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Ricarica con Carte di Credito e Bancomat? Si parte il 13 aprile

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carte di credito e bancomat

Consentire la ricarica con Carte di Credito e Bancomat diventa un obbligo per i gestori, a partire dal prossimo 13 aprile.  Da quella data tutte le nuove stazioni di ricarica dovranno essere abilitate alla ricarica senza contratti, App o RFID Card. Gli operatori avranno tempo fino al 1° gennaio 2027 per adeguare anche le stazioni esistenti.

 

Dal 13 del prossimo mese scatterà infatti l’applicazione del  Regolamento UE AFIR (Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi) che prevede l’obbligo per le colonnine di ricarica pubblica di essere dotate di strumenti che ne consentano l’utilizzo senza la necessità di dover concludere contratti con i fornitori di energia elettrica.

ricarica carte di credito e bancomat
La stazione di UnicoGo a Napoli abilita la ricarica con Carte di credito e Bancomat, grazie all’aggounta di un POS

Tutte le colonnine avranno un POS per attivare la ricarica senza App

In sostanza sarà possibile pagare la ricarica delle vetture elettriche tramite POS come avviene per i distributori di carburanti.

Con l’acronimo Afir si intende l’Alternative Fuels Infrastructure Regulation, ovvero la normativa europea, approvata il 20 settembre 2023, che indica agli stati membri delle regole da seguire per dotarsi di una rete infrastrutturale che supporti la transizione energetica e consenta tra le altre cose la diffusione più capillare della mobilità elettrica.

La normativa rientra nelle attività volte a raggiungere gli obiettivi del pacchetto “Fit For 55”, il piano europeo per la riduzione delle emissioni inquinanti. Proprio per rispondere alle criticità emerse, la normativa ha dato indicazioni che riguardano sia la diffusione dei punti di ricarica che l’esperienza utente.

Per quanto riguarda i punti di ricarica il regolamento prevede che vi sia una colonnina elettrica almeno ogni 60km entro il 2026. Lo stesso requisito andrà rispettato sulle arterie della Ten-T con stazioni più potenti dedicate ai mezzi pesanti.

Per quanto concerne invece l’esperienza utente, la normativa precisa che le stazioni di ricarica dovranno essere accessibili a tutti gli utenti in modo semplice e senza discriminazioni legate alla marca del veicolo.

ricarica con Carte di Credito e Bancomat
Una settantina di stazioni di Ricarica Ewiva sono già abilitate al pagamento con Carte di Credito e Bancomat

Per adeguare le vecchie colonnine c’è tempo fino al 1° gennaio 2027

Su accessibilità e pagamenti l’articolo 5 della norma prescrive .  che: “Gli utenti di veicoli alimentati da combustibili alternativi dovrebbero poter effettuare la ricarica o il rifornimento ad hoc e pagare facilmente e agevolmente in tutti i punti di ricarica e di rifornimento accessibili al pubblico, senza che sia necessario concludere un contratto con il gestore del punto di ricarica o di rifornimento o con un fornitore di servizi di mobilità. Pertanto, per la ricarica o il rifornimento ad hoc, tutti i punti di ricarica e di rifornimento accessibili al pubblico dovrebbero accettare strumenti di pagamento ampiamente utilizzati nell’Unione, in particolare pagamenti elettronici mediante terminali e dispositivi utilizzati per i servizi di pagamento”.

E’ richiesto agli operatori  di consentire il pagamento attraverso carte di credito e di debito su tutte le colonnine di nuova installazione a partire dal prossimo 13 aprile. E su quelle vecchie a partire dal 1° gennaio 2027.

Contestualmente all’obbligo di autorizzare la ricarica con tutti i mezzi di pagamento digitale, però, gli operatori dovranno esporre in  bella evidenza le tariffe praticate “a consumo” in ogni colonnina.

