Ricarica troppo cara, l’elettrica non la compro

Ricarica troppo cara, l’auto elettrica non la compro, anche se c’è un modello che mi piace assai. È quel che ci scrive, irritato, un lettore lombardo. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

ricarica troppo caraDa scettico ero diventato favorevole, per un modello che mi piace molto, ma a questi prezzi…

“Grazie anche hai vostri contributi, ma soprattutto a un modello di auto che mi piace molto, sono passato ad essere da scettico a ‘quasi’ favorevole all’elettrico. Insomma, sono stato spinto ad approfondire l’argomento. Ho visto anche qualche VIDEO vostro, perché riguardava appunto il modello di auto che vorrei acquistare. Ma passiamo al quasi,  osservando i prezzi, folli e dire poco. In questi 3 anni sono spariti i pacchetti-abbonamento vantaggiosi, tranne qualcosa che di vantaggioso ha poco o niente.  Leggevo in un vostro articolo che il motivo del prezzo alto è il poco utilizzo delle colonnine. Di solito per la legge di mercato dovrebbe essere al contrario, anche perché la maggior parte delle colonnine sono state istallate con i fondi del PNRR, di conseguenza non c’è niente da ammortizzare.
Il problema è sempre lo stesso: le grandi aziende vogliono fare massimi profitti (con il benestare del governo)e a pagarne le spese è sempre il povero cittadino. E allora se il parco circolante delle Bev e il piú basso d’Europa la risposta è sotto gli occhi di tutti. Scusate lo sfogo, ma se si vuole agevolare il passaggio all’elettrico ci vuole più trasparenza e soprattutto più onestà da parte degli attori principali di questa transizione ecologica“. Geom. Alfio Fabio Cannavò, Mede (Pavia)

ricarica troppo caraRicarica troppo cara? Servono più concorrenza e più EV in circolazione

Risposta. Abbiamo scritto più volte delle accuse che si rimpallano costruttori di auto e gestori delle ricariche. I primi dicono che le elettriche non si vendono perché le ricariche sono poche e troppo care, i secondi che le colonnine sono costose perché i clienti sono pochi e gli incassi modesti. Nelle ultime settimane qualche segnale positivo c’è stato, perché un po’ tutti i gestori hanno limato i listini.
Da ultimo A2A che, dal 9 giugno per 4 mesi, nel profilo e-Moving ha portato a 0,49€/kWh le stazioni Quick e a 0,55€/kWh le Fast. Ma bisogna fare di più, man mano che il parco circolante cresce. E grazie anche a una maggiore concorrenza. Infine: solo una parte delle colonnine, non certo la più rilevante, è stata installata con fondi del PNRR.
Giorgia Meloni (foto: Presidenza del Consiglio dei ministri).

– Leggi anche: incentivi alle auto elettriche anche nel 2025? Il Governo ci sta pensando, i soldi ci sono

Visualizza commenti (24)
  1. Ora ogni gestore dicolonnine fa quello che vuole…È il Far West. Manca un’Autorità statale tipo quella per le telecomunizione che regolamenta. Vi ricordate anni fa i costi altissimi delle telefonate.
    Inoltre tanti si lamentano che ci sono poche colonnine…la realtà è che sono quasi sempre vuote e quindi i costi di a.moramento dei gestori sono più alti di quelli che pensavano.

  2. I supercharger di tesla sono attorno a 50c/kwh (a spanne, non vado a controllare) e la corrente la comprano, poi abbiamo chi la corrente la produce e vende che tieni prezzi più alti; fatevi due domande…

  3. Io ho appena preso la Leapmotor T03, era da tempo che volevo una elettrica e ho approfittato che nella nuova casa riesco a caricare dal cancello del giardino (non è il massimo, lo so) e sono un che paga 0,50 €/kWh nella bolletta di casa e, di certo, non mi ha “spinto” il risparmio rispetto alla mia panda diesel, bensì tutti i restanti vantaggi dell’ elettrico, anche sull’impatto ambientale.

