Ricariche interminabili? Io rabbocco in 6 minuti…

Ricariche interminabili? Io rabbocco in 6 minuti, in viaggio, oppure rifornisco a casa con il carichino. Claudio condivide la sua esperienza in Model 3. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

Ricariche interminabiliPercorsi quasi 10 mila km con una media-consumi di 136 W/km

“Vorrei anch’io dire la mia a proposito dell’uso dell’auto elettrica. Ben sapendo che chi ha capito non ha bisogno di ulteriori conferme, mentre per chi non vuole capire non ci sono testimonianze che possano aiutare. Io sono il felice proprietario di una Model 3 HL da ormai 8 mesi. Quando ho deciso di fare il passo ero consapevole di quello a cui andavo incontro essendomi, documentato a lungo con i vostri video e con altri. In questi mesi ho ricaricato praticamente sempre a casa, utilizzando il carichino Tesla (no wallbox). Con l’unica precauzione di usare una presa a 16 Amp. perché della Schuko mi fido poco. (parere personale). In aggiunta devo dire che ho il FV sul tetto. Non c’é bisogno di aggiungere altro, é già stato detto tutto a proposito e qualche volta a sproposito. I miei consumi sono stati per 9.523 km di 136 W/km, fatti su percorsi misti (urbani, statali, autostrade)“.

Ricariche interminabiliRicariche interminabili? Nei Supercharger il tempo d’un caffè…

Quest’auto ha dei consumi imbarazzanti, come evidenziato da molti, se riferiti alle concorrenti. Di recente ho fatto un viaggio per vacanza da Cerveteri a Savona, circa 505 km. totali. Sono partito con il 100% e l’auto mi ha richiesto una sosta di 11 minuti al SUC di Forte dei Marmi. Arrivati e collegata la spina, l’auto mi ha detto che potevo riprendere il viaggio dopo 6 minuti. Naturalmente dopo 6 minuti non avevo nemmeno fatto a tempo ad addentare il panino. E ho lasciato l’auto in carica utilizzando la sosta anche per le nostre ovvie esigenze, alla fine delle quali la batteria aveva raggiunto il 100 %. Anzi, sono stato pure redarguito da Tesla per aver lasciato l’auto attaccata a carica finita. Non sapevo che fossero così fiscali, dato che si é trattato veramente di pochi minuti (in futuro starò attento).

Ricariche interminabiliUnica nota di demerito: il consumo della modalità sentinella, con l’auto ferma

Ho raggiunto Savona con il 56%, carica sufficiente per il ritorno con nuova sosta a Forte dei Marmi se fossi ripartito il giorno dopo. Siccome sono ripartito dopo 8 giorni e l’auto è stata usata (anche se pochissimo), ho dovuto ricaricare due volte per una quindicina di minuti durante la settimana. Qui ci sta una piccola nota di demerito per la modalità sentinella che consuma circa 7 kWh al giorno e che quindi in una settimana necessita di una carica completa solo per se stessa. Naturalmente la si può disinserire e risparmiare kWh ma è un servizio e come tale ha un costo energetico, ognuno può fare le proprie scelte. Al ritorno il viaggio ha ripetuto l’andamento dell’andata quindi senza storia. Con la speranza di essere utile vi saluto e vi ringrazio per l’impegno“. Claudio Piccinini

Stop alle ricariche interminabili e convenienza su tutti i fronti. Solo i consumi della modalità sentinella ci sembrano…

Risposta. Consumare 136 W/km significa fare più di 7 km con un kWh. Ricaricando a casa si ha un risparmio enorme rispetto a un’auto a benzina o diesel, tanto più se l’energia arriva da fotovoltaico. Ma anche utilizzando i Supercharger Tesla a 0,45/kWh la convenienza c’è ed è notevole. Considerando che il prezzo d’acquisto e le prestazioni di una Model 3 sono più che competitivi rispetto ai modelli termici della stessa categoria. E che gli stessi tempi di ricarica si sono enormemente ridotti. Solo ci stupisce un po’ il consumo in modalità sentinella, o sentry mode: finora avevamo sempre sentito di cifre parecchio inferiori…

  • Tesla Model 3: VIDEO-PROVA consumi di Paolo Mariano

Visualizza commenti (52)
  1. franco zappa

    dovessi avere una tesla con gli interni cosi delicati e sensibili alle alte temperature opterei per dei coprisedili o schermatura del vetro del tetto per evitare surriscaldamenti ed evitare consumi a vettura ferma .

