Rincari della ricarica: parte Duferco, col botto

Parte con Duferco la giostra dei rincari della ricarica pubblica. Tutti i clienti di Duferco Energia titolari di contratti flat si sono visti recapitare ieri sera una letterina con l’annuncio delle modifiche contrattuali unilaterali. Una novità non inattesa, vista l’impennata dei prezzi dell’energia, ma di proporzioni sorprendenti. Sommando un costo più che quadruplicato a una quantità mensile garantita ridotta di un terzo, la stangata assume infatti proporzioni eclatanti.  Vedremo cosa faranno gli altri operatori, che dovrebbero intervenire a giorni. Ecco quello che ci ha scritto Michele e la risposta dell’azienda genovese.

Michele: ecco la stangata comunicata ieri sera

«Desidero segnalare i primi effetti, nefasti, dell’incremento dei costi dell’energia elettrica.

Contestualmente all’acquisto della mia Peugeot e208, ho sottoscritto un contratto di Ricarica Flat con Duferco, in data 29.06.2020, a condizioni vantaggiose: 25 euro + Iva (anzichè 40 euro + Iva) per 300 kWh mensili, su colonnine Quick e Fast fino a 50 kW di potenza.

 

Nel contratto, che allego, era riportata la dicitura “il prezzo rimarrà fisso ed invariabile per 24 mesi (periodo di applicabilità) decorrenti dall’attivazione dell’offerta”.

In data odierna, Duferco mi ha inviato una comunicazione di variazione contrattuale unilaterale, che allego, appellandosi all’articolo 8 del contratto stesso, in cui annuncia la variazione di tariffa a 129 euro Iva compresa, per 200 kWh mensili, decorsi tre mesi dalla comunicazione. Pertanto la nuova tariffa sarà applicata da 01.05.2022, salvo l’esercizio del recesso del contratto, da parte mia.

rincari ricarica

La pratica di variazione contrattuale unilaterale è certamente legale anche se commercialmente discutibile; tuttavia, la tariffa Flat di 0,65 €/kWh è inaccettabile, ragion per cui ho disdettato immediatamente il contratto.

Immagino che Vaielettrico riceverà altre segnalazioni di questo tipo; nel caso decideste di scrivere un articolo in merito, non facciatevi scrupolo ad utilizzare le informazioni che vi sto inviando».

Duferco risponde: inevitabile ma non durerà

Da Duferco rispondono che il lettore riporta correttamente i fatti. L’aumento dei costi energetici sui mercati internazionali, del resto, datermina «una situazione insostenibile» e quindi la revisione unilaterali delle tariffe flat si è resa inevitabile.

Per venire incontro ai vecchi clienti, però, Duferco dà loro la possibilità di recedere dal contratto senza penali. Inoltre ha deciso di aggiornare mensilmente le sue tariffe flat (quindi i contratti non saranno più bloccati per 24 mesi) sperando di poter tempestivamente «trasferire alla clientela gli attesi, futuri ribassi».

Secondo le previsioni di Duferco questi prezzi di mercato sono il frutto di una situazione contingente e transitoria, che dovrebbe venir meno in primavera. Per il momento i forti rincari della ricarica riguardano solo i contratti esistenti. L’azienda è al lavoro sulle offerte tariffarie per i nuovi contratti, che saranno comunicate a giorni.

rincari ricarica
Rincari della ricarica: ora si aspettano le decisioni degli altri operatori

Ora tocca agli altri. Ma Arera apre uno spiraglio

E’ attesa a breve anche la decisione degli altri operatori della ricarica, a partire da Enel X, Be Cherge e le principali multiutility.

 

Ieri però è arrivata una novità positiva da parte di AREA che ha azzerato per il primo trimestre 2022 gli oneri generali di sistema per i gestori di impianti di ricarica  di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. Oltre che per tutte le medie-grandi imprese con potenza pari o superiore a 16,5 kW. Il provvedimento, precisa l’Autorità, applica quanto previsto con il decreto Sostegni-ter dello scorso 21 gennaio. Il Dl ha individuato inoltre come beneficiari le utenze in media, alta e altissima tensione degli usi di illuminazione pubblica.