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40 COMMENTI

  1. Non ho capito il punto 37 del regolamento AFIR linkato nell’articolo che mira a prevenire la discriminazione dei veicoli per marca da parte dei punti di ricarica : non di tratta invece del problema della piena compatibilitá sw in generale ? Vedi anche https://www.vaielettrico.it/dietro-le-quinte-del-processo-di-ricarica-affidabilita-vo-cercando/

    A parte questo, ho trovato degni di nota e/o approfondimento anche altri aspetti come gli orari di apertura (ma le colonnine non sono quasi sempre “a sé stanti” ?), accessibilitá da entrambi i sensi di marcia nelle autostrade con ridotto volume di circolante, l’uso di ammoniaca da fonti rinnovabili come carburante (mai sentito, ammetto l’ignoranza..), tariffa di occupazione a carica terminata solo sulle colonnine da 50 kW in su, obbligo di presa 3A o tipo 1/2 per veicoli categoria L (quindi con pari prioritá ?) eccetera

  2. Naturalmente non posso che constatare che alla fine la cosa si sta risolvendo, così come più volte ho auspicato, con l’intervento di un qualcuno autorevole; un Governo in questo caso.

    Se ii nostri governanti non fossero inquinati da un certo personaggio che continua a volerci trattenere nel passato piuttosto che proiettarci nel futuro, questo intervento poteva venire molto prima DAL NOSTRO governo, e oggi avremmo fatto anche una bella figura perchè saremmo stati COPIATI dall’Europa.

    Ed invece abbiamo dovuto aspettare che mamma Europa ce lo ordinasse!

    Ma va bene così; l’unica cosa che non mi piace è che l’adeguanmento delle colonnine esistenti dovrà essere fatto entro il 2027 !!!!

    Sono certo allora che fino a quella data, anche potendolo fare, nessuno si preoccuperà di farlo e allora, visto che noi utenti siamo certamente più intelligenti di chi vuole sfruttarci, dovremmo cercare di ridurre al massimo l’utilizzo delle colonnine non ancora adeguate alle regole e così, quando la cosa sarà chiara anche a chi distribuisce i Kw, vedrete che si dovranno adeguare per non rischiare di chiudere.

    Ricordo a tutti gli utenti che la nostra forza è sicuramente maggiore perchè noi siamo molto di più di loro; occorre solo essere più uniti di loro ed otterremo quello che è giusto che sia.

    I consumatori, che avrebbero una grande forza, spesso si lasciano condizionare dai fornitori che sono sempre in numero molto minore; cerchiamo almeno in questa occasione di essere più uniti.

    A quelli che si preoccupano dei problemi che potrebbero esserci con l’uso dei POS per la mancanza di collegamento di rete, ricordo che ho più volte affermato che il rifornimento deve poter essere fatto ANCHE in assenza di collegamento ed allora ecco che l’ultima cosa che manca, a cui purtroppo neanche l’Europa ha pensato è che per la massima sicurezza di funzionamento basta che accanto al lettore di carte ci sia anche un lettore di banconote ed allora il rifornimento sarà sempre possibile anche se per lungo tempo dovesse mancare il collegamento ai server.

    Saranno quindi molto apprezzati anche quei gestipori che oltre al lettore di carte obbligatorio avranno avuto l’accortezza di aggiungere anche un lettore di banconote.

      • L’obbligo della fatturazione non dipende da un FATTO FISICO o imposto dalla NATURA o magari dal PADRE ETERNO; e la mia risposta allora è: SI TRATTA DI UNA REGOLA IMPOSTA PER QUALCHE MOTIVO dal fisco? E allora se il fisco ha consentito che i carburanti, per la comodità degli utenti, potessero essere pagati anche in contanti, potrà benissimo riconoscere questa possibilità anche all’erogazione dei Kw per auto che altro non sono che un rifornimento fatto con un diverso prodotto.

        • Franco, le ho spiegato mille volte, anche di persona, la differenza tra un bene fisico (il carburante, tracciato dall’origine alla vendita) e un servizio come la ricarica che non è tracciabile nè all’origine, nè a destinazione. E viaggia in rete lungo un complesso sistema di generazione, dispacciamento, distribuzione-vendita. Se continua a non capire ripetendo il suo ritornello come un disco rotto, sarò costretto a cestinarla.

