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Retromarcia Volkswagen sull’elettrico

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Uno schizzo dell'ammiraglia elettrica VW, la Trinity: tutto rimandato al 2030.

Retromarcia Volkswagen sull’elettrico: l’auto che doveva guidare la riscossa nei confronti di Tesla, la Trinity, slitta al 2030, invece del2025 come previsto.

Retromarcia Volkswagen
Olivero Blume, numero uno di Volkswagen Group dal 1° settembre.

Retromarcia Volkswagen: l’ammiraglia Trinity slitta al 2030

Non si tratta di un semplice slittamento dell’uscita di un modello. Ma della sconfessione della strategia dell’ex numero uno Herbert Diess, messo alla porta senza complimenti a fine luglio e sostituito dal capo della Porsche, Oliver Blume. Per la Trinity doveva essere costruito uno stabilimento completamente muovo, super-automatizzato, nella zona di Wolfsburg-Warmenau. Un gioiello produttivo in grado di competere finalmente con Tesla anche sul piano dei costi. Tutto congelato, almeno fino al 2030, per la gioia del potente sindacato interno, fautore di una transizione al tutto-elettrico, fissata dalla UE per il 2035, molto più lenta. Blume è di tutt’altro orientamento rispetto al predecessore: è convinto che l’elettrico non sia l’unica opzione e in Porsche ja portato avanti anche l’alternativa dei carburanti sintetici. In grado di “salvare” la filosofia delle motorizzazioni tradizionali.

retromarcia volkswagen
Il concept ID.Life, che anticipa le linee della futura VW ID.2, in arrivo nel 2025.

Per ora resta confermato l’arrivo della piccola nel 2025

Il primo segnale forte che dà Blume è dunque posticipare di 5 anni  l’ammiraglia tanto voluta da Diess. In risposta alle anticipazioni pubblicate dal sito Manager Magazin, Blume e il capo della marca VW Thomas Schäfer avrebbero rilasciato una dichiarazione interna congiunta. Chiarendo che decideranno nelle prossime settimane, in stretta consultazione con i lavoratori, sul calendario dei nuovi modelli. Facendo il punto su sviluppo del software, taglio delle piattaforme e assegnazione degli impianti. Uno dei motivi del congelamento della Trinity sarebbe legato anche ai “colli di bottiglia” con cui è alle prese la filiale che si occupa dello sviluppo del software, Cariad. Al momento sembra invece confermato per il 2024-2025 l’arrivo della nuova famiglia delle piccole EV, con la ID.2 e un modello targato Cupra, la Urban Rebel. Ma l’enfasi con cui Diess parlava di un inseguimento a Tesla da coronare entro tre anni sembra essersi persa. Il 2035 è lontano e la Volkswagen non sembra più avere fretta dei convertirsi al tutto-elettrico.

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48 COMMENTI

  1. Ottima notizia: tra idrogeno con 2000km di autonomia e diesel sintetico ( e fuel o miscela con idrogeno), l elettrico sarà superato e buono solo per gli ambientalisti radical-chic…

  2. Vi sfugge totalmente il punto. Non vi siete fatti la domanda principale. Chi mai è disposto a spendere una valanga di euro per una Volkswagen? Volkswagen è un marchio premium ma nei segmenti C e D. Quante Volkswagen si sono venduti ad oggi sopra i 50000 euro? Pochissime!

    Il progetto Aero, se parte oggi, porterebbe il veicolo in una fascia proibitiva per Volkswagen perché per quella somma i clienti hanno già BMW, Tesla, Nio, Volvo e Polestar (ma anche la stessa Audi) che sono concepiti come brand di lusso, peggio mi sento se penso ai brand premium cinesi che vogliono invaderci con modelli lussuosissimi per quella fascia di prezzo. Nessuno spende oltre 50.000 euro per un’auto per avere una Volkswagen. Se anche per assurdo la Volkswagen dovesse avere specifiche superiori a quelle di Tesla sulla carta, che garanzia avrebbe l’utente circa gli aggiornamenti Tesla, il mantenimento del valore e tutto il resto? E soprattutto, quante Volkswagen Aero dovrebbe vendere (e con quali margini) per ripagarsi dell’ingente investimento che dovrebbe mettere in piedi?

    Ricordiamoci signori che ci sono brand come Rivian e Fisker che stanno vendendo in perdita e a colpo d’occhio si vede la qualità delle loro proposte e la loro convenienza, in particolare la Fisker Ocean. In particolare la Aero sarebbe un berlinone che viene proposto oggi ad un mondo che guarda solo a suv enormi. La Aero finirebbe per scontrarsi con Polestar 2, BMW serie 4, Nio ET7, Xpeng P7 tutti modelli molto validi che nonostante tutto raccolgono le briciole che la Model 3 gli lascia. E Musk potrebbe decidere un taglio alla Model 3 per portarla sotto i 50k, come ha già fatto per la Model Y, e la Aero si troverebbe con le gambe segate. Senza considerare che la Aero non è un modello che il mercato sta aspettando con la bava alla bocca, è già poco convincente così com’è sulla carta, esteticamente senza personalità.

    Volkswagen si trova adesso in una situazione in cui:
    – le auto a benzina, a seguito di aumenti di listino ingiustificati, garantiscono margini stratosferici e continuano a essere richiestissime
    – le auto elettriche, se si esclude la ID.4, sono posizionate in una fascia ancora poco presidiata qui in Europa, quindi una ID.3 è ancora “competitiva” (per tutti coloro che ignorano l’esistenza della migliore MG4)
    – a breve uscirà con ID.1 e Urban Rebel a prezzi più bassi e autonomie da city car che comunque riuscirà a vendere bene perché i cinesi finora ci stanno invadendo solo con auto costose (e quelle troppo economiche non sono poi così valide) e perché i vantaggi nei grandi comuni di una elettrica giustificano l’acquisto di una elettrica anche se vale meno della metà di quel che offre (vedi Spring e 500e)

    Ricordiamoci che Volkswagen è partner di società che sono a lavoro su batterie allo stato solido, il prossimo vero upgrade, e contemporaneamente sta lavorando in segreto ad auto a idrogeno fuel cell con autonomie da 2000 km che saranno ottime per chi ha esigenze di rifornimenti rapidi e soprattutto per chi non può ricaricare a casa.

    • Non tanto in segreto hehe si parlava un paio di giorni fa di un ipotetico sistema fuel cell da 2k km di autonomia.
      Dall’altra parte trenord però ha cacciato fuori le sue ricerche sui treni ed è venuto fuori che idrogeno è il meno efficiente in assoluto tra le varie forme “simil Green” un efficienza contando tutta la filiera della produzione che è quasi un terzo del puro elettrico, che sorpresa la formula più efficiente è a catena con batterie a supporto dei tratti sprovvisti di rete come le gallerie, un full batteria risulta per loro un 15/20% in meno, mi spiace non ricordare tutti i valori esatti ma si trovano facile su gg.
      Ricordando che, l’idrogeno in forma pura e stabile non si trova, si ricava tramite elettrolisi o dalla raffinazione del gas, la prima soluzione è in perdita, ad oggi costa più energia produrre H di quanta ne si ricava successivamente dal suo uso (a cui va sempre aggiunta una infrastruttura capillare come i benzinai e va fatta da