Arera aggiunge che ciascun venditore sta dovrà garantire al cliente una riduzione della spesa pari alla differenza tra i valori delle aliquote degli oneri senza e con azzeramento.

Visualizza commenti (33)
  1. Duferco evidentemente non vuole più lavorare con quell’offerta.
    Ieri pagato da IP in a1 a Fiorenzuola direzione sud un litro di gasolio servito 2.099 eurocent
    Devo aggiungere altro?

    1. Alessandro D.

      Possiamo aggiungere che la benzina in autostrada si fa solo in caso di vita o di morte. Che poi in assoluto non sia a buon mercato, siamo tutti d’accordo.

  2. Corbellerie a piccole dosi please.
    Poi cari no vatt avete tanti di quei siti dove andarvi ad azzuffare…
    Tranquilli anche voi prima o poi passerete per quel fiume…saremo li ad aspettarvi…

  3. Michele Soldo

    Maaaa tutte le fonti rinnovabili,dove sono finite? L’aria ed il sole hanno sempre lo stesso prezzo! Ma non è che per caso l’energia elettrica per fare girare le autobiline eccologgiche,la facciamo ancora con il carbone???

    1. Non è che son gratis le eoliche e i pannelli da installare per sfruttare quelle energie gratuite e virtualmente illimitate eh hehe anzi, una parte dei costi in bolletta son proprio per finanziare quelle installazioni, per carità ben venga anche il doppio di quei costi se servisse ad accelerare e sbloccare i piani per le installazioni e portarci a costi bassi e stabili in tempi brevi

  4. “Per venire incontro ai vecchi clienti, però, Duferco dà loro la possibilità di recedere dal contratto senza penali.”… Ma stiamo scherzando vero? È un diritto stabilito per legge, non un favore che fa Duferco!!
    Continuo comunque a ritenere che la clausola che consente ai fornitori di NON rispettare le esplicite clausole contrattuali accordate tra le parti (come la durata dei 24 mesi in questo caso) sia una clausola vessatoria, perché il cliente non può applicare analoga opposta variazione unilaterale nel momento in cui si verifichi il fenomeno opposto (diminuzione del costo dell’energia). Se dici che quel prezzo è fisso per 24 mesi ti assumi anche tu fornitore il rischio che il tuo costo possa aumentare!

    1. Assolutamente d’accordo! Se non puoi assumerti il rischio non fare promesse che non puoi mantenere solo per effetto wow del marketing. Se le fai, devi rispettarle, punto. Invece è così per tutto ormai, corrente telefono ecc. Super tariffe smentite e rimodulare dopo poco, così il consumatore deve sempre stare allerta e sbattersi a migrare qui e la per godere delle promo e salvarsi da rincari continui.

  5. Alessandro D.

    Piuttosto un robusto sorriso me lo strappa il fatto che i primi a metter mano alle tariffe reclamando immediatamente ulteriori palanche siano quelli della Duferco… me li vedo , tutti rossi in faccia… senza fiato… belàn come facciamo… belìn non ci stiamo dentro… poche musse, semu inte sbigge, è una figûa de cicolatê, ma alziamo i preSSI… (lo so, non parleranno mezzo in dialetto, ma mi diverte l’idea)

    1. Rescisso il contratto oggi… non possono applicare certe condizioni in questo modo. Ad oggi, con 129€ per 200kwh, sono fuori mercato… che convenienza avrei ad avere una flat a queste condizioni quando posso utilizzare la singola ricarica con altri operatori a meno? Vediamo se con una mole di disdette, qualcosa cambia…. Ormai non sono più gli unici a fornire questo tipo di servizio

  6. Alessandro D.

    Sbaglio o è un simpatico aumento del 650% ? Pensare che doveva essere l’anno dell’auto elettrica… con questi prezzi invece rifornire fuori casa costa più caro che andare a benzina, nemmeno a Diesel. Peccato, come ammazzare un’ottima idea. Pur con i suoi attuali limiti. Speriamo nel futuro. Certo è che se già sono attendista, adesso attenderò ancora di più.

