Si può installare una colonnina condivisa in condominio se è impossibile cablare ogni singolo box privato? Ce lo chiede Matteo dopo aver letto il racconto del professor Abbotto. Inviate i questiti a info@vaielettrico.it .
Da noi è impossibile cablare tutti i box

Mi spiego meglio. La storia alternativa all’articolo sul vostro sito è un condominio con i garage non collegati al contatore dei rispettivi proprietari. Cablare questi garage a ogni contatore sarebbe complesso e oneroso. Da qui l’idea di vedere se sia possibile mettere una colonna di ricarica di un operatore, come una colonna pubblica, ma solo ad uso del condominio in una zona libera dal transito (a occhio ci potremmo perdere un albero da ricollocare in una aiuola vicino). Sarebbe un’idea simile per costi a quella descritta per uso privato? Esistono esempi di colonne di ricarica condominiali?
Ma con l’appoggio di un altro condomino…

Dal poco che ho trovato, proprio ad uso condominiale non ho mai visto applicazioni e questo mi sembra terribile da portare in sede di assemblea, con magari persone poco vicine alla tematica. Forse avrei giusto l’appoggio di un altro condomino che lavora per un concessionario, che non sarebbe abbastanza ma almeno è qualificato.
Grazie ancora per lo straordinario contributo alla tematica e spero di ricevere qualche informazione o consiglio per dove andare a cercare riferimenti„. Matteo Sgherri

Nessun problema tecnico, ma negli spazi comuni serve l’ok dell’assemblea a maggioranza

L’intervento però, riguardando le parti comuni del cortile, richiede l’approvazione a maggioranza dell’assemblea condominiale.
leggendo questo articolo
https://www.vaielettrico.it/aetherna-con-sagelio-la-ricarica-in-hotel-e-chiavi-in-mano/
Mi viene da pensare che una telefonata a quelli che si occupano di Horeca. Perchè in fondo il principio è il medesimo. Semplicemente un condominio è un hotel dove i clienti sono sempre gli stessi.
-Mi viene da pensare che-
Il nostro amico Matteo potrebbe fare … eccetera.
Bene, abbiamo venduto auto elettriche, una tecnologia nata vecchia, senza neppure vedere la fattibilità delle infrastrutture. Mi immagino ricambiare Milano ad esempio, o produrre energia per auto con un’autonomia tragicomica in un sistema che non regge neppure i climatizzatori accesi d’estate. Nel mentre, con il costo di una wall per casa propria, costo del virino incluso, compri benzina sufficiente a fare 30.000 km con una ibrida. E i cinesi ridono, mentre altri paesi fanno marciare auto elettriche non energia prodotta dal carbone o dal nucleare. Da scompisciarsi. Poi abbiamo utilissime Tesla da 1.000 cv per farci 300 km.
Chi si candida a rispondere? Noi non ne possiamo più
Guardi, mi rispondo da solo. Renault Megane prestatami da un concessionario, 240 km di autonomia a 130 km/h. Morale: Milano – Roma 10 ore ricariche comprese, più una terza per poter viaggiare in città con un po’ di tranquillità. Morale: 130 kw ricaricati per 100 euro, in sostanza con una turbodiesel con 100 euro ci facevo 1.100 km. E ogni volta al duecentesimo km mi sembrava di essere Fantozzzi che anelava alla colonnina libera. Vedete voi.
Con tutto il rispetto, lei in auto elettrica è Fantozzi. Io, per esempio, 130 kWh li pago 40 euro; tre ricariche le faccio in meno di due ore; non ho mai consumato più di 20 kWh per 100 km.
In condominio, in presenza di posto auto assegnato. Ognuno non può farsi installare il suo punto di ricarica collegato al proprio contatore? O deve avere anche in questo caso l approvazione dell’ assemblea condominiale?
