Ricariche in Italia tra le più care in Europa

Ricariche in Italia tra le più care in Europa, anche in maggio: lo conferma l’Osservatorio curato da Adiconsum con TariffEV. Cala il prezzo dell’energia all’ingrosso, aumentano (leggermente) i prezzi medi alla colonnina. 

Ricariche in Italia: a maggio prezzo medio AC a 0,61, le DC-HPC a 0,73-0,76

Le tabelle di maggio 2025 mostrano un lieve aumento dei prezzi medi rispetto ad aprile: 0,61 €/kWh per le ricariche AC (lente), 0,73 €/kWh per le DC (veloci) e 0,76 /kWh per le HPC (ultraveloci). Sebbene alcuni grandi operatori abbiano introdotto offerte a prezzi ridotti, queste sono spesso meno competitive rispetto a quelle di provider esteri. Evidenziando una disparità che, secondo l’Osservatorio, “penalizza i consumatori italiani meno attenti nella scelta tra i numerosi operatori”. Sì, perché la concorrenza non manca e si farà sempre più serrata, con molte aziende, italiane ed estere, che offrono un’ampia varietà di tariffe.

Morale della favola: i consumatori devono confrontare costantemente le offerte delle varie app, come ben sanno i lettori di Vaielettrico, per evitare di pagare cifre elevate. In generale, comunque, l’analisi di maggio conferma che i prezzi delle ricariche in Italia sono tra i più alti in Europa. Questo “poiché la struttura tariffaria nazionale non prevede incentivi, a differenza di altri Paesi, né riduzioni di oneri per favorire le colonnine ad alta potenza (HPC), essenziali per i lunghi viaggi“.

Troppa disparità tra i costi della ricarica a casa e alla colonnina

ricariche in Italia
Qui sopra i prezzi rilevati per le ricariche in AC, sotto per le ricariche HPC, le più veloci.

tariffe in Italia

Ad essere avvantaggiato, ovviamente, è chi ha la possibilità di ricaricare a casa o al lavoro, con costi ben più vantaggiosi rispetto alle colonnine pubbliche.  Avvicinare le tariffe pubbliche a quelle residenziali incentiverebbe l’uso dell’auto elettrica, soprattutto per il 40% dei cittadini senza box o posto auto, segnala l’Osservatorio. Ma al momento non si vede come questo possa avvenire.

L’Adiconsum sottolinea la necessità di classificare la ricarica elettrica pubblica come servizio di pubblica utilità, non come un libero mercato, al pari di carburanti tradizionali ed energia elettrica residenziale: “Serve una regolamentazione che garantisca trasparenza, equità e un mercato funzionante. I consumatori devono avere informazioni chiare, prezzi trasparenti e facilità d’uso, diritti fondamentali nei trasporti come in altri settori… Aumentare le colonnine ad alta potenza (HPC) e stabilizzare i costi di ricarica sono priorità per rendere la mobilità elettrica sostenibile ed economicamente attrattiva per tutti“.

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Visualizza commenti (34)
  1. Il titolone dice che l’Italia è fra le 10 più care d’europa, vero, ma se cerco online vedo che i supi prezzi sono simili a Germania e Danimarca o sbaglio?

    1. Edwin Abbott

      Che pignolo! Faccio copia e incolla del “titolone” per la versioni tedesca e danese di VaiElettrico, così puoi commentare rispettivamente che “i prezzi sono simili a Germania e Italia o sbaglio?” e “i prezzi sono simili a Danimarca e Italia o sbaglio?”:

      Aufladungen in Deutschland gehören zu den teuersten in Europa

      Top-ups i Danmark blandt de dyreste i Europa

      1. Ah ecco quindi siamo come Germania e Danimarca! Ma online vedo anche che la Norvegia ha i prezzi più alti! Ma come è possibile?

