Ricarico ovunque, questa la forza della mia Tesla

Ricarico ovunque: dopo un viaggio di 6 mila km nell’Europa del Nord, Edoardo spiega qual’è la vera forza di Tesla. E perché rifornire anche all’estero è più facile, con una rete di Supercharger capillare e facile da usare. Ricordiamo che chi volesse raccontare la sua vita in elettrico, può scrivere a info@vaielettrico.it                               

ricarico ovunqueRicarico ovunque, un viaggio di 6 mila km me ne ha dato conferma

Sono forse tra i primissimi italiani che hanno avuto un approccio al mondo delle elettriche, dopo avere provato molte ibride dal lontano 2004. Toyota Prius nel 2005, OpelAmpera plug-in e così via, fino ad arrivare alla attuale Tesla Model 3, che resta l’unica che non venderò mai. Mi sono chiesto: perché dopo aver posseduto due BMW i3 (rigorosamente Range extender), due Renault Zoe, una Hyundai  Kona, una HyundaiIoniq 5, alla fine opto sempre per Tesla? Considerando che sono una persona molto ansiosa, Tesla è l’unica casa che permette una tranquillità a livello di viaggi e ricariche che ahimè gli altri marchi non offrono. E infatti vi scrivo per raccontarvi la mia prima esperienza per un viaggio molto lungo, in Irlanda via Francia del Nord.  Ho scelto un viaggio all’estero per il gran numero di ricariche Tesla già disponibili, soprattutto in Francia. In Irlanda invece poche colonnine Tesla, ma molte ricariche oltre 150 kW.

ricarico ovunqueIl software di Tesla è il mio salva-ansia 

Il software di Tesla permette già dalla partenza di conoscere i punti esatti di ricarica e relativi tempi. E questo è davvero il mio “salva ansia“. Perché se è vero che anche le altre case permettono di vedere i tempi di ricarica prima di giungere alla colonnina, non potrai mai conoscere purtroppo i punti esatti dove fermarsi. E qui arriva il tasto dolente: i gestori generici di ricarica offrono ormai applicazioni di ultima generazione. Ma non vi è mai quella certezza che offre il marchio americano. Perlomeno in Italia ho sempre avuto esperienze negative, trovando colonnine occupate abusivamente, guaste (e non segnalate), pagamenti non sempre accettati e così via. Per Tesla  nulla di tutto ciò.
Sai dove vai, dove ti fermi, quanto ricarichi, quando spendi… il tutto con un’unica piattaforma.

ricarico ovunqueRicarico ovunque, anche se in Italia tra guasti e abusivi…

Il viaggio di circa 6.000 km è stato a dir poco fantastico. Senza contare che ora, rispetto a qualche anno fa, le soste di ricarica per me sono diventate una scusa per una pausa rilassante tra caffè, pranzi, cene o solo una bibita.  L’educazione fuori Italia degli altri automobilisti è ben diversa rispetto a noi. Altro tasto dolente. In Irlanda, dove non vi sono ancora molte ricariche Tesla, le colonnine generiche non hanno mai presentato problemi. Mai un’occupazione abusiva, mai un guasto. Direi il top. Costo totale per il viaggio: circa 160 euro. Avessi avuto un’auto a gasolio poco assetata, avrei comunque speso il triplo. Ora forse, con la maturità del nostro paese (si spera), attendo di poter essere tranquillo e sereno anche per un viaggio in Italia. Per ora tuttavia non me la sento  Complimenti per l’ottimo lavoro che svolgete”. Edoardo Rabascini

ricarico ovunqueFacilità d’uso e senso di appartenza, le chiavi del successo

Risposta.  L’abbiamo scritto in tempi non sospetti, in un articolo intitolato proprio: “La vera libidine di Tesla? I Supercharger“. Model 3 e Model Y sono ottime macchine, ma la ciliegina sulla torta è data da una rete di ricarica capillare, conveniente e facilissima da usare. Quest’ultimo aspetto non è da trascurare: Tesla ha introdotto la modalità plug&charge molto prima della concorrenza, rendendo superfluo l’uso di card o app, a volte fonte di complicazioni. È stato un investimento enorme, ripagato con gli interessi, creando in chi guida Tesla un senso di appartenenza che è un’altra delle chiavi del successo della marca.
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TAG: Ricarico ovunque.  
Visualizza commenti (30)
  1. Che dire i punti di forza Tesla, che comunque si pagano, perché nessuno regala nulla.
    Per Italia stendiamo un velo pietoso, persone molto maleducate

