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Ricariche nel profondo Sud: ci sono? Dove sono?

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Matteo guida una Renault Megane: "Ma al Sud ricaricare...". (Credit foto: Chargemap).

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Ricariche nel profondo Sud: ci sono? Hanno le potenze giuste? E come pianificare i viaggi? Ecco due testimonianza di segno opposto, da due lettori. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it .

Ricariche nel profondo SudRicariche nel profondo Sud: “Chi si è fregato le colonnine più potenti?”

“Da possessore di due auto elettriche (e convinto sostenitore della mobilità elettrica) vi confesso che…Ebbene si, mi vedo costretto a rivedere le mie convinzioni iniziali ed affermare che le auto elettriche non sono per tutti! È venuto il momento di dover fare dei viaggi e, salutati i mille km di autonomia del 1.5 lt turbodiesel, mi son dovuto confrontare con le ricariche. Ma nell’andata primo si andava da sud verso nord, per cui nessun problema. Ti fermi dove è più comodo a te o alla macchina (considerando curva di ricarica, soste fisiologiche, ristoro e RIPOSO), basta scegliere. Poi invece è arrivato il momento di andare da sud verso il profondo sud e… chi si è fregato le HPC? Perchè non ce ne sono nelle località di mare o in prossimità? Inoltre il caso ha voluto di dover sottoporre la mia Megane praticamente ad uno stress test: andata e ritorno in giornata da una località di mare a 300 km SENZA HPC. Se non a 40 minuti di distanza.

Ricariche nel profondo Sud
(Credit foto: Renault Media).

“Ho seguito l’approccio classico: partenza col 100%, ma ho sbagliato…”

Ho seguito l’approccio classico: parto al 100% con ricarica a casa (fotovoltaico più pod monofase da 6 kW). E poi, considerato che Google automotive dice che ci arrivo senza dover ricaricare… vediamo. In effetti ci sono arrivato, ma poi bisognava ripartire ed il 30% di batteria non mi assicurava di arrivare alla prima HPC disponibile in prossimità di un’uscita della SA-RC. Allora ho selezionato quella a 40 minuti e lì ho ricaricato solo quello che mi serviva per arrivare all’altra. Capendo, però, di aver commesso un errore Quei 40 minuti sono stati un inutile spreco di tempo: non si devia dal percorso per un lasso di tempo che andrebbe impiegato per ricaricare/mangiare/bisogni fisiologici (purtroppo non avevo scelta). OK e allora in questi casi come si fa? Semplice, fai due conti e cambi strategia (dovevo rifare la stessa cosa dopo 2 giorni). Non parti più al 100% per non compromettere la curva di ricarica e SUL PERCORSO ricarichi quanto serve per tornare ad un’altra HPC, sempre SUL PERCORSO. Dove ricarichi lo stretto necessario per tornare a casa.

“Elettrico per tutti? Dico no, per molti ancora no”

Tutto bellissimo… ma tradotto? Basta fare due conti, ok…ma certamente non puoi usare l’infotainment dell’auto bensì una qualsiasi app perché devi considerare i kWh che ti servono ad ogni tratta. E così è stato, spacchettato il percorso. Dedotti i kWh necessari per ogni tratta (o percentuale di SOC), sai a che livello di batteria devi arrivare in ogni punto per assicurarti di non dover deviare per ricaricare. Semplice? NO, affatto. Ecco perché sono costretto a ricredermi ed affermare che le auto elettriche, per il riproporsi di determinate condizioni, NON sono per tutti. NON possono esserlo per chi non distingue tra potenza e capacità di una ricarica. Per chi deve armeggiare con 4/5 app alla ricerca della tariffa più vantaggiosa. Per chi deve collegare un metodo di pagamento o generare un profilo di fatturazione. E, sotto il sole, cercare di non attivare lo stallo 5 metri più in là piuttosto che quello dove hai parcheggiato perché non si capisce che numero abbiaMatteo Ciccarelli

Ricariche nel profondo SudRicariche nel profondo Sud: “In Sicilia ci sono ovunque (ma non in autostrada)”

“Scrivo la presente per informare chi fosse interessato che visitare i comuni medievali sulle Madonie (Castelbuono, Geraci siculo, Petralia soprana e sottana, Gangi, Sperlinga) non avrà problemi di ricarica. Perché tutti questi comuni sono attrezzati con colonnine a 22kW. Anche per ciò che attiene la costa settentrionale, da Messina a Palermo, non vi sono problemi. La nota dolente è per le autostrade siciliane sprovviste di colonnine. Naturalmente avere un’auto elettrica con caricatore che accetta 22kW semplifica molto la vita. Mario Baldazzi
Ricariche nel profondo SudRisposta. Chiunque può vedere sulle app quel che troverà lungo il suo percorso. A noi interessano le esperienze concrete, per capire se poi le ricariche sono effettivamente funzionanti e disponibili. Installazioni se ne sono fatte tante anche nel profondo Sud: spetta a chi viaggia dire se hanno le location e le potenze giuste. E l’estate, con tutti i turisti in arrivo, è una bella occasione per un test sul campo.

