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In Cina parte l’addio al carbone: a giugno, il sorpasso di eolico e solare

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Nuovo record storico delle rinnovabili in Cina: la potenza installata di solare ed eolico nel mese di giugno ha superato la potenza disponibile per le centrali a carbone. Un report della società di consulenza Rystad Energy rivela come nel 2026 il solo fotovoltaico sarà superiore al carbone

Dopo il sorpasso storico in Europa (a cui ha contribuito anche l’Italia). La Cina non poteva essere da meno. Del resto, stiamo parlando della prima potenza mondiale della green energy, con uno dei più alti tassi di crescita nelle rinnovabili.

Secondo i dati dell’agenzia cinese dell’energia, nel mese di giugno, la potenza installata di solare ed eolico ha superato la potenza delle centrali a carbone. Non solo: secondo Rystad Energy, una delle più note società di consulenza energetica a livello internazionale nel 2026, i soli impianti solari avranno una potenza disponibile superiore al carbone.

Due elementi confermano le tendenze guidate dal governo di Pechino: la domanda di carbone, cresciuta, fino a un anno fa, ha bruscamente rallentato nel 2023, mentre ha accelerato l’installazione di nuovi impianti rinnovabili. Si parla di potenza installata e non di produzione, ma il dato è sicuramente tra quelli che fanno la storia.

Rinnovabili inarrestabili: il solo fotovoltaico supererà la potenza installata di carbone nel 2026

Come ha riportato il sito specializzato QualEnergia, il carbone nel 2016 partiva a una posizione di vantaggio con circa 50 GW di potenza installata all’anno. Ma dal 2020, la situazione si è ribaltata: eolico e fotovoltaico hanno superato i 100 GW installati annualmente. L’anno scorso il record con 293 GW.

Come detto, molto ha contribuito la frenata della domanda di nuovi impianti a carbone. Sempre secondo Rystad Energy, nel 2023 la nuova potenza installata è stata di “soli” 40 GW, ma nella prima metà di quest’anno è scesa addirittura a 8 GW.

Ben diverso il cammino delle rinnovabili con una previsione di 1300 GW installati di eolico e solare entro la fine del 2024, mentre il governo ha avviato la chiusura delle centrali a carbone più piccole.

Con la crescita della “borghesia” cittadina, in parallelo sono salite le richieste per migliori condizioni ambientali soprattutto nella smisurate aree metropolitane. Pechino ha dichiarato ufficialmente che raggiungerò il livello zero di emissioni al 2060. Ma di questo passo non è detto che non ci arrivi prima.

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15 COMMENTI

  1. aggiungo qualche dato a quelli di Alessandro e Davide sulla differenza tra potenza nominale ed energia generata

    in Cina, parlando di energia elettrica generata:
    – 2021 la quota di energia elettrica (non potenza installata) rinnovabile era 29,6%
    – 2023 la quota è stata del 35%
    – 2024 dati parziali semestre suggeriscono ulteriore accelerazione
    – a fine 2025, dovrebbero aver superato la quota di rinnovabili dell’Italia

    come velocità di crescita delle rinnovabili sembrerebbe in linea con la media europea:
    https://energy-charts.info/charts/renewable_share/chart.htm?l=it&c=ALL&interval=year

    anche noi aggiungiamo +3 ogni anno alla quota percentuale di rinnovabili (45%->48%->51%), ma il realtà in Cina il tasso di crecsita è di più perché in ogni anno il totale dell’energia elettrica consumata aumenta più rapidamente che da noi

    ora sono a circa 9000 GWh elettrici consumati all’anno, e ogni anno aumentano di circa 400 GWh

    non è un male in assoluto, perche questi GWh “elettrici” aggiunti ogni anno vanno in parte in crescita dei consumi, ma in buona parte anche a sostituire molta più energia di tipo non elettrico ma primario (trasporti a combustione, riscaldamento e processi industriali a combustione) che emetterebbe più emissioni di Co2

