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Rinnovabili, Cina “pigliatutto”: vuole costruire la diga più grande del mondo

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Il mondo delle rinnovabili è “scosso” dall’ennesimo mega-progetto di Pechino, questa volta in campo idroelettrico. La Cina vuole costruire una diga sul fiume Yarlung Tsangpo, in Tibet, al confine con l’India. Potrebbe generare una quantità di energia tre volte superiore a quella prodotta dalla famosa diga delle Tre Gole, attualmente la più grande al mondo.

La Cina senza freni nella transizione energetica. Non è soltanto diventato il Paese leader nello sviluppo delle energie verdi. Ora vuole anche battere i record che già detiene. Progetti fondamentali nella ricerca di fonti di energia rinnovabile, ma al tempo stesso sono segnali di supremazia geopolitica e ambientale che stanno mettendo sempre più in difficoltà e in posizione subalterna il mondo occidentale.

Una crescita energetica “verde” senza precedenti

Il governo cinese ha appena approvato la costruzione di una nuova infrastruttura idroelettrica, che potrebbe richiedere investimenti fino a 137 miliardi di dollari. Una volta completata, sarà una delle opere ingegneristiche più imponenti mai realizzate, con un potenziale di produzione di energia stimato in 70 gigawatt. Cifra sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di decine di milioni di persone.

L’idroelettrico – come ha ricordato Bloomberg- è già la seconda fonte di energia in Cina, rappresentando il 14% della produzione nazionale nel 2023. Tuttavia, negli ultimi anni, le sfide legate al cambiamento climatico – come le siccità prolungate – hanno ridotto la capacità produttiva in regioni chiave come Sichuan. Da qui la necessità di accelerare i progetti verso la transizione, ma ricorrendo il meno possibile ai combustibili fossili.

La Cina vuole costruire una diga in Tibet, sollevando le preoccupazioni politiche e ambientalo dell’India

La costruzione della diga sul fiume Yarlung Tsangpo, che attraversa territori contesi e alimenta il Brahmaputra in India, ha già suscitato preoccupazioni. Per l’India, il controllo del flusso idrico da parte della Cina rappresenta un potenziale strumento di pressione politica. Sebbene i due paesi abbiano istituito meccanismi di dialogo per la gestione delle risorse idriche, le tensioni bilaterali rimangono elevate, soprattutto lo fanno

Dal punto di vista ambientale, il progetto potrebbe avere un impatto devastante su una delle aree di maggiore biodiversità del pianeta. La gola del Yarlung Tsangpo ospita una riserva naturale nazionale. Ed è considerata un hotspot di biodiversità. Gli ambientalisti temono che la costruzione della diga possa alterare irreversibilmente l’ecosistema locale, mettendo a rischio specie rare e il delicato equilibrio

Un possibile compromesso tra sviluppo e sostenibilità

Pechino ha promesso di adottare misure per minimizzare l’impatto ambientale e garantire la sicurezza delle regioni a valle. Tuttavia, la Cina ha anche mostrato sensibilità verso le critiche: discussioni pubbliche sui potenziali rischi del progetto sono state censurate sui social media, suggerendo una consapevolezza delle controversie che questa diga potrebbe suscitare, sia a livello nazionale che internazionale.

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12 COMMENTI

  1. Però mi piacerebbe capire – e non è una critica a EV, perché trovo questo atteggiamento un po’ dappertutto – come mai quando la Cina costruisce dighe si parli di “energia verde”, mentre in Europa qualunque opera idrogeologica viene malvista in quanto negativa per biodiversità e consumo di suolo. Beninteso, per me l’energia idroelettrica è quella rinnovabile per eccellenza, anche perché non presenta certi aspetti negativi di eolico e fotovoltaico.

    • Chi legge con un minimo di discernimento si rende perfettamente conto dei problemi.

