In Italia battuta d’arresto delle rinnovabili nel mese di marzo. Causa principale, il brusco calo della produzione idroelettrica. In controtendenza tra le fonti green soltanto il fotovoltaico che sale ulteriormente rispetto a un anno fa.
E’ la dimostrazione di come le rinnovabili in Italia dipendano ancora troppo dall’idro e non tengano il passo dell’Europa del Nord. Un calo dell’8,3% per la produzione da energie rinnovabili nel marzo scorso, secondo il consueto rapporto mensile di Terna. Non è tanto il calo che dovrebbe preoccupare. Ci può stare, se si pensa che quello del 2024 è stato il mese di marzo con la maggiore produzione da rinnovabili negli ultimi dieci anni (10,9 TWh).
Le rinnovabili hanno coperto “solo” il 39,1% della richiesta. A sostenere il dato è stato l’incremento del fotovoltaico
Tutto dipende – anche troppo – dall’idroelettrico, che nel marzo ha generato solo 2,7 TWh, il 33,6% in meno di marzo 2024. Anche se il dato rimane comunque superiore ai mesi di marzo del 2023 e del 2022. In calo anche il contributo dell’energia eolica, che al di là del dato continua ad avere un ruolo al di sotto delle sue possibilità. Visti i ritardi – e le opposizioni a livello regionale – con cui devono fare i conti i progetti per gli impianti eolici “galleggianti” off shore nell’Italia meridionale.
Le rinnovabili nel loro complesso hanno coperto il 39,1% della richiesta del mese e il 45,4% della produzione interna. A sostenere il dato è stato soprattutto l’incremento dal fotovoltaico (+23,6%). Questo significa che l’aumento degli impianti che sfruttano l’energia del sole prosegue a buon ritmo. Ma non sufficiente per raggiungere i livelli dei Paesi più avanzati del nord Europa. A fine marzo l’eolico ha coperto il 7,9% della domanda elettrica nazionale, il fotovoltaico il 9,1%, l’idroelettrico il 10,1% (al netto dell’apporto dei pompaggi).
In crescita il ricorso alle centrali a carbone (+6,8%)
Altro dato che si ripete: l’Italia dipende ancora troppo dalla produzione da centrali alimentati con i combustibili fossili (+18,6% a marzo, +16,9% nei primi tre mesi dell’anno). Il dato è in aumento perché ha dovuto compensare l’energia idroelettrica che è venuta meno.
Con tutte le ricadute del caso sul costo dell’energia per imprese e famiglie. Un’ultima curiosità: per una piccola quota, l’Italia va ancora a carbone. Rispetto ai primi tre mesi di un anno fa, la produzione di energia da parte delle centrali a carbone è calato del 26,2 per cento. Ma a marzo, sempre per compensare l’idroelettrico, il dato è in aumento del 6,8% rispetto al marzo di un anno fa.
- LEGGI anche “Ma all’Italia decarbonizzata servirà un po’ di nucleare” e guarda il VIDEO qui sotto
Lo scorso anno si festeggiava la quota di rinnovabili. Io scrivevo che era da attribuire ad una quota molto elevata di idroelettrico, anomala. Mi si tacció di non capirci nulla, il risultato era dovuto alla crescita del fotovoltaico. Il tempo è galantuomo. L’idroelettrico è fondamentale per la transizione ecologica.
PS: nella lista delle fonti rinnovabili ho dimenticato il calore ambientale portato in dote (trasferito dall’ambiente) dalle pompe di calore, per almeno 100 TW-h annui, in pratica saranno la 3a fonte rinnovabile più importante dopo FTV ed Eolico
Buongiorno Dario,
che la produzione idroelettrica oscilli un po’ ogni anno tra massimi e minimi ( e questo anno oltre all’idroelettrico, ha fatto flessione anche l’eolico nei primi 3 mesi), non cancella che le installazioni (le potenze nominali installate) di FTV e Eolico crescono ogni anno, e alla lunga crescendo renderanno in proporzione meno evidenti le oscillazioni dell’idroelettrico
specie a livello Europeo, dove la crescita delle rinnovabili è più rapida e costante che in Italia, i buoni risultati dell’anno passato non si possono attribuire solo a una buona annata di idroelettrico, controlli qualche numero su energy-charts
=== in un mix futuro italiano 100% rinnovabile, avremo:
– 600 TW-h elettrici di energia annua come somma di FTV su terra, FTV su coperture, Eolico su terra, Eolico su mare
– 44 TW-h elettrici annui da Idroelettrico
(storicamente oscilla tra 35 e 55 TW-h, con solo la siccità eccezionale del 2022 che è scesa a 30 TW-h)
– 6-15 TW-h da Geotermia
– 10-30 TW-h da Biometano
– 200 TW-h (termici) da Biomasse
– 100 TW-h (termici) dalle Pompe di calore
– accumuli idro, batterie, termici
vede che le oscillazioni di +- 10 TW-h anno dell’Idroelettrico Italiano diventeranno sempre meno evidenti nel mix totale Italiano man mano ceh si svilupperà verso un bilancio di 800 TW-h annui di energia totale, pur restando la quota dell’Idroelettrico una fonte energetica preziosa e di alta qualità
PS: in Italia potremmo installare con investimenti privati (senza spesa per le casse pubbliche) +20 GW di rinnovabili all’anno (come sta facendo la Germania, che vuole arrivare a 100% rinnovabile al 2045), e non +6-7 GW come stiamo facendo al momento, frenati dai vari decreti ad ostacolare emessi dal governo nel 2024
Evviva Espana , cara italia sei “vecchia” , come mentalità e interessi dei soliti noti , ci metto dentro tutti sinistra e destra, perché se questi “dormono” anche la sinistra vedi Min.Franceschini che ha bloccato di tutto e di più ai suoi tempi, non hanno fatto meglio . Noi non abbiamo la volontà di cambiare, attaccano le “ideologie” green, quando adesso è una questione di economia e di sicurezza pubblica vedi le continue alluvioni/siccità/incendi , insomma per concludere Evviva Espana.