    inoltre stanno fabbricando merci per alti paesi, e tra queste tantissimi pannelli, batterie (e in crescita anche turbine eoliche) per mezzo pianeta; sono strumenti che poi negli anni successivi permettono di risparmiare almeno 40 volte l’energia impiegata per costruirli, sono la merce migliore da costruire subito per ridurre maggiormente le emissioni di Co2 nei prossimi anni

    poi una parte delle nuove centrali a carbone cinesi va a sostituirne altre meno efficenti, che vengono chiuse in quanto non più economicamente convenienti, e una parte delle nuove centrali verrà usata non a pieno regime tutto l’anno, ma più come funzione di back-up finché la rete cinese non migliora; le centrali termiche anche conservando una grande capacità nominale installata di potenza di picco, lavoreranno meno ore all’anno al passare degli anni; quindi altre al “numero” di nuove centrali a carbone, saranno utili i dati di tendenza a fine 2024 della loro produzione efefttiva totale di energia

    visti quindi questi chiari e scuri sulla crescita dei consumi elettrici cinesi, rimane che si spera che presto possano non aggiunre più del tutto nuove centrali termolelettriche, ma solo rinnovabili, e forse a leggere i dati riportati nell’articolo ci siamo quasi

    stesso discorso per le emissioni totali di Co2 (energia primaria + energia elettrica), si attende a breve che la Cina raggiunga il picco e inizi a decrescere; come somma mondiale di tutti i paesi, potremmo già essere al picco nel 2025 o nel 2026, vedremo

    === stategie per ridurre la somma delle emissioni nei prossimi 15 anni

    on-line ho visto le conferenze dell’Ing. Marco Giusti – L’urgenza di agire (su suggerimento di un utente di vaielettrico) che spiega in modo molto chiaro, divulgativo, il lavoro scientifico svolto dall IPCC, e il concetto del “carbon budget” da gestire al meglio nei prossimi anni, e vari concetti sui mix 100% rinnovabili

    per settare meno alta possibile la temperatura globale a cui arriveremo, temperatura che resterà tale per i secoli a venire, compreso il corrispondente grado di desertificazione dei suoli che sta già ora sta interessando l’italia partendo dal sud

    la migliore strategia (sia climatica che economica) che possiamo fare nei prossimi 5-10-15 anni più critici è triplicare da subito (noi, o chi per noi) gli stabilimenti produttivi di pannelli e turbine eoliche, e installarli il prima possibile, per permettere elettrificazione rapida ed efficentamento

    • Incomprensibili i dazi su pannelli e pale cinesi. È come mettere dazi su farmaci antitumorali che non abbiamo la capacità produrre. Pura follia.

      • Diventano comprensibili se si capisce chi foraggia il sistema di potere in paesi come il nostro. Mi si potrebbe obiettare che non ho prove ne nomi. è vero, ma se ogni atto, decisione, legge, dichiarazione va sempre e solo contro un progresso sostenibile, questo sistema di potere di certo non ha alle sue spalle Greenpeace.

    • PS consumo energetico elettrico annuale della Cina sono:
      9000 Tera-Watt-ora, non 9000 Giga-Watt-ora

      errore mio, un lapsus fatto leggendo un commento qui sotto;
      se le potenze installate di solito di esprimono in GW,
      e gli impianti producono varie migliaia di ore all’anno, l’energia risultante generata in un anno sarà un numero più alto di migliaia di volte, cioè TWh

  2. Dati incoraggianti, ma vanno eltti correttamente. 1 kW di fotovoltaico produce in un anno tra 1200 e 1500 kWh di energia elettrica, 1 kW di centrale a carbone può produrre anche 8000 kWh di energia elettrica l’anno. Il sorpasso in termini di potenza installata non significa molto in termini di produzione, che è ciò che interessa, resta comunque una buonissima notizia ed è chiaro che la Cina è sulla strada giusta e la percorre più velocemente di noi, ma questi dati dicono ancora di più. La Cina è un paese pragmatico e poco propenso a fare scelte, nel settore economico, di tipo ideologico. L’aumento della potenza solare e eolica ci dice he oggi nel mondo il modo più economico e redditizio per produrre energia elettrica è con le rinnovabili, no carbone, no nucleare. Punto e basta

    • È quello che ogni tanto provo a dire ai no-grinne (dopo i no watt ci sono anche i no-grinne spesso si sovrappongono).

