Ricariche in autostrada: perché ce ne sono così poche e solo targate Free to X? E perché i prezzi sono così alti? Lo chiede Francesco. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it
Ricariche in autostrada: perché c’è soltanto Free to X? E perché questi prezzi?
“Qualche giorno fa, essendo proprietario di una BMW iX3 elettrica, ho chiesto alle relazioni con il pubblico di Autostrade per l’Italia quando si sarebbero viste le prime colonnine di ricarica nelle aree di servizio. La società mi rispondeva che su alcune tratte c’erano già alcune stazioni servite dal servizio di ricarica (ma molto poche). E che entro il 2023 la società autorizzata FREE to X avrebbe installato almeno una colonnina di ricarica ogni 50Km. In un primo momento non ho pensato chi era l’azionista o di quale gruppo facesse parte FREE to X, poi ho scoperto che è una società delle Autostrade per l’Italia?!?!?!?! E che i prezzi delle ricariche saranno di 79 centesimi di € per KWh. Non vi sembra troppo? La concorrenza dove va a finire? Mi chiedo e vorrei che tale mia considerazione fosse girata al parlamento italiano per una interrogazione parlamentare! Siamo al punto che in una misera città lungimirante trovi colonnine di Hera, ENEL X, Be CHarge, Tesla etc. ed in autostrada dovremmo avere sempre il monopolio di Autostrade per l’Italia??“. Francesco Galeppi
Rete di colonnine, monopolio e tariffe: ecco come stanno le cose
Risposta. Non c’è dubbio: l’installazione delle colonnine sulla rete autostradale è in grave ritardo. In particolare nulla è stato fatto durante la disgraziata gestione Benetton di Autostrade per l’Italia (ASPI) e ora si sta cercando di recuperare con questa nuova società, Free to X. Al momento sulla rete di ASPI risultano attive 9 stazioni. Di queste 7 si trovano in A1: San Zenone Ovest, Arda Ovest, Secchia Ovest, Secchia Est, Flaminia Est, Giove Ovest e Teano Ovest. Le altre due sono in A4 (Brianza Nord) e in A14 (Conero Ovest). Entro fine 2023 le stazioni dovrebbero arrivare a 100, vedremo se l’obiettivo verrà raggiunto. Quanto al tema del monopolio, è già previsto che altri gestori potranno installare le colonnine nelle aree di servizio. Ma ancora non sono state bandite le gare, per i soliti problemi burocratici italiani, in questo caso indipendenti da ASPI. Infine, il tema dei prezzi: Free to X non determina le tariffe, che dipendono da quanto concordato con il gestore con cui siamo convenzionati tramite app o card. Ovvero Duferco, Enel X, evway, Nextcharge, Neogy, Be Charge e Hubject.
Avendo la necessità di effettuare un viaggio di lavoro a Sassuolo, ho acquistato il pacchetto di Enel X da 145 kwh (0,31 al kwh).
all’andata con la mia Ioniq 5 ho caricato dal 48 all’84% in circa 20 minuti (il tempo di una colazione) alla Free to X di Secchia Ovest che avevo già utilizzato in precedenza.
al ritorno mi sono fermato a Secchia Est (nuova installazione con 4 colonnine ultra fast e 1 solo fast) per un rabbocco, piu’ per curiosità che per necessità.
se ci si organizza si riesce a spendere meno, certo che 0,79 è un costo eccessivo.
per viaggi lunghi comunque la ricarica in autostrada è molto comoda e i tempi di sosta non sono diversi da quelli delle auto termiche
Mi sembra che anche gli altri distributori applicano prezzi più alti per i carburanti ma nessuno si è mai lamentato, detto questo il motivo che da qualche tempo sostengono è che Fast da 150kw in su servono a pochi e fanno solo aumentare il prezzo del kWh, ora lo toccate con mano.
Eh si, ma come si può pensare di gestire un futuro traffico autostradale con sole colonnine da max 150kw? Soprattutto se chi ha auto popolari deve fermarsi ogni 100km per un rabbocco di venti minuti,un povero pazzo che ha una city car e vuol tornare dai parenti al sud per un weekend.. Le code da 4 ore fermi sotto il sole quando vedi che la batteria cala continuamente e non sai se arrivi alla successiva area di sosta se dura ancora troppo.. In autostrada servono e tante e magari una presa da 3kw a ogni colonnina sos per le emergenze, altrimenti servono un numero di mezzi enorme per le emergenze soprattutto all’inizio quando molti non sapranno come gestire i navigatori con le tappe forzate etc
Alla fine, il progetto che stan perfezionando di corsie con carica ad induzione potrebbe veramente essere la svolta, magari inizialmente solo la corsia lenta in modo da facilitare i trasporti pesanti su gomma e anticipare l’adozione e appunto in tutti quei casi di emergenza avere una carica minima costante può aiutare a non aver problemi in situazioni di traffico altamente problematico che non è cosa rara di sicuro
Se hai la citycar non te ne fai nulla di colonnine sopra i 100kw perché non lo sfrutteranno mai quindi che logica c’è nel fare solo quelle per le auto che hanno già grosse autonomie , semplice far pagare di più il presunto servizio, e far sboccare chi non è informato che non si carica alla velocità della colonnina ma alla massima velocità del auto salvo che la potenza della colonnina non sia inferiore alla potenza del auto, vedasi Be-Charge 0,45€ al kW con colonnine da 22kw e Enel-X 0,55€ con colonnine da 35kw figata le auto la maggior parte carica a 11kw quindi che senso avere 2 colonnine 22kw che ne potevano installare il doppio da 4 da 11 kW e magari si spendeva 0,35€ 🤷
Finchè legislatori e aziende non comprenderanno che ..