Drill, Giorgia, drill!
Ma nemmeno quello!
Purtroppo è un desolante “Import, Giorgia, import!”, corollato dalla banale osservazione che tanto siamo sempre noi asini a pagare…
Proprio bei “patrioti” questi, che, invece di spingere su aria, sole, acqua e sottosuolo italiani che già possediamo, controlliamo e che che nessuno può toglierci, preferiscono – per evidentissimi ma indicibili interessi economici, mascherati dal trito e ritrito “interesse del paese” – tenerci legati mani e piedi a fonti che non possediamo, non controlliamo e per le quali siamo in balia dei giochi di potere altrui. 🤬🤬🤬
E aggiungiamoci il mai sopito amore per il nucleare, per il quale se mai lo faremo dovremo importare tutto, dai progetti delle centrali alla loro realizzazione, e ovviamente il combustibile.
mi pare spingeranno oltre che per il nuculare anche per il “nuovo carbone modulare oppure di 4a generazione”, altra tecnologia basata su pentole e stufe con turbine a vapore
robe per nostalgici di antiquariato e di prezzi forti, sennò a pagare pogo l’energia e relative mazzette ci sentiremmo dei barboni
Vorrei.. ma non posso.
L’Italia sarà tra quei paesi che soccomberanno agli accordi con D. Trump:
grande aumento delle costosissime importazioni di GNL USA via nave (alla faccia dell’impronta carbonica !) riducendo quelle dall’Africa .
Pichetto Fratin ha “sposato” anche l’idea di mantenere in esercizio “pronte all’occorrenza” ( e la “necessità” basta crearla ad ok) le centrali a carbone, tanto sponsorizzate sempre da D. Trump (che ha tutto l’interesse a far aumentare lo scioglimento dei ghiacci polari per poter accedere facilmente alle risorse di quelle zone contese con Russia, Cina e.. Europa – povera Groenlandia ! ).
L’idroelettrico in Italia è sicuramente una fonte importante ma molto discontinua considerando gli scarsi investimenti per nuovi invasi e la fluttuazione delle precipitazioni che spesso si alternano a lunghe siccità in cui le necessità agricole e delle città si contrappongono a quelle della produzione elettrica.
E dire che si potrebbe anche sfruttare gli invasi delle centrali idroelettriche per il fotovoltaico flottante, in modo da sfruttare in due modi lo stesso spazio.
Comunque nessuno protesterà, nonostante le bollette in perenne aumento: le ferie si avvicinano, abbiamo sempre il calcio a cui pensare… siamo italiani.
Ho messo “mi piace” solo perché la tua analisi è condivisibilissima, Damiano, ma il sentimento di fondo è ben diverso: 😭😭😭😭😭😭
“Ahi, serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello.”
(D. Alighieri, “Divina commedia”, “Purgatorio”, canto VI, 76-78)
Il mio “corregionale” conosceva bene l’ animo umano…
Ma io spero sempre di poter dire a breve “e quindi uscimmo a riveder le stelle” 🙏🙏
E come fai a protestare quando ti danno il bonus energia? A te forse no ma alla nonna si e a quell’altro pure. Vedi che riescono a contenere i costi °-*, e mantenere i voti il portafogli pieno ecct . Se spendessero per “rinnovabile tutto” si sa che quando investi devi spendere soldi & regalo per nessuno .
Il bonus energia costa più di comunicazione coi media che di risorse disponibili.. dubito toccherà a molti…e per il molto tempo necessario.