    1. Con ogni probabilità la mia prossima seconda auto di famiglia, pare proprio un’auto cittadina di gran valore e ricca di dotazioni tutte di serie. Fra un po’ scrivi alla redazione una valutazione sulle tue prime impressioni di guida di quest’auto, per la community sarebbe interessante e utile

    2. 0,5€/kWh con tariffa di casa non è tanto, è esagerato.
      Controlli i conti, e se la cifra è veramente quella, cambi subito il suo fornitore.

  4. Costi reali per ricariche auto elettriche attualmente, maggio 2025: consumo medio di 16 kWh/100 km, stando alti con una tesla Model Y RWD con cerchi da 20″ (caso peggiore) come esempio; ricaricando dalle colonnine pubbliche sotto casa in AC a 0.52 €/kWh (provider EVDC senza alcun abbonamento) si ha un costo di 8.32 €/100km, ricaricando ai Supercharger a 0.52 €/kWh in DC durante lunghi viaggi o gite (costo massimo raggiungibile per possessori di Tesla, partirebbe da 0.38) si ha un costo di 8.32 €/100km anche in questo caso, insomma il costo è come un diesel molto efficiente, non di più. Ricaricando a casa si dimezza il tutto quindi non c’e proprio storia. Bisogna aggiungere, come già detto anche da altri, il notevole risparmio annuo su bollo, tagliandi, manutenzioni e in parte assicurazione casco. Si guadagna parecchio anche in comfort e piacere di guida, sostenibilità e salute. Chi guida un’auto elettrica fa bingo.

    1. Se poi si considera che tanti in autostrada ci vanno solo poche volte all’ anno..i consumi sono ancora più bassi…(i miei 218CV elettrici “bevono” Max 12.8kW per 100km in inverno..in città ancora meno).

      In inverno (quando ricarico anche alle “pubbliche”) uso i buoni ricarica accumulati con le spese al supermercato…a conti fatti chi non viaggia gratis (per mancanza di FV) abbatte parecchio i costi annuali delle ricariche.

      1. 8km al kwh in inverno ?!? Ma che auto elettrica hai ?!? Li faccio anch’io ma in primavera autunno perché in inverno non supero i 6km (Mini) e i 5km (eC4) e senza mai andare in autostrada e con due auto molto meno potenti dei tuoi 218cv. Sicuro di aver fatto bene i conti ?

        1. Sono quasi 30 mesi e 35000km…stessi percorsi, stesso modo di guidare (da sempre ..anche con le 7 td precedenti), stessi percorsi (o percorsi simili) con poca autostrada (non mi piace..non mi diverte)… però faccio foto al cruscotto da quando l’ ho presa…e non vado oltre i 13kWh in inverno e max 10.6kWhx100km in estate..
          In città (secondo il traffico..oscilla da 8.9 a 13.7..ma guidando tranquillo..non lotto ogni metro…ho sempre guida “predittiva” sui rallentamenti

        2. Il conteggio lo faccio nel modo (credo) più affidabile possibile e cioè azzerando il contachilometri parziale segnando tutti i kilowatt che metto nella batteria e dopo circa 1000 km fare la semplicissima divisione.
          Il dispositivo infotainment di cui sono dotate le nostre auto , e che già in un altra occasione ho definito una pistolata galattica , non a caso viene definito , per attendibilità, “indovinometro” .

          1. Leonardo (R)

            Per la precisione “indovino metro” è il nome dello strumento che visualizza la distanza percorribile rimanente (range, in inglese) mentre l’indicatore dei consumi fornisce un’indicazione diversa.

    2. E stiamo parlando, nell’esempio qui sopra, di una normale auto elettrica da oltre 300 cavalli e oltre 400 Nm di coppia, caratteristiche che un diesel molto efficiente non ha.

    3. 0,52€/kWh al SuC per una Tesla mi pare tanto; qualche giorno fa ho caricato al SuC di Arese, 0,43€/kWh, è il 20% in meno.