  2. Paolo Fagnani

    Guido per lavoro da 13 anni utilizzando una vettura aziendale termica (da oggi ibrida), faccio il pieno prima di partire per un viaggio lungo in modo da ridurre al minimo le fermate. Ciononostante ogni 200/250 km mi fermo per una breve pausa caffé (faccio il commerciale e so quanto è pericoloso guidare per troppo tempo senza pause).
    Andando in ferie in 5, quando ci fermiamo in autogrill per fare colazione passano sempre almeno 20 minuti. E senza far rifornimento.

    Personalmente, da un mesetto, ho una Tesla MY RWD. Al primo (ed unico finora) viaggio lungo di 400 km (in 5 ovviamente) ho fatto una sosta ricarica dopo circa 200km ad un suc Tesla. Sono quindi uscito dall’autostrada ed ho raggiunto il suc. Avrei potuto fermarmi per 9 minuti ricaricando a 170kW e ripartire ma ho preferito sfruttare la sosta per fare colazione. Dopo 23 minuti l’auto era carica al 100%.

    Cosa positiva del termico: resti in autostrada e non sei costretto a fare rifornimento.
    Cosa negativa del termico: fai colazione in autogrill in piedi al bancone, poi riprendi l’auto che nel frattempo si è riscaldata quindi devi accenderla e rinfrescarla stando lì a fianco (comunque al caldo).

    Cosa positiva dell’elettrico: esci dall’autostrada e fai colazione in un bar tranquillo, seduto mentre l’auto si ricarica. Quando hai finito torni all’auto che nel frattempo è preclimatizzata e puoi ripartire subito in modo confortevole.
    Cosa negativa dell’elettrico: devi fermarti a ricaricare

    Conclusioni. Le tempistiche di percorrenza, comprese le soste, sono pressoché le stesse.
    Per il mio caso l’elettrico ha più pro che contro e sono rimasto veramente stupito della velocità di ricarica, sinceramente non me lo aspettavo.

  3. caprone manicheo

    Confermo.

    Posseggo una Model Y RWD BB e ad Affi dal 37 al 95-97% non ho fatto in tempo a mangiarmi i 5 piccoli panini (Schar) che avevo, ritengo circa 20 min
    .
    Caricava a 170 kw e oltre e non ero l’unico attaccato (26.12.2024).

    Posso fare altri esempi, ma sono tutti similari.

    1. Benvenuto dal futuro! Anche Tesla Model 3 puo’, non solo la De Lorean!
      Dove hai trovato le barre di plutonio necessarie per tornare indietro nel tempo di 5 mesi?

      1. caprone manicheo

        I mesi sono 7, ma non capisco il post.

        Non andando spesso all’ SC ho parlato del ricordo che mi è rimasto più impresso.

  4. Buonasera, il mio non è un commento bensì una domanda. Con una Opel Corsa e 50 KW, si può utilmente caricare ai supercharger Tesla? La Corsa è una seconda auto di famiglia, 20mila km/anno sempre caricata a casa, mentre per l’autostrada usiamo la diesel. Valter, Vicenza

    1. Eugenio Davolio

      Buongiorno Valter, non vedo perché non dovrebbe poter ricaricare ai SuC Tesla. Attenzione solamente che ancora non tutti i SuC Tesla sono aperti alle auto di altre marche: la cosa migliore è scaricare sul suo cellulare l’app Tesla, che automaticamente, dato che lei la userà senza registrare un’auto Tesla, le mostrerà solo i SuC aperti ad auto di altre marche.

      Quanto all’aggettivo “utilmente” da lei utilizzato, se lo intende come speranza di performance di ricarica simili a quella narrate nell’articolo, temo di doverla deludere: la ricarica avverrà al massimo alla potenza consentita dal caricatore DC di bordo della Opel Corsa-e (100 kW, se non erro) – non certamente alla potenza di cui è capace un SuC Tesla (da 150 a 250 kW a seconda del SuC) – e seguendo la curva di ricarica della batteria implementata dal costruttore (la trova a questo indirizzo: https://support.fastned.nl/hc/en-gb/articles/115000019368-Opel-Vauxhall).

