Dall’inizio dell’anno a metà dicembre le autorizzazioni all’installazione di impianti rinnovabili hanno raggiunto un totale di 7,1 GW in Italia. Una cifra che “supera le attese” a detta del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
Sorpresa: le semplificazioni burocratiche funzionano
Evidentemente le facilitazioni del Decreto Semplificazioni 2021 hanno dato i loro frutti imprimendo un’accelerata all’iter autorizzativo. Il bilancio del lavoro svolto dai due organismi chiave per la Valutazione di impatto ambientale (VIA), la Commissione VIA-VAS e la Commissione PNRR-PNIEC è stato presentato dal MASE il 16 dicembre.
Dei 187 progetti esaminati, 147 hanno superato l’esame. La commissione VIA-VAS ha emesso 43 pareri favorevoli per un potenza cumulata di 2,7 GW. La Commissione PNRR-PNIEC, grazie alla procedura semplifica VIA fast-track, ha emesso 104 pareri favorevoli per un totale di 4,4 GW. Ben 56 autorizzazioni hanno riguardato impianti agrivoltaici (56 autorizzazione), seguiti dai impianti fotovoltaici tradizionali, eolici e centrali idroelettriche a pompaggio.
La VIA fast-track prevede che la Commissione si esprima entro il termine di 30 giorni dalla conclusione della fase di consultazione e comunque non oltre i 130 giorni dalla data di pubblicazione della documentazione di avvio del procedimento di VIA.
Gli obiettivi 2030 sono a portata di mano
«Il traguardo raggiunto è solo un punto di partenza che inverte un trend negativo _ ha commentato il ministro Gilberto Pichetto _. Partendo dai dati di quest’anno dobbiamo fare di più per raggiungere gli obiettivi climatici ed economici che ci siamo posti.
Come informa il presidente delle Commissioni, Massimiliano Atelli, sono previste fino a fine 2022 tre altre sessioni plenarie chiamate a valutare ulteriori progetti.
Le nuove autorizzazioni si tradurranno in nuove installazioni, che cominceranno a produrre energia green l’anno prossimo.
Tempi molto più lunghi, invece, per il passaggio dalle carte al fine cantiere per gli impianti eolici offchore (in mare). Tuttavia l’interesse degli investitori in questo campo è addirittura esploso. Lo dice Terna annunciando che le richieste di connessione alla rete per nuovi progetti assommano a una potenza di 95 GW, valore del 200% superiore a quello dello scorso anno.
La grande corsa dei privati è sull’eolico offshore
Sono state poi presentate a Terna circa 100 richieste per impianti fotovoltaici e altrettante per impianti eolici a terra. Il totale della nuova potenza da rinnovabili assomma a circa 300 GW. Siamo a oltre quattro volte il fabbisogno di nuove installazioni rinnovabili al 2030, che è stimato in 70 GW.
Naturalmente non tutti completeranno l’iter burocratico, ottenendo quindi le autorizzazioni, la soluzione tecnica minima di dettaglio e completando i lavori. Ma sicuramente saremmo in grado di migliorare gli obiettivi che fissano la quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili al 72%, contro circa il 40% attuale.
Circa l’80% delle domande per l’eolico offshore riguarda progetti nel Sud Italia e nelle isole maggiori. In particolare, circa 24 GW in Sardegna, 19 GW in Sicilia e 4 GW in Calabria. Terna a fine ottobre ha già rilasciato la soluzione di connessione a nuovi progetti per un totale di 22 GW e conta di rilasciare i restanti 73 GW entro fine anno.
Ma la nuova capacità è cresciuta fra i 3 e i 5 GW
Venendo alle installazioni effettivamente portate a termine, si stimano per quest’anno fra i 3 e i 5 GW di fotovoltaico ed eolico. Un risultato ancora inferiore all’obiettivo annuo necessario per raggiungere i 70 GW entro il 2030, ma di 6 o 7 volte superiore alla media degli ultimi anni, che si era fermata a 0,8 GW.
Ancora pochi , e soprattutto la burocrazia lenta come una lumaca, e sì che più energia prodotta con sole vento e maree , più idrocarburi disponibili per le aziende energivore e di conseguenza meno richiesta prezzi più bassi.
E più si installa meno di acquista al estero e prima si può fare lavorare le energivore.
Per me restano pochi.
Il fatto che siano 6 volte gli anni precedenti, a mio avviso, da la misura di quanto poco ci siamo impegnati.
Che ci sia stato il boom? E vorrei pure vedere, produciamo il 50% dell’elettricità usando il gas (115 €/megawattora OGGI ma lo abbiamo visto anche a 3 volte tanto).
Ogni KWh prodotto da sole e vento, oltre ad inquinare meno ci fa risparmiare gas (si quello per cui vogliamo costruire i rigassificatori per paura di restare a secco) vorrei pure vedere che nemmeno in una situazione come questa ci lanciavamo sulle rinnovabili.
Per rispolverare un vecchio detto:
Se non ora quando?