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12 COMMENTI

  1. Mah, io ho fatto in totale 2500 km per andare in Sicilia per la prima volta con la mia Volvo C40 Parma-Napoli, Napoli – Palermo in traghetto e ritorno, sempre in giro per agrigentino e trapanese. Direi zero problemi. Unico disagio al rientro su qualche Freetox perchè freshmile non andava e avevo finito l’abbonamento precedente vantaggioso di beagle. Ho ovviato con altro. Viaggio meraviglioso.

  2. Certo che la spiaggia a 300 km in giornata deve essere un vero paradiso in terra! quale sarebbe che me la segno? una volta nella vita ci dovrò andare.

  3. In Sicilia non ci sono praticamente colonnine di ricarica sulle autostrade e ritengo che sia gravissimo. Facciamo esempio della A19, per ricaricare ad oggi devi uscire dall’autostrada e andare nei paesini limitrofi lungo il tragitto. hanno montato delle colonnine nell’area di servizio di Scillato ma sono ancora imballate da tre settimane, intanto l’estate è già iniziata.

    • Ma scusa cosa devi andare a fare in giro per la campagna siciliana quando ci sono le Ionity subito all’uscita dell’autostrada ad Egira presso il grande outlet della zona?Stiamo parlando di un autostrada lunga meno di 200 km. Mettiamo da parte il puro folclore,per piacere

  4. Deviare per ricaricare!?Autostrade siciliane prive di colonnine?Prima di tutto mettiamo da parte il luogo comune trito e ritrito della mancanza di colonnine (in generale o hpc nello specifico)nel sud -perché come tutti i luoghi comuni-è semplicemente falso.
    Così come è inesatto che le autostrade siciliane siano rive di hpc:al momento attive ve ne sono infatti Ewiva sulla Ragusa-Siracusa nell’ ads Serramendola est nelle vicinanze di Siracusa ed una Enel X da 75 kW in quella in direzione opposta verso Ragusa;inoltre -sempre con Ewiva-sono presenti hpc nella Catania-Siracusa nell’ ads Priolo ovest in direzione Siracusa.Tralasciando ovviamente tutte le altre in varie ads autostradali che attendono attivazione da tempo,purtroppo.Aa

    • Pienamente d’accordo, sono ormai 4 anni che faccio vacanze in Sicilia con auto elettrica e la situazione è nettamente migliorata ora.
      Ovviamente chi si lamenta è chi arriva al sud per la prima volta con l’auto elettrica e confronta la situazione con il nord. Se sapesse com’era 3-4 anni fa, farebbe discorsi opposti, o almeno non direbbe che al sud è un deserto (ciò non toglie che le colonnine sono molte meno che al centro-nord).

  5. Io ad esempio sono in vacanza in un villaggio turistico in provincia di Reggio Calabria dove la colonnina più vicina è una 20 kw enelx a 32 km! C’è una fast gestita da un distributore Esso a 34 km (dal quale non sarei passato perché oltre il mio villaggio) mentre nel villaggio non è possibile ricaricare. Morale della favola: sono stato costretto a farmi quasi 70 km per ricaricare e avere una ricarica decente per il ritorno senza rischiare di rimanere a secco nel viaggio di ritorno

    • Sei stato in una delle due zone calabresi nell’intera regione in cui di colonnine attive ce ne sono pochissime.È un dato di fatto.Ci sono due colonnine a Bova e niente fino a Roccella,tralasciando la colonnina di Melito alla quale fai riferimento.Questo post mi dà modo di sottolineare quanto possa essere importante per ogni guidatore elettrico preferire strutture private che offrano servizi di ricarica a chi non ne ha e comuni che si preoccupano di dotarsi di colonnine di ricarica rispetto a tutti gli altri che se ne infischiano.Che poi siano al sud o al nord non conta assolutamente nulla.Scegliere e decidere anche in base a chi si sforza di dare servizi di ricarica rispetto a chi non se ne preoccupa.

      • Sono anche d’accordo, ma allora non possiamo dire che con le auto elettriche oggi si può partire e arrivare dapoertutto senza grossi problemi, ma ti limita nella libertà di scelta di mete-strutture ecc, posto che pochissime strutture turistiche al sud offrono la ricarica come servizio

        • Direi che piuttosto bisognerebbe dire che in Italia esistono luoghi che si possono raggiungere senza nessun tipo di programmazione e luoghi che invece per essere raggiunti necessitano di una programmazione.Mentre fino a ieri i luoghi raggiungibili senza alcun tipo di programmazione erano una minoranza,oggi sono diventati la maggioranza.Questo è il cambiamento in atto.

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