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Ricarica, anche la concorrenza è un’ Arte

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Nasce già “adulto” il nuovo network della ricarica Arte, creato dall’Associazione dei reseller e trader di energia, acronimo A.R.T.E. Può già contare su 700 impianti di ricarica distribuiti capillarmente in tutte le regioni d’Italia, Val d’Aosta esclusa. Altri 320 saranno installati entro fine anno. Con oltre mille colonnine, Arte si collocherà tra i primi 10 network italiani. L’obiettivo è “dar fastidio”, cioè fare concorrenza vera, ai due colossi monopolisti della ricarica. Dimostrando che i prezzi  possono scendere tra il 10 e il 30%.

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Mille stazioni di ricarica Arte entro l’anno e in tutte le regione

Vediamo come, in questa conversazione con il portavoce dell’Associazione Diego Pellegrino, anch’egli imprenditore del settore con la sua Eroga Energia. Trader e reseller di energia (elettricità e gas) sono rivenditori puri: acquistano sul mercato all’ingrosso e rivendono al dettaglio ai consumatori finali. Sono circa 400 piccole e medie imprese in tutta Italia, 160 delle quali associate in A.R.T.E. Complessivamente servono 2,2 milioni di clienti finali e fatturano 4 miliardi di euro all’anno.

Non producono direttamente energia e non la distribuiscono: quindi non gestiscono rete e contatori. Ricevono dai distributori di zona il conteggio dei consumi e li fatturano ai clienti secondo le tariffe stabilite a contratto. «Il nostro margine è dato esclusivamente dalla differenza fra il prezzo al quale acquistiamo l’energia sul mercato spot e il prezzo a cui vendiamo all’utente» dice Pellegrino. Delle decine di voci presenti in bolletta, quindi, solo due fanno la differenza: materia prima energia e canone fisso mensile.

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Diego Pellegrino

Potrebbe sembrare pura speculazione. Ma Pellegrino  spiega perché non è così: «Rispetto alle grandi multiutility siamo piccoli, è vero, ma proprio la dimensione ci permette di essere competitivi. Siamo snelli, flessibili e focalizzati su una sola missione:  l’efficientamento della nostra struttura. I bassi costi di gestione ci consentono di riversare sui consumatori un vantaggio economico che varia fra l’8 e il 10%. Diciamo una bolletta in meno all’anno da pagare».

Se il vantaggio economico offerto è condizione imprescindibile della loro sopravvivenza, la vera chiave del successo è la qualità del servizio: «Noi conosciamo i clienti uno ad uno. Possiamo seguirli, assisterli, consigliare loro soluzioni contrattuali su misura».

Ed è proprio qui che nasce l’idea del network Arte, «dopo aver constatato che un crescente numero di nostri clienti stava passando dall’auto termica a quella elettrica. Molte aziende nostre associate li stavano supportando con contratti mirati e con la fornitura di wallbox per la ricarica domestica. Ma anche installando alcune  colonnine ad uso pubblico nelle zone di competenza, per chi era sprovvisto di posto auto dove installarle».

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Colonnine di ricarica in AC brandizzate Arte

Le tariffe di ricarica possono scendere: Arte promette risparmi fra il 10 e il 30%

In marzo la decisione di aggregare questo piccolo universo di stazioni di ricarica in un unico network a brand Arte, gestito da una piattaforma informatica e un’app condivise e interoperabili con gran parte deli altri operatori attraverso accordi di roaming.

«Ora tutto è pronto per partire – assicura Pellegrino_. 700 stazioni sono già funzionanti, altre 320 arriveranno entro fine anno poiché ogni partecipante si è impegnato  ad installarne almeno due. Poi contiamo che altri colleghi non ancora associati si facciano avanti, portando in dote i propri impianti. Realisticamente pensiamo di entrare tra le prime 5 reti di ricarica italiane».

Tra i partecipanti troviamo nomi già noti a Vaielettrico. Per esempio la piccola rete campana Convergenze creata da Rosario Pingaro (vedremo presto come sta velocemente crescendo). E UnicoGo, primo caso di conversione totale di un distributore di carburanti in hub di ricarica ad alta potenza, di fronte alla Fiera di Napoli.

Se il programma di Arte si tradurrà nei fatti avremo finalmente un primo embrione di vera concorrenza. Pellegrino, infatti, promette «tariffe di ricarica inferiori almeno del 10% rispetto alla media di mercato. E inferiori del 30% per i tutti i nostri clienti domestici».

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2 COMMENTI

  1. Aiutiamoli ad aiutarci invece di starcene sempre in disparte attendendo il primo di turno che ci facilita la vitalità! Siamo noi l’attrezzo per scardinare il monopolio di enel & co. Facciamoci valere e diamoci una mano a vicenda! Diamo forza a chi si impegna

  2. Sulla carta .. tutto molto bello … all’atto pratico … quando i due monopolisti del mercato italiano si sentiranno “punzecchiature” dalla concorrenza .. reagiranno in diversi modi per ostacolarla… (il migliore per gli utenti sarebbe abbassare a loro volta i prezzi ai loro clienti … il peggiore … creare complicazioni tecniche e ritardi vari ).

    considerando il PUN attuale ed il livello prezzi alla colonnina pubblica … di margine ne hanno parecchio .. e se si considera pure da quanto tempo ne approfittano .. hanno veramente ampi budget per resistere a concorrenti che non controllano l’accesso alla materia prima…

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