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Ricarico nel mio box, ma accidenti quanto spendo!

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ricarico nel box
Ricarico nel mio box ma spendo come alle colonnine. E’ la scoperta di Ermanno che ha installato una wallbox nel suo posto auto, ubicato però in un edificio di nuova costruzione diverso dalla sua abitazione, quindi alimentato da un contatore non residenziale. Inviate domane e osservazioni a info@vaielettrico.it.

ricarico nel boxRicarico nel box, ma non è nell’edificio dove abito. E le bollette fanno paura…

punto interrogativoSi è parlato tanto di costi di ricarica a casa ed alle colonnine. Ebbene io vorrei parlarvi del mio caso, del quale non ho letto molte volte nelle vostre rubriche, ma che secondo me riguarda tantissimi casi di persone che sono nella mia stessa situazione.
La mia situazione è: vivo in appartamento in condominio degli anni 70 a circa 1 km dal centro di Bergamo città nel quale non ho box auto, ma ho acquistato un paio di anni fa un box vicinissimo a casa facente parte di altra unità immobiliare.
Avendo acquistato dal costruttore mentre ancora stavano ultimando i lavori, ho richiesto di poter installare wallbox , anche perchè era presente una canalina libera interrata del diametro maggiore rispetto a quella della luce della corrente tradizionale (1 canalina era occupata dal cavo luce-corrente mentre l’altra di dimensioni maggiori era libera). Difatti già alcuni proprietari di appartamenti l’avevano installata.
Così ho colto l’occasione di fare l’impianto con wallbox con mio contatore nuovo aggiuntivo SOLO per il box (sono riuscito ad usufruire del bonus wallbox l’anno scorso). E successivamente ad aprile ho acquistato una Hyundai Kona 64Kw usata da un privato di Milano con 55.000 km (avevo una Kia Ceed GPL che non potevo parcheggiare perchè il box si trova al piano -2 e quindi proibito ai GPL). Questi i motivi che mi hanno spinto all’elettrico , oltre che alla curiosità di questa nuova tecnologia. Mi trovo benissimo ed è fantastico poter ricaricare di notte e ripartire la mattina con l’auto.

La mia ultima bolletta? 115 euro per 192 kWh

Tantissime persone in città credo siano nella mia situazione, cioè di aver un box in palazzine diverse da dove risiedono e quindi molti, o per le autorizzazioni che devono passare per l’assemblea (nel mio caso ho chiesto al costruttore direttamente) o per il dover mettere altro POD oltre a quello dell’abitazione non si avvicinano al mondo elettrico.
Io ho fatto questa scelta, di avere altro POD e devo dire che pagare 2.5 volte in bolletta il costo effettivo della corrente mi sta lasciando perplesso sulla mia scelta (e sono tutte solamente tasse!). Ho allegato l’ultima bolletta dove potete notare che a fronte di un consumo di 192 kWh, tutti praticamente di notte quando ricarico in garage, e di una spesa di circa 50 euro tra PUN e spread (mi sembrano ottimi prezzi di fornitura energia) ne pagherò 115!
Ora ho tariffa “altri  usi” e 6 Kw e bolletta mensile. Ho appena fatto richiesta per passare a 4.5 di fornitura (ricarico a 18-20 ampere quindi al massimo a 4.4kw) di modo che forse riuscirò a risparmiare 10-15 euro (spero) al mese.

Avete un consiglio per spendere il “giusto”?