  2. Vairetroenergiaelettrica, 5 giorni fa mi è arrivata la fattura energia bimestrale che salasso da 0,20€ a kw che pagavo a dicembre compreso le spese a 0,42€ aprile/maggio, dove andremo a finire?! Altro che cambiare auto vecchia, subito staccato la spina al forno elettrico al microonde e niente più usare il fon in casa, adesso da che fornitore vado io????

    1. Si sei convinto il diesel e la benzina sono tornate a 2€ e con l’efficenza del motore è un salasso già presente, mentre l’elettricista è ancora abbordabile.

  3. Se non ci fosse Tesla non avrei optato per l’elettrica. Per fortuna ci sono i supercharger le alternative sono imbarazzanti spesso e volentieri non funzionano o inaccessibili….

  4. Signori ricordatevi sempre di analizzare i numeri, fintanto che la Tesla non è un fenomeno di massa riuscite a ricaricare ma quando ci sarà un numero di Tesla o di altre auto elettriche paria solo un decimo di quelle termiche voglio vedere le battaglie che ci saranno per la ricarica. Provate a immaginare le vacanze al mare in agosto e le soste all’Autogrill per il rifornimento che con una termica richiede 2 minuti… Immaginate immaginate…

    1. Onestamente io ho una termica, perché al momento non mi posso permettere una elettrica, ma non mi sono mai fermato ad un’area di servizio in agosto. Perché io vivo in Italia e le aree di servizio sono talmente piene che i tempi di attesa per fare gasolio sono apocalittici… Mi sembra che qui ci siano un sacco di persone che non hanno altro da fare che criticare auto elettriche in un sito che di auto elettriche parla, come andare al ristorante cinese a criticare il cibo cinese… E sono anche piuttosto convinto che ci si vogliano imporre ansie da ricarica che nella realtà non esistono. Io noleggio spesso elettriche perché a Bologna c’è un meraviglioso servizio di tper e se potessi, dopo svariati km e test in varie tipologie di strade, comprerei ieri una elettrica!

    2. Pensa alle vacanze al mare in agosto di 60 anni fa: qualche albergo e qualche casetta in affitto per 60 milioni di italiani. Volete andare tutti in vacanza? Sai che guerra per accaparrarsi una camera!!!

    3. Ma lei fa ancora soste in autogrill per il rifornimento? a 2,20 euro al litro? Non le basta l’autonomia del suo serbatoio? In due minuti in Agosto fa giusto in tempo a mettersi in coda dietro a due o tre auto prima di lei, poi terminato il rifornimento dopo un bel quarto d’ora va a cercare parcheggio per una sosta alla toilette… che stress questi viaggi a benzina…

    4. Guido Baccarini

      E lei li ha analizzati, i numeri, prima di commentare?

      Il numero delle colonnine Tesla in Italia in questo momento è pari a 500, distribuite su 50 Supercharger, a fronte di un parco macchine circolante pari a 14.800 Tesla (controlli pure, non si fidi di me!)
      Questo significa che per ci sono 294 vetture per ogni Supercharger, che ha mediamente 10 stalli, cioè ci sono 30 vetture per ogni stallo.

      Le vetture termiche, che sono 39 milioni, hanno a disposizione 20.800 distributori con un numero di pompe medio che non è quantificato: converrà con me che NON sono 10 per distributore, ma meno. Facciamo però finta che siano 10. Quindi che le pompe siano 208.000, col piccolo dettaglio che non sono fungibili tra Diesel e Benzina… ma non sono in grado di quantificarle e quindi IGNORO questo fatto (che invece praticamente dimezzerebbe il numero!!)

      Conti alla mano, ci sono 30 Tesla per ogni stallo e 187 vetture termiche per ogni pompa (ma non è vero!! Ho largamente arrotondato a favore!!)

