Home Tecnologia SRS Alstom, super ricarica a terra per gli e-Bus. E in futuro….

SRS Alstom, super ricarica a terra per gli e-Bus. E in futuro….

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Particolare ricarica da terra

SRS ovvero da terra  il pantografo rovesciato succhia l’energia per un rabbocco veloce. Si evitano così invadenti linee aree e alterazioni al contesto architettonico. Il sistema è  firmato da Alstom. Lo abbiamo visto in azione a Malaga, in Spagna. 

Ingegneri e manager della multinazionale a Malaga, in Spagna, ci mostrano il funzionamento del dispositivo. Bisogna mettersi a terra per vedere le tre  alette che spuntano fuori dall’autobus e si mettono in contatto con le tre piastre fissate sull’asfalto. Poi si alza una piccola barriera che funge da sistema di sicurezza e protezione. Nel video qui sotto si vede bene come funziona.

IL VIDEO 

 

SRS: prima per i tram, ora autobus e in futuro per camion e auto?

APTIS mentre ricarica
L’Aptis mentre ricarica con il sistema SRS

La filosofia del sistema, già testata da Alstom sui tram, ora sperimentata sugli autobus si potrà allargare ai camion, ai trattori e a tutti i mezzi pesanti che hanno necessità di una carica potente ma rapida e soprattutto comoda. Il sistema è semplice l’autista si limita a schiacciare un pulsante che attraverso un collegamento Wi Fi comunica con SRS attivando la procedura. Tutto in automatico. L’autista calcola quanta ricarica gli serve. Stop.

Chissà se in futuro sarà predisposto anche nel garage di casa: basterà posizionarsi sulla piastra e  poi lasciar fare al sistema. Stesso discorso in un’area di servizio. Una semplificazione utile per la transizione elettrica.

Aumenta l’autonomia senza tornare in deposito

Il sistema SRS Alstom fotografato dall’altro, l’impatto estetico è molto ridotto

La ricarica, o meglio rabbocco, nasce dall’esigenza di aumentare l’autonomia degli autobus per permettere di terminare il  turno di lavoro evitando il ritorno in deposito. Inoltre, il dispositivo permette di montare un pacco batterie meno ingombrante e pesante risparmiando spazio per i passeggeri.

Meno impatto paesaggistico e minori costi 

la barriera di protezione
La barriera di protezione che si alza durante la carica

I sistemi che garantiscono una botta di energia agli autobus sono diversi. A iniziare dal pantografo piazzato sul tetto. Ottima soluzione ma in un contesto urbano (discorso diverso quelle delle autostrade elettriche) può avere un impatto “paesaggistico” pesante.  L’infrastruttura aerea nei centri storici  diventa ardua anche per i permessi degli enti di tutela. SRS è veramente  underground, composto da punti di contatto per la ricarica formati da tre semplici piastre  inserite nel manto stradale per un metro quadrato. Naturalmente c’è da realizzare la stazione che fornisce l’energia che deve essere installata in prossimità del sistema. A Malaga sta dentro il perimetro universitario, con gli edifici ricoperti di pannelli che producono energia pulita.

SRS anche nei depositi 

L’installazione dello stesso sistema viene consigliata anche all’interno dei depositi. “Vi sono dei vantaggi con il superamento delle soluzioni con pantografo sul tetto e la conseguente installazione di attrezzature sospese a 6 metri dal suolo“. Nei depositi con centinaia di mezzi il costo diventa notevole. In alcune stazioni coperte “manca una distanza dal tetto sufficiente  per poter installare il sistema aereo” sottolineano i manager Alstom.

SRS si  adatta ad ogni autobus 

L’SRS è interoperabile e si può applicare agli autobus di differenti marche. Una scelta strategica di Alstom per vendere la tecnologia al di là dell’acquisto del loro Aptis (noi lo abbiamo provato anche a Bologna, guarda). E a Malaga abbiamo visto e siamo saliti a bordo dell’e-bus della sperimentazione – un progetto pilota chiamato Paloma e  cofinanziato dall’Unione Europea – ovvero  il finlandese Linkker (come vediamo nel  video sotto). Alstom, in questo caso, fa parte di un consorzio nel quale sono presenti i partner spagnoli Endesa, il principale fornitore di utility spagnolo, e Mansel, fornitore di servizi di elettrificazione.

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Ricarica  da 50 a 800 kW

Con l’SRS è possibile effettuare un upgrade di potenza da 50 kW a 800 kW senza importanti modifiche tecniche. Quello di Malaga è tarato sui 200 kW per un e-bus da 12 metri.

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Manutenzione in officina

La manutenzione, assicurano da Alstom, è semplice: “I componenti di bordo dell’SRS possono essere sottoposti a manutenzione in una comune officina per autobus, mentre tutti i componenti dell’SRS sono accessibili tramite una fossa di lavoro standard per officina“.  Tutti elementi per velocizzare la transizione all’elettrico anche sugli autobus, dove bisogna fare i conti con l’autonomia. SRS può essere la soluzione per allungarla. “Questo dispositivo per gli autobus elettrici rappresenta una tappa importante sia per Alstom sia per la città di Malaga, ed è per noi un ulteriore passo verso una mobilità urbana pienamente sostenibile. Parole di Eric Marie, Vice President di Systems & Infrastructure in Alstom.

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