Dopo l’ennesimo articolo in cui lamentavamo l’assenza di colonnine di ricarica in autostrada, ci ha scritto il Ministero dello Sviluppo Economico. Pubblichiamo subito la nota, che fa riferimento a una nuova normativa sulla quale ritorneremo.
Spett.le Redazione,
in riferimento all’articolo apparso sulla vostra testata il giorno 6 ottobre 2018
dal titolo ‘Le colonnine in autostrada, campa cavallo…’ in cui viene riportato un video con le dichiarazione del Sottosegretario on. Davide Crippa, lasciando intendere che si tratti di dichiarazioni aleatorie e senza un futuro, vorrei segnalarvi la recente approvazione della proposta di Piano di Ristrutturazione della Rete Autostradale da poco siglato di concerto fra il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Ministero dei Trasporti che trovate al seguente link:

Nel suddetto atto, al paragrafo. 5 è prevista ‘l’implementazione dell’offerta di carburanti alternativi e l’ampliamento dell’offerta di ricarica elettrica….’.Vi inviterei a prendere atto di tale novità e di segnalarla ai vostri lettori. Cordiali saluti.
Arch. Antonio Disi -Segreteria del Sottosegretario di Stato on. Davide Crippa -Ministero dello Sviluppo Economico
Il nostro parere: ok, ma fate presto
Ringraziamo l’arch. Disi per le informazioni, ma ribadiamo che noi non abbiamo voluto far intendere alcunché. Nel nostro articolo la dichiarazione del Sottosegretario Disi è riportata in un breve filmato e ognuno la può interpretare dalla sua viva voce come vuole. La nostra preoccupazione, che ribadiamo, è che l’Italia resti l’unico paese in Europa a non avere un’adeguata rete di ricarica in autostrada per veicoli elettrici. Di questo non accusiamo certo un governo in carica da pochi mesi. Ma ora vorremmo che un intervento deciso sulle società concessionarie sbloccasse finalmente la situazione. Non siamo sicuri che il Piano di Ristrutturazione approvato dai due ministeri abbia un effetto immediato. Ma, come detto, ci riserviamo un’analisi più attenta di quella che si può effettuare in un fine settimana. Ricordiamo che chi compra un’auto elettrica solo in Italia non gode di incentivi. Vediamo almeno di non penalizzarlo, come si è fatto finora negandogli le infrastrutture più essenziali.
Non carico in autostrada e da un anno sono
Rinato non vedendo più autogrill e spizzichi var
Pur facendo più di 50.000 km all’anno!
QUOTO: “Ricordiamo che chi compra un’auto elettrica solo in Italia non gode di incentivi. Vediamo almeno di non penalizzarlo, come si è fatto finora negandogli le infrastrutture più essenziali”. Serve che siano presidiate 24h e chi le presidia deve avere chiavi degli armadietti…
Colonnine in autostrada da subito, togliamo il potere a
lla soc. autostrade di decidere per noi.