  2. Ma non è che in Italia, viene tenuta di proposito il costo dell’energia alta, proprio per non far acquistare auto elettriche? E far rallentare lo sviluppo del l’elettrico e così tenere in piedi il termico

    1. A far decollare i prezzi sulle colonnine in Italia è colpa in primis della burocrazia se non si mette mano nella giungla di proprietà del terreno, proprietà delle colonnine, ente comunale, ente regionale, distributore di energia e relativi permessi non andiamo da nessuna parte .
      La maggior parte delle colonnine ferme dipende da questo ginepraio, serve una bella denuncia per mancato servizio magari collettiva con risarcimento danni importante e forse poi si sblocca la situazione. Questa è la fotografia reale.
      Roberto (Ve)

  3. Marcello Adelfio

    Ogni volta che leggo questa storia del 60% di possessori di box o posto auto mi chiedo come fate i conti. Io, per esempio, ho il posto auto, ma già facevo fatica a posteggiare con lamia Mercedes classe A del 2010, quella monovolume per intenderci larga 1,77 m, che lasciava poco spazio per riuscire ad uscire o entrare in macchina se accanto il mio vicino di posto posteggiava la sua fiat 500L, e naturalmente nessuna possibilità di ulteriori ingombri quali colonnine di ricarica né singole né collettive. Alla fine ci posteggio la smart di mia moglie pur di non avere problemi. Un altro inquilino, in un posto fortunatamente distante dal mio posteggia una Land rover Defender ma deve programmare quando arrivare e quando uscire per potere spostare il mezzo incastrato fra due non troppo felici vicini di posto e avere uno spazio di manovra sufficente per poter guadagnare l’uscita. Prima abitavo in un condominio il cui seminterrato era adibito a posteggio a pagamento con auto e moto incastrate come in un puzzle per cui uscire era una mansione che solo il garagista era in grado di compiere, altro che impianti di ricarica. È su queste basi che si fanno i conti per un radioso futuro elettrico?

    1. Antonio gobbo

      Infatti, sulla carta ci sono molti box e posti auto, peccato che la maggioranza dei condomini italiani siano a terrorismo al 1970 … in quell’epoca sj viaggiava con la 500, la 600 la 126 e la 127 i somma macchine con dimensioni enormemente j feriori a quelle attuali, pensare di avere una Tesla ma anche solo un BSUV elettrico e farcelo stare (con wallbox) in uno di questi box è totalmente irrealistico, nel mio (che peraltro ho già dovuto allargare il più possibile ovvero di 15 cm durante la ristrutturazio e della casa) ci passa a pelo la lancia y di mia figlia la mua sportage e la MG ZS dj mia moglie sono rigorosamente parcheggiate in strada.

      1. Eh quello è indubbiamente un problema. Anche a casa dei miei, condominio di metà anni 80, ogni appartamento è dotato di garage privato però trattasi di garage molto piccolo, la loro attuale EcoSport ci sta veramente di pelo e diventa pressoché impossibile uscire o avere altro in garage. A quel punto ci tengono acqua, bici, roba da officina e l’auto sta fuori.
        Però li è un problema delle auto che sono cresciute sempre di più senza poi essere più comode internamente. Pensiamo ad una Ford Puma molto più lunga della Fiesta ma con abitabilità che cambia di pochissimo, mentre tra Fiesta ed EcoSport non cambia proprio nulla.
        Poi in generale sta mania di D sub enormi per famiglie sempre più piccole per me ha poco senso. Anche quando facevo l’università mi trovavo degli str… Salire sul marciapiede perché la via era troppo stretta per i suv quindi noi ragazzi dovevamo lanciarci sotto al primo portico o stare schiacciati al muro.
        In quest’ottica a tanti come dimensioni basterebbe una R5 o perfino una Inster (visto che tanti anziani in casa al max una panda hanno) e per quell’unica vacanza all’ anno si starà un pochino stretti ma non muore nessuno.

    2. Mettici anche il delirio che deve subire un condòmino per mettere una wallbox in un box privato e vedrai che la % cala ulteriormente. poi certo se parliamo di villette bifamiliari con fotovoltaico e “a casa mia faccio quello che voglio” ah beh , allora raggiungiamo anche il 100%. io posso parlare per quella che è la mia esperienza e dei miei conoscenti “stretti”. Di appartamenti ne abbiamo, tutti di proprietà. NESSUNO ha la corrente “privata” e alcuni mano la corrente proprio. Complessi dagli 80 – 200 box auto privati. E si parla di città al nord da 200k persone, mica il paesino di Pizzocalabro

        1. Antonio gobbo

          Più che lungimiranza direi dalla capacità economica e dall’età media dei condomini, dove sta mia figlia la maggioranza sono tuttj pensionati e un terzo sono in affitto, quelli più “lu gimieanti” hanno una panda di 15 o più anni, non so cosa prendano dj pensione ma quello che so dj certo è che nell’ultima assemblea condominiale hanno bocciato tutte le proposte di migliorie proposte (la wall box condominiale non era fra quelle proposte), il viale dj questo condominio ha quasi tutti palazzi con la stessa anzianità, la vedo dura fare spese aggiuntive per una colonnina condominiale .
          se la maggioranza con ogni probabilità manco conosce che esistono auto elettriche (esagero ma mica poi più dj tanto)
          Forse nej nuovi cantieri residenziali con persone più giovani … ma vista la demografia italiana dubito che ce ne siano molti.