      1. Alessandro D.

        Ma perchè, mio burbero amico, MI parte sempre dal presupposto che io tragga piacere da certe notizie? 😉 Ma davvero le sembro così pessimo? in ogli caso i distributori da cui mi servo per il gasolio ormai sono fissi sul 1,60 euro da un bel po’ a volte qualche centesimo di meno. Che poco non è, ma non è un aumento del 650% nel giro di una notte mannaggia a loro. Dei motivi non discuto, ma è un aumento folle in rapporto al tempo in cui si è prodotto. Per quanto riguarda invece la benzina, ormai francamente non ci guardo più. Perché potendo ricaricare in casa, con la Kuga plugin faccio il pieno forse una volta al mese e solo se ci viaggio, il che non capita sempre visto che nelle intenzioni sarebbe la macchina della Signora. Vabbè, lo ammetto: mi capita anche di usare la macchina della domenica. In quel caso faccio il pieno e quel che costa costa, lo metto a budget dei divertimenti. Però vede che pian pianino la lezione la sto capendo anch’io? 😉 sono, sono un po’ gnucco e ci metterò tanto. Quantomeno più degli altri. però chi va piano va sano e va lontano

        1. Faccia due conti. Oggi la tariffa del contratto flat di Duferco valorizza il kWh a 0,64 euro. Non è poco; ma se calcola i consumi del suo diesel a 1,6 euro al litro vedrà che siamo quasi al pari e patta. La verità, sempre contestata dai no watt, è che chi ha goduto delle vecchie tariffe Duferco a meno di 2 centesimi al kWh ha viaggiato per anni spendendo un terzo rispetto a una termica. Quindi è vero che l’aumento è pazzesco, ma solo perchè raffrontato a valori, quelli sì, fuori mercato.

          1. Contabilmente non fa una piega, e sono conti che mi ero già fatto anch’io. Sul fatto che siamo al pari e patta l’ho detto anch’io nella mia prima considerazione. Il problema è che il pari e patta vuol dire in realtà andarci in perdita perché al netto di incentivi l’auto elettrica conta sempre quella zavorra contabile che è la forte differenza del prezzo di acquisto. Quindi ribadisco: Peccato, come ammazzare un’ottima idea. Ma soprattutto continuo a non cogliere quale sia il nesso logico fra la mia prima domanda e le sue seguenti considerazioni. Pregi e difetti della comunicazione mediata. Certo è che acquistare oggi un auto elettrica se non la si può ricaricare in casa e se sì esce troppo spesso da un ben determinato raggio di azione, senza incentivi e con costi al km praticamente pari a diesel e benzina, è veramente un atto di Fede. Intendiamoci, io chi ha fede in qualcosa lo rispetto tantissimo.

          2. L’auto è un investimento? In quale film di fantascienza steampunk ha sentito sta roba? 😂 😂 Un investimento produce valore, l’auto lo inizia a perdere nel momento in cui firmi il ritiro al concessionario. Al massimo può essere una necessità, come lo è avere il contatore della luce a casa o in azienda ma un investimento proprio no… Salvo essere proprietari di un autonoleggio ovviamente

            In ogni caso, 8 centesimi finiti che costavano con la flat erano anch’essi fuori mercato, meno della metà del prezzo medio casalingo (finito di costi e Iva) in periodo pre aumenti,
            Però nessuno si preoccupava che fossero sotto mercato, nonostante l’investimento iniziale delle colonnine da coprire almeno in parte, ora è esagerato ma è evidente come abbiano deciso di cambiare politica, se prima a prezzi bassi potevano pre acquistare tutto il consumo previsto in anticipo a prezzi ragionevoli per ogni contratto sottoscritto, farlo oggi vorrebbe dire bloccare i prezzi per anni a questi livelli con la certezza matematica che scenderanno e quindi i clienti andranno alla concorrenza perché si sentono presi in giro. Scenderanno, il più è fidarsi della velocità con cui adegueranno le tariffe al ribasso, decenni di lotta con i benzinai che solo di recente sono quasi altrettanto rapidi ad abbassare che ad alzare (sottolineo il quasi).
            Comunque , 65 cent, è quello che si è pagato fin ora sulle ultra fast a tariffe al consumo, ora son arrivati sulle fast, vediamo le tariffe al consumo che erano già in linea col mercato di quanto saliranno perché onestamente questo esempio al di là di essere il primo parte da un sottocosto pauroso che altri non applicavano

