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Ricarica in autostrada, con la Leaf…

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La stazione di ricarica di Montefeltro Ovest, la terza inaugurata da Free to X sulla A14.
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Ricarica in autostrada: Riccardo viaggia in Nissan Leaf e segnala con disappunto che le ultime installazioni di Free to X escludono lo standard CHAdeMO. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

ricarica in autostradaRicarica in autostrada: mancano le CHAdeMO

“Abito vicino a Bologna e possiedo una Nissan Leaf 2018 da 40 kWh, che usa principalmente mia moglie per spostamenti casa-lavoro e alti itinerari cittadini. Nel tempo libero ci piace allungare gli itinerari per gite e anche vacanze usando l’auto elettrica anziché l’altra auto diesel. Siamo stati più volte in vacanza sulle Alpi, nelle Marche, in Liguria, in Toscana, nel Veneto, all’isola d’Elba, nella costa della Versilia… E abbiamo trascorso diversi weekend di un paio di giornate sempre usando la EV, che ci da la sensazione di maggiore piacere di guida. Con la EV ci alterniamo più facilmente alla guida, perché mia moglie si trova più a suo agio e divertente guidarla. Debbo dire, inoltre, che abbiamo trovato tantissimi albergatori già dotati di wallbox. Oppure che volentieri mettono a disposizione una presa industriale o al limite una schuko a cui attaccare il caricatore da 2.5 kW di notte.

ricarica in autostradaChe cosa intende fare Free to X? Sul sito vedo…

Per agevolare i lunghi percorsi autostradali, e quindi estendere il raggio dei viaggi, attendevo con ansia l’installazione dei fast charger nelle stazioni di servizio. Mi è già capitato un paio di volte di usare una delle prime stazioni Free to X installate, quella di Modena Secchia ovest, al ritorno verso Bologna sulla A1 o A22. E l’ho trovata comodissima, anche se la Leaf non assorbe più di 45 kW. Con grande delusione, però, riscontro che le ultime stazioni che sta installando Free to X, ad esempio Montefeltro Ovest (A14) e Pioppa est/ovest (A1) sono solo CCS. E cioè mancanti del CHAdeMO. Capisco che il CHAdeMO  sia uno standard ormai al tramonto, ma c’è un parco non trascurabile di vetture ancora nuove che lo richiede. Avete notizie certe in merito al piano di Autostrade per l’Italia? Sul sito dichiarano che le loro colonnine hanno entrambi gli standard, ma dalle app (come Nextcharge) risulta il solo CCS per le ultime installazioni“. Riccardo Morici.

ricarica in autostrada
La ricarica con il connettore CHAdeMO, in uso sulla Leaf.

Ricarica in autostrada: ecco dove sono i connettori CHAdeMO

Risposta. Abbiamo girato il quesito a Free to X, ecco la replica: “Free To X doterà le aree di servizio di stazioni di ricarica caratterizzate da neutralità tecnologica. Proprio per dare la possibilità a tutto il parco circolante di ricaricare in autostrada. Pertanto, nelle stazioni in area di servizio sono previste infrastrutture di ricarica ultrafast con standard CCS2 e potenze fino a 300kW (High Power Charger – HPC) e una colonnina fast multistandard con connettori CCS2 (a 50kW), CHAdeMO e Type2. Ad oggi le stazioni di Free To X dotate di connettore CHAdeMO sono: San Zenone Ovest, Arda Ovest, Secchia Ovest e Secchia Est (A1 Milano-Bologna), Flaminia Est e Giove Ovest (A1 Roma-Firenze), Brianza Nord (A4 Milano-Brescia), Conero Ovest (A14 Ancona-Pescara). Nell’area Montefeltro Ovest (A14 Rimini-Ancona) è stata installata nei giorni scorsi e contiamo di attivarla a breve. Nelle restanti aree, purtroppo, siamo in attesa delle forniture per procedere rapidamente all’installazione… Sul sito e sull’app Free To X trova la configurazione finale della stazione, con evidenza dei punti attivi”.

