In un garage alimentato da un unico POD del condominio, ma dotato di un sistema di contabilizzazione dei consumi singoli, posso montare una wallbox o è indispensabile installare un nuovo POD a me intestato? E’ la domanda del signor Pratesi. La risposta è sì, ma…Inviate quesiti e osservazioni a info@vaialettrico.it.
Ho il garage, ma in un altro condominio. Vorrei installare una wallbox, ma come?

Purtroppo faccio parte della schiera degli esclusi dal bonus che è stato polverizzato nel giro di poche ore.
Vi scrivo perché leggendo le vostre risposte riguardanti la ricarica nei garage, ho letto che necessitano comunque di POD privato, mi spiego meglio, se ho capito bene il proprietario del veicolo deve avere un nuovo POD adibito alla sua rimessa per la ricarica nel caso non potesse essere collegabile al contatore di casa.
Lo chiedo perché anche io sono in possesso di un garage che però è in un altro condominio, ovviamente c’è attualmente solo 1 POD per le utenze comuni e i conta watt parziali per ogni box.

Abbiamo un POD comune con la suddivisione dei consumi
Leggendo però la guida che è stata stilata da poco dall’ANIE (almeno mi sembra sia così che si chiama, scusate l’ignoranza) leggo che si potrebbe condividere 1 POD per più box in modo da abbattere parte delle spese (ovviamente con potenza a contratto idonea). Non ho capito però se è per forza necessario un nuovo POD o se è possibile utilizzare quello già esistente (già al servizio di tutti).
In più, nel caso di nuovo POD adibito all’uso ricarica auto elettriche per 1 o più persone, deve essere intestato anche quello al condominio oppure va fatto intestare solo da 1 dei condomini?
Grazie mille e spero di essere stato esaustivo ma soprattutto abbastanza chiaro nella domanda.
Mi raccomando continuate così che il grande lavoro che state facendo farà aprire gli occhi a tante persone, purtroppo però per adesso solo a quelle che hanno un minimo di pazienza nell’informarsi…..„ Pratesi
Le serve comunque il via libera dell’assemblea condominiale
Risposta- Non è obbligatorio installare un nuovo POD nè richiedere alcun benestare al condominio se l’utenza elettrica del garage condominiale è già alimentata dal POD domestico e se l’impianto che li connette è adeguato a sopportare il nuovo carico richiesto dalla ricarica dell’auto elettrica. Ma questo non è il suo caso.
In tutti gli altri, e per tutte le altre soluzioni, è necessario il benestare dell’assemblea condominiale. Visto che il suo condominio dispone già di un sistema di contabilizzazione per ogni singolo garage, pur riferendosi a un unico POD con contratto comune, lei potrebbe installare la wall box nel suo garage senza altri lavori. Potrà farlo, però, solo con il loro benestare dell’assemblea. Il problema potrebbe essere un potenza contrattuale insufficiente, mettendo a rischio di distacco tutto l’edificio.
Nuovo POD e nuovo contratto per “usi diversi”
In questo caso sarebbe necessario installare un nuovo POD con contratto di potenza adeguato e ad “usi diversi” da quelli abitativi, quindi con tassazione al 22% anzichè al 10%. Ciò comporterebbe anche lavori nelle parti comuni per i collegamenti elettrici, e a maggior ragione il consenso dell’assemblea.
Nulla vieta di suddividere la spesa con altri condomini interessati alla ricarica in garage. Molti produttori di wallbox prevedono soluzioni di questo tipo, con più caricatori connessi al medesimo POD e un unico software di gestione.
Sicuramente l’assemblea condominiale darà il suo diniego, a meno che la maggioranza dei condomini sia masochista.
E’ proprio uno dei casi in cui uno per l’elettrica è meglio non ci pensi nemmeno.
Temo proprio che da convinto passerà ben presto a disilluso e sconfortato.
Ma visto che gli incentivi sull’elettrico non ci sono più, presumo che la domanda fosse più per curiosità di sapere e che quindi l’idea se l’era già messa via prima. Ora magari definitamente….
Buon di Sergio,
dal suo commento m’è sembrato di capire che lei è un no BEV convinto e che se dovesse abitare in un condominio dove si presentasse un caso simile farebbe di tutto per convincere anche gli altri condomini a bloccare l’installazione di una wallbox.
Ora a mio avviso i residenti in condominio con posti/box auto dovrebbero avere la lungimiranza di predisporli per la mobilità elettrica che da qui a pochi anni sarà sempre più presente. Aggiungo un’osservazione, già oggi c’è l’obbligo di installare il fotovoltaico in un edificio soggetto a lavori di ristrutturazione e non escludo che non sia già presente una norma simile per le wallbox, ma anche se non ci fosse immagino che i legislatori a breve provvederanno visto che una maggiore diffusione della mobilità elettrica dovrà per forza di cose essere accompagnata da una capillare diffusione delle infrastrutture di ricarica.
Come ultimo punto anche se gli incentivi sono finiti ci sarà comunque qualcuno che deciderà di comprare un’elettrica.
La norma c’è già: tutti i condomini di nuova costruzione o oggetto di una ristrutturazione radicale hanno l’obbligo di predisporre per l’installazione di un impianto di ricarica il 20% dei posti auto.
Grazie Massimo di avermelo confermato.
Mi sembrava di averlo letto ma non ne ero certo.
Cortesemente, mi giri i riferimenti alla normativa così me l’appunto e poi con calma la consulto, visto che mi potrebbe servire
Leggi qui: https://www.vegaengineering.com/news/sono-obbligatorie-le-colonnine-per-auto-elettriche-nelle-nuove-costruzioni/
Sulla tipologia di contratto dipende dal gestore.
Servizio Elettrico Nazionale tassava usi diversi per alimentazione garage con IVA al 10% (bisognava produrre autocertificazione del non impiego di detta energia elettrica per usi diversi dall’alimentazione garage).
Duferco Energia tassa lo stesso contratto al 22%, può impostare il contratto come uso domestico non residente e l’IVA in questo caso è al 10%
Buon pomeriggio a tutti, alcune considerazioni:
1) è possibile la sub vendita di energia elettrica sia da un POD condominiale che da un POD personale verso terzi?
2) laddove il garage sia soggetto all’ autorizzazione di prevenzione incendi,ogni modifica radicale all’impianto elettrico va certificata ed implementata all’autorizzazione in essere? Più che altro, cambia l’aggravio del rischio al momento del rinnovo dell’autorizzazione stessa?
3) una eventuale modifica (come nel caso di specie) radicale dell’impianto elettrico,comporta anche l’installazione di un pulsante di sgancio affiancato a quello già in essere, sempre in autorimesse soggette all’autorizzazione dei VVFF?
Quanto sopra, evidenzia che oltre all’assemblea di condominio, ogni modifica all’impianto dell’autorimessa va posta anche all’attenzione del professionista responsabile della pratica antincendio. Sbaglio?
Infine: va aggiornata la polizza RC condominiale? In caso di maggiorazione del premio,lo devono pagare tutti anche se non interessati alla carica elettrica?
Questo anche per autorimessa.nkn soggette al certificato di prevenzione incendi?
Grazie
Francesco zillio
Padova