    2. Cristiano Gardoni

      si se il SUC è abilitato alla ricarica anche per gli utenti non Tesla… ovviamente il costo è diverso

  5. Ma sì, tutto bellissimo, tutto verissimo, Tesla fantastica, caricare a casa risparmi, bastano i rabbocchi ecc ecc, tutte cose vere che si sanno, quello che però chi ha scritto la lettera fatica a fare è mettersi nei panni di quell’80% dei guidatori italiani che la possibilità di ricaricare a casa non ce l’ha. E aggiungerei anche di chi 40k di auto non se li può permettere. Quindi lui vive nel suo bellissimo mondo fatato, dove ovviamente vivrei anche io molto volentieri se appunto avessi un garage e i soldi per una Tesla, e non capisce che però, per la maggior parte delle persone, l’elettrico non è quello che ha la fortuna di poter vivere lui, rappresentante della media borghesia italiana con villetta di proprietà, garage e fotovoltaico, e i soldi per un’auto da 40k.

    1. Il mondo fatato è molto affollato. Al di là della definizione di ‘media borghesia’, molte vetture da piú di 40K circolano senza essere additate a essere inutili o inutilizzabili. A questo si limita il racconto di Claudio, raccontare la normalità del BEV.

    2. L’idilliaco mondo delle BEV è così.
      Il problema dell’autonomia è tutta un’invenzione , tutto un complotto.
      Auto Termica, stracarica, circa 600 km. di tragitto in autostrada, due ore di fila imprevista sempre in autostrada, aria condizionata sempre accesa, radio idem più wi-fi interno, velocità variabile. Alla fine ancora 150 Km di autonomia. Rifornimento fatto per convenienza, 5 min per un pieno.
      Con una elettrica, nelle stesse condizioni, sarebbe stato un calvario di soste.
      BEV piena di bagagli consumi di più, in autostrada consumi di più, con l’ AC consumi di più, sei in coda consumi di più.
      E questo non lo dico io ma i vari studi che sono stati fatti.
      Il WLTP poi è quanto di più aleatorio ci possa essere per una BEV.
      Ribadisco, nessun pregiudizio a chi sceglie una BEV ma non mi deve fare la predica se io non la penso come lui e per diversi motivi.
      Se nel 2035 le cose saranno cambiate e lo spero ed io sarò costretto a prendere una BEV vedrò, al momento è una tipologia di auto che non soddisfa le mie esigenze.

        1. Il signore ha detto che ha impiegato cinque minuti a fare il pieno, non che ha sostato solo cinque minuti.

          1. antonio gobbo

            è tutto molto retivo quando ancora lavoravo le mie soste in autogrill erano max di 5 minuti (panino + caffe e pieno GPL), per me il tempo era prezioso, altri forse se la prendono comoda e non hanno orari e appuntamenti da rispettare, non tutti abbiamo gli stessi lavori e le stesse priorità.

          2. Signor Antonio lei è da guinness dei primati…
            In 5 minuti sei fortunato se riesci anche solo a farti servire un panino all’autogrill ma lei sostiene che in quel tempo ordinava, le servivano e consumava panino e caffe e le ci scappava anche il tempo per fare rifornimento di GPL….
            Qui le cose sono 2: o a lei in autogrill erano tutti ad aspettarla in stile pit-stop di formula 1 o più realisticamente i suoi “5 minuti” sono sempre stati quella mezz’oretta che ci impiega ogni comune mortale quando si ferma per fsre quello che lei dice che faceva… la stessa mezz’oretta che oggi con un’auto elettrica le permette di incamerare energia per minimo 250 km che il 99% delle volte sono più che sufficuenti per comoletare il viaggio….

            La convinzione della stragrande maggioranza degli automobilisti di fernarsi oer 5 minuti e via è una semplice illusione dovuta dal fatto che nessuno si ferma con il cronometro e pensa (ma non è vero) di essersi fermato solo 5 minuti quando invece ne sono passati ben di più…

        2. nn sono mai stato “talebano” dell’endotermico (beh si forse 15 anni fa si 🙂 ) ma a parte i leoni da tastiera o chi voglia dire che si fa tutto senza fermarsi,
          qui da noi in Emilia tutti coloro che conosco che hanno origini pugliesi o calabresi, quando scendono ai loro paesi di origine viaggiano di notte praticamente senza fermarsi, da soli in coppia o con figli, non sono qui a difendere nessuno o a dire se qualcosa sia vero o non vero, ma ho la prova provata sulla mia pelle di un (provincia di lecce) – aeroporto Bologna (dove io avevo la macchina) con una sosta pipì a metà strada di si e no 10 min ad esagerare..

