardi di kWh e investimenti stimati nell’ordine di 10 miliardi di euro. Interessa impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e a gas di depurazione. Secondo il ministro riconfermato all’Ambiente Sergio Costa «premia l’autoconsumo di energia per gli impianti su edificio fino a 100 kW e l’eliminazione dell’amianto, incentiva la produzione di energia sostenibile oltre che rinnovabile. Questo decreto è una grande opportunità di sviluppo e di tutela ambientale».

Un premio di 10 euro a MWh

Con gli incentivi verrà data priorità in particolare a tutti gli impianti connessi in “parallelo” con la rete elettrica e con le colonnine di ricarica delle auto elettriche.  Ma a condizione che la potenza di ricarica non sia inferiore al 15% della potenza dell’impianto e che ciascuna colonnina abbia una potenza di almeno 15 kW.  Cambia, inoltre, la modalità di riconoscimento del premio sull’autoconsumo. Per gli impianti di potenza fino a 100 kW su edifici, sulla quota di produzione netta consumata in sito è attribuito un premio pari a 10 euro il MWh cumulabile con quello per i moduli in sostituzione di coperture contenenti amianto. Il premio è riconosciuto a posteriori a patto che l’energia  da fonti rinnovabili auto consumata sia superiore al 40% della produzione netta.

Gli impianti ammessi all’incentivo

Saranno inoltre incentivati: 

-Impianti realizzati su discariche chiuse e sui Siti di Interesse Nazionale ai fini della bonifica.

-Su scuole, ospedali ed altri edifici pubblici per impianti fotovoltaici i cui moduli sono installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto.

-Impianti idroelettrici che rispettino le caratteristiche costruttive del DM 23 giugno 2016.

-Quelli alimentati a gas residuati dai processi di depurazione o che prevedono la copertura delle vasche del digestato. 

Potranno partecipare ai bandi per la selezione dei progetti da iscrivere nei registri:

-Gli impianti di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore a 1MW

-Oggetto di interventi di potenziamento qualora la differenza tra la potenza dopo l’intervento e la potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1 MW

-Oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1MW.

La possibilità di aggregarsi

 

Sono ammessi impianti fotovoltaici esclusivamente di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione. Inoltre, potranno partecipare alle procedure di registri anche aggregati costituiti da più impianti appartenenti al medesimo gruppo, di potenza unitaria superiore a 20 kW, purché la potenza complessiva dell’aggregato sia inferiore a 1 MW. Gli impianti di potenza uguale o maggiore ai valori sopra indicati per accedere agli incentivi dovranno partecipare a procedure di asta al ribasso nei limiti dei contingenti di potenza. Potranno partecipare alle procedure di asta anche gli aggregati costituiti da più impianti appartenenti al medesimo gruppo, di potenza unitaria superiore a 20 kW e non superiore a 500 kW. Purché la potenza complessiva dell’aggregato sia uguale o superiore a 1 MW. 

Apri commenti

Rispondi