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Più rinnovabili, bollette meno care: nel 2024, i prezzi scesi del 18 per cento

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Secondo uno studio di Anie, associazione di Confindustria del settore elettrico ed elettrotecnico, l’aumento di rinnovabili installate in Italia nel 2024 ha ridotto del 18 per cento i prezzi medi dell’energia elettrica. L’aumento della capacità installata è stata del 25 per cento rispetto all’anno precedente.

Per chi avesse ancora dubbi, i numeri parlano chiaro. All’aumentare delle rinnovabili installate, i prezzi medi dell’energia sono destinati a scendere. E disinnesca l’annosa questione del prezzo marginale, che va a premiare gli impianti a gas: gli ultimi che entrano in servizio e finiscono per fare il prezzo.

Numeri in crescita per le rinnovabili in Italia nel 2024; fa eccezione la produzione di energia eolica (meno 6 per cento)

I numeri si leggono in un report dell’Osservatorio Fer realizzato da Anie Rinnovabili, associazione di Anie Confindustria (1.100 imprese e 420mila occupati), sulla base dei dati di Terna. “Nel 2024, il prezzo medio dell’energia elettrica su è sceso del 18%, passando da 127,4 euro al MWh nel 2023 a 108,5 €/MWh. Questo calo è in parte attribuibile all’aumento della produzione da rinnovabili, che hanno costi marginali più bassi rispetto alle centrali termoelettriche”.

Lo si vede ben rappresentato nel grafico riportato qui sotto, dove ogni colonna rappresenta il PUN, il prezzo medio calcolato in Euro per MWh registrato in fasce orarie con diversi livelli di produzione da FER. La linea rossa rappresenta il PUN medio del 2024, cioè il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica sulla borsa elettrica italiana. Il prezzo decresce, quanto maggiore è il volume di elettricità prodotta da rinnovabili immesso in rete.

Il prezzo scende quanto maggiore è il volume di elettricità prodotta da rinnovabili immesso in rete

Questo è stato possibile grazie ai numeri crescente del settore rinnovabile nel 2024. Come si legge nel report di Anie “la capacità di generazione è aumentata di quasi il 29%. Con una crescita del 25% nella nuova capacità installata e un repowering che ha raggiunto +68%. Il fotovoltaico è il principale motore della crescita. Contribuendo al 90% della potenza nelle nuove installazioni e al 97% nei progetti di repowering“.

Nel 2024, per la prima volta nella storia delle rinnovabili in Italia, le rinnovabili hanno coperto oltre il 40% del fabbisogno elettrico nazionale. Si sono attestate al 42% rispetto alla domanda totale pari a 310 TWh.

Numeri positivi, con la sola eccezione del settore eolico. Come si legge nel report di Anie, “la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è aumentata del 14% rispetto all’anno precedente. In particolare, l’idroelettrico ha registrato una crescita significativa del 31%, mentre il fotovoltaico è salito del 17%. Al contrario, l’eolico ha subito un calo del 6%, mentre la produzione da geotermoelettrico e bioenergie è rimasta stabile”.

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1 COMMENTO

  1. Non capisco come possano scendere le bollette grazie alle rinnovabili se il prezzo dell’energia non dipende dalla presenza o meno delle rinnovabili nel mix energetico.
    L’articolo non spiega ma fa solo un’affermazione…

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