          3. Come dicevo, è una necessità, è un investimento se sei una ditta di trasporti, nessuna azienda mette alla voce investimento le auto per i dipendenti in benefit, gli arriverebbe la finanza un casa, quelli sono costi di esercizio esattamente, e mi ripeto, come pagare la bolletta della luce di una attività, il mutuo del capannone, come pagare i dipendenti, un investimento è assumerne di nuovi, non sostituirne con altri leggermente più bravi tanto che ci sono leggi a punire queste pratiche , suvvia da chi ha scritto in ambito finanziario per anni si dà per scontato che non giochi con le parole su queste cose banali e chiare a tutti

          4. Le si sbaglia. Glielo dico con grande simpatia. Lei pensa all’investimento finanziario e fa una gran confusione. Le faccio una domanda (poi la smettiamo): quando compra la casa dove vive fa spesa corrente o un investimento?

          5. Per me è un costo, necessario ma un costo, è un investimento semmai spendere di più per una casa ad alta efficienza rispetto a una in classe B, o acquistare una casa pronta da ristrutturare coi bonus e di conseguenza a fine lavori avrà un valore più alto di quando lho acquistata.
            Se dovessi vederla dal suo punto di vista anche mangiare e bere o farsi la doccia tutti i giorni son investimenti, visto che senza a lavorare non finisco la giornata figurarsi il mese

      2. Quindi viaggiare a 0,65 €/KWh è economicamente vantaggioso rispetto al diesel? Davvero?
        Quindi, la mia Kuga Plug-in (se avessi deciso di comprarla) che viaggia mediamente a 5 Km/KWh costerebbe 0,13 €/Km.
        Invece, se la prendevo Diesel, viaggiando a circa 18 Km/l (sempre in extraurbano, come sopra), spenderei 0,09 €/km, facciamo 0,1 per semplicità e perchè magari la versione automatica consumerebbe qualcosa in più.
        Ci sono 7.500 € di differenza di listino, che senza incentivi si traducono in 7.000 a favore del diesel, che secondo me ci vuole un po’ prima di portarli a casa.. sempre che davvero ci si riesca..
        E per favore non partiamo a dire che caricandola a casa la differenza sarebbe presto ripagata perchè stiamo parlando di caricarla in giro..

        1. Matteo, questo discorso lo abbiamo affrontato decine di volte.
          Non si possono prendere come prezzi di riferimento quelli alle colonnine pubbliche. Perché nessun utente di auto elettrica effettua tutte le ricariche alle colonnine. Alle colonnine si effettuano la minor parte delle ricariche.
          Pertanto il costo medio di ricarica è molto più vicino a quello casalingo.

          1. Mi dispiace ma Lei si sbaglia.
            Qui a Roma siamo in tantissimi a caricare alle colonnine pubbliche.
            L’aumento del prezzo dell’energia riduce molto la convenienza dell’elettrico, non parliamo di chi usa una plug-in in elettrico.

        2. Io non ho scritto che pagando l’energia 0,64 euro a KWh l’auto elettrica è “vantaggiosa” rispetto al Diesel. Ho scritto che fa grosso modo pari e patta e i suoi calcoli confermano che la differenza non è abissale: sono 3 euro ogni 100 km. Quello che dice sui maggiori costi d’acquisto è tutto vero, anche se nell’arco di vita di un’auto deve considerare anche i costi di manutenzione, l’assicurazione, i parcheggi e via dicendo. Ma le faccio notare che fino ad oggi il nostro amico, cliente di Duferco, aveva pagato un kWh di energia un sesto in meno, circa 10 centesimi in tutto. Con un vantaggio sul Diesel veramente spropositato.