Tuttavia vi ho scritto sia per condividere la mia esperienza, sia soprattutto per chiedere consiglio a voi ed ai vostri esperti (o anche a chi legge) e per sapere se sia possibile abbassare i costi di queste bollette.
Non ho tenuto il calcolo, ma credo di aver percorso circa 1500-1600 km quel mese (da questo mese sto segnando tutto quindi poi vi darò un dato più certo con le prossime bollette). Ma sta di fatto che mi girano…Spendere 115 euro al posto di 70-80, cosa che sarebbe accettabile se vi fossero altre tasse sul contatore.
Il fornitore che ho è Simecom di cui  ho inviato la bolletta: potete girare le immagini a chiunque per valutazione , controllo e consigli. Mi hanno anche indicato il fornitore Revoluce, ma non sono sicuro che con la sua tipologia di contratto riuscirò realmente a spendere meno.
Esistono altre tipologie di contratti “diversi” dai classici attualmente?
Voglio dire che se effettivamente un domani si viaggerà in elettrico, tutti i box condominiali dovranno essere dotati di colonnine, e quindi chi come me avrà solo il box non collegato con un appartamento dovrà dotarsi di wallbox e quindi di altro POD. Io spero che nascano dei contratti tipo “abbonamento” o altro, specifici per chi ha solo il box. Come avviene ora a chi ha un contratto per box a 1.5 kw solo per avere la luce.
E per ultimo, vi chiedo : sono stato un pazzo a fare una scelta di questo tipo? 
Io non voglio tornare indietro, il mio uso è l’ideale per l’elettrico: uso l’auto prevalentemente per tragitto casa lavoro (40 km giorno in città ed extraurbano ma c’è sempre traffico…), la uso nel weekend anche qui prevalentemente in città – paesi limitrofi -e di autostrada ne faccio poca, una o due volte l’anno per andare in vacanza.
Se avete consigli su fornitori di energia, tipologie di contratti, alternative con i vostri esperti sono ben felice di seguirliErmanno B.

ricarico nel boxIva al 22%, oneri fissi e bassi consumi: non si scappa

Risposta- Caro Ermanno, posso solo dirle che mi trovo esattamente nella sua situazione: ho un garage in un edificio nuovo – un grande condominio con autorimessa interrata – diverso da quello di residenza. I due edifici sono talmente vicini che il garage è accatastato come “pertinenza” dell’abitazione. Tuttavia non è possibile collegarlo fisicamente con il POD di casa, e attualmente la corrente per l’alimentazione arriva dal contatore condominiale. Per installare la wallbox sarebbe necessario richiedere un nuovo POD dedicato, con un contratto “usi diversi dall’abitazione”. Il che, nel mio caso, presupporrebbe lavori nelle parti condominiali e quindi l’autorizzazione dell’assemblea. Si sa che calvario sia.
Al momento ho quindi deciso di soprassedere, proprio per le considerazioni che fa lei: il gioco non vale la candela. In garage la ricarica dell’auto mi costerebbe più o meno come a una colonnina pubblica. Nel contratto “usi diversi”, infatti, l’Iva sale dal 10 al 22% su tutta una serie di voci, alcune variabili, altre fisse. Inoltre le voci di spesa fisse si ammortizzano solo “spalmandole” su consumi molto superiori a quelli richiesti dalla carica notturna di un’auto elettrica.

Che fare dunque?

a) provi a chiedere a uno o più condomini di buona volontà, privi di garage ma intenzionati a passare all’auto elettrica, se sono disposti a condividere la sua wallbox, dividendovi le spese in base ai km percorsi e alle ricariche effettuate. In commercio può anche trovare wallbox ad uso plurimo che contabilizzano i prelievi di più utenti. Con prelievi raddoppiati o triplicati, il costo unitario del kWh rientrerebbe probabilmente nel range da lei ritenuto “tollerabile”.
b) Si informi da A2A che offre un contratto a pacchetto (fornitura di elettricità +ricarica pubblica). Potrebbe parzialmente recuperare l’altro costo delle ricariche in garage con forti sconti per le ricariche in mobilità, nei week end o in vacanza.
c) Il suo (e mio) problema è ben noto all‘Arera (autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) che ha in corso una revisione globale del sistema tariffario della e-mobility. E’ molto probabile che proponga una tariffa specifica per contratti dedicati alla sola ricarica domestica.
In proposito guardi questa video intervista all’ing. Emanuele Regalini della Direzione Servizi di Sistema e Monitoraggio Energia di Arera.

E come sempre facciamo appello alla comunità dei nostri lettori: chi ha altre idee aiuti Ermanno a risolvere il suo problema. Sarebbe un peccato se decidesse di tornare al termico.