le colonnine di ricarica in Autostrada vanno LOGICAMENTE abbinate a impianti importanti di rinnovabli fotovoltaici e eolici
questo paese non solo non adrà avanti , ma avrà perso un’occasione importante di sviluppo
se all’inizio l’energia rinnovabile non verrà usata dalle auto elettriche , verrà comunque utilizzata dal paese
a regime io credo che la produzione di elettricità delle autostrade sarà sempre in maggioranza orientata alla rete più che alle auto
insomma autostrade e ferrovie , potrebbero diventare il più importante fornitore di energia elettrica italiano
cercare su youtube “Travel from Daejeon to Sejong by bike Watch it ”
i miei due cent interdisciplinari
certo… fotovoltaico alle 4 del mattino ed eolico a luglio sull’A1, non si muove una bava di vento..
e se propone di usare l’eolico prodotto in puglia, faccio presente che trasportare l’energia costa un botto
Meglio trasportare petrolio.
Ci sono già funzionanti in fase di test, turbine eoliche autostradali che recuperano dallo spostamento d’aria creato dalle auto, in particolar modo nelle gallerie ma anche sopra le teste delle auto accoppiate a pannelli.
Sistemi del genere ovviamente aumentano la resa con anche il vento naturale, abbini pale eoliche più performanti per il vento vero, se sulla a1 non c’è una bava di vento, stai pur sicuro che sulla cisa ci sarà vento praticamente h24 e anche bello sostenuto.
ricoprì tutti i guard rail di pannelli fotovoltaici, tutte le aree di servizio con tutti i parcheggi coperti da pannelli (senza più pompe di benzina si libererà anche un sacco di spazio in futuro per altri parcheggi), chiaro ci saranno sempre aree in ombra, li magari eviti e usi altre tecnologie.
Esistono i sistemi di accumulo per le energie, è abbastanza scontato che se alzi le rinnovabili devi andare di pari passo e non parlo di batterie al litio sotto terra che sarebbe folle, ma accumulo termico, batterie gravitazionali sia con acqua che con strutture.
Il trasporto di energia costa un botto… In che senso scusa? Lo sai che te già paghi comunque nel prezzo della corrente i costi di trasporto (dispersione manutenzione etc etc) e che già compongono il costo della tua bolletta? Non è che se aggiungi un eolico i costi di trasporto triplicano, al massimo si abbassano per i maggiori volumi… E di sicuro costa meno che costruire gasdotti oleodotti, trasportare gnl su nave attraverso l’oceano e acquistare fuori, pensa solo a quanti miliardi spendiamo in importazioni di gas e petrolio ogni giorno.. Pensa a cosa faremmo di infrastrutture rinnovabili con tot miliardi al giorno non spesi a livello nazionale che escono e vanno nelle casse russe nordafricane statunitensi o altro. Parliamo di diverse di manovre di bilancio.. In quanti mesi saneremmo il debito pubblico ad esempio?
Non so come stia la questione dei bandi, ma so che non c’è solo free to x in autostrada: ho personalmente caricato la mia zoe a un connettore ionity (pot. Max 250 kW), anche se a dei miseri 50 kW all’area di servizio di Versilia ovest sulla livorno genova
La A12 è gestita dalla SALT, non da ASPI.
Confermo il discorso dell’abbonamento flat charge. Se sai che devi fare un viaggio attivi l’abbonamento, con 145kWh in autostrada ci fai circa 700km, tornato dal viaggio disdici.
Visto i prezzi delle vetture elettriche, le si puo’ definire tranquillamente beni di lusso, mi sembra quindi corretto il prezzo proposto per le ricariche, ritengo che sarebbe corretto anche fare pagare il bollo.