          1. Michele Pennese

            Certamente la tariffa Flat che avevo sottoscritto era vantaggiosa perchè in offerta a € 30,50 mensili Iva compresa, anzichè € 48,80, a giugno 2020.
            Tuttavia rimarco che Duferco ha continuato ad offrire la stessa Flat a € 61,00 fino a novembre 2021, Pertanto il costo equivalente era di circa 0,2 €/kWh per 300 kWh, analogo al costo di una ricarica domestica.
            Giusto a titolo di confronto, con i dati freschi di una fattura ricevuta ieri per un contratto di fornitura domestica a tariffa unica F1/F23, con componente energia a € 0,0829, il costo finale compreso di accise e Iva risulta essere di 0,17 €/kWh.
            Certo che ognuno deve fare i calcoli in base al tipo di servizio e di utilizzo che fa della vettura, alla disponibilità di un impianto fotovoltaico, abbonamenti flat, tariffe migliorative su HPC: nel mio caso (non dispongo ancora di fotovoltaico), considerando una percorrenza mensile di 2500 Km, porto a casa un vantaggio di almeno € 150 a favore della vettura elettrica che ho scelto, in luogo della precedente a gasolio, a parità di tipologia di vettura e canone di noleggio lungo termine.

        3. Alessandro D.

          Kuga Plugin? Presente! concordo con lei che prenderla per poi caricarla in giro è allo stato attuale cosa priva di senso. Tant’è che il cavo per la ricarica dalle colonnine io no l’ho nemmeno comprato e a sto punto mi guardo bene dal farlo visto che ci vogliono come minimo 130-140 euro a prenderlo “cinese” su Amazon. Per il resto, solo un paio di microscopici appunti. i 5 km/kw li ho visto solo nelle giornate più gelide. Adesso come adesso (ma veramente 5 minuti fa) già stavo sui 6/6.5 reali e non di indovinometro. Non che abbia importanza, ma per solo amor di verità. Inoltre, sempre per quel che vale, mettendomi in modalità “ev-dopo” e cioè col solo motore a benzina in autostrada vedo un più che onesto 15.5/16 km/lt a 120 fissi col cruise su tratte da 350 km. Chiaro che sarebbe meglio viaggiare aggratis, ma per un bucintoro da 1900 kg non mi pare un brutto andare. Bollo? dimezzato in lombardia. Categoria? Ibrida, quindi a buon senso rischio di aver meno problemi coi blocchi del traffico. Manutenzione? sarebbe il caso di dire che ormai al contrario di un diesel un benzina la manutenzione programmata spesso ce l’ha ogni 24 mesi/24.000 km, la mia non fa eccezione. Tutto ha un costo, ma non siamo a livelli catastrofici. Eccetera Quindi partendo dal presupposto che l’acquisto è stato fatto mettendo in primo piano altre esigenze, mi riservo negli anni di avere la bella sorpresa che in totale il conto sia almeno pari. Poi se non fosse così le dico serenamente: amen. Nel frattempo siamo andati in giro con una bella vettura che in città vive in elettrico (su 2800 km percorsi fino ad ora 1800 sono fatti a pile ricaricando a casa) e che se tanto mi da tanto ha tutti i numeri per accompagnarci serenamente fino a quell’ ineluttabile 2035 nel quale, si spera, tante cose possano essere migliorate rispetto ad oggi.

          1. Grazie, ottimi ragionamenti. Sarebbero anche i miei se avessi preso anche io la Kuga plug-in…
            Per il momento sono ancora uno di quelli “vorrei ma non posso” per svariati motivi familiari, lavorativi e di abitazione.
            Ma vi seguo con piacere da lungo tempo, grazie per l’impegno profuso!
            Verrà il giorno in cui potrò lasciare il lato oscuro (e puzzoso…) 😉

            Cordialissimi saluti
            EmaFez

  7. Michele Pennese

    Sono assolutamente convinto che Duferco abbia agito scientemente per costringere i clienti di Ricarica Flat a rescindere il contratto.
    Come giustificare diversamente una tariffa flat superiore di gran lunga al costo a consumo e alle flat Enel X e Be Charge?

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