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59 COMMENTI

  1. Ho preso con 1.300 euro una alfa 166 turbo diesel con quello che risparmio nell’acquisto istallazioni di apparecchi vari vado avanti 15 anni di ricariche e ci vado pure alla casa al mare che dista 400 km. Senza ansie e faccio un favore alla natura non facendo costruire un’auto nuova

    • Vedremo come sarà messa la sua 166 nel 2035. Intanto le dò una notizia. Tutti noi che guidiamo auto elettriche abbiamo guidato auto diesel, a benzina e a Gpl per oltre metà della nostra vita. E pensi, lei non ci aveva ancora illuminato!

    • Mi porti una analisi dettagliata dei fumi di scarico della sua auto e vediamo se lei inquina cosí poco come dice, a quel prezzo quell’ auto è poco piú di un rottame.

    • @Mauro
      considerando quanti inquinanti emette quella vettura… c’è da sperare che ci faccia 1000km l’anno e non di più…

      ps: a forza di “non far costruire un’auto nuova” come dice lei in Italia a breve ci saranno decine di migliaia di disoccupati… che come lei saranno costretti a viaggiare con auto vecchissime e pericolose (non solo per la salute).

      Mi “illumina” su quale lavoro fa? anche il suo potrebbe essere “inutile” a breve…

    • Gran mezzo la 166 (senza ironia). L’aveva mio padre, una delle ultime vere alfa in circolazione, anche se la motorizzazione diesel non le rende giustizia.
      Sul consumare meno rispetto ad un’auto nuova le dico dipende da quanti chilometri percorre ogni anno.
      Se ne fa poche migliaia effettivamente è vero, altrimenti andrebbero un po’ fatti i conti…
      Certo, sinceramente da un commento del genere su Vaielettrico non capisco cosa ci si aspetti di ricevere come risposte.
      Ad ogni modo mi dica che l’ha acquistata in verde Minerva…

    • -Ho preso con 1.300 euro una alfa 166 turbo diesel-

      Io al posto suo avrei cercato un V6 benzina, uno qualsiasi fra i tre disponibili nei vari anni.
      Che si vive una volta sola, mannaggia.

    • Come minimo ci paga un bollo di 305Eur annuali per 15 anni senza contare che in inverno saranno ben pochi i posti raggiungibili con una Euro 3 Diesel. (almeno qui al nord)
      Ai bimbi dell’asilo solitamente piace giocare al: io posso e tu no….

  2. L’Italia è un Paese incredibile, se non stai attento come ti giri ti fregano… e così quando ho annusato che nel Luglio del ’24 ci avrebbero fregato di nuovo con le proposte del mercato libero… e visto che si poteva rientrare nel mercato tutelato dell’energia elettrica l’ho fatto! E così NON scegliendo un fornitore nel mercato libero nel luglio 2024 e rimanendo così nel mercato dei “Non Vulnerabili con il Servizio a Tutele Graduali” con il fornitore che mi è stato dato di “default” adesso ricarico a circa 0,20 cent. Non credo che sia male come prezzo, tenuto conto che Arera mi ha accolto nella sperimentazione e la notte e festivi viaggio a 5 kwh difficilmente ricarico fuori casa. Quindi l’energia elettrica non è poi cara come si vuol far credere. Si permette a molte compagnie di fare cartello e imporre prezzi assurdi alla colonnina, perché non è normale pagare 1€ il kwh sulle autostrade, non è giustificabile da nessun Piano Industriale nel caso si voglia incrementare la mobilità elettrica. Siamo all’assudo che in Italia le macchine termiche non le costruiamo, quelle elettriche le boicottiamo e poi piangiamo per i posti persi nell’automazione e nell’indotto. Questa è schizofrenia.

  3. Diciamo che sui costi ci si deve informare prima, ora è tardi, comunque per diminuire il prezzo complessivo dei kwh bisognerebbe aumentare i consumi , ma essendo dedicato alla ricarica la vedo alquanto ardua , però se ha spazio ed è relativa vicino al abitazione potrebbe trasferire lavatrice e asciugatrice, lo so è presa per i capelli, ma non vedo alternative valide , oltre a cercare un altro operatore, visto che iva non la può abbassare ma magari i costi fissi si .

  4. Bhe il consiglio è di abbandonare quel bidone di elettrico e tornare al termico… Almeno hai un’auto vera e non un aggeggio elettronico con spinotto da inserire quando è scarico

    • Ma quale cestino?