Come ha spiegato il lettore, nel suo condiminio il collegamento al contatore di casa comprterebbe costi insostenibili
Non mi tornano i conti…
Io ho un posto auto privato in condominio, avvisati i condomini in assemblea, ho ricablato il posto auto dal mio contatore fino in cantina e da lì alla presa che avevo predisposto anni fa. Ho solo aggiunto l’attacco a 3 poli industriale blu e sostituito il differenziale vecchio. Totale (lavoro dell’elettristista compreso) €200 +iva.
Come possa arrivare a oltre €1000 non lo comprendo!
Dite che un condòmino può transitare con conduttura elettrica dal suo contatore al suo posto auto attraverso parti comuni senza approvazione dell’assemblea?
Non si può. Se viene fatto è fuorilegge
No, bisogna avere un impianto e una struttura del box a norma. Io volevo mettere la wall box in garage e collegare un contatore a parte, non è possibile. In caso di incendio i vigili del fuoco devono scollegare la corrente dal contatore per tutti.
Inoltre servirebbe una impegnativa altissima.
Due articoli del codice civile regolano le aree comuni ed il loro utilizzo 1117 e 1102. Mettere colonnina su spazio comune ed a uso comune magari anche connessa alla corrente condominiale è follia secondo me.Ti fai wallbox personale su il tuo posto auto o garage connessa al tuo contatore; non si può per motivi tecnici abbonamento e carichi alle colonnine.
Perdonatemi se mi ripeto, l’ho già detto mille volte ma… mi occupo di gestione immobiliare. 😂
L’idea di una colonnina condominiale sulla carta è intelligentissima.
All’atto pratico nel giro di poco tempo si rivela disastrosa.
Riassumendo all’osso, una colonnina condominiale non serve a niente finché nessuno ha una macchina elettrica. Questo per motivi abbastanza ovvi.
Il guaio è che non serve a niente anche quando nel condominio cominciassero a esserci cinque o sei o più veicoli elettrici. Entro breve tempo una sola colonnina condominiale diventa del tutto insufficiente e, quel che è peggio, diviene rapidamente causa di liti e discussioni su chi deve caricare e quando e come e perché.
Non sono ipotesi, ma vi assicuro che sono cose già successe e documentate.
Tutti, ma assolutamente tutti i costruttori con cui mi capita di parlare hanno ormai serenamente abbandonato l’idea e dove possibile possibile partono subito con le predisposizioni per le wallbox all’interno dei garage privati privati.
La colonnina condominiale ormai viene considerata un extrema ratio da valutare solamente nelle condizioni più disperate e difficili. E, se possibile, pensando di metterne subito anche due se non addirittura tre.
Se metti il plurale (colonnine condominiali)?
Guarda, la questione è abbastanza banale. È tutto un rapporto del tipo numero di box/posti auto fratto colonnine.
Facciamo una colonnina ogni tre massimo quattro automobili?
Perché il guaio, se vogliamo, è di tipo “psicologico”.
Ovverosia, per farla breve, un sacco di gente vuole caricare anche quando non ne ha strettamente bisogno.
Però ne hanno diritto. Come si fa a impedirglielo? Non si può. La corrente la pagano e l’installazione della colonnina l’hanno pagata pure loro 🤷♂️
Di qui una buona parte delle liti.
Poi ci sono quelli che piantano lì la macchina e la recuperano con tutta calma il giorno dopo… Ma questa è un’altra storia.
È complicato. 🤦♂️
Una colonnina ogni tre condomini, due notti di 12 ore a testa per la ricarica, preassegnate. La settima notte a chi se la prende per primo. Il giorno (12 ore) libero. Può andare?
-Può andare?-
Si, ma giusto giusto. Solo se in alternativa al niente. E comunque non mette del tutto al riparo da discussioni e da necessità improvvise. Però se l’alternativa è il niente… certo, meglio così.
Ti racconto l’ultima che ho sentito in materia.
Condominio in centro a Milano.
