Ricarica, la proposta di Repower Charging Net punto per punto

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La proposta di Repower Charging Net in presa diretta nel webinar organizzato da Vaielettrico in collaborazione con il gruppo energetico svizzero Repower. L’evento, moderato da Massimo Degli Esposti, ha raccolto un record di spettatori – circa 180 – molti dei quali sono poi intervenuti con domande per i relatori. Repower Charging Net è il circuito dedicato alla ricarica dei veicoli elettrici – privata ad uso pubblico – che ambisce a diventare il più capillare d’Italia. E già oggi conta circa 1.300 punti attivi. Per chi non avesse potuto partecipare, qui la registrazione video integrale, disponibile sul nostro canale YouTube.

Ambrogio Cassini, responsabile e-Mobility, e Sebastiano Di Carlo, responsabile sviluppo commerciale dei prodotti di Repower Italia, hanno illustrato obiettivi strategici e dettagli dell’offerta Repower Charging Net. Collegati da remoto, due partner del network – la responsabile relazioni esterne di Produttori Vini Manduria, Anna Gennari e il direttore del Rivoli Hotel del gruppo GHD – Gvn Hotel Division, Vito Andresini – hanno raccontato la loro esperienza sul campo, con un primo bilancio sulla stagione turistica appena conclusa.

«Repower è un operatore energetico di origine svizzera che ha più di 100 anni di storia e opera in Italia dal 2002 – ha esordito Cassini -. È attivo su tutta la filiera dell’energia, dalla produzione, soprattutto da fonti rinnovabili, alla vendita di energia elettrica e gas naturale». Ha l’ambizione di «anticipare i bisogni dei propri clienti, che sono le piccole e medie imprese italiane».

Repower dedica loro una serie di servizi ad alto valore aggiunto: Repower Charging Net è uno di questi e mira ad essere «un punto di riferimento per i servizi di mobilità, arrivando laddove altri operatori non riescono ad arrivare» ha aggiunto Cassini. L’obiettivo, è “diventare un punto di riferimento per le aziende che desiderano diventare destinations point e offrire servizi di ricarica ai propri clienti e al pubblico, partecipando attivamente alla diffusione del circuito”. Come? Con una soluzione più «democratica», economicamente accessibile e innovativa, che mette a disposizione degli imprenditori «un pacchetto completo di servizi per la ricarica da offrire ai loro clienti, ma polverizza sul territorio le decisioni di investimento, rendendole più alla portata».

Ma cos’è nello specifico Repower Charging Net?  Lo ha spiegato Sebastiano Di Carlo: «per entrare nel circuito chiediamo ai nostri partner una quota fissa, una tantum uguale per tutti, e un canone mensile in base alla tipologia dello strumento di ricarica scelto. Quindi non una vendita, poichè lo strumento resta di nostra proprietà, ma un abbonamento. In cambio, il nostro partner ottiene i ricavi delle ricariche erogate, che vengono riconosciuti mese per mese nella misura del 75%».

I dispositivi di ricarica sono di tre tipi e «coprono tutti i bisogni che possono emergere per i nostri partner» ha aggiunto Di Carlo. Sono: GIOTTO, una wallbox da 7 o 22 kW disponibile anche con cavo integrato; SYMBIOSIS, un prodotto  che si adatta particolarmente ad ambienti eterogenei e complessi; CoCo, wallbox in corrente continua a bassa potenza da 30kW, più veloce, può essere montata anche su palo ed è «particolarmente adatta alle  strutture ricettive».

Entrando nel circuito Repower Charging Net, ha spiegato Di Carlo, il partner ha poi a disposizione «tutta la nostra tecnologia di gestione, tanto che può quasi dimenticarsi sia del prodotto sia di come funziona». Infine ottiene «la massima visibilità attraverso la nostra app di ricarica Recharge Around e le altre app in roaming, italiane ed estere».

Per diventare partner di Repower Charging Net basta che l’azienda, a qualunque settore appartenga, disponga di almeno un posto auto, in proprietà o in concessione, che sia accessibile al pubblico.