Ma forse, sottolineo forse, è ora. E questo fa la differenza
Massimo io lo spero, credimi lo spero tanto perché al di là della questione ambientale il nostro paese é in una situazione NON bella.
Abbiamo una dipendenza da gas enorme, ne consumiamo 73mld di m3 priducendone TRE.
Dovrebbero essere tutti delle Greta Thumberg. Non dico per ambientalismo ma per convenienza in quanto unica fonte interna di energia a basso costo.
La Germania ci umilia nel FV, quest’anno dovrebbero chiudere fra i 67 ed i 68 GWp noi sentutti va bene saremo a 25 GWp.
E loro il sole non lo hanno come in Italia perché sono più a nord. Ti aspetteresti che da Roma in giù é uno sbrillicicchio di policristallino abbinato a PdC invece andiamo con le caldaiette a gas (che non abbiamo).
Ma la cosa che mi fa restare basito é che ti aspetteresti che negli ultimi 10 mesi si sia rivoltato il paradigma, che noi Italia siamo in campo a tutto tondo per spingere le rinnovabili, per l’implementazione dei protocolli V2X (H e G) per le BEV.
Perché le BEV possono essere un tassello importante di questo puzzle assorbono i picchi di produzione e la mettono a disposizione quando serve.
Invece vedi pure persone contente quando la quota di BEV scende.
Chissà se sarà contenta quando l’azienda per cui lavora delocalizza per andare a produrre dove l’energia costa meno.
O pensiamo di poter spendere 20 mld€ ogni 3/4/6 mesi? Che facciamo la “bolletta di cittadinanaza”?
Per questo sono cosí amareggiato e deluso, mi sento come Cassandra quando nessuno la credeva. Speriamo che mi sbaglio o questa cecità costerà cara. Ma parecchio.
Io non sarei così pessimsta. E’ vero che abbiamo buttato via un decennio intero e oggi siamo in ritardo. Ma i dati che riportiamo indicano un’inversione di tendenza. Se il nuovo governo non la bloccherà, dall’anno prossimo le nuove autorizzazioni diventeranno impianti installati e saremo in linea con gli obiettivi 2030.
il Portogallo con un sesto della nostra popolazione ha fatto 2,5 GW di solare
contro i nostri 2,6 GW
in valori assoluti siamo davanti a loro
-_-
in Spagna hanno fatto 7,5 GW solo di fotovoltaico quest’anno
con 10 milioni di abitanti in meno rispetto a noi
poi non stupitevi se il loro spread scende
e il nostro sale
-_-
-_-
pessimismo e fastidio
P.S.
piuttosto è sempre meglio che niente
La metà di quei GW sono improduttivi! Ne conosco parecchi che hanno i pannelli installati e stanno aspettando da mesi e mesi che gli montino un semplice contatore!
Purtroppo sono uno di questi………😵💫
Idem
Anche io ho dovuto aspettare mesi per avere l’allaccio ma il lavoro grosso è avere pannelli/pale e montarle.
Una volta posizionati, se non è un mese sono due, se non sono due sono tre, ma alla fine si allacciano.
fai un impianto ad isola e non aspetti niente. tanto per quello che te li pagano…
Che bella notizia, abbiamo proprio bisogno di progressi in questa direzione. Evviva!
E dopo il price cap sul gas, spero che arrivi anche quel benedetto disaccoppiamento con l’energia elettrica, che si sposa perfettamente con le suddette prossime installazioni.
Avanti così 💪
7,1 Gigowatt !!
grande giove !!
scusate ,ma da buon boomer
non ho resistito
@Nello carina, ma mi sono sempre chiesto se veramente i doppiatori non sapessero che cos’e’ un GW…
Sulla notizia… e’ meglio di quel che mi aspettavo, ma non e’ poi sconvolgente…
Cingolani aveva detto, mi pare, che avevano autorizzato circa 5GW a maggio/giugno. Sono riusciti ad autorizzarne un paio in piu’, in altri sei mesi.
Certo che se si riuscissero ad installare 7GW/anno non saremmo troppo lontani dagli obiettivi minimi.
Pero’ ad oggi (almeno, alle ultime notizie che ho letto) nell 2022 sono stati installati circa 3GW, meglio degli anni scorsi, ma ancora pochi rispetto alla tabella di marcia.
Vedremo che cosa succede l’anno prossimo: alla fine, queste autorizzazioni, sono frutto del governo scorso.
non hanno coraggio ..
oppure hanno i freni ..
Il , Portogallo ha rotto gli indugi , gli obiettivi di rinnovabili che avevano per il 2050
li hanno anticipati al 2030 ..
anche grazie alla “nostra” Enel
se avessimo un po più di p. e meno escort pagate dai lobbisti del carbone
pure noi ..
Il bello della produzione deCENTRALIzzata è che i progetti possono essere portati avanti in parallelo, supply chain permettendo visto che la corsa alle rinnovabili è un fenomeno mondiale.