Ricaricare il camion non è semplice, soprattutto a causa delle dimensioni, e l’infrastruttura deve essere dedicata, con stalli idonei. Il camionista deve sapere dove realmente può ricaricare. Una soluzione è offerta da MAN eTruck che ha realizzato la mappa delle aree idonee e un sistema di pagamento e fatturazione semplificato: MAN Charge&Go.

Entro fine 2025 saranno 1.000 le stazioni idonee per ricaricare il camion elettrici
Oggi sono numerosi i camion elettrici che oscillano tra i 500 e i 600 chilometri di autonomia (leggi qui) e spesso vengono usati in tratte dove si ricarica in “casa” e nel punto d’arrivo, ovvero negli spazi del cliente o fornitore. Ma per rotte interregionali serve una struttura adeguata che permetta di ricaricare soprattutto in funzione della sosta obbligatoria
MAN Charge&Go, sottolinea l’azienda lanciando il lancio del servizio, «è ora disponibile per tutti i clienti, indipendentemente dalla marca».
La sua utilità è semplificare la ricerca di punti di ricarica compatibili con i camion in tutta Europa. Ma come siamo messi? A Mantova abbiamo partecipato al taglio del nastro di Milence e altri investimenti sono in corso su altre località.
In Europa la rete di ricarica compatibile con i camion conta circa 650 stazioni. Entro la fine del 2025, sottolinea l’azienda, «conterà circa 1.000 stazioni di ricarica conformi allo standard eTruck ready».
Quali sono le caratteristiche di questo standard? «La manovrabilità, i limiti di altezza e il peso sono tra i criteri di eTruck ready».
Nella mappa digitale MAN Charge&Go, i punti di ricarica compatibili con i camion sono elencati su due livelli: eTruck ready ed eTruck limited. Il primo mostra punti di ricarica per camion senza restrizioni, i secondi contrassegnati come limited presentano restrizioni, ad esempio in termini di lunghezza del veicolo.
La carta di ricarica aperta a diversi fornitori di energia
Come a Mantova, tariffa da 0,39 euro, il costruttore sta lavorando a prezzi attraenti dell’energia e alla semplificazione del pagamento. Ha realizzato una carta di ricarica accettata nei punti di ricarica di diversi fornitori.
L’autista dell’eTruck si autentica alla stazione di ricarica con la carta corrispondente e il pagamento viene gestito in background. Insomma il servizio di ricarica è stato sviluppato in modo che anche le flotte miste possano usufruire dell’offerta.
La fatturazione vede un documento mensile che «fornisce una panoramica dei costi di ricarica per l’intera flotta presso tutti i punti di ricarica utilizzati». MAN Charge&Go utilizza la rete di ricarica con i partner di TRATON Charging Solutions. «Questo garantisce condizioni vantaggiose per gli utenti e i clienti beneficiano dell’assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, degli esperti di MAN Mobile24».

I privati sono al lavoro, ma chiedono l’aiuto degli Stati per arrivare alla decarbonizzazione del trasporto merci
Oltre MAN eTruck tutte le case produttrici sono impegnate nel facilitare la decarbonizzazione del trasporto merci. Ma non basta. Si chiede l’aiuto della politica. «Per facilitare il passaggio dei clienti, è ora fondamentale che la politica promuova l’espansione del mercato e crei un quadro finanziario affidabile a tal fine».
In concreto: «L’Europa necessita di almeno 50.000 punti di ricarica pubblici entro il 2030».
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Recentemente ho attraversato la Svizzera e ho visto alcuni camion elettrici. Da noi non mi è ancora capitato.
La logistica è da sempre attentissima al risparmio e molti si sono già fatti i conti. Se hai tratte ben definite o ripetitive e il percorso è attrezzato il camion elettrico ci sta a pennello. Meno manutenzione, più potenza, più risparmio.
io ne vedo sempre uno che ricarica alle 11 del mattino all uscita di Valle del Rubicone è un terzista di Bartolini ne vedo uno che prende l autostrada ad Imola è di una cooperativa del posto.
ma come ho già detto ha Basilio in particolare in autostrada hanno sbagliato gli stalli dove c’è la pensilina non ci stanno sotto e non ci stanno in lunghezza ne ho trasportato uno da Riccione a Padova ho caricato ad Adige est ero parcheggiato sul pedonale
Ma sei sicuro che siano stati pensati anche per i camion?
Negli interporti / truck village / aree sosta su strade ed autostrade uso TIR andrebbero sempre previste obbligatoriamente colonnine di ricarica con tanto di produzione ed accumulo locale (così da evitare problemi di rete ed anzi stabilizzarla con grandi capacità).
Certo è che, data la struttura simile tra motrici si potrebbe anche arrivare ad un sistema di battery swap per agevolare le ripartenze “veloci” (stesso discorso per bus passeggeri che potrebbero procedere così ai capolinea di sosta/parcheggio). NIO & CATL dovrebbero sfruttare qualche brevetto..
questi sono e-truck in uso in Austalia, batterie swappabili usando banali muletti e collocate in basso nella motrice 🙂
https://www.vaielettrico.it/ricaricare-il-camion-non-negli-stalli-auto-la-mappa-di-man-chargego/
il camion “grosso” da 97 tonn di carico totale con rimorchio (se ho capito è il doppio del normale) ha 2 batterie swappabili, ognuna da 620 KW-h e 2,1 tonnellate (i TIR europei elettici hanno 1 batteria da 600 KW-h)
in rete vedo poi video di E-Truck con batteria swappabile ma messa in verticale e in alto, dietro alla cabina, cambiabile con un paranco, sistema di derivazione cinese