      Acquisto box apposito + installazione pod per spendere quanto un buon turbodiesel che ha 800-1000 km di autonomia, può andare ovunque ed essere parcheggiato e rifornito ovunque in 3 minuti.

      Un affarone! 😂

  5. Suvvia … Tavares si è dimesso, J. Elkann ne prende il posto “ad interim”… e se ci confermano i piani industriali per l’Italia (molte NEV/BEV su vari marchi Stellantis) pure nel nostro paese costruiremo auto elettriche da vendere non solo all’estero- si spera ! – quindi ci sarà più interesse a rivedere anche le norme sulle ricariche sia pubbliche che private…
    Ne va dell’occupazione, della sopravvivenza di tutta la filiera automotive ed indotto !

  6. Io non sono sicuro che per attivare un altro POD e mettere una wallbox richieda autorizzazione condominiale. L’uso delle parti comuni del condominio e’ regolato dal codice civile che, in sostanza, prevede che la realizzazione di modifiche su parti comuni degli edifici è legittima anche in assenza del consenso degli altri condomini purché i lavori non sottraggano definitivamente il bene alla sua funzione condivisa; i lavori effettuati non devono pregiudicare la stabilità, il decoro o alla sicurezza del fabbricato.

    • Ho installato una wallbox nel mio garage senza nessuna autorizzazione condominiale nè comunicazione preventiva. Ho semplicemente inoltrato la certificazione all’amministratore.
      Vale infatti quanto dice lei, che sia per una wallbox o per un fotovoltaico sul tetto (in questo caso con il caveat aggiuntivo di non superare una quota di superficie sul tetto coerente con i propri millesimi)

    • È proprio la il guaio. È una giungla quando si parla di garage grandi dove vi son di mezzo autorizzazioni vigili del fuoco pulsanti di sgancio delle utenze.

  7. L’offerta in realtà non è neanche male. Come già ti hanno detto sull’IVA al 22% non si scappa. Giusta l’idea di abbassare la potenza a 4,5 con risparmio mensile di circa 9 euro.
    Un’altra accortezza sarebbe quella di evitare come la peste di ricaricare (oltre che in f1) in f2, da mesi (questo novembre escluso a dire il vero) la fascia con prezzo pun più alto, in questa bolletta ne fai il 26 % dei consumi totale,. Risparmio sarebbe più che esiguo (2 cent a Kwh) ma nel computo finale del prezzo medio tutto fa brodo 🙂

  8. Ma come in Italia non ci sono il 70% di garage in cui ricaricare? Sarà lo sfortunato che capita nel 30%…ah no è nel 70% visto che ha una garage di proprietà ad 1km da casa.

  9. io avevo un’utenza altri usi, passando a E.ON e verificando con loro, mi è stata attivta un’utenza non residente. ho specificato in fase di contratto che si tratta di secondo contatore che serve solo il box e che è utilizzato solo di notte per la ricarica auto

  10. Purtroppo, senza un intervento Arera, è possibile intervenire solo sul costo della materia prima energia, che a 50 € per 192 kWh è DECISAMENTE ALTA.
    Sono 26 cent a kWh con un pun di 10-11 cent.
    Consiglio di abbassare (se possibile per le esigenze) la potenza impegnata e usare il portale Arera per confrontare e trovare la tariffa migliore offerta.
    Purtroppo i fornitori di energia (dopo le batoste, ma solo per alcuni, del pun impazzito) fanno offerte decisamente alte ma qualcosa tra i 15-17 cent si dovrebbe trovare anche per BG.

  11. In Italia è così, non c’è nulla da fare. Possiamo fare tutti i contratti che vogliamo ma la corrente sarà sempre carissima. Vogliono (che poi è tutto da vedere) spingere verso l’elettrico ma con i costi dell’energia che abbiamo è quasi impossibile convincere la gente a questa transizione. Poi noi “popolo italiano” tanto intelligente ci mettiamo del nostro: l’eolico non lo vogliamo, l’agrivoltaico non va bene, i rigassificatori men che meno, per non parlare del nucleare, impronunciabile. Tasse, controtasse, società su società e chi più ne ha più ne metta, tutti quanti hanno la loro bella fetta (e che fetta).