  3. Più che miracolo, parlerei di ragionevole politica dei prezzi. Io vivo in un piccolo centro del Milanese, qui la situazione è davvero assurda: qui avere un garage è assolutamente normale, contrariamente a Milano città dove è un lusso per pochi, e c’è addirittura una colonnina doppia gratuita. Poi ci sono tante, davvero tante colonnine a prezzi folli (quasi un euro per la carica veloce) che sono desolatamente vuote: non ho mai, dico mai visto un auto in ricarica, giusto io in due anni ho fatto tre ricariche perché ero in emergenza e non avevo trovato libera la colonnina gratuita (di solito la trovo, magari non al primo colpo ma la trovo) e non avevo caricato in garage per pigrizia. Se le colonnine fossero a 22 cent la userei più spesso, per comodità, ma a 60 cent e rotti per la carica lenta e più di 90 per la veloce è chiaro che non interessano a nessuno. Oltretutto il paese non è di passaggio per chi va a Milano, bisogna uscire dalla superstrada, chi ha investito in colonnine o da prezzi ragionevoli o le lascerá arrugginire

  4. Questa è una notizia positiva.
    Nel mare magnum di app e gestori fuori roaming, che necesitano di login ogni volta…. e fanno perdere tempo e voglia…
    forse servirà anche ad un refresh di controllo di colonnine abbandonate… (anche se per quelle, tipo le enelx 22Kw, forse l’app era la cosa più economica…non vorrei che con l’occasione le dismettano…)

  5. Ahahahahaha. Bene. Ecco cosa accadrà:
    1) Caso semplice. Belle colonnine DC fast che generalmente sono in posti comodi e serviti. Nessun problema, solo incremento dei costi di gestione e quindi aumento tariffe (più di così? ma certo! lo vuole l’europa, che ci possiamo fare noi?? – piagnisteo dei gestori)

    2) Colonnine AC. Sono a bassissimo costo. Sono in posti scomodi. Sono spesso abbandonate a se stesse vengono vandalizzate spesso. Hanno già una connessione a internet quindi il pos è installabile di sicuro. Ma il gestore dovrà decidere se farlo o meno. E se io fossi gestore per molte colonnine AC deciderei di lasciarle morire a se stesse. Del resto lo fanno già con quelle attuali che non hanno nemmeno il POS.

    3) FtX. Problemi zero. Sono le più usate e per i turisti il POS è di sicuro comodo. MA con che gestore visto che FtX lavora solo in roaming? Ah.. sono molto curioso di vedere come risolveranno.

    4) Tesla. Tesla!! io fossi in Tesla richiuderei la rete dei SuC… e che si arrangino tutti gli altri! Dai un servizio competitivo e te lo castrano…. (si, sono emersi dei SuC con POS in alcune parti del mondo ma una cosa è metterlo nei nuovi e altra nei vecchi…)

    PS: e in tutto questo i gonzi di riace come fanno a pagare con i contanti??

    PPS: Io mi chiedo sempre ma perchè i legislatori hanno spirito imprenditoriale sotto le scarpe??? perchè non pensano che non possono andare con l’accetta su qualcosa di esistente???
    Perchè non pensano a MIGLIORARE l’esistente invece che REGOLAMENTARE a posteriori in modo distruttivo??

    Scusate lo sfogo ma sempre sempre di vedere uno che sta correndo verso una meta e viene ostacolato in tutti i modi.

    • Dimentichi un piccolo particolare: la norma è stata richiesta a grand voce dal 96% degli automobilisti europei (ci sono numerosi sondaggi in merito). Peccato che la gran parte di costoro non abbia mai ricaricato un’auto elettrica.

      • Si tratta chiaramente di una misura (penso transitoria) per incoraggiare appunto chi non conosce le modalitá di ricarica degli EV

  6. Secondo voi, i gestori italiani correranno ad aggiornare le migliaia di colonnine sparse sul territorio italiano? Ne dubito fortemente…
    Ok le nuove installazioni, ma le vecchie colonnine, specialmente AC rimarranno accese fino al 2027 (se va bene), e poi molte verranno spente e diventeranno “opere d’arte urbane postmoderne”.
    In questa legge non vedo nessua utilità ne vantaggi per il consumatore.

    Per l’Italia sarebbe nolto più utile ed incentivante una legge nazionale che regolamentarizzi in maniera univoca gli ingressi alle aree ZTL e i parcheggi sulle strisce blu ai veicoli EV.