          non sono la maggior parte della popolazione, ma succede e più spesso di quanto ci si immagini…

          soprattutto prima che mettessero il tutor su alcuni tratti di a14, diciamo che scendere in fondo all’adriatico era una bella “corsa”

          1. feltechcravero

            con una Tesla e con molte altre macchine in 10 minuti recuperi parecchio… poi io sono molto contento che la gente continui ad usare auto termiche… meno code ai SuC che si stanno riempiendo a causa dei turisti stranieri

      1. il suo passatempo preferito è andare su un sito per curiosi & appassionati di una certa tecnologia.. o arte … e dire che a lei non piace? non fa comodo?

        ma a noi …. che ce ne ….. ??

        qui si discute magari di come si affrontano le problematiche, suggerisce soluzioni … anche campate in aria a volte … ma si tenta di migliorare …

        Ci provi anche lei … ogni tanto… se ne è capace … grazie.

      2. Remo se ti piace credere a quello che dice contento lei. Bellissimo stare fermo due ore in autostrada col motore acceso sì sì. Comunque ha ragione, alla fine del suo viaggio io forse sarei arrivato 10 minuti dopo di lei, 9 minuti se avessi spento la radio per risparmiare (bella battuta la radio che consuma).

      3. Sempre più spesso c’è gente che parla di cose che non conosce se non per sentito dire. So per esperienza che partendo da casa mia con la macchina completamente carica, climatizzatore acceso e 94% di batteria, posso arrivare ad Aosta dopo 350km con ancora il 20% disponibile. Sempre per esperienza, so che 600 km si possono fare con 1 sosta, senza nessun incubo da ricarica che è durata 25 minuti durante i quali mi sono mangiato un panino.
        Il peso a velocità costante in autostrada influisce pochissimo (aumenta un po’ la resistenza di rotolamento, ma la differenza è minima). In colonna il consumo per chilometro può anche triplicare, ma due ore di colonna a quanti km corrispondono? 10? vuol dire che ho triplicato il consumo per 10km su 600, cioè sul totale fa il 3.3% in più a causa delle due ore di colonna, anche in questo caso del tutto irrilevante. È il problema di internet, tutti si sentono esperti di tutto, anche di quello che non conoscono.

        1. Parlando di vissuti concreti. Viaggio per un corso di lavoro in giornata con un collega da un comune a 20 km da Aosta a Verona in pieno inverno con Peugeot e-208.
          Corsi (ne abbiamo fatti molteplici durante l’anno) che iniziavano alle 8 la mattina fino alle 17 la sera con pranzo nel mezzo e alcune brevi pause. Giornate pesantissime con partenza tra le 4.30 e le 5 e ritorno verso le 21.
          A volte si andava con l’auto del collega e-208, a volte con la mia fiesta st.
          In inverno dopo l’esperienza con la sua si è deciso di andare sempre con la mia.
          Autonomia troppo scarsa. Per fare i 363 chilometri ci siamo dovuti fermare a ricaricare 40 minuti all’andata, siamo arrivati che eravamo già un pelo in ritardo e nel parcheggio gli unici due punti di ricarica erano già occupati.
          Alla fine abbiamo dovuto fare due soste di ricarica al rientro per corca un’ora e mezza totali.
          Un’esperienza tutto meno che comoda e rilassante.
          Con la mia fiesta che è una segmento B delle medesime dimensioni della e-208 ed è un benzina tutt’altro che votato ai bassi consumi bastavano due minuti di rifornimento prima dell’autostrada del viaggio di rientro. È successo di andare una volta con una volkswagen up benzina: andata e ritorno senza necessità di rifornimento.
          Con tutte in autostrada cruise a 130 (la up senza perché non lo aveva).
          Diciamo che comunque le ore di viaggio aumentavano con conseguente sveglia prima la mattina ma d’estate era fattibile anche con la e-208.
          Ma raccontare sempre e solo frottole da una parte e dall’altra è ridicolo. Sono ridicoli quelli che parlano di viaggi in auto termica di 10 ore senza fermarsi ma lo sono altrettanto gli scenari perfetti da auto elettrica.
          Non tutti hanno una tesla M3 long range. Perché non non ce la si può permettere o perché semplicemente non si ha necessità di 4.7 metri di auto. E scendendo su auto più piccole l’autonomia cala e il divario con la controparte termica aumenta e si vede.

