Ricarica al distributore. Da Ip arriva Atlante: in programma l’installazione di 34 punti di ricarica fast e ultra-fast in 5 distributori del Nord e Centro Italia
Ricarica al distributore: 34 colonnine tra fast e ultra-fast in 5 stazioni
Dopo un’iniziale freddezza, i network delle stazioni di servizio si stanno attrezzando per la ricarica alle auto elettrica. Grazie anche al fatto che le soste per rifornire sono più lunghe. E spingono quindi il business della parte non-oil dei distributori. L’ENI si è addirittura comprata la seconda rete italiana di ricarica, acquistando Be Charge. E ora arriva la notizia che Atlante, società del Gruppo Nhoa (già Engie Eps) e IP, (4.600 stazioni di servizio in Italia), lavoreranno insieme nella mobilità elettrica. La collaborazione prevede l’installazione di 34 punti di ricarica fast e ultra-fast in 5 distributori del Nord e del Centro Italia, sui principali corridoi stradali ad alta densità di traffico. I primi 26 punti di ricarica on-the-go elettrificati verranno resi operativi entro dicembre. E saranno dotati di pensiline con pannelli fotovoltaici, così da permettere l’utilizzo in microrete di energia rinnovabile.
Enel X da Q8, Allego da Tamoil…
Altri accordi erano stati annunciati nei mesi scorsi da Enel X Way con Q8 e da Allego con Tamoil. Quest’ultimo accordo prevede che le ricariche HPC della società olandese (fino a 300 kW) arrivino in 11 stazioni di servizio, di cui tre a Milano e una a Firenze. Le installazioni saranno completate tra il quarto trimestre del 2022 e il secondo trimestre del 2023. Le sedi saranno dotate di 4 prese ultra-veloci ciascuna e si trovano lungo le principali autostrade e nelle grandi città. Ma un’ulteriore spinta all’installazione nei distributori arriverà con i fondi del PNRR, secondo un piano voluto dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Si tratta di 741 milioni, con cui coprire fino al 40% del costo delle installazioni, in città e fuori (non in autostrada). E i distributori godranno nell’assegnazione fuori-città di un punteggio privilegiato.
Io l’altro giorno ho visto in un distributore Eni le piazzole già predisposte con il logo della ricarica ora vediamo quanto ci mettono ad installare le colonnine e poi attivarle, ovviamente il distributore è servita da ristobar quindi il ritorno c’è in doppio senso, e visto l’area appena ultimata di stalli ce ne stanno una ventina, pronti per il futuro 😉
Leggo che “i network delle stazioni di servizio […] spingono quindi il business della parte non-oil dei distributori”, e penso: “Dai che ci siamo, se si muovono quelli sarà un macello!”.
Poi però leggo i numeri riportati nell’articolo:
• Atlante attrezzerà 5 (cinque) stazioni di servizio di IP sulle 4.600 totali entro un anno
• Allego ne attrezzerà ben 11 (wow!) sulle chissà-quante-mila di Tamoil sempre entro un anno
• Enel X ha stretto un accordo per attrezzarne 20 (stra-wow!) di Q8 entro l’anno scorso…
e, se è pur vero che da qualche parte bisogna pur cominciare, non riesco a frenare una lacrimuccia, che raddoppia pensando al ministro della TE che ci troviamo…
Ottime notizie… Sono le basi per risultati futuri 🙂
Sì, ottime notizie, se non fosse che si parla sempre e solo di Centro-nord. Sembra che Sud e Isole dovranno scontare un grave ritardo infrastrutturale anche in questa transizione…
In effetti…
Concordo con te purtroppo…