  12. Credo sia un problema del suo fornitore o di tariffa. Io ho un contratto dedicato con Potenza da 6 kWh ed a settembre ho consumato 192 kW pagando 78,60 euro

    • Ciao Fabio ,con quale fornitore? E poi il box è pertinenziale all appartamento?
      Perché se è così dovrebbe diventare fornitura da altri usi a domestico non residenti..
      Attendo notizie grazie mille

  13. Sono conti che ho fatto pure io, non conviene. Ne puoi uscire con una fornitura da 1,5 kw ed un caricatore da 6 amp. Sufficiente per caricare 80 km a notte. Non è necessaria wallbox e fornitura da 6 kw.

  14. Vedo che il costo a kw non è altissimo, in linea con altri fornitori, e le voci da tenere in conto non sono quelle variabili . Dovresti cercare un fornitore che offra il fisso mensile più basso, il tuo è attualmente 12,5 €, Acea lo offre a 6,60 Edison a 7,2 ( e sarebbero pochi € ma in anno sono 70 e più ), ma ogni anno devi ricontrollare l’ offerta perché raddoppiano queste tariffe ,oppure gestori come Eon che di notte dimezzano la tariffa . Per assurdo dovresti ricalcolare la bolletta togliendo tutte le voci con riferimento ai kw consumati e quella è la cifra che pagheresti senza usare nulla, sottraila dalla bolletta e troverai che la ricarica ti costa 22/25 cent per kw ,sia che tu carichi una volta, sia che tutto il paese venga a caricare da te…

    • Dove abito io una villetta costa minimo 500000 euro, tranquillo che poi a vivere in condominio ti adatti subito. Che poi alla fine il garage per parcheggiare ce l’hai e come spese globali di mantenimento casa, risparmi un sacco. Tacciamo poi se devi fare dei lavori sull’immobile.

    • Ti capisco perfettamente. Questi obbrobriosi condomini senza nemmeno un box, pieni di povery andrebbero smantellati a favore di villette monofamiliari pannellate e green. I povery poi potrebbero vivere sottoterra invece che appestare le città con le loro antitetiche auto diesel. In un colpo solo hai risolto emergenza abitativa ed inquinamento

    • Io ho un box privato nel medesimo condominio dove vivo.
      Ma la presa è sotto contatore condominiale e regge al massimo un asciugacapelli, quindi è pressoché inutile.
      Dovrei far arrivare una seconda linea con contatore dedicato, trovandomi nel medesimo problema di chi ha scritto.

  15. Buonasera, io mi sono allacciato al contatore condominiale dei box con un conta kilowatt dedicato attraverso il quale il condominio mi addebita trimestralmente o semestralmente i costi di prelievo delle mie ricariche ed una % dei costi fissi della bolletta. Per ora sono molto soddisfatto ho costi davvero irrisori.

    • Avete portato un cavo nuovo? Oppure era sufficiente la presa che avevate al muro?

      Nel mio box ho provato ad attaccarci un forno elettrico ed è saltata la luce dei box!

  16. …ecco perché io non uso ricarica in garage, troppi costi ” fissi “aggiuntivi, senza più senso, in Italia!

    • Scusate, potrei dire una baggianata ma mi viene in mente una cosa: provare ad intestare quella fornitura ad un altra persona? Qualcuno che non abbia a carico già una fornitura…

      • Non è un problema di intestazione della fornitura. Se il POD è riferito solo a una garage o a un box e non a un’abitazione, il contratto è comunque “usi diversi”.

    • Scusi ma quello che dice è fuorviante. Troppi costi fissi aggiuntivi se devi richierere un POD aggiuntivo per usi diversi. Caricare in garage levereggiando sul contatore di casa permette un forte risparmio ed un ammortamento più efficiente dei costi fissi, che pagheresti comunque.

      • Dipende quanto è lontano il box da casa tua.
        Ci sono condomini piccoli e ci domini che sembrano città.