      • Devono istituire un QoS sotto il quale la postazione deve essere liberata e lasciata ad altri gestori che ne facciano richiesta.

          • Andrà fatto, in un modo o nell’altro.
            Al limite arriverà sotto forma di direttiva europea.

          • Ne dubito. Non puoi disporre di qualcosa di non tuo.
            In un modo o nell’altro gli asset vanno comprati. Oppure passano per un’asta fallimentare o simili.
            Altrimenti sembra quasi un, passami il termine, esproprio proletario. 😀
            Tutto sta a come sono registrati quegli spazi. Se affittati dal comune, se comprati dal gestore o così via. Ma scrivo senza sapere. Sono solo mie elucubrazioni.

          • Non scherziamo, gli spazi pubblici sono dati in concessione. Se cessano i presupposti della concessione le amministrazioni pubbliche possono imporre lo sgombero. L’ unica cosa che può accadere è che il privato si opponga ma poi deve dimostrare le sue ragioni davanti al giudice

  7. Ma quindi bisognerà modificare la normativa fiscale? Il direttore ha sempre detto che la registrazione era obbligatoria perchè essendo un servizio la ricarica andava fatturata.

    • La normativa fiscale non cambia di una virgola: la ricarica viene fatturata attraverso la triangolazione IOT colonnina-operatore-banca consentita dall’aggiunta del POS. Solo costi aggiuntivi di hardware e software, oltre al fatto che chi utilizzerà Carte di Credito e Bancomat pagherà le ricariche a prezzo pieno pay per use

      • Grazie per la risposta. Quindi la normativa semplicemente obbliga i gestori a dialogare con gli istituti di credito per recuperare li i dati di fatturazione?

  8. Finalmente le bande di hackers potranno applicare gli skimmers anche alle colonnine!

    scherzi a parte (ma non troppo) poter pagare con qualunque tessera: POS, C.Credito o tessera operatore… una comodità .. che renderà sicuramente più accessibile il “mondo BEV”… ed agevolerà non poco i turisti stranieri.
    Usando poi un Digital Wallet si potrebbe ridurre anche il numero di carte fisiche da tenere con sé; oltre ai vari ApplePay, Google Wallet. Samsung Pay etc dovrebbe essere in arrivo anche l’ App Ministeriale CIE pure per pagare..tramite le carte ivi registrate.
    Speriamo che mettano le colonnine pure nei maggiori distributori di carburante .. così le opportunità aumenteranno per tutti.. clienti e fornitori; potrebbe rendere più accessibile pure l’ accesso ai disabili (come giustamente ricordato da @Greta P.) visto che le colonnine stradali son generalmente messe in posizione troppo “casual” o usate per “parcheggio” da incivili con ICE .

    L’ arrivo delle “sanzioni europee” a vetture cinesi e la concomitante “magica” apparizione degli agognati incentivi (!) a fine primavera dovrebbero contribuire a diffondere molto di più le auto elettriche
    vista la disponibilità di nuovi modelli europei di auto BEV seg. A/B più abbordabili per la clientela italiana.

    • Cioè il governo sta approntando il GioggiaPay / RuspaPay? Questa non la sapevo. Sarà attivabile in posta con annesse sceneggiate fantozziane come per lo SPID? Ossignur…

      Io comunque sono per far pagare le ricariche via POS a prezzo pieno, se non maggiorato. Han tutti un telefonino, installano tutte le porcate cosmiche disponibili su ogni app store, ma poi son luddisti e savonarola sulle app di ricarica?
      Stante il fatto che la soluzione vera è il Plug&Charge, non il POS.

      • al momento non credo che “Agenda Digitale” riesca a far molto meglio di integrare le funzioni di app IO e CIE in una unica piattaforma; in IO già son registrabili tutte le carte di pagamento tramite cui agire in PagoPA; se volessero ulteriormente creare un Wallet nazionale … non farebbero un grande sforzo…
        A parte la triste “lotteria degli scontrini” sono bastati pochi mesi di incentivi “cashback” al POS ed è fortemente aumentata la platea di italiani che pagano in digitale anziché contanti (quando si scopre che una cosa è più comoda, veloce e sicura…)… e adesso con i Wallet su smartphone o smartwatch (su una spiaggia ti porti solo il cellulare.. foto & shopping, una veloce passata al disp. NFC e sali “col biglietto” su tram & metro..).

