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Ricaricare a Milano, sapessi com’è strano…

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Ricaricare a Milano un’auto elettrica (o ibrida plug-in) non è un gioco da ragazzi. L’ennesima testimonianza in un report di Automotive News Europe.

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Il titolo della corrispondenza di Automotive News.

Ricaricare a Milano: le colonnine sono poche…

Automotive News è un riferimento importante per gli addetti ai lavori del mondo delle 4 ruote. E probabilmente questa corrispondenza da Milano di Andrea Malan servirà a spiegare perché le vendite di auto con la spina in Italia crescono così lentamente. Persino nel capoluogo lombardo, considerato spesso un’isola felice, ricaricare è spesso un’impresa e i costi sono tutt’altro che trascurabili. Il primo problema è che le stazioni sono poche: in tutto 133, ciascuna con due allacci, per una media di un punto di ricarica ogni 5.260 abitanti. L’idea del Comune è di arrivare presto a 200, un cifra che non porterebbe Milano a standard europei. Malan fa il paragone con Monaco di Baviera, che con una taglia di città simile dispone di 500 stazioni. Che è poi il target che il capoluogo lombardo si era dato per il 2020.

…troppo spesso fuori servizio o occupate da abusivi

fSi potrà obiettare che il parco circolante di EV non è quello della Germania, ma in realtà i problemi non finiscono qui. Perché anche nella civilissima Milano, in cui trovare un parcheggio è un’impresa, dilaga il vizietto di sostare con auto a benzina o a gasolio negli stalli destinati alla ricarica. E i veri automobilistici elettrici, oltre al danno, subiscono la beffa, perché in alcune stazioni viene applicata anche una tariffa di sosta, che si aggiunge al costo dei kWh. E per di più capita spesso di trovare le colonnine fuori servizio.

ricaricare a milano Il leader di mercato è l’utility A2A, con 54 stazioni, molte delle quali sono in via di sostituzione. Con le più obsolete, capita che la ricarica si interrompa poco dopo l’inizio, senza che con la app ci possa fare alcunché. Va molto meglio con le nuove colonnine, ma il processo di sostituzione, riferisce Automotive News, va a passo di lumaca. Anche le tariffe, secondo Malan, non sono il massimo: 0,37 euro/kWh per A2A, 0,40 per BeCharge. E una reale concorrenza, anche con Enel X, qui ancora non si vede.

SECONDO NOI. Qualche settimana fa abbiamo parlato della vergogna di Roma, con centinaia di colonnine pronte, ma mai attivate. Milano sta un po’  meglio, ma è ancora lontana dagli standard europei. Malan conclude il suo articolo spiegando che, in queste condizioni, un’ibrida plug-in è più rassicurante di un’elettrica pura. E questo spiega perché molti ancora non si fidano. Tanto più che persino la potenza erogata in alcuni test si è rivelata deludente. C’è tanto lavoro da fare…

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