          1. Antonio.
            Purtroppo le amministrazioni dovrebbero poter far bypassare le recalcitranze dei condomini, quindi proposta progetto, fatto bene da ingegnere, in modo che possa essere presentato agli inquilini e approvato, ma poi,come sempre, chi vorrebbe pagare/partecipare? I non aderenti, dovrebbero poi essere esclusi dal poter utilizzare… un bel grattacapo.
            Bello a dirsi… ma a farsi, un po’ meno, la proprietà privata è di difficile gestione.

            Su tutto, purtroppo i mezzi pubblici, che non aiutano, e il cambiare abitudini che è ancora più difficile da accettare, sopratutto se in qualche modo imposto.

            Per i veicoli, ci sono diverse segmento A, che potrebbero comunque entrare nei vecchi box.
            500, Spring, smart, Leapmotor T03…BYD… piano piano…

          2. Antonio gobbo

            Fede si è vero che ci sono alternative, purtroppo il nodo principale dell’allacciamentk elettrico comunque rimane, inoltre le alternative sono ideali per una seconda macchina, sempre ammesso che la “moglie” voglia una citycar … la mia quando ga cambiato il suj RAV4 voleva una MG HS (4,65 metri di macchina) e alla fine l’ho convinta ad “accontentarsi” di una ZS fullhybrid che è solo 4.45 metri 🙂

  4. Finalmente qualcuno ha messo nero su bianco il fatto che le colonnine da noi costano quasi il doppio rispetto ad altri paesi europei.
    I prezzi attuali sono frutto di accordi tra fornitori e anche il fatto non vengono utilizzate, non perché non ci sono auto eletriche, ma perché la maggiorparte delle auto eletriche attuali sono Tesla e caricano ai SUC perché sono più scomodi ma più convenienti.

    1. il doppio rispetto a quali paese nello specifico? Germania? Croazia? Danimarca? Belgio? Svizzera? Austria? UK? Svezia? Spagna?

  5. Nel frattempo, in una dimensione parallela , Supercharger Tesla (ad esempio quello di Padova ), ricariche a 0.42€, e 0.36€ off-peak . Funzionano, basta attaccare il cavo, hand-shake di 5-6 secondi, non c’è coda, servizi dell’Hotel comodi …

    1. Per chi non conosce questo marchio poco noto, è lo stesso che da 3 giorni ha una decina di Robotaxi che portano in giro persone a sud di Austin, Texas. Senza LIDAR o spremiagrumi giganti sul tetto, alla faccia dei soliti rosiconi che dicevano che non era possibile! (-:

      1. se evitava di finanziare l’elezione di Trumpo in ogni modo, e con tutto quello che ne sta conseguendo sull’economia mondiale, le energie fossili, e sulle tensioni belliche, forse per noi peones era meglio che avere suoi i robotaxi un anno prima dei competitor? non so, non riesco a decidermi, forse forse meglio avere i robotaxi un anno prima?

        1. boh … in tutta sincerità non saprei dire come sarebbe andata per voi peones (parole tue eh ), non ho esperienza a riguardo.

        2. ah beh … se non faceva vincere Trump “Drill baby drill” e rimanevano le politiche incentivanti F.E.R. + BEV magari gli USA non perdevano definitivamente la corsa tecnologica con la Cina (avrebbero potuto puntare prima anche su autarchia per “terre rare” – di cui sono pieni, ma senza le necessarie catene di estrazione e lavorazione).
          Sicuramente non avrebbe depresso (se non ucciso) le vendite di BEV di tutti i car-makers in USA, in cui avrebbe comunque dominato Tesla (che senza le uscite “filo-nazi” di Musk avrebbe mantenuto l’indiscutibile leadeship tecnologica e commerciale).

          Magari avrebbe avuto migliori opportunità anche per continuare ad espandere la propria rete di ricarica in molti più paesi nel mondo…..

          A volte esser “visionari” nella tecnologia non vuol dire “vedere bene il futuro” e forse neppure esser ben consci del presente.

