Ricariche nei distributori: la mappa per installarle

Ricariche nei distributori: E-Distribuzione e RSE danno vita a una mappa interattiva per consentire agli operatori di individuare le stazioni più adatte.

ricariche nei distributori
La mappa interattiva con le zone in cui è stata divisa l’Italia da RSE e E-Distribuzione. Sotto le istruzioni per capire di che cosa si tratta.

Ricariche nei distributori: strumento interattivo da E-Distribuzione e RSE

In un Paese sovraffollato e caotico come l’Italia, non è facile scegliere dove installare una stazione di ricarica, anche in base alla potenza disponibile in loco. Una strada percorribile è quella delle stazione di rifornimento di carburante, su strade urbane o extraurbane, ove vi sia facilità di connessione alla rete in media tensione.

Un nuovo strumento digitale per scegliere in quali è possibile piazzare le colonnine è stato sviluppato da E-Distribuzione, che gestisce la più ampia rete di distribuzione elettrica del Paese. E da RSE – Ricerca sul Sistema Energetico, società pubblica impegnata nell’analisi, studio e ricerca applicate al settore energetico.

La mappa fornirà ai CPO (Charging Point Operator) indicazioni qualitative e quantitative sulle aree di rifornimento presenti negli oltre 7.400 Comuni italiani in cui E-Distribuzione gestisce la rete. L’iniziativa nasce per dare un’accelerazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Ricariche nei distributoriIn ballo oltre 700 milioni di fondi in arrivo dal PNRR

Il PNRR dedica infatti oltre 700 milioni di finanziamento all’incentivazione della mobilità elettrica sul territorio nazionale. E tra i criteri che sono stati fissati come maggior punteggio per aggiudicarsi i fondi c’è proprio il fatto che l’installazione avvenga in un distributore di benzina.

Si parte così dai dati relativi  alle oltre 17.600 stazioni  di rifornimento  di carburante  tradizionale servite da E-Distribuzione sulle strade urbane ed extraurbane del Paese. Lo strumento online fornisce un quadro informativo per eventuali richieste di connessione. Sia in bassa (100 kW) che in media tensione (350 kW). La valutazione qualitativa e l’entità degli interventi necessari per l’installazione delle infrastrutture di ricarica.

Ogni stazione è segnalata da tre diversi colori: verde scuro, verde chiaro e grigio. Colori che identificano, tra l’altro, l’eventuale necessità di avviare ulteriori e specifiche pratiche autorizzative.

Visualizza commenti (8)
  1. magari il prossimo anno …. quando ci sarà qualche BEV seg. A / B in più in giro (viste le presentazioni dei prossimi trimestri !) magari i prezzi di ricarica si “adegueranno” al valore del PUN attuale (non quello di inizio guerra in Ucraina !) e soprattutto quando si cominceranno veramente a vedere ricariche HPC nei distributori (il tempo della colazione ☕🥐 al bar del distributore)…. credo sarà veramente la “svolta” anche per il guidatore italiano..
    (spero non siano troppe speranze compresse in un solo post ! 🤣)

      1. ed io faccio così … al momento ne scelgo una sola … che dovrebbe incentivare il resto: un prezzo alla colonnina di ricarica con un margine commerciale non scandaloso (e nuovamente piani di abbonamento non da rapina legalizzata).

  2. Un bel passo avanti per poter cominciare a diffondere la bellezza e il pieno godimento di guidare in elettrico, cosa che auguro a tutti di poter provare prima o poi. Visto che il principale difetto delle auto elettriche è la limitata autonomia, rispetto a una ICE, questa soluzione alternativa ridurrebbe di parecchio l’inconveniente cosi da aumentare ulteriormente il piacere di guida elettrica.

  3. Strano qualche tempo fa quando lo dicevo io e pochi altri ,venivamo presi per il .. i fondelli , tutte le nostre previsioni si stanno verificando , bene mi fa solo piacere quando poi arriveremo finalmente a copiare la Lituania be un bel passo avanti sarà stato fatto , basterà poi abbassare i prezzi ma arriveremo anche lì , occorre capire che le città stanno soffocando non abbiamo tempo da perdere , vedi oggi Milano , ma le altre non credo che siano messe molto meglio .

    1. Sì, i punti di ricarica nei distributori vanno bene, ma:
      – solo HPC
      – solo nei distributori corredati da almeno un bar in cui passare il quarto d’ora del rabbocco.

      Se invece installano delle AC e la gente per forza dell’abitudine prova ad usarli come fa con la pompa di carburante, hanno poi ragione a lamentarsi dell’elettrico perché si è costretti a stare in auto ad aspettare la ricarica!

    2. Ben vengano le colonnine anche nei distributori di carburante: su 17.000 impianti esistenti, e molti obsoleti, magari la metà potrà installarne una. Avremo risolto il problema della ricarica? L’anno scorso sono state installati 13.900 nuovi punti di ricarica. Lei se ne è accorto? E’ cambiato tutto? Non credo proprio.

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