I settori di business sono i più disparati. La Cantina Produttori Vini Manduria, cooperativa vitivinicola pugliese fondata nel 1932 e leader nella produzione del celebre “Primitivo di Manduria” riceve circa 10.000 visitatori all’anno. Dal 2018 è certificata per la sua sostenibilità e offre il servizio di ricarica Repower dal 2019. Oggi dispone di 4 postazioni di ricarica che sono al contempo «un motivo di attrazione in più per nuovi clienti e un servizio aggiuntivo per quelli abituali» ha spiegato Anna Gennari.

Nel bilancio della stagione turistica è stata «la visibilità ottenuta, più che i ricavi generati» il vero punto di forza di Repower Charging Net. Tanto che l’azienda, ha raccontato la Gennari, offre a clienti selezionati voucher per la ricarica scontata o addirittura gratuita.  Molto apprezzato anche il servizio di assistenza offerto da Repower, sia da remoto per gli e-driver, sia in loco per risolvere problemi tecnici e per la manutenzione.

Più che positiva anche l’esperienza di Vito Andresini che dirige il Rivoli Hotel (Torino) del gruppo alberghiera GHD – Gvn Hotel Division. L’albergo, che dispone di 300 camere e si trova nei pressi del casello autostradale, raccoglie i flussi di traffico dal Nord Europa e diretti verso il Sud Italia. Sempre più e-driver stranieri approfittano delle due postazioni di ricarica dell’ albergo durante il pernottamento. L’utilizzo, ha detto Andresini «è molto aumentato quest’anno nella nostra struttura e anche di più nei due hotel del gruppo in Val di Fassa,dove sono presenti altri due punti di ricarica. Segno che anche gli italiani cominciano a viaggiare in auto elettrica».

Il servizio di ricarica, ha aggiunto, è «una fonte di guadagno, ma soprattutto un servizio apprezzato nelle recensioni e un motivo di attrattività grazie alla visibilità nel circuito Intercharge». Ha concluso affermando che questa tecnologia  oggi rappresenta «quello che vent’anni fa potevano essere il wi-fi o la pay tv in camera. Un plus, che presto diventerà un servizio indispensabile». Quindi, meglio muoversi subito anticipando i tempi.

Rispondendo a una raffica di domande degli spettatori, Cassini e Di Carlo hanno fornito altre importanti informazioni.

  • Tutta l’energia elettrica erogata dai punti di ricarica Repower Charging Net è certificata da Garanzie di Origine.
  • Il costo dell’installazione e del collegamento al Pod aziendale è a carico del partner, mentre gli strumenti di ricarica restano di proprietà di Repower.
  • La tariffa di vendita applicata per la ricarica  è  0,48 euro + Iva. «Una tariffa equilibrata – ha detto Cassini – in grado di assorbire gli sbalzi della materia prima. Infatti non l’abbiamo mai dovuta ritoccare in oltre due anni di attività».
  • Non è indispensabile essere in fornitura con Repower per entrare nel circuito Repower Charging Net, ma è auspicabile da parte nostra!
  • La filosofia del network si può sintetizzare in «non serve sempre la ricarica più veloce, ma serve la ricarica giusta». Nei luoghi di destinazione come quelli aderenti a Repower Charging Net, si va dalle 8-10 ore di una notte in hotel, alle due ore di un cinema, un pranzo o una spesa settimanale al supermercato. Ognuno dei tre modelli di infrastruttura di ricarica – GIOTTO, SYMBIOSIS e CoCo – copre una di queste necessità.
  • I tempi di ritorno dell’investimento dipendono da più fattori, primo fra tutti il tasso medio di utilizzo della wallbox, oltre che i costi iniziali di impianto. È quindi molto azzardato indicare un tempo medio di ritorno sull’investimento, anche se diversi tra partner di Repower hanno già raggiunto questo obiettivo.
  • Tra la firma del contratto e l’attivazione dell’impianto intercorrono al in media un paio di mesi. L’hardware è già tutto a stock, restano le procedure burocratiche e i lavori di installazione.
  • La formula di Repower Charging Net potrebbe prestarsi in futuro anche all’elettrificazione dei posti auto condominiali, anche se è «una realtà complessa e i casi di successo sono pochi». Tuttavia il settore è interessante. Di Carlo e Cassini, infatti, sono al lavoro «per trovare la giusta chiave d’accesso».
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