          1. Perché la 208e e la sue sorelle sono dei cessi in quanto a consumo..così come la Zoe che possiedo e tutte le europee..un m3 standard range a 110 fa circa i 14kWh/100km le “piccole” 20kWh.

          2. Ciao Federico.
            Concordo in pieno.
            Purtroppo la splendida e-208, soffre di una curva di ricarica decisamente svantaggiosa per gite long range/short time…

            I costruttori europei pagano l’aver approccio al mondo BEV, si era troppo intenti nel salvaguardare il vecchio mondo ICE.
            Il non voler compromessi per ricariche ad alta potenza, batterie capienti… ha fatto costruire delle buone auo, ma che devono scontrarsi con la realtà di utilizzo…
            Tesla, è partita da un foglio bianco, hanno deciso sin da subito che non c’era il pino B. quello era e quello doveva funzionare. un po’ come le auto cinesi che stanno entrando ora in commercio.
            Purtroppo sono passati anni, Tesla praticamente continua a fare i numeri quasi solo con un modello e mezzo… y+3.. con un efficienza disarmante.
            Pensate se avessero avuto delle dimensioni più europee… non so cosa sarebbe successo…

      4. 7-8 ore di auto e non ha fatto scendere la famiglia? Il divorzio l’ha già firmato? I figli hanno già chiamato il telefono azzurro? Il cane le ha battezzato la tappezzeria? Spero non sia arrivato anche il sonno con 2 ore di coda.

      5. antonio gobbo

        signor Moreno le rispondo di nuovo in quanto la mia prima risposta è “misteriossmente” sparita. in non so che lavoro faccia lei, forse il dipendente statale con lunghe pause con molto tempo per postare battutine sui pit stop, bhe io ai tempi ero un commerciale con clienti in tutto il nord Italia e per me il tempo era denaro e se lei (o altri postatori di battutine) non crede a quanto ho scritto, bhe me ne faro una ragione e mi raccomando continui con le sue lunghe pause … non vorrei certo che poi si ammali per lo stress.

        1. Signor Antonio il suo tempo poteva valere anche 1 milione al secondo ma nessuno in 5 minuti riesce a fare ciò che lei ha acritto e non è un opinione ma un fatto…. le suggerisco seriamente di rifare una sosta come era abituato a fare ed a cronometrarsi poi mi dirà in realtà se la sua sosta è durata un tempo più vicino ai 5 minuti o ai 20 minuti!!!!
          5 minuti non ce li metti giusto se il panino ed il caffè te lo sei portato da casa e li consumi mentre stai facendo rifornimento di GPL altrimenti i suoi 5 minuti sono solo una sua errata impressione non corrispondente a realtà….

          P.S. non sono un dipendente statale ma un tecnico che per 30 anni, 2 anni fa ho cambiato lavoro, faceva trasferte per seguire i clienti della ditta di forni industriali per cui lavorava. Quindi di km ne ho fatti molti anche io, capitava spesso che alle 19 ti chiamava un cliente con un problema ad un forno e ti chiedeva di essere da lui (a 7-800 km) la mattina dopo alle 7 e toccava a me mettermi in strada tutta la notte per lavorare la giornata dopo è magari rientrare la sera successiva… ma le mie soste sono sempre state ben più lunghe di 5 minuti, nonostante avvenisse spesso in piena notte con autogrill vuoti, non perchè me la prendessi comoda ma semplicemente perchè mangiare qualcosa, poi prendere un caffè e poi fare rifornimento richiede più tempo di 5 minuti sempre e comunque… figuriamoci poi se devi anche espletare dei bisogni fisiologici (in 6-7 ore di strada penso che sia normale aver bisogno di “liberarsi” almeno una volta….).

          Perciò la sua favoletta di sosta in 5 minuti di orologio vada a raccontarla a chi non viaggia mai che magari ci crede pure ma non cerchi di farlo credere a chi soste ne a fatte a non finire…

    3. Scusa sai, ma la tua è una risposta molto sciocca. L’autore della lettera parla della sua esperienza personale con i mezzi a sua disposizione. Nemmeno io ho la Tesla e tanto meno la casa col fotovoltaico ma sapere che la tecnologia permette certe cose mi da la possibilità di valutare certi investimenti, cosa che molti, grazie a Vaielettrico e alle esperienze pubblicate, stanno facendo.
      E quando non c’erano le elettriche non ho mai sentito nessuno scandalizzarsi sui servizi di noti mensili automobilistici, dedicati al grande confort o alle prestazioni eccezionali di auto impossibili da comprare per l’80% delle persone e anche impossibili da mantenere dati i consumi di carburante paragonabili a un razzo Saturn.

