ChargeGuru mette in luce i benefici della ricarica privata su infrastruttura condivisa. In un breve vademecum le possibili soluzioni per la ricarica in condominio, con soluzioni che possono aiutare il passaggio ad una mobilità più green.
Lo spunto viene da una recente ricerca di Motus-E, secondo cui in Italia circa il 90% delle attuali ricariche di veicoli elettrici avviene in un contesto privato. La modalità domestica, laddove possibile, si sta infatti dimostrando più conveniente e pratica per i possessori di mezzi a zero emissioni, che possono sfruttare ricariche più regolari e per periodi di tempo più lunghi (di norma nelle ore notturne), a costi sicuramente inferiori rispetto alle colonnine pubbliche.
In questo contesto, lo sviluppo della ricarica privata interessa sempre più da vicino quella in ambito condominiale, “realtà” casalinga di oltre il 60% della popolazione del nostro Paese (con picchi del 90% nei centri delle principali aree metropolitane).
Ed è proprio dall’importanza di questo tema, in un contesto in cui esistono molte difficoltà burocratiche per installare e gestire punti di ricarica in condominio, che un player di settore come ChargeGuru è partito per realizzare una guida specifica in materia (QUI IL LINK PER RICHIEDERLA).
Si tratta di un breve vademecum che spiega agli interessati l’importanza di dotare gli edifici condominiali di un’infrastruttura di ricarica comune, facilmente espandibile. Una soluzione che consenta ai singoli condòmini di dotarsi di punti di ricarica privati all’interno dei propri box, per adattarsi alle future necessità di ricarica.
I vantaggi della ricarica condivisa
ChargeGuru è una società francese, presente in diversi Paesi europei tra cui l’Italia. Si occupa di dare supporto completo a privati e aziende per la soluzione dei numerosi problemi tecnici e burocratici legati all’installazione di impianti di ricarica nelle autorimesse condominiali, nei parcheggi aziendali e nei box privati.
Nella guida, l’azienda spiega nel dettaglio quali sono le opzioni di ricarica condivisa in condominio, ponendo l’accento sulla validità a lungo termine di un’infrastruttura comune a costo zero, gestita da un operatore specializzato. Una soluzione che prevede un impianto separato – con un nuovo contatore unico e una predisposizione di punti di ricarica nei singoli posti auto dei condomini – la cui installazione, operatività e manutenzione è a costo zero per il condominio.
In sostanza, gli interessati possono installare un punto di ricarica personale ad un prezzo conveniente, senza passare da ulteriori assemblee condominiali o progettazioni elettriche aggiuntive, semplicemente allacciandosi alla predetta infrastruttura realizzata e finanziata dall’operatore.
Sul tema ChargeGuru ha argomentato recentemente nella prima puntata della serie di webinar “Speciale Ricarica” ideata da Vaielettrico >> GUARDA IL VIDEO
Un collega non ha comperato elettrica perchè dice che in condominio con piu’ di 10 abitazione non si puo’ caricare in box privato con la shuko.
Bisogna far certificare impianto,avvisare amministratore per antincendio e comperare per forza wallbox.
Elettricista ha chiesto 1000 euro solo per le pratiche di certificazione poi c’è il costo della wallbox……
Vi sembra possibile o gli hanno raccontato frottole?
Grazie
Abbiamo trattato l’argomento in tutte le salse. Qui l’ultima con tanto di video
Ricarica domestica: è un must, ma che rompicapo!
https://youtu.be/r6yrbHxINng
Grazie, mi sono informato e il condominio dove abito non è sottoposto a CPI e amministratore mi ha detto (verbalmente) che per sicurezza dovrei far vedere la linea ad elettricista per adeguamento eventuale della sezione dei cavi e presa.
Non so poi se serva certificazione obbligatoriamente (o solo come tutela)ne se è il caso di sentire assicurazione fabbricato e assicurazione auto quando sara’ il momento…
Certo pensavo, anche auto parcheggiata ora potrebbe accidentalmente prendere fuoco in garage, e sopra abita la famiglia del primo piano….
Ma in caso di auto elettrica immagino……
c’è solo da capire quanto farà pagare la corrente chargeguru. Direi punto FONDAMENTALE che non viene indicato da nessuna parte. Sarebbe interessantissimo, ad esempio in un condominio come il mio (circa 100 box interrati su più piani) SENZA prese di corrente nei box (solo luce allacciata alle parti comuni).
Guardi questo video e lo scoprirà: https://youtu.be/jyL44_d0sFo
Temo che il principale ostacolo all’installazione di infrastrutture sarà la diffusa (falsa) convinzione della tendenza a prendere fuoco delle BEV.
Finchè continueremo a venir bombardati dalla narrativa degli incendi spontanei e inestinguibili delle auto elettriche nessuna Sciura Lella ne vorrà sotto casa.