Forse poco elegante a dirsi, ma non un posto dove si caricano le twingo e le spring.
Due o tre wallbox condominiali, progetto tutto ok, installate, funzionanti… parevano pure tante sulle prime.
A quel punto hanno iniziato a comprare le auto elettriche.
Tempo pochi mesi e a momenti fra condomini partono le lettere degli avvocati. 🤦♂️
Cioè, capisci? 🤦♂️
Capisco. Soprattutto una cosa: se c’è la possibilità di ricaricare di notte a prezzi accettabili, dal proprio garage o in strada davanti a casa, anche in Italia l’auto elettrica fa boom
Turnista in ospedale, se la N che mi è assegnata sono di turno e quella successiva reperibile e mi chiamano?
Meglio per lei: può fare il pieno di giorno, quando gli altri condomini sono al lavoro.
Ai tempi in cui i miei erano in Svizzera (primi anni settanta) c’erano i locali per fare il bucato in comune
Questi locali erano assegnati a turno.
Tornando alle colonnine, se ne potrebbero installare tante quanti sono i posti macchina (in questo caso a in AC a bassa potenza Max 3,7kWh ed in serie in modo da far adeguare l’assorbimento) oppure un numero limitato da assegnare a turno.
Problema risolto
Piccola osservazione, prima o poi questi lavori andranno fatti. Aggiungo che se l’andamento della diffusione delle auto elettriche crescerà velocemente (e lo farà da qui ai prossimi 3 anni) poi sarà più difficile trovare tecnici per l’installazione vista la maggiore richiesta.
-Tornando alle colonnine, se ne potrebbero installare tante quanti sono i posti macchina (in questo caso a in AC a bassa potenza Max 3,7kWh ed in serie in modo da far adeguare l’assorbimento)-
Assolutamente d’accordo. Però poi sorge un altro potenziale problema, che in questa sede non ho affrontato, e che riguarda la questione della potenza installata.
Per farla estremamente breve, non è poi così infrequente che in casi in cui di fatto si chieda qualcosa di prossimo raddoppio della potenza installata l’Enel lo conceda solamente a condizione di montare da qualche parte, ovviamente a proprio spese, una cabina di media tensione. Ribadisco: non è la regola però è un rischio che si corre.
È giusto? Assolutamente no. Però è l’enel che decide e il suo parere è vincolante
Che le colonnine siano in spazi comuni e collegate allo stesso POS o nei singoli garages non cambia nulla a riguardo. O no?
/// tornando alle colonnine, se ne potrebbero installare tante quanti sono i posti macchina […] oppure un numero limitato da assegnare a turno \\\ Purtroppo in un condominio sarebbe difficile disciplinare l’uso delle colonnine come quello di una lavanderia.. Non credo che se ne potrebbe installare una per ogni posto auto perché spesso ci sarebbe qualche irriducibile “petrolhead” ad impedire di raggiungere la maggioranza. Ancora peggio provare a stabilire turni per ricaricare visto che ognuno avrebbe le sue esigenze, spesso dettate dagli orari di lavoro quindi a prescindere dalla buona volontá..
Diciamo che condividere un sensibile aumento di potenza su più contatori all’atto pratico è sicuramente più gestibile che chiedere un grosso singolo punto. Non chiedermi il motivo perché non lo conosco ma nella pratica vedo che è così.
Perdonami se non conosco gli esatti motivi, ma proprio tutto non posso saperlo 😇
Il che comunque porta ancora una volta a dire che in linea di massima la soluzione migliore rimane collegare il proprio posto auto o Box che sia al contatore domestico.
Quello che invece ti posso dire con una ragionevole certezza è che mi è stato detto molto chiaramente che in molte nuove costruzioni di una certa entità (facciamo da una cinquantina di appartamenti a salire?) ormai si prevede abbastanza di default l’installazione di una cabina di trasformazione annessa al palazzo. O per lo meno non è ritenuto più un accessorio così “pellegrino”