    4. Cristiano Gardoni

      1, non hai le radici, non sei una pianta, se il luogo dove vivvi non ti permette di avere un garage vuole dire che non è un luogo adatto alle tue esigenze economiche. 2, l’auto non la devi per forza acquistare nuova, si trovano degli ottimi usati a meno di 20k. 3 se non ti puoi permettere nemmeno di spendere >20k per una vettura usata, ti consiglio di rivedere la tua cultura finanziaria o in alternativa, ci sono sempre i mezzi pubblici.

      1. Volevo mordermi la …tastiera ma non riesco, la sua risposta data all’altro lettore fossi un politico di dx la metterei sui manifesti 3×6 in tutta Italia sono sicuro che tutti quelli in difficoltà economiche o di abitazione si fionderebbeto da un professore di economia per aumentarla e usciti da lì subito da un’immobiliare per la transazione
        Però lei mi è utile , lei con la sua mentalità sarà uno di quelli che contribuirà a rallentare la diffusione di queste auto
        Complimenti

      2. Che risposta intelligente: questa delle radici la ho già letta qualche giorno fa, evidentemente fa chic. Non le viene in mente che magari una persona non ha le possibilità per tanti motivi di cambiare casa? Esigenze familiari, lavorative, basso reddito, precarietà del lavoro ecc. E poi lo stupirsi che una persona non possa spendere 20k€ per un’auto? Ma scherza? Un paio di giorni fa parlavo con una signora la quale era disperata perché lo scooter 50 con il quale va a lavorare ( lavora come badante fra l’altro) si è rotto e non ha la disponibilità di 200€ per ripararlo. E quindi? Di queste persone ce ne sono più di quanto si creda, se qualcuno facesse un po’ di volontariato forse avrebbe una visione diversa della vita. Devo pensare che tutti possano essere nella mia situazione? Io mi ritengo fortunato, perché ho sempre avuto lavoro e salute, e dopo 40 anni di lavoro posso avere una casa indipendente, un garage grande, tre posti auto privati, 5,6 kW di fotovoltaico ecc. Ma non tutti sono nelle mie condizioni e non vedo perché disprezzare chi è meno fortunato

        1. Bravissimo, riflessione del tutto condivisibile.

          Questa insensibilità di chi non ha o non pensa di poter avere problemi e segnatamente alludo a dipendenti pubblici, quadri e manager di multinazionali, pensionati con pensioni retributive e proprietari di casa (oltre a qualche vero ricco) nei confronti di chi ha una situazione più precaria (anche se non necessariamente a basso reddito) si era già vista durante l’emergenza Covid e si sta allargando sempre più. Allora, dai balconi della zona elegante in cui abitavo (zona Pagano-Monti, attaccata a City Life) ingioiellate e fonatissime signore mettevano la musica a palla ed i cartelli “ce la faremo” e ricevevano le pernacchie di chi, a causa delle chiusure, andava a reddito zero. Io tacevo e soffrivo in silenzio per non apparire plebeo…

          Già perché, mentre i manager da 300.000 Euro annui continuavano a prendere lo stipendio grazie alla cassa Covid generosamente elargita ai datori di lavoro, mentre i magistrati ed i funzionari pubblici si limitavano a stare a casa, percependo i loro emolumenti integrali, ad esempio ai professionisti che fatturavano oltre 50.000 Euro annui non andava alcun ristoro alla faccia del principio di eguaglianza sostanziale. Ed i piccoli imprenditori boccheggiavano, basti pensare agli allestitori delle fiere per cui manco esisteva un chiaro codice Ateco per i modesti ristori.

          Ecco, magari gli si poteva spiegare che non avevano radici e che avrebbero dovuto cercare fortuna altrove come Jack London… O percorrere la strada della speranza come in Grapes of wrath. Peccato che non potessero andare più lontano del supermercato più vicino.