  17. Una buona opportunità per risparmiare sono le COMUNITÀ SOLARI LOCALI, differenti dalle COMUNITÀ ENERGETICHE. Verifichi sul sito

  18. Una opportunità di fare ricariche auto a prezzo ridotto è attraverso le COMUNITÀ SOLARI LOCALI svoluppate soprattutto in Emilia Romagna ma si stanno espandendo.

  19. Buonasera, vedo dalla sua fattura che paga alcuni oneri tra cui la quota potenza che per i contatori ad uso “ricarica auto” dovrebbe essere a zero. La tipologia d’uso del contatore vedo in fattura e “altri usi”, dovrà variarla a “uso ricarica auto”. Saluti

    • Potremmo sbagliarci, ma non ci risulta che esista un contratto o contatori ad “uso ricarica auto”

        • E’ vero invece che al nostro amico sarebbe convenuto collegare la wallbox al POD condominiale, concordando il rimborso dei prelievi effettuati. Le soluzioni per contabilizzarli ci sono. Sei d’accordo?

          • Sono d’accordo,ma purtroppo fino a un certo punto.
            Mi sono studiato un po’ la questione in questi anni, chiaramente più dal punto di vista del committente che caccia i soldi e pretende poi un servizio piuttosto che con “l’occhio del tecnico” (il quale da bravo ingegnere ha la tendenza a cercare la soluzione a un problema senza troppo curarsi del contesto).

            Il succo del discorso è che la discriminante è data dal numero di auto che si devono ricaricare ogni notte.

            Al di sopra di un certo numero di automobili Il Pod condominiale acquisice improvvisamente tutti i problemi della singola colonnina condominiale su parti comuni e più di 3 auto da ricaricare. (ti raccontavo di avvocati e carte bollate, ricordi?)

            Ci sarebbe effettivamente materia per scrivere due righe, non escludo di farlo se cosa gradita, ora che sto recuperando un po’ di salute e magari ho anche un pochino di tempo

          • Gradiremmo alla grande. Ma tre ricariche ogni notte basterebbero per una decina di auto elettriche

          • -tre ricariche ogni notte basterebbero per una decina di auto elettriche-

            Vero.
            Ma non puoi ragionare così se proponi il servizio.
            Come dicevo sopra, è la differenza tra raginare “da tecnico” e “da committente”.

            Non puoi basarti su quello che ragionevolente serve davvero, ma devi partire dal presupposto che dovrai soddisfare ciò che si percepisce essere la necessità.
            Necessità percepita, non necessità reale.
            Lo so che non è ragionevole, ma è così.

            Altrimenti, torno a ripetere, si finisce a colpi di carte bollate fra condomini. Tertium non datur

            Comunque non ho mica detto che non si può fare.
            Gestire una decina di macchine su parti comuni, con apposito ripartitore etc etc… fattibile.
            Un po’ al limite, ma fattibile.
            Ho solo detto che ci sono dei limiti, soprattutto sul medio periodo, quando magari le autoomobili da gestire con un contatore dovessero essere una ventina.

            E per esperienza diretta, quando si può ricaricare facilmente spesso le auto elettriche spuntano come funghi.

            Appena ho tempo scrivo qualcosa.

        • 1600km con Kona 64kWh sono 4 ricariche. Se ha un Supercharger vicino consiglio di ricaricare lì una volta alla settimana. Costo fisso di 100€ all’anno e tariffa intorno ai 0,40/0,45 che per 192 kWh sono circa 90€ con un risparmio del 20% circa.

        • Vale anche per “altri usi”, ma Ermanno ha già la potenza a 6 kW. Potrebbe ridurla a 3 e accedere alla sperimentazione Arera, senza però ottenere grandi risparmi

          • -Potrebbe ridurla a 3 e accedere alla sperimentazione Arera, senza però ottenere grandi risparmi-

            Anzi, probabilmente ormai ci smena.

    • Su queste cose fa fede il decreto iva Agenzia entrate n 127 e la legge di bilancio 2019, con l’inserimento dell’articolo 16-ter nel decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, dove è prevista la detraibilità delle spese sostenute. L’iva al 10% è applicabile solo se fai istallazione colonnina asservita a impianto Fv. Il pod delle luce condominiale anche se “altri usi” con apposita dichiarazione usufruisce invece di iva al 10%

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