      Lei mi risponderà: ma per fare il pieno di benzina ci vogliono 3 minuti, mentre con una elettrica ci vogliono…. con una Tesla, il tempo MASSIMO che puoi passare in un SuperCharger è 45 minuti, ma la media di permanenza (fonte: Tesla) è di 14 minuti.
      Arrotondiamo nuovamente in eccesso: 20 minuti (in un anno ho fatto DUE pieni superiori ai 20 minuti).
      Rifacciamo i calcoli tenendo conto del tempo, con TRE arrotondamenti largamente a favore delle termiche: ogni stallo Tesla ha 210 veicoli da soddisfare mentre ogni pompa di benzina ha 187 veicoli (in realtà più di 300, prova a mettere benzina in un diesel… ma ignoriamolo)
      E ora buttiamo lì la bomba: una Tesla la ricarichi anche negli altri TRENTAMILA punti di ricarica esistenti (in 11.333 luoghi differenti!!) e NEL TUO GARAGE/CORTILE, benzina/gasolio la fai solo dal distributore.
      Lei quante volte ha fatto il pieno in garage? Quanti possessori di Tesla NON hanno il garage?

      La rete Supercharger cresce proporzionalmente al numero di veicoli venduti ed è sovradimensionata: ecco perchè stanno aprendo alla ricarica di tutte le altre marche: con gli incassi potranno aprirne di nuovi pagati dalla “concorenza”. Tesla ha un ritmo di crescita di Supercharger impressionante: alla fine del 2020 nel mondo erano 23.277 , alla fine del 2021 erano 31.498 (+35%).
      L’attuale rete (Italiana, nazione “messa male” a differenza di altre che hanno una rete enormemente più sviluppata) è in grado di ricaricare da 10 a 90 (valore decisamente alto) 700 Tesla. Ogni ora. In meno di un giorno si possono ricaricare tutte le Tesla d’Italia, completamente scariche.
      14 nuove aperture solo nel 2022 (in grado di servire 140 Tesla contemporaneamente – 200 completamente scariche ogni ora) in altrettante città d’Italia.

      Si ricordi sempre che chi guida elettrico tipicamente ha guidato termico per 30 anni e sa perfettamente come funzionano le cose dei due mondi, in Agosto: cioè fai la fila per fare benzina e poi fai la fila per riuscire a parcheggiare da qualche parte nella stazione di servizio, poi fai la fila per andare in bagno. Chi ha guidato solo termico ha invece la presunzione di saperlo ma è in realtà ignorante (nel senso che ignora) e si affida solo ai soliti luoghi comuni e al sentito dire, gli stessi che dicono che i vaccini ci stermineranno e che nelle fogne di New York girano i coccodrilli mutanti.

    1. A vedere le auto che girano in Italia sopra i 50-60 mila… Vedi Audi, BMW, Mercedes, vedi SUV vari ecc… Secondo me sono davvero tanti che possono in realtà. Diciamo che non vogliono… Bisognerebbe cercare di essere un pelo obiettivi, altrimenti si fanno commenti distruttivi senza scopo alcuno.

  5. Solo una domanda. Che lavoro fai per essere stato proprietario di tante auto elettriche che in media costano oltre i 30.000€?
    Il problema non è la ricarica ma il costo di acquisto di tali auto . Per la classe media , spendere dai 30.000 € in su per un’auto è impensabile.
    Se si vuole l’elettrificazione di massa , l’auto non può costare come un monolocale, al massimo sui 10/12.000€ ed è già un buon prezzo.

    1. Ma fai gli stessi commenti sui siti dedicati alle auto termiche quando parlano di berline di segmento D o si suv medi?

    2. Guido Baccarini

      Se si sommano le quote di mercato di Audi, BMW, Mercedes, Lexus, Maserati e Porsche (trascurando i singoli veicoli come Passat, Giulia, Stelvio etc.) si supera il 10% del parco macchine circolante, cioè oltre 4 milioni.
      Il prezzo medio delle auto sopracitate è ben più di 30.000€ (un’Audi equivalente alla Model 3, la A5, PARTE da 50.000€ ma per renderla comparabile ne servono 70.000).
      L’utente medio che compra la Model 3 è in buona parte qualcuno che si sarebbe comprato uno dei marchi sopracitati più una parte (come me) che ha fatto due conti con la calcolatrice soprattutto per mettere a tacere una certa voce interna, potendo comunque permetterselo (ma la media matematica dell’età dei miei veicoli includendo la Model 3 che ha un anno, rimane di 8 anni e mezzo…)
      E la Model 3 NON è per l’elettrificazione di massa: è un segmento D.