      2. Ivone, Francia

        Sarà anche senza LIDAR e altri sensori, ma richiede la presenza di un “safety monitor” all’interno del veicolo, un dipendente Tesla siede sul sedile anteriore destro (passeggero) per supervisionare e intervenire se necessario. Inoltre il servizio viene sospeso quando piove.

        1. No, il servizio non viene sospeso quando piove. Si riservano di sospenderlo in caso di meteo particolarmente inclemente. Visto che le auto con FSD Supervised viaggiano regolarmente con il mal tempo, sarà da vedere quanto “brutto” dev’essere. Se succederà.

          Il Safety Monitor seduto a fianco è un passeggero, supervisiona appunto, e forse si dice abbia la possibilità di premere un pulsante per arrestare la corsa in fretta. Gli altri due bottoni sul display touch sono gli stessi a disposizione dei passeggeri dietro.
          Si rammenta che Waymo all’inizio e per vari mesi aveva persone sedute dietro al volante, veri e propri Safety Driver.

    2. Antonio gobbo

      In effetti i SUC sono più convenienti
      In Italia, i prezzi medi si aggirano intorno a 0,46 €/kWh, ma possono variare a seconda della posizione e dell’orario. Tariffa media presa da https://www.google.com/search?q=costo%20ricarica%20supercharger&ie=utf-8&oe=utf-8&client=firefox-b-m
      Il problema è che i SUC sono si vicini ai caselli autostradali ma sono comunque un numero limitato e in molte regioni troppo lontani dalla propria residenza da renderli poco attrattici/convenienti

      1. I caricatori veloci non servono vicino a casa, ma in viaggio e quindi prima sulle maggiori direttive e poi eventualmente ovunque possibile.

        Non sono pensati per l’uso prevalente come ricarica auto : per quello servono ricariche a casa o ufficio , o magari più capillarmente ma comunque lente , in A/C.

        1. Antonio gobbo

          Forse non ci suamo capiti, io rispondevo al tuo commento riguardo alla economicità dei supercharger non ho mai detto cge le fast o i suoercherfer siano la soluzione ideale per chi nkn può ricaricare a casa, so benissimo anch’io che servirebbero moltissime AC a prezzi supercalmuerati in modo da ricaricare la notte, purtroppo questo è un sogno attualmente irrealizzabile, per cui teniamoci le colonnine attuali ed anzi da un certo punto di vista meglio che si vendan poche BEV ePlug in altrimenti sai le code per le ricariche ci saebbero

  6. Alessandro D.

    -Troppa disparità tra i costi della ricarica a casa e alla colonnina-

    Roma; C.S. 24/06/2025
    “A seguito dei rilievi stampa che denunciano una eccessiva differenza fra i prezzi necessari per la ricarica domestica e quelli praticati presso le pubbliche colonnine, Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica annuncia che per raggingere al meglio gli obiettivi fissati quanto prima si attiverà nel doveroso e ormai inderogabile riallineamento delle tariffe in essere, tramite l’adeguato innalzamento della tariffa domestica”.

    1. intanto sono stati inviati i carabinieri a indagare, con l’ordine di verificare e annotare sul posto i prezzi od ogni colonnina di ricarica

      1. eh no .. vedrai che gli investigatori verranno subito “dirottati” ad investigare come mai son bastate delle ipotesi di blocco di Hormuz per far aumentare fino a 2.3€/litro i rifornimenti in certi distributori (nonostante il prezzo WTI/BRENT sia abbastanza stabile su quotazioni normali… non certo i quasi 100$/barile di qualche anno fa quando toccarono stabilmente questi valori… ed all’epoca si ipotizzò che potesse pure raddoppiare ! ).

        https://www.ilgazzettino.it/economia/news/benzina_gasolio_prezzi_commissione_allerta_rapida_carburanti-8914802.html

      2. Alessandro D.

        -intanto sono stati inviati i carabinieri a indagare, con l’ordine di verificare e annotare sul posto i prezzi od ogni colonnina di ricarica-

        -Marescià, qui sta scritto che “bisogna inquadrare il codice querre”…
        -Quale appuntato? Quest’?
        -No, querr’ marescià…

        1. sul sito del Ministero dove aperto un fascicolo dicono che hanno già fatto sopralluogo con fotografia ai prezzi sui display alle prime 74 di 15784 colonnine, e dai primi dati già hanno notato che alcune anche in località separate avevano lo stesso identico prezzo

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