        Per i pagamenti con POS .. ovviamente le tariffe/kW son già maggiorate.. paghi la tariffa massima fino a 10xPUN visto che non puoi “vantare” alcuna registrazione/affiliazione con App Operatore (ENEL X, BeCharge, A2A etc o Aggregatori tipo Wroom o NextCharge etc).

        Per il Plug&Charge vedo tempi molto lunghi … e poi, francamente… va registrata comunque la carta di credito su un’app del produttore auto (peggio sarebbe se andasse registrata direttamente sull’auto !) .. a me convince poco al momento… sempre che non mettano un lettore biometrico a confermare il pagamento…

  9. Con i nostri prezzi a consumo il pos da noi per chi lo userà sarà un bel salasso,ma giusto venga evidenziato il prezzo sulla colonnina , d’altronde chi usa app conosce già i prezzi prima di partire….con l’intento “che tutti possano usare le ricariche” spero si riferiscano anche a chi ha delle disabilità con spazi più consoni alle loro esigenze (perché la loro esigenza potrebbe diventare la mia ,la tua la sua…in futuro)

  10. Eravamo veramente in pochi a dirlo. Finalmente!!!
    Ma a questi prezzi non conviene senza un punto di ricarica privato.

  11. Era ora sono mesi e mesi che io insieme a pochi altri continuiamo a ripetere che questa Babele non poteva continuare a lungo subendo anche pesanti critiche, come se fossimo dei poveri incapaci non in grado di scaricare e di capire gli enormi vantaggi delle molteplici App .Bene finalmente qualche scienziato ci è arrivato. Logicamente tutto questo servirà a poco con ricariche a un euro a kWh ma abbiamo speranze come sempre in Italia, a lungo termine ma speranze .

  12. Una volta in autostrada, alla Free To X, la ricarica è partita solo tramite carta di credito, non c’è stato verso con altre modalità e, l’operatore al telefono, mi ha confermato: “manca collegamento di rete, lo sappiamo, ma oggi è domenica e l’intervento è programmato per domani”. Evidentemente, la cosa gira su separato collegamento…

  13. OKKIO che questo “obbligo” comporta dei costi che chiaramente verranno ribaltati sugli automobilisti ! Ovvero ricariche PIU’ costose .

    • Più costose di così, con prezzi “a consumo” che sono da minimo 6 a oltre 10 volte il costo industriale dell’energia elettrica (PUN) e l’ormai quasi totale scomparsa degli abbonamenti, mi pare difficile.
      Oltretutto, il mondo delle ricariche funziona già completamente via pagamenti elettronici attraverso le app (è del tutto impossibile pagare in contatni), quindi l’unico costo aggiuntivo è quello per il lettore di carte di credito da aggiungere alle colonnine, un’apparecchiatura già del tutto standardizzata e dal costo minimo.

      • Costo del POS, canone del POS e del gateway. E costo orario dell’intervento. E costo per modificare le colonnine per il nuovo chassis e cablaggi.
        Butterfly effect ma nauale. 🙂

  14. Finalmente un progresso, stavolta targato UE. Sperando che questo spinga i gestori a calare i prezzi al consumo, altrimenti la situazione rimarrà in stallo tal quale come ora. E che ciò non precluda l’interoperabilità delle colonnine con le app già funzionanti per usufruire della tariffa migliore. Provato in Gremania, il sistema su alcune colonnine funziona, ovvio con tariffe non proprio popolari, ma in caso di necessità va bene anche quello… ma che non diventi la regola.

    • La speranza è quella, Fabio, ma anche la domanda è sempre quella: perché questo “progresso” dovrebbe portare ad abbassare il costo al kWh delle ricariche?
      Non vedo il nesso tra le due cose, e lo dice lei stesso che “in Germania, il sistema su alcune colonnine funziona, ovvio con tariffe non proprio popolari”: perché quindi questo dovrebbe fare abbassare i prezzi in Italia?

      • Infatti non calerà, non per questo.
        Ogni azienda per essere in attivo deve scaricare i costi sul cliente. E’ ovvio.
        Costo del POS e costo della percentuale del gateway.

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