C’è un giallo sulla ricarica da cellulare con “tessera virtuale”. L’ha scoperto il nostro videomaker Luca Palestini testando la ricarica da smartphone presso le stazioni degli unici due operatori – Atlante ed Enel X Way – che già la propongono in Italia. Da uno funziona, dall’altro no.
Parliamo della formula più smart che ci sia per il pagamento alle colonnine: una volta abilitata la funzione su qualsiasi smartphone dotato di chip NFC per i pagamenti contactless (sostanzialmente tutti) permette di avviare la ricarica e pagarla semplicemente avvicinando il dispositivo al display della colonnina.
Addio laboriose navigazioni tra le App, addio portafogli zeppi di RFID card per la ricarica. Tutti abbiamo in tasca un telefonino e tutti siamo in grado di appoggiarlo due secondi sul display di una colonnina. E tutti abbiamo un parente o un amico capace di caricarci sullo smartphone una mezza dozzina di App con relativa registrazione. Fine dello “sbattimento”. Senza contare che molti operatori forniscono le RFID card a pagamento. Enel X Way, addirittura 16 euro.
Sorpresa: “Autenticazione non riuscita” alla colonnina Atlante da 300 kW
Ma quando il nostro Luca l’ha testata presso la stazione Atlante HPC da 300 kW ad Anzola dell’Emilia (Bologna), appena attivata, ha scoperto che non funziona affatto. Dopo diversi tentativi su più di una delle 4 colonnine e diversi secondi di attesa con il display bloccato sulla scritta “Autenticazione“, la schermata successiva riportava la scritta “Autenticazione non riuscita“.
- Guarda in proposito il VIDEO qui sotto:
Utilizzando invece la tessera fisica di un altro operatore in roaming, la ricarica è immediatamente e regolarmente partita. Un problema dell’App, del software Atlante o della tecnologia in se’?

Enel X Way dà l’ok, ma solo sulle colonnine più vecchie. Niente da fare con le 75 kW in DC 
Per capirlo, Luca ha affrontato un secondo tour presso le stazioni di Enel X Way ripetendo il medesimo test. Ha scoperto così che la ricarica con “tessera virtuale” funziona regolarmente nelle vecchie colonnine DC da 50 kW prodotte dalla piemontese Bitron e in quelle cilindriche, altrettanto datate, da 22 kW in AC. Ma non nelle stazioni DC Enel X Way da 70 kW.
Il problema è l’hardware di Alpitronic?
Conclusione- Poichè tanto le colonnine di ricarica Atlante da 300 kW, quanto quelle Enel X Way che non accettano la “tessera virtuale”, sono dello stesso produttore, Luca ipotizza che il problema stia nell’hardware. Il produttore in questione è probabilmente il più accreditato sul mercato: l’azienda specializzata di Bolzano Alpitronic, che pure miete commesse da tutti i principali operatori del mondo, americani compresi.
Avvertendo quindi del possibile problema i nostri lettori, chiediamo ad Alpitronic, Atlante o Enel X Way di risolverlo, svelandocene anche gli arcani motivi.
AGGIORNAMENTO- Atlante ci comunica che la funzione “tessera virtuale” visibile sulla app myAtlante non può essere utilizzata tramite il sensore NFC dello smartphone perchè attualmente in stato di studio e valutazione per svilupparla eventualmente in futuro. La “carta virtuale” che si vede sull’app myAtlante, precisa l’azienda «è utilizzabile solo tramite app, ovvero avviando la sessione di ricarica da remoto e non con il sensore NFC del telefono». E Atlante non ha mai detto che fosse disponibile.
Invece, prosegue l’azienda «è possibile utilizzare la RFID card fisica appunto avvicinandola al charger come aveva fatto il giornalista nel video con la carta di un competitor».
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Con Enel x, mi ero dotato di tessera, perchè in più occasioni le targhette identificative eran poste sul retro a ridosso di una siepe.
Ma questa Card virtuale di EnelX esiste ormai da tre anni….
Ormai carico raramente, avendo disdetto gli abbonamenti causa aumenti, però ricordo che sulle colonnine EnelX da 22kw la carta virtuale ha sempre funzionato senza problemi.