          Basta snobismi, io so benissimo che, se non muoio di fame, è in gran parte fortuna e così è per quasi tutti voi, per ragioni statistiche. Perché sono nato in un paese del primo mondo, la mia famiglia mi ha consentito di studiare, ero portato per praticamente ogni materia e sono sano. Il resto, poco in realtà, è dipeso dal mio impegno. Ogni tanto, chi è abbastanza fortunato dovrebbe fare una passeggiata ed abbassare lo sguardo verso i comuni mortali, perché ci sono persone il cui problema non è di scegliere tra la termica o l’elettrica, ma capire se al prossimo pasto avranno da mangiare per sé e per i propri cari. O se avranno i soldi per il dentista o quelli per riparare il mezzo che usano tutti i giorni. E non è necessario cercare sfumature di epidermide ed idiomi esotici, molti sono italiani da generazioni. A chi non se ne fosse accorto, ormai la società italiana si sta polarizzando, soprattutto nelle metropoli, tra chi non ha nulla e vive (peraltro male) del welfare e chi ha molto. La classe media sta scivolando verso il primo gruppo. Fatevi un giretto in circonvallazione e vedrete parecchia gente “normale” in fila per un tozzo di pane. Altro che radici.

          Se andiamo avanti così, tra 10 anni nelle città gireranno solo biciclette e le auto torneranno ad essere roba da “sciuri” come le Alfone dell’anteguerra (a proposito, con mia figlia ho visitato il museo di Arese che è bellissimo) ed il problema delle emissioni di CO2 sarà risolto alla radice. E temo che molti di quelli che adesso si sentono al sicuro, saranno invece lì a pedalare sotto il sole.

          Certe uscite sono urticanti e non hanno nulla a che vedere con lo scopo dichiarato di Vaielettrico, ovvero quello di informare sulle nuove tecnologie, che il sito fa invece benissimo.

          Scusate lo sfogo, ma quando ci vuole…

  6. tutto bello per chi fa pochi km, 19k km in 16 mesi, 9k km in 8 mesi,

    ma per chi come me ne fa 30k all’anno o più è complicato, noi abbiamo una model Y performance e in autostrada viaggiamo sempre a 120 (cosa che con il termico francamente nn facevo, se non quando ero in ferie) viaggiare a 135km/h su tratte lunghe è improponibile, bisognerebbe fermarsi ogni 250 km per gestire 80 / 15 % circa e poi stare fermi almeno 30 minuti per fare altri 250 km e arrivare a destino cmq bassi, in inverno la cosa peggiora com’è noto,

    ho fatto reggio emilia mezzocorona a 135 km/h e ho consumato l’80% con 5 gradi fuori, fatto il matrimonio, fermato a trento a caricare 40 minuti in un supercharger per poter tornare a casa, dopo un matrimonio, di sabato sera, francamente nn hai voglia di fermarti a caricare

    noi siamo contentissimi della vettura, ma nell’utilizzo quotidiano per chi fa della strada e deve caricare in giro non è così automatico (spesso non ho tempo di fermarmi a mangiare un panino durante un tour, ma mi fermo in autogrill faccio i miei bisogni e riparto )

    ribadisco, la cosa è interessante, noi per primi ci siamo buttati in questa avventura, ma i 6 minuti di ricarica per fare 500 km vanno bene a passo lumaca non di certo a 130 km/h in autostrada (nella tratta che c’è da rosignano a savona), lo stesso tesla trip con il modello RWD dice di fermarsi 50 minuti a grosseto e 5 min a varazze, mi sembra che ci sia qualcosa che nn vada.

    1. Mi complimento , per me che frequento per rendermi conto da chi usa questi mezzi la sua correttezza espositiva le fa onore, grazie

    2. Avresti potuto fermarti ad Affi 15 minuti all’andata e 15 al ritorno. Meno pesante la sosta e SUC più potente di quelli di Trento. Ci vuole programmazione lo ammetto.

    3. Certo Francesco ch.e ti risulta che c’è qualcosa che non va se vuoi prendere i dati di uja model 3 LR e confrontarli con i tuoi di una model Y RWD…
      Non ti sembra che siano 2 mezzi leggermente diversi? Soprattutto alle alte velocità la model y consuma decisamente di più (poi tu hai la performance che consuma ancora di più….) ed in più prendi da una parte la LR mentre dall’altra la RWD quindi sommi una differenza nella capienza del serbatoio a quella della velocità di ricarica (250 kW di picco per la LR contro 170 per la RWD).
      Forse 6 minuti sono pochi ma 55 minuti totali per fare quel tratto con una Model 3 LR sono decisamente troppi

    4. Beh, nella lettera si parla di una model 3 highland, non è specificato, ma se assumiamo si tratti di una long range la differenza in termini di consumo (e quindi autonomia a parità di batteria) è notevole.