      Se fare energia elettrica da carbone fosse più economico di EO e FV la Cina NON punterebbe sulle FER.
      Stessa cosa per gli USA se sono fra i maggiori produttori di EO del mondo e stanno i vestendo diecine e centinaia di mld di $ con l’IRA ci sarà una ragione?
      Considerando che esportano petrolio e GNL se costava meno dare corrente da lì la facevano da li.

    • osservazione in parte corretta… nel bilancio energetico sarebbero da sottrarre agli 8000 Kwh anno i Kw equivalenti necessari per trasportare il carbone in loco (tragitto miniera-porto-nave-porto-centrale)

    • Solita e banale mistificazione.
      Già nel 2021 Xi Jinping ha dichiarato durante un’assemblea delle nazioni unite che la Cina avrebbe abbandonato progressivamente il carbone ed è ciò che sta facendo.
      Il fulcro di questo programma energetico è però il nucleare, al momento hanno 54 centrali operative da 433 GWh e 26 in costruzione da 30GW inoltre, entro il 2035, sono in programma 150 nuovi reattori nucleari. A questo si aggiungerà il mix delle rinnovabili, raccontare cose diverse è banale menzogna.

      Solo in occidente ci beviamo la propaganda di quattro lobbisti che per fare la transizione ecologica bastino le sole rinnovabili. Loro ed a seguire tutto un variegato ecosistema che affonda le radici nei media tradizionali e su internet. Altrove, dove non ci sono finanziamenti pubblici da mungere, non esiste questa propaganda.
      Ma tranquilli continuate, continuate pure.

      • Sempre lo stesso trollino nucelarista
        (ha postato anche ieri con altro nick)

        in Cina verranno superati 15.000 GWh di energia elettrica; i 430 GWh annui dei reattori, che è da vedere di quanto aumenteranno in futuro nella realtà, sono una briciola nel panorama energetico e di investimenti

        lo installano per ragioni militari, creano la filera del plutonio per costruire gli arsenali dei missili atomici e sottomarini, come abbiamo fatto noi in occidente in secolo scorso

        una volta accumulato plutonio e miscela mox in eccesso, pieni di armi e di ora costosi depositi radioattivi di superfice da sorvegliare dai furti, il nuclelare di nuova costruzione, inutilmente costoso e problematico, è stato abbandonato dagli USA e in pratica anche dai paesi Europei

        in USA le centrali non più economicamente convenienti prendono sussidi ferderali per fare da costoso deposito di stoccaggio delle loro stesse scorie.. diffcile immaginare un peggiore fallimento economico e tecnologico

        • Aggiungi un dettaglio di non secondaria importanza: la Cina è ancora in forte espansione per quanto riguarda la quantità di cinesi che emergono dalla povertà e la prima necessità in questi casi è l’energia, stiamo parlando di milioni e milioni di cinesi che iniziano a consumare al livello di noi occidentali, questo fa sì che la Cina sia talmente affamata di energia che non si può permettere di andare troppo per il sottile, pur tenendo un’occhio alla riduzione di carbone e altri fossili, alla fine anche il nucleare è meglio di niente. In Cina hanno anche una vastità di territorio considerevole, non sono come noi in Europa che viviamo in una specie di pollaio affollato dove mettere una centrale nucleare scatena inevitabilmente i peggiori istinti NIMBY e peggio ancora in Italia dove i siti adatti sono veramente pochi, oltre ad avere leggi che a torto o ragione sono già passate due volte dalle forche caudine del referendum.
          Se poi consideriamo invece che possiamo andare di rinnovabili anche ben oltre il 100% con minori spese e minori problemi, non c’è partita che tenga, per noi il nucleare non è né una soluzione né un tampone, anzi sarebbe una zavorra al punto che c’è da chiedersi se chi la promuove sia una specie di traditore della Patria