      Ma in una dittatura fai essenzialmente quello che vuoi: sposti interi villaggi, distruggi ecosistemi, te ne fotti degli effetti su altri Paesi o dei rischi geologici denunciati da parecchi studi geologici.

      In una democrazia no, soprattutto in un paese con elevata densità di popolazione.

      Ricordo che l’incidente di gran lunga più grave nel settore della produzione energetica è quello della diga di Banqiao del 1975. Ma l’incidente del Vajont (2000 morti) ancora lo ricordiamo bene noi italiani. Quello di Banqiao, oltre 200.000 morti stimati, 100:1, tra carestie e alluvione, è ancora solo parzialmente noto ai cinesi.

  2. Eppure in Cina il trans-siberian funziona benissimo, anzi c’era il progetto di doppiarlo ma i cinesi hanno detto alla Russia che LORO soldi sul gasse (degli altri) non ne mettono. Se vogliono i russi possono costruirlo a spese loro e poi vendergli il gas.

    E la scelta, evidentemente, non è stata fatta per motivi economici. I soldi in Cina li hanno ma non li spendono certo in bollette energetiche e dipendenze da fuori.

    70GW sono 6 EPR di Flamville… a 19mld ciascuno siamo lì come spesa, con la differenza che questa il combustibile è gratis e di casa e non produce scorie.

    Vediamo se impiegano meno di 17 anni per farla perchè a quel punto farebbero l’enplein.

    • Flamanville 1,6 GW nominali ( effettivi 1.3 GW? )
      costato 23,5 miliardi se calcoliamo in euri del 2024,
      invece che 19,1 miliardi come era stato stimato in euri del 2015

      questa diga da 70 GW equivale a 45-50 EPR..
      è più dell’intero parco centrali Francesi

      • Grazie RS della correzione. Io fatto la conversione GW /TWh. Perchè con 1600MW produce 12TWh.
        Questa in realtà è come 44 Flamville ahahahaha ma il NUCULARE voliamo il nuculare.

        • Sei antigovernativo e verrai rinchiuso non so dv , ha appena annunciato (Urso) che ci riempirà di mini-reattori a tutte le industrie ,pieno di energia pieno di produzione sei fuori tema spiaze Ilario W noculare X TUTTI !!!!!!

  3. “Un potenziale di produzione di energia stimato in 70 gigawatt.” Se si parla di energia, non si dovrebbe scrivere l’unità di misura dell’ energia?

    • ..in questo caso è corretto 70 GW, perché è la potenza prevista per la diga

      per avere l’energia annua, moltiplica questa potenza per 8760 ore annue, anzi un po’ meno, perchè le turbine non lavoreranno tutto il tempo a piena potenza, facciamo ad esempio:

      70 GW x 6500 ore = 455.000 GW-h = 455 TW-h
      è molto di più del consumo annuo attuale di elettricità Italia ( 300 TW-h)

  4. Ormai è chiaro cosa hanno in mente i cinesi: essere autonomi su tutto. Energia, materie prime, sistemi informatici, ecc. Non vogliono semplicemente più farsi tenere per le palle di Natale da nessuno. Soprattutto con i personaggi poco raccomandabili che ci sono in giro (vedi Elon Trump). Provo un certo senso di invidia.

    • Il problema è che in Italia se provi a volere installare un po’ di fotovoltaico da privato vieni subito insultato, definito ” il ricco con la villa e i soldi” , se lo fa il pubblico danno fuoco ai pannelli, se monti una turbina eolica ti svitano i bulloni alla base, non parliamo poi se ti viene in mente di installare un micro idroelettrico con uno sbarramento alto 5 metri, arriva subito il comitato che organizza la serata sul Vajont. Però poi ultima generazione ti blocca l’autostrada perché inquiniamo , costringendo ad agosto centinaia di mezzi ( con motore termico) a stare fermi un’ora sotto il sole cocente con climatizzatore acceso. Forse converrebbe emigrare in Cina

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