  5. da notare che spesso l’approccio alla “nuova” motorizzazione elettrica avviene per motivi emozionali (il modello che “piace”.. e fa approcciare al “nuovo mondo”) piuttosto che una scelta “di campo” (che fa poi superare molti ostacoli veri o apparenti). E’ anche questo il motivo (secondo me giusto) che ha spinto la Renault di De Meo a creare autovetture “emozionali” che fanno riferimento a storici modelli di successo (R4, R5, Twingo etc) ma in versione solo BEV: chi le vuole… si “adatta” ai prezzi ed alla modalità (così come chi compra Tesla… anche se ho letto di qualcuno che l’ha modificata “ibrida” ove omologabile…).

    Ovviamente per molti (che non possono usare la BEV in “zona comfort” con ricarica casa/azienda e saltuariamente HPC in giro) è una forte limitazione: anche quando il modello sarebbe acquistabile a prezzi ragionevoli, se poi si subisce il costo ricarica a prezzi pieni (ma chi l’ha detto? forme di risparmio ci sono.. almeno per chi fa la media europea dei km/giornalieri è possibile pareggiare i costi, guadagnando in comodità e salubrità per tutti).

    Io spero sempre che la curiosità e l’approccio “emozionale” verso i nuovi modelli BEV facciano ragionare consapevolmente sempre più persone e convincano all’acquisto almeno coloro che hanno case con posto auto … con o senza FV (che comunque consiglio sempre a chi ha anche questa possibilità sia “tecnica” – esposizione corretta – che “economica” .. e non se ne pentirà mai 😉😀👌🏼); a quel punto avremo una quota BEV pari agli altri paesi nostri omologhi… con un tasso d’uso HPC più idoneo a indurre un po’ di vera concorrenza ed un calo dei prezzi (giustificabilissimo anche in vista del continuo aumento produzione energia da F.E.R. .. ed a quel punto anche i gravi costi di installazione e manutenzioni non coperte da fondi PNRR sarebbero ammortizzabili velocemente).

    Speriamo avvenga abbastanza rapidamente.. ne va della resistenza delle nostre aziende collegate all’automotive (son tantissime… fino a chi fa ristorazione o altro ai dipendenti..che poi -stipendiati- possono comprare quanto serve in famiglia).. e quindi a supporto del PIL nazionale e i conseguenti servizi sociali e difesa etc etc 🙏🏼

  6. Ho espresso spesso, su queste e altre pagine, la mia opinione molto simile a quella del Sig. Cannavò.
    Suppongo che anche lui, come me, non abbia possibilità di ricaricare a casa (a me brucia molto: non posso sfruttare in questo il mio impianto FV).
    Per quanto mi riguarda, con una BEV andrei in pari con la mia attuale utilitaria, o troverei addirittura convenienza, solo se la ricarica alle colonnine (ultrafast, ovviamente, non avendo un “allaccio” né a casa né al lavoro) costasse meno di 0,40 €/kWh (che in giro per l’UE non sembra qualcosa di inarrivabile, ma qui in Italia invece è pura fantascienza).

    1. sig. Guacci ha calcolato anche la differenza di costi manutenzione (quasi irrisori) ed il risparmio del bollo (piccolo su utilitarie… lo so ) nel confronto?
      A me la mia BEV 218CV costa un’inezia rispetto all’utilitaria di mia moglie (che paga la maggior manutenzione e i 100CV del suo 1.200cc .. se “trasferisce” questi maggiori costi alla voce “ricariche” quanti km potrebbe percorrere, anche considerando le massime tariffe?
      Attualmente l’obiettivo di 0.50-0.65€/kW sono raggiungibili… magari lo “scoglio” è trovare colonnine comode presso casa o lavoro… Se trovasse una BEV (a km0 o ex demo) di suo gradimento e finanziariamente raggiungibile… potrebbe rifare i calcoli…

      1. Signor Damiano, il bollo mi costa 84 €/anno per il primo triennio, poi 168 €.
        I tagliandi sono 170 €/anno.
        Quando arriverà il momento delle revisioni, esse costeranno come con la precedente utilitaria: 90 € dopo 4 anni, e poi ogni 2.
        L’RCA mi costa 180-200 €/anno, in base alle promo che trovo di anno in anno.
        Le riparazioni e le parti a consumo sono molto economiche: la precedente Clio mi è costata in officine al massimo 2.000 € in 16 anni di vita (alla fine dei quali, data in rottamazione, ha fatto esclamare al capofficina del concessionario “ma è nuova!”).

        Sono cifre (molto piccole) che ho già calcolato: è per questo che ho scritto che il prezzo alla colonnina deve essere max. 0,40 €/kWh, per offrirmi convenienza.
        Non le avessi calcolate, avrei invece scritto “non oltre i 0,35 €/kWh”.

          1. Signor Damiano, io ho una casa in cui tutto passa attraverso il mio fotovoltaico: riscaldamento/raffrescamento, fornelli, e ovviamente l’alimentazione elettrica di tutto.

            Ho pure sempre e solo acquistato piccole utilitarie dai consumi molto bassi per un unico fine: ridurre al minimo le emissioni dei miei spostamenti.

            Non solo: spendo svariate centinaia di euro in più all’anno per l’alimentazione, evitando cibi da coltivazioni che non siano a km0 o che provengano da allevamenti intensivi.

            Tralascio tutto il resto, relativo ad abbigliamento, attività sociali e quant’altro: credo che l’antifona sia chiara.

            Per quanto mi riguarda, sono convinto di aver fatto e di continuare a fare per l’ambiente molto più di quanto faccia certa gente che fa il giro del quartere più volte, per mostrare a tutti la nuova Tesla fiammante.

            Non è la macchinetta termica a fare lo spargitore di tumori, così come non è la macchinetta elettrica a fare il salvatore della Terra.

            Certo una auto elettrica la prenderei volentieri, ma al momento non mi offre il giusto bilanciamento tra costi e benefici. Tutto qua.

          2. Non ho accusato di non fare abbastanza per l’ambiente lei… che con quanto scrive ha già fatto parecchio.. E’ un discorso più generale.. che se tutti quanti guardano ai pochi centesimi o euro in più che costa un rifornimento …. poi non si centrerà mai l’obiettivo fondamentale… che è fermare il disastro climatico…
            Avremo sempre la “scusa” che qualcosa ci costa di più … che è meno comodo… che le fabbriche possono continuare ad inquinare… le raffinerie a sversare carburanti, bruciare sostanze chimiche per produrre (come il famoso componente delle batterie BEV – in cui resta permanente e riciclabile- mentre invece vien bruciato nel processo di desolforazione dei carburanti)…
            Oramai siamo già oltre la soglia calcolata come “recuperabile”… lo sforzo sarà molto maggiore, i costi immani… ed i danni (e le vittime) che dovremo subire saranno ingentissimi (ed io son “contento” di non aver figli cui toccherà quel brutto mondo in arrivo tra pochi decenni). Tutto qua.

  7. Io con la mia macchina faccio circa 6km con un kw, anche pagando 0.50 vuole dire che, comparando il prezzo di un litro di diesel (1.75), vuol dire che è come fare 21km con un diesel di prestazioni elevate. Li faccio considerando che viaggio molto anche in città? dimentico che non faccio manutenzione all’auto mai, contrariamente ad un diesel.

    1. Fermo restando che con la mia elettrica il pareggio con la corrispondente termica ce l’avrei a ca 60 centesimi (ma ricarico a casa col FV, prevalentemente), ma dove lo paga lei 1,75 euro per un litro di gasolio, dalla Rolex ? Qua un litro di gasolio si trova a 1,585 e la benzina a 1,612 ….

      1. Ho sbagliato, siccome sono quattro anni che il benzinaio lo vedo se vado a bere un caffe’ al suo bar, non ricordo quanto costa esattamente un litro di gasolio. anche considerando 1.585, vuol dire che il paragone è 19 km, considerando che in autostrada si può ricaricare anche a meno di 0.5 al kw…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Incentivi auto elettriche anche nel 2025? Il governo ci pensa

Articolo Successivo

"Serve una piccola auto elettrica europea". De Meo rilancia il modello Airbus

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!