RevoNex, la streetfighter di Kymco incanta Eicma 2019

E’ Kymco con il suo RevoNex l’indiscussa protagonista elettrica della prima giornata di Eicma 2019. L’annuncio di un’ importante novità era nell’aria. Ma tutti pensavano a uno scooterone che potesse far concorrenza al BMW C Evolution. E’ arrivata invece una streetfighter, RevoNex appunto, che darà filo da torcere a Energica, Lightning Strike, Harley Davidson LiveWire  e Zero SR/F. Cioè al meglio delle super moto elettriche in commercio.

A tenerla a battesimo è arrivato perfino il grande capo del colosso taiwanese Allen KO, prima dal palco in un lungo speech che ne ha illustrato le doti, poi addirittura in sella per due giri attorno al mega stand. Impettito e austero come un moderno “kagemuscha”, giubbotto color cuoio e pantaloni blu attillati, KO ha dipinto la RevoNex come una vera rivoluzione. Nel mondo delle superbike alla spina, e anche nel microcosmo della sua azienda, che mai si era avventurata al di fuori degli scooter.

Super Nex, il prototipo di moto elettrica presentata lo scorso anno a Eicmat

L’anno scorso, per la verità, Kymco aveva presentato un prototipo di supebike da 250 km/h, la SuperNex, che tutti pensavano destinata ad aprire la strada verso le competizioni della neonata Moto-e. Con il senno di poi, si può dire invece che era l’antenata, l’embrione da cui è scaturita RevoNex.

Per esempio nella soluzione del cambio a 6 marce, divertente e funzionale ad ottimizzare lo spunto agli alti regimi nella marcia extraurbana e ad alta velocità, disattivabile nel traffico per una guida più comoda e rilassante.

Le prestazioni sono ovviamente da urlo: 205 km/h di velocità massima che si raggiunge da fermo il 11,8 secondi; 0-100 in 3,9 secondi e una “seconda” che tira fino a 115 km/h. Poi farà rumore!. Un rumore sintetizzato, ma gestito dall’ elettronica di bordo in modo da dare al guidatore, ha spiegato KO, informazioni “realistiche” sulle condizioni di marcia. Si chiama infatti Active Acoustic Motor.

Sempre l’elettronica,  con il dispositivo Full Engagement Performance, ottimizzerà la trazione in tutte le condizioni di marcia. E l’ Adaptive Machine Personality darà la possibilità al guidatore di scegliere fra quattro diverse modalità di guida: poised, assertive, bold e extreme.

Questo non sarà un concept, come la SuperNex, ma andrà in produzione e sarà sul mercato alla fine dell’anno prossimo.  Non sono stati diffusi dati tecnici su motore, batterie e autonomia. E nemmeno un range di prezzo. Ma se non sarà stellare, RevoNex rischia davvero di sbaragliare la concorrenza e, partendo dall’Asia  dove le due ruote elettriche vengono vendute a milionate, diventare la prima superbike alla spina di massa.

Visualizza commenti (3)
  1. Alberto Spriano

    Dal 2007 Kymco è entrata nell’elite dei costruttori mondiali di motociclette, quando realizzò in piena cooperazione tecnica il progetto del monocilindrico enduro G450X per BMW.

    Da allora abbiamo visto, a volte senza saperlo, tante BMW Kymco i giro per il mondo e quando Kawasaki decise di entrare nel mercato mondiale degli scooter non poté fare a meno di Mister Ko, il patron che ieri girava in tondo al cospetto della stampa con la SuperNEX, assurta inaspettatamente al ruolo di protagonista elettrica di EICMA e non solo.

    Che la SuperNEX sia un prodotto veramente innovativo, lo abbiamo capito non appena è stata svelata ieri pomeriggio.

    È diversa, in un mercato che vorrebbe qualcosa di diverso ma che deve essere orientato da un prodotto innovativo, dal design riconoscibile tra simili e con un’utilizzazione dolce ed estrema allo stesso tempo.

    Tutti i motociclisti, da anni si chiedevano chi mai si sarebbe identificato come la Tesla a due ruote.

    Oggi finalmente lo sappiamo.

    SuperNEX: lo straordinario elettrico che mancava.

    1. La moto è bella, non c’è dubbio, ed è pure intelligente. Vedremo come si comporterà su strada e a che prezzo sarà venduta: per il momento aspetterei un attimo a definirla la Tesla a due ruote. Aggiungo, per precisione, che si chiama RevoNex. SuperNex era il prototipo da pista (250 km/h di velocità massima) presentato l’anno scorso.

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