  6. Bella testimonianza, e la conferma a quanto ho avuto modo di sperimentare sulla mia pelle per quanto riguarda la situazione delle ricariche in Italia. In alcune zone del nostro paese (sottolineo) quando ti trovi in posto nuovo ed hai esigenza di ricaricare fai meglio a farti il segno della croce. Non è che puoi sempre chiamare prima i gestori per verificare che la colonnina sia effettivamente funzionante o non sia passata ad altro gestore. Io, vista l’esperienza vissuta, ora ho tre app installate e per ciascuna ho richiesto la relativa tessera. Però non è il massimo della vita. Chiamiamoli “difetti di gioventù “..

      1. Massimo, il punto è che lo stato l’app (nel mio caso Chargemap, Powerpass e Becharge) lo da, ma è sbagliato. Tant’è che ho chiamato il gestore della colonnina per segnalare la cosa e, scusandosi, mi ha confermato che la colonnina era effettivamente fuori uso da qualche giorno ma non avevano ancora aggiornato l’informazione sulle app convenzionate. Sono anche queste le cose che vanno risolte velocemente in Italia e a cui si riferisce l’autore dell’articolo. In un altro caso la colonnina aveva cambiato gestore e la mia app non era più in grado di comunicarci in quanto non convenzionata.

        1. Concordo, malfunzionamenti ce ne sono ancora. Consideri però che l’ecosistema della ricarica è giovanissimo: quando nacque Vaielettrico, quattro anni fa, non esisteva. Chi ha la mia età ricorda i primordi della telefonia cellulare o del circuito bancomat e non si stupisce più di tanto.

    1. Ma quanti soldi ha sto tizio? Io ho un bidone del 2004 che prego non si rompa, questo ha cambiato almeno otto macchine nello stesso periodo.
      Meglio che non dica cosa sto pensando,va’.

      1. Guarda io son messo come te… Ma sinceramente non credo sia un commento costruttivo star qui a discutere se questo SIGNORE, perché ritengo tizio leggermente indisponente, è o meno ricco. Se non ci fossero persone comprano i prodotti costosi, non avremmo avuto tante cose, dai cd, ai pc, ai nostri catorci malmessi. Non dire cosa pensi, fai bene. L’invidia è davvero una cosa ridicola in persone mature e ricorda, alla fine siamo su un sito che parla di veicoli elettrici, quindi costosi e fuori dalla portata di molti come noi… Per ora… Ma un domani saranno più accessibili, come è sempre stato.
        La cosa più assurda di questo sito è che è pieno di persone che odiano l’auto elettrica… Sintomo veramente terribile della deriva che stiamo prendendo come popolo…

  7. Scusate, per favore, da ora in poi, parlate di auto che costano una cifra che si possa permettere la maggioranza degli italiani.
    Obiettivamente la Tesla è una buona auto ma siamo un po stufi di sentire due volte a settimana quanto è bravo e intelligente il sig. Tesla quando non abbiamo disponibili nemmeno la metà dei soldi che costa una model 3 e non ci possiamo tantomeno permettere di cambiare auto ogni due anni!

    1. Non sono d’accordo perché quello che fa “il sig. Tesla” si riflette pesantemente sul mercato dell’automobile e Tesla è iindiscutibilmemte il principale innovatore in questo momento.
      Per capirci, oggi non ci sarebbero i TV LCD a buon prezzo senza i primi TV al plasma che costavano 10.000 €

    2. e la colpa di chi sarebbe? in Italia si e’ liberi di studiare, laurearsi oppure di inventarsi una cosa e creare un’azienda e guadagnare un sacco di soldi..

      In alternativa li puoi fare cantando o ballando.. oppure cucinando bene…

      Scegli tu il sistema piu’ consoni alle tue attitudini ma ricordati che lo stato non e’ obbligato a darti un auto a 10.000 euro.. al massimo ti fornisce gli autobus ed i treni ed un bonus bicicletta

      1. Più che altro l’Italia è il paradiso degli evasori fiscali , sarei proprio curioso di sapere le dichiarazioni redditi di questi che cambiano auto premium ( e intendo tutte sia termiche che elettriche) come pannolini…

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