E i benefici ambientali dove li mettiamo? Quelli se li gode anche lei, i suoi figli e i suoi nipoti.
dei benefici ambientali non gliene frega una cippa a nessuno… la ggente guarda solo il portafoglio… la ggente si infogna di spazzatura ai mac, fuma 40 sigarette al giorno e si fa le sue belle 2 botte il week end condite da 1 litro di gin tonic… e pensi che a sta gente gliene frega qualcosa dell’ambiente?
A volte mi chiedo come sia possibile che capiti in un paese dove se le installazioni di rinnovabili fossero continuate al ritmo degli anni a cavallo del 2010, oggi potremmo vantare una dipendenza energetica dalla Russia dimezzata.
Poi leggo certi commenti e mi spiego il perche’…
Lusso…Al posto di cambiare auto ogni quatto anni a fine ottobre abbiamo rottamato una diesel euro 3 (citroen C3) ci siamo permessi una twingo al costo del modello termico grazie agli incentivi e oltretutto sfruttiamo maggiormente l’impiano fv da 6Kw installato a fatiche e sudore nel 2012.
E diamo un esempio concreto ai ns. figli e benefici ambientali per tutti.
amen frà
Se uso quella colonnina con una Mitsubishi i-Miev da 8.000€ (prezzo che si trova come usato) è ancora un bene di lusso?
Una Dacia Spring nuova da 20.000€?
Per il bollo, potrei essere d’accordo con lei, purchè come parametro si usi l’impronta CO2 nell’intero ciclo di utilizzo + quantità di NOX, Particolato e Aromatici.
Non certo la potenza in kW che è un anacronismo antitecnico (nelle elettriche, tra l’altro, funziona al contrario: più sono potenti e più sono efficienti).
Le penalizzazioni per i beni di lusso, si sa, non hanno mai funzionato: chi può permetterselo, se lo potrà permettere indipendentemente dal costo mentre chi ha preso un certo tipo di bene per necessità e non per sfizio, ne pagherebbe il prezzo.
My 2 cents.
Se compri un Mercedes usato, devi comunque mettere in conto che è un’auto che ti costerà molto più in manutenzione e ricambi rispetto a una utilitaria, il fatto che usata perda valore non vuol dire che quando è uscita non fosse più costosa del normale, solo perché compri una Ferrari passata da venti proprietari e vale 30k,non è che non è più una Ferrari, oggi della elettrica che vale 8k euro se fai un incidente e danneggi sciaguratamente la batteria, ti chiedono molto più del valore dell’auto.
Apiso, dal suo acuto commento, urge una seria risposta! Io ovviamente, parlo per me e non per tutti i possessori di auto elettriche! Io non sono un miliardario, ma bensì un pensionato che ha lavorato e versato contributi per più di 42 anni! Contributi che mai avrò restituiti per quel che mi resterebbe da vivere! Acclarato questo, io ho già na EV pur non essendo uno dei ricchi del pianeta, ma un povero ed umile pensionato! La EV cerco di usarla in modo da risparmiare quanto più possibile (visto che non sono un miliardario)! Parliamo ora di ciò che mi accade spesso; bloccati nel traffico cittadino, il motore dell’auto elettrica di spegne totalmente, mentre chi sta davanti a me ha un diesel, euro meno 10, che butta fuori dallo scarico non so quali sostanze tossiche (perché non ho un laboratorio chimico dentro il naso) ma sicuramente sicuramente puzzolenti e soffocanti! A suo dire e per quanto lascia trapelare dal suo commento, questi utenti che inquinano, sono da premiare perché hanno un auto che vale meno che zero! Bene, le chiedo: ma lei, che futuro vuole lasciare ai suoi figli e nipoti? Un pianeta invivibile? Già la terra è compromessa di suo a causa del menefreghismo umano, ci mettiamo anche che qualcuno la peggiora di più con guerre e bombe inutili, ci manca che qualche testa gloriosa si alzi la mattina e usa pure l’atomica; ed il quadro è completo! In chiusura, io non sono un riccone, che spende soldi inutilmente su auto elettriche! Io cerco, dove possibile, di ottimizzare tutto ciò che posso! Spendere meno quando utilizzo l’auto e salvaguardare la salute del pianeta che ci sta sotto i piedi! E di ciò non chiedo certamente un premio!
Caro Francesco Galeppi, per ricaricare a prezzi MOLTO convenienti ti consiglio di acquistare un abbonamento a Forfet, funzionano cosi:
Con un gestore, ad esempio, paghi 45€ IVATI ed ottieni un credito di 145 kWh che dura un mese, lo puoi usare ANCHE sulle colonnine ultra di FREE to X. per cui ricarichi a soli 0,31 €/kWh.
Non sono care, pagato con enelX 0.31, basta attivare una flat small o large… Non hanno vincoli si attiva e disattiva.
le info delle flat sono disponibili solo accedendo all’app juice di enel X
essendo con Becharge, anche loro hanno flat. ed il costo è sempre come sopra 😉