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16 COMMENTI

  1. Conclusione della vicenda: questo weekend lo sto trascorrendo nelle Marche. Passando in A14 da Bologna verso Pesaro mi sono fermato nell’area Montefeltro Ovest e, sorpresa, a fianco delle due HPC solo CCS trovo una bella nuovissima colonnina CHAdeMo/CCS/AC.
    FreeToX ha mantenuto la promessa. Peccato che pur essendo accesa non è ancora collegata alla rete internet dato che non sono riuscito a far partire la ricarica con nessuna delle tessere e delle app in mio possesso.
    Poco male, sicuramente la attiveranno a breve.
    Io ho ricaricato poco fuori dal casello di Riccione in una Fast di BeCharge comodamente posizionata vicino ad un furgone-piadina, e la sosta piadina più birra, che era anche molto buona, ha portato la batteria dal 40 al 95%.

  2. Mi accorgo, seguendo i commenti, che acquistare una EV richiede una competenza tecnologica che il medio consumatore non possiede.
    Nel 2018 io e mio marito passammo da un diesel (autoincendiatosi) a NISSAN LEAF, unica EV di discreta autonomia che non dissanguasse il ns portafoglio. Strada facendo, abbiamo sperimentato come NISSAN non sia in grado di mantenere in Italia una rete efficace di concessionari al servizio del cliente. Scopriamo ora che ha dotato i veicoli leggeri EV di prima generazione di connettori ormai superati, mentre la tecnologia evolve in altra direzione. Ho capito bene?
    Chiedo un’altra informazione. Per le ns ricariche non domestiche ci serviamo della app del gestore ENELX, molto diffuse nel Piacentino dove abitiamo. L’estate scorsa durante un viaggio ci siamo fermati ad Imola e ci siamo meravigliati di non poter ricaricare con la tessera ENELX alle colonnine di quella città, soltanto del gestore HERA. Domanda ingenua: oktre che avere connettori diversi è anche obbligatorio avere una card diversa per ogni gestore di colonnine?

    • Chi ha comprato un’auto elettrica 4 anni fa ha fatto da collaudatore (a sue spese) di un sistema ancora acerbo. Con correzioni di rotta che hanno incluso tra l’altro il progressivo abbandono del sistema di ricarica CHAdeMO, utilizzato da Nissan. E anche problemi di malfunzionamento dei software di collegamento tra i principali gestori, compresi Enel X e Hera, nonostante che le colonnine di quest’ultima fossero installate dall’Enel stessa.

  3. Lo standard europeo è la ccs, non vedo perchè Nissan debba vendere le sue auto con uno standard diverso… si si, state tranquilli, sicuramente investiranno in uno standard vecchio i gestori, si si…

  4. Domanda , le compagnie petrolifere non avevano l’obbligo sulle autostrade di installare colonnine di ricarica …..che cosa è successo, perché non vengono sanzionate , perché il silenzio del governo è così assordante, perché vaielettrico e le compagnie che producono auto elettriche tacciono.

  5. Chiedo una info…ma non è possibile fare un adattatore Chademo/CCS?…capisco che il passaggio di energia è importante ma anche nelle industriali ci sono multiple e adattatori…ovviamente dovrebbe essere smart ,praticamente una interfaccia dei due sistemi.

    • Ad Amsterdam, Muxan installa al posto del tipo 2 una CCS. Il prezzo di 2000/3000 è troppo alto a mio parere per i benefici che porta in questo momento.

  6. A mio parere, se Nissan avesse a cuore i suoi vecchi clienti che si erano esposti, a suo tempo, acquistando una Leaft, potrebbe proporre la sostituzione della CHAdeMO con la CCS Combo a prezzo di favore. Non penso che la cosa sia tanto difficile visto che qualche officina ci ha già pensato, anche se a prezzi non proprio popolari.

    • Concordo con Marco. Oltre all’opzione di sostutuire il connettore sull’auto, Nissan potrebbe anche considerare la costruzione e fornitura (a prezzo di favore) di un adattatore.
      I proprietari di Nissan Leaf, oltre a scrivere a Free to X di installare colonnine con connettore CHAdeMO, potrebbero anche scrivere a Nissan di proporre una soluzione per rendere le loro auto compatibili con CCS Combo.