        • PS: ho copiato anche io lo stesso errore/lapsus del commento, ma correggiamo:

          si parla di 435 TWh (non GWh)
          su un consumo di oltre 15.000 TWh (non GWh)

          Tera = 10 per dodici volte
          Giga = 10 per nove volte

      • Il nucleare cinese è pagato dallo stato cinese, e fa parte del sistema militare industriale di quella dittatura, strettamente collegata con l’altra dittatura fossilnucleare euroasiatica, la Russia di Putin. Sono esempi impossibili e assurdi da portare per l’occidente, che se vuole può effettivamente puntare solo alle rinnovabili, che sono sicure e remunerative, e per le quali i capitali privati sono ampiamente disponibili. La transizione al 100% rinnovabili si può e si deve fare, serve però il serio impegno programmatico, legislativo e amministrativo dei governi.

      • === DISINFORMAZIONE – PARLIAMONE

        il messaggio sopra vorrebbe (goffamente, come farebbe un ragazzino) spargere dubbi e disinformazione sui mix 100% rinnovabili.. spargono disinformazione su youtube e sul web

        però la faccenda è più ampia, in italia ci sono decine di canali youtube arruolati o creati appositamente ( es” ingegneria italia”), portali web e associazioni simil-scientifici, e anche qualche trolino svogliato con il compito di postare messaggi spazzatura su più siti web possibile

        sono l’ultima ruota di fango della massiccia campagna di disinformazione che l’industria nuclearista, oggi morente, affida già da decenni, anche in Italia a suon di milioni di euro fin dai tempi di Chicco Testa, alla società di Pubbliche Relazioni (lobbing + campagne comunicazione) ” Hill+Knowlton”

        goglatevela, sono dei “simpaticoni” che curano da sempre gli interessi e le campagne mediatiche non solo del nuclerae, ma anche del tabacco (sono quelli del famoso film), del oil and gas (processo Exxon), del fracking (altro film americano famoso che qualcuno ricorderà), e alla bisogna possono anche promuovere le guerre, es. invasione USA in Kuwait, crearono atroci false testimonianze televisive per spingere l’opinione pubblica ad appoggiare la guerra di Bush

        va da sè che in Cina petrolio e nucelare non possono interferire nei processi decisionali politici, e il 99% degli investimenti vanno alle rinnovabili

        diversa la situazione da noi, specie in Italia ci stanno provando a manipolare il senso comune, e il malleabile governo italiano attuale purtroppo è un esempio da manuale

        la scommessa probabilmente la perderanno, sarebbe demenziale anche solo inziare a fare reattori in italia, ma è comunque conveniente per loro provarci:

        spendere circa 10 milioni di euro all’anno in campagne di disinformazione in italia, in vista di ottenere finanziamenti a fondo perduto per qualche miliardo, oppure nei sogni avidi più bagnati progetti di centrali da decine-centinaia di miliardi di euro; e se va male, avranno comunque spinti i legioslatori a ostacolare la crescita delle rinnovabili, a beneficio di fatturare più a lungo ancora con metano e petrolio.. il nucleare è morente ma viene ancora usato come arma di distrazione di massa perostacolare le rinnovabili

      • @Nurgiachi Buon per i Cinesi che riescano a costruire centrali Nucleari. Decide e paga il regime, hanno i soldi. Da noi la vedo durissima, bello sulla carta ma se poi ci vogliono 15 anni per piazzare 4 pale eoliche, pensa una Centrale. E poi chi mette i soldi? Infatti ci sono progetti nucleari fermi da 15 anni. Sul fatto che le rinnovabili non siano sufficienti da sole ci sono pareri discordi. Io so che nel mio piccolo col mio impianto sopra il tetto sono autosufficiente. Ferrari SpA sta completando il suo impianto rinnovabili e sarà presto Carbon Free. Nel piccolo e nel grande funziona, quindi?

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