Italia a trazione “verde” anche lo scorso agosto con il 48% dei consumi elettrici da fonti rinnovabili. Nello stesso mese dell’anno scorso la quota di energia pulita era stata del 39% appena.
Continua dunque il percorso italiano verso la decarbonizzazione della produzione elettrica (rinnovabili al 48,2% in aprile, record del 56% in maggio, 48,5% in giugno e 43,8% in luglio), pur in un anno che ha visto in flessione la quota di produzione idroelettrica. Trend confermato anche in agosto con una della fonte idrica del 12,4%.

Eolico alla riscossa, nonostante le proteste
Balza invece l’eolico (+63,1 %) e continua a crescere il fotovoltaico (+809 GWh, paria a +18%) grazie a un aumento di 760 GWh di capacità in esercizio e al maggiore irraggiamento (+49 GWh). Tutto questo, unito a una calo della richiesta dell’8,9% (3,2% corretto dagli effetti di calendario), ha consentito di ridurre la produzione termoelettrica del 20,3%. Nei primi otto mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale registra una flessione dell’ 1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2024, sia per l’effetto dell’andamento climatico, sia per il calo dei consumi industriali (-1,7%).
Il 13% del fabbisogno è stato coperto da importazioni in agosto e il 10,4% nei primi otto mesi 2025. Da gennaio ad agosto, la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 4.039 MW (di cui 3.680 MW di fotovoltaico) e di 6.662 MW (+14%) negli ultimi 12 mesi. Oggi ha raggiunto 54.114 MW. Negli ultimi dodici mesi, la capacità installata di fotovoltaico ed eolico è aumentata di 6.662 MW (+14,0%), raggiungendo i 54.114 MW complessivi.
E la capacità di stoccaggio è cresciuta del 55,4%

Spettacolare l’aumento della capacità di accumulo. Al 31 agosto 2025 si registrano in Italia 17.295 MWh di capacità, in aumento del 55,4% rispetto allo stesso mese del 2024. Questo corrisponde a 7.075 MW di potenza nominale, per circa 837.000 sistemi di accumulo. Da gennaio ad agosto la capacità di impianti “utility scale” è aumentata di 2.794 MWh, che corrispondono a 709,1 MW di potenza nominale, come risultato dei meccanismi di contrattualizzazione a termine previsti dal Capacity Market.
L’analisi dettagliata dei dati sulla domanda elettrica mensile provvisoria del 2024 e del 2025 è disponibile nella pubblicazione “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”, consultabile dal sito di Ternawww.terna.it
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Se anche dovessero arrivare veramente a costruire una centrale nucleare in Italia il giorno in cui verrà posata la prima pietra l’intero progetto sarà reso inutile dalla velocità con cui stanno crescendo le rinnovabili
la foto dell’eolico è di impianti di tipo vecchio,
tante pale piccole che essendo di potenza molto bassa venivano messe in file o gruppi numerosi e densi; ne esistono ancora in centro e sud Italia ma sono in via di rifacimento
oggi aumentando anche di una sola frazione l’altezza e il diametro degli aero-generatori, il guadagno di energia producibile risulta esponenziale, le vecchie installazioni vengono sostituite da poche pale non ammassate e di alta potenza ciascuna, e nonostante siano più alte, risultano più studiate come spaziatura anche per l’occhio, meno “artificiali” da vedere nel paesaggio
ad esempio 3-7 pale nuove più alte ne sostituiscono 15-20 piccole che erano ammassate, e ottengono pure il doppio o il triplo dell’energia precedente
questo è un rendering dell’azienda AGSM AIM di un parco eolico di tipo recente in un sito tra i panorami più tradizionalisti possibili (Mugello) e scelto per la notevole ventosità:
https://www.agsmperte.it/wp-content/uploads/2020/08/eolico-Rivoliagsm-1620×1080.jpg
guardando le mappe del progetto, saranno sette pale su un lungo crinale e senza altre installazioni su crinali e valli circostanti, a me sembra senza effetto “ammucchiata”; se si riesce a inserirle qui con un po’ di eleganza e senza strafare, penso allora si riesce ovunque
== non cosi tanti aerogeneratori ==
nel mix rinnovabile futuro per l’Italia, con tutto elettrificato, dai modelli a me sembra che ci farebbero comodo circa 180 TW-h annui di energia elettrica da eolico, mentre il grosso ( 520 TW-h annui, sempre elettrici) lo potrebbe mettere il fotovoltaico; più le quote delle altre rinnovabili (altri 300 TW-h annui tra energia elettrica e termica) e una robusta dose di accumuli
con le alte rese degli aerogeneratori moderni, significa necessitare di circa 34 GW di potenza eolica su terra e altri 34-35 GW in mare
ora su terra ne abbiamo 13,3 GW ma con molte installazione vecchie; leggevo delle stime secondo cui up-gradando i siti già esistenti potrebbero arrivare a 23 GW complessivi;
mancherebbe da aggiungere altri 12 GW di eolico siu terra su nuovi siti,
cioè i nuovi siti di eolico su terra potrebbero essere solo +50% rispetto agli attuali, oppure di più se faremo poco eolico in mare, ma in ogni caso non proporzioni da “invasione” rispetto all’esistente
Si può fare di più, si sarebbe potuto fare di più. Ed è ora di smettere ad ostacolare tutto, è ora di spingere sull’ acceleratore.