  7. Anch’io ho una Leaf, e Free To X mi ha confermato che amplieranno le stazioni di servizio con l’aggiunta della CHAdeMO. Il problema è un altro, che le autostrade sono degli italiani e lI’talia commercia auto elettriche con CHAdeMO e quando l’ho presa io ho avuto anche tantissimi eurini, ma tantissimi dallo stato per acquistarla. Mettere un connettore CHAdeMO subito oltre ai due connettori di seria A, il CCS, non sarebbe costato nulla, ma purtroppo non è stato così. Beh, a vedere i dati delle auto vendute e gli incentivi utilizzati per l’elettrico spiega tutto e, purtroppo l’elettrico sta diventando un grande busines che fallirà…

    • Questa mi mancava: l’elettrico è un business che fallirà in quanto le nuove colonnine non supportano uno standard di ricarica che sta diventando obsoleto in Europa!?!?!?

      • Beh, ironizzavo e naturalmente non è questo il motivo anche perché come comunica Free To X la CHAdeMO verrà montata su una multistandard; a mio avviso avrebbe potuto continuare con gli standard delle prime installazioni. I motivi sono tanti del fatto che l’elettrico sia impantanato…
        Se te avessi una CHAdeMO e sui social incontri flotte di persone con auto CCS che ironizzano o che hanno fatto il tifo sfegatato affinché la CHAdeMO non ci fosse in autostrada (io ho una 62k, fatti viaggi lunghi senza problemi, voglio precisare), penseresti positivo di questo ambiente?

    • Capisco la tua frustrazione da parte dei proprietari di Nissa Leaf e mi dispiace per la situazione in cui si trovano. Ma non sono d’accordo con la frase: “Mettere un connettore CHAdeMO subito oltre ai due connettori di serie A, il CCS, non sarebbe costato nulla”. Il materiale e la manodopera per costruire l’apparecchiatura hanno un costo. Inoltre, se non ho capito male, il protollo di comunicazione tra colonnina ed auto non è lo stesso per i due tipi di connettore, e anche questo incide sul costo per aggiungere un connettore di diversa tipologia.
      La realtà è che questo connectore sta sparendo non solo in EU ma anche neglu USA. Vedi la decisione della società Electrify America di non installare più colonnine con connettore CHAdeMO. Per questo motivo in un’altra risposta ho scritto che Nissan dovrebbe occuparsi di trovare una soluzione per i suoi clienti.

  8. Caro Riccardo, capisco la tua frustrazione e mi spiace molto.
    Purtroppo il connettore CHADEMO è ormai relegato ad un solo produttore nel mercato europeo (Nissan) che a breve commercializzerà auto e furgoni con il connettore CCS.
    Pertanto i mezzi circolanti con presa CHADEMO si ridurranno sempre di più; ad oggi in Italia direi che non superano le 7000-8000 unità.
    Quindi purtroppo non vedo, nel futuro, un aumento delle colonnine con connettori CHADEMO.

    • Egregio Paolo,
      Quando nel 2018 ho comprato la Leaf non c’era tantissima scelta, e in ogni caso è stato un acquisto di cui non mi sono per niente pentito.
      La risposta di Free to X mi rassicura un po’.
      Sono consapevole che CHAdeMO è finito e che il parco circolante è esiguo, ma io vedo il bicchiere mezzo pieno: vorrà dire che nelle prossime estati vi saranno lunghe code per caricare con CCS nelle aree di servizio, ma se veramente installeranno anche CHAdeMO, io avrò più probabilità di trovare la presa libera.
      Poi tra sei/sette anni cambierò auto e avrò anch’io una bella CCS.
      Cordiali Saluti

      Riccardo Morici

      • Riccardo ha ragione: 4 anni negli sviluppi dell’auto elettrica sono un’eternità, anche nello sviluppo delle reti di ricarica. Il CHAdeMO è praticamente scomparso è in genere allora si installava solo Ac, oggi tutta l’attenzione è su Dc e addirittura Hpc

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