  7. Anche io ho una M3 HL. Il consumo in standby dipende anche dall’opzione di protezione della temperatura della cabina. Se attivata, anche senza aria condizionata, consuma parecchia energia se l’auto resta tutto il giorno sotto il sole. Se si attiva anche l’AC il consumo è ancora maggiore. Ma è una funzione che si può disattivare da app.

      1. Tu forsi non credi che venga utilizzata… io in realtà la utilizzo semplicemente perché il precondizionamento (che comunque continuo ad utilizzare) ti fa la funzione di non far sentire il caldo a te quando arrivi ma se posteggi l’auto al sole ler 8 ore per 7:30 questa sta ad una temleratura che facilmente può superare i 60 gradi con conseguente deterioramento delle parti “sensibili” dell’auto…
        Il precondizionamento fa un lavoro, che è quello di dare confort al guidatore quando arriva, mentre la protezione da surriscaldamento ne fa tutto un altro che è quello di non far innalzare troppo la temperatura in abitacolo per tutto il tempo (non solo ler in2 minuti prima che il guidatore torni) e preservare così tutta l’auto. Solo per fare un esempio gli interni in ecopelle durano molto di meno se li lasci cuocere sotto al sole….

        Io utilizzo sempre la protezione senza aria condizionata impostata sui 40 gradi (che comunque ho avuto modo di sperimemtare limita la temperatura intorno ai 45-46 gradi) ed in una normale giornata lavorativa (parcheggio l’auto alle 6:00 e la riprendo alle 15:30) ho di media un consumo di un 2,5%, cioè poco più di 1 kWh, che sono più che felice di investire tanto più che poi, dalle 16 in poi ho tutto il tempo di reintregarli in batteria (insieme al consumo di giorno per gli spostamenti) con il mio impianto fotovoltaico.

  8. Buongiorno, possiedo una Mercedes EQA da marzo 2023 ed ho percorso circa 19.000 km con un consumo di 15,9 Kw per 100km. Avendo 66 Kw, posso percorrere 412 Km con una ricarica al 100%. Però preferisco caricare all’80% e fermarmi a prendere un caffè dopo due ore di viaggio in autostrada, mentre ricarico. Viaggio molto in Francia e qui ogni stazione in autostrada è dotata di ricarica ed il costo è di 35 cent/Kw. Inoltre a Cannes nei parcheggi comunali la ricarica è gratuita…

  9. Confermo con MYLR23 l’alto consumo del sentry mode perchè la batteria scende a vista d’occhio durante il giorno, nel mio caso ho visto fino a 8% nelle 24 ore in zona di forte passaggio pedonale e frequente attivazione del sistema.

  10. Daniele Giuseppe Eugenio Colombo

    Anche io sono arrivato alla conclusione che non vale più la pena di cercare di convincere qualcuno che non ha intenzione di ragionare , certo non abbiamo grandi esempi da politici , giornalisti riviste di settore .
    Nel mentre mi godo i vantaggi della mia elettrica,

    1. 6X6 fa 36. Quindi il 6% di 60KWh è 3,6KWh.

      È la metà ma resta un consumo importante.

      Nota su Model 3 ha consumi straordinari. Io sto sui 14KWhX100 Km ma non ho fatto ancora autostrada. Invece Model 3 consuma poco in tutte le situazioni. Chapeau.

    2. Edoardo Scortese

      Considerato che in Tesla l’ultimo 20% di carica impiega circa quanto un 20-80%, direi che il signore quel giorno deve averne mangiati di panini…
      Per il resto secondo me il consumo in stand-by del veicolo dipende tanto anche dal fattore ambientale ES un veicolo a tetto consumerà meno batteria rispetto allo stesso esposto al caldo/freddo, anche il numero di trigger della sentinella credo abbiano il loro peso. Libero di essere smentito ma dalla mia scarsa esperienza e senza prove strumentali, mi è parso così.
      Quando la tengo ferma su strada una giornata, anche senza sentinella o protezione abitacolo, di norma il suo buon 1% di carica se lo sciroppa, cosa che non succede quando è a casa in garage, dove non consuma praticamente niente.
      Per il resto rimango sempre colpito dai consumi della nuova model 3, soprattutto in versione RWD: Contenutissimi anche alle alte velocità

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