L’Antitrust multa l’Enel per abuso di posizione dominante nelle ricariche per auto elettriche. Un tema più volte sollevato da Vaielettrico.
«Le condotte poste in essere da Enel X Way Srl (poi confluita in Enel X Srl) ed Enel X Way Italia Srl, consistenti in una condotta di compressione dei margini, con possibili effetti escludenti degli operatori concorrenti nel mercato della fornitura dei servizi di ricarica agli utenti finali (MSP o EMP), costituiscono un abuso di posizione dominante», si legge nel bollettino dell’Authotiry.
Comprime i margini dei concorrenti minori: dovrà pagare 2 milioni 305 mila euro di multa
Nel dettaglio l’Agcm ha inflitto a Enel X e Enel X Way Italia, una sanzione amministrativa pecuniaria di 2.305.102,35 euro. Le due società del gruppo Enel contestano la decisione.
Per l’Autorità, la abuso di posizione dominante produce «una compressione dei margini di concorrenti altrettanto efficienti, i cui effetti potenziali investono la struttura del mercato, potendo ostacolare lo sviluppo e il permanere di una concorrenza effettiva nella fornitura di servizi di ricarica elettrica alla clientela finale detentrice di un’auto elettrica, anche da parte di soggetti non integrati a monte nella gestione di infrastrutture di ricarica, nonché potendo ostacolare la connessa innovazione nel settore dei servizi connessi alla mobilità elettrica».
La replica: l’Antitrust “non ha tenuto conto dello stato embrionale del settore”
«Prendendo atto dell’esito dell’istruttoria dell’Agcm per presunti comportamenti abusivi – replicano in un nota – Enel X ed Enel X Way Italia precisano di non condividere le conclusioni raggiunte, ritenendo che queste avrebbero dovuto tenere adeguatamente in considerazione lo stato embrionale del settore e le peculiarità del periodo interessato dal procedimento, con particolare riferimento all’aumento straordinario e imprevedibile dei prezzi dell’energia elettrica».
«La mobilità elettrica mantiene per le società un’alta valenza strategica ai fini del raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione – prosegue la nota di replica-, come dimostrano gli importanti investimenti sostenuti in questi anni per dotare il Paese di un’ adeguata rete infrastrutturale». Pertanto «Enel X ed Enel X Way Italia restano convinte della piena legittimità della condotta tenuta e sono confidenti di poter far valere le proprie ragioni nelle sedi opportune».
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MUlterei 1° il governo , 2° enel e distributore di corrente. Giusto il solo gusto del profitto è il loro pensiero fisso. Come fa Tesla a vendere la corrente a quel prezzo stracciato? Non ha investito tesla in colonnine? Gle l’ anno regalate?
Un ente statale che va a multare altri enti statali ed a dirgli che cono brutti e cattivi?🤣🤣🤣🤣
L’Antitrust non è un ente statale, così come non lo è Enel. L’Antitrust è una autorità indipendente, mentre Enel è una società quotata in Borsa che risponde alle regole di mercato, anche se il Mef è il socio di riferimento
Premetto che sto ancora leggendo il ponderoso documento dell’autorità (e mi permetto di suggerire alla redazione di linkarlo direttamente nell’articolo oltre a citarlo).
Mi sento di condividere alcune considerazioni dei commenti soprattutto in relazione alla marginalità della sanzione (stiamo parlando di circa 3 ore di utili netti 2024 del Gruppo Enel) sicuramente non esemplare e volutamente tale: probabilmente si vuole solo indicare un filone di azione e verificare se in linea di principio esso regga al vaglio della giurisprudenza.
In secondo luogo attenzione: in questo come in altri procedimenti antitrust, il consumatore finale non è minimamente parte in causa e non è mai considerato… nemmeno quando è stato evidentemente favorito dall’operatore maggiore che praticava tariffe troppo basse. Alzi la mano chi nel 2022 non correva a fare elettroni con l’abbonamento EnelX che in alcuni casi costava meno che a casa!
Qui si tratta del fatto che Enel faceva pagare agli MSP la corrente più di quanto la facesse pagare agli utenti finali, e gli MSP si lamentavano di non poter fare le stesse tariffe.
E da nessuna parte vedo considerazioni sul costo effettivo dell’energia.
Mettiamoci l’anima in pace: al prossimo rincaro i comunicati stampa daranno la colpa anche alla perfida antitrust oltre che all’ Europa.
“con particolare riferimento all’aumento straordinario e imprevedibile dei prezzi dell’energia elettrica” Che scusa ridicola: hanno raddoppiato le tariffe nell’estate 2023 proprio mentre il PUN dimezzava dopo gli aumenti del 2022… indifendibili. Peccato che comunque vada paghiamo e pagheremo noi
L’antitrust perderà l’appello e anche in cassazione …. Garantito al 100%
Questa volta ti do ragione.
L’antitrust si sveglia tardi e consegna a EnelX la migliore scusa per continuare a praticare prezzi alti e non “lesivi della [non] concorrenza”.
Inevitabilmente il miglioramento delle tariffe non arriverà da EnelX o ENI ma dalla vera concorrenza, come accaduto con la telefonia e con tempi lunghissimi dopo l’arrivo di Omnitel, Tre, Iliad, ecc.: se non fosse arrivata la concorrenza probabilmente ancora oggi pagheremmo 1€ al minuto per le chiamate.
Alla buon’ora. E comunque multa irrisoria… Ma soprattutto hanno obbligo immediato di dimezzare i prezzi all’utente finale? Quei soldi dovrebbero restituirli ai cittadini sotto forma di sconto massiccio nei prossimi 6 mesi e dal 7′ tariffa dimezzata rispetto ad oggi. Infine serve colpire anche ENI e in misura minore anche A2A che dopo essersi indignata inizialmente degli aumenti dei suoi 2 concorrenti, si è ben guardata di non adeguarsi.
Comunque una buona notizia
“Eppur si muove!” questa benedetta Authority!
-dovrà pagare 2 milioni 305 mila euro di multa-
Mi sono fermato qui. non serve leggere altro.
Mi vedo già l’Enel terrorizzata da 2 e 305 mila euro di multa.
Mi viene in mente il Dottor Male e il suo MILIONE DI DOLLARI! 😀
https://youtube.com/shorts/8H26qHVkvJk?si=YQlg0LpkfmSKv-j5
Ridicoli, iniziassero a dare multe per qualche centinaio di milioni allora sì le cose cambierebbero, ormai le aziende sanno che le multe sono irrisorie e continuano con i loro comportamenti sanzionabili.
1) Ottimo
2) Provvedimento di una rapidità impressionante
3) L’importo equivale al valore dello scarto delle unghie tagliate.
4) Farebbe il solletico se a pagarlo fosse direttamente il Ceo, ma lo pagheranno i cittadini, quindi….
5) … ed ENI, tutto bene? Sono quelli che hanno buttato milioni su milioni per prendersi metà del mercato per poi rinunciare a i passi successi e tenendo prezzi comunque sempre folli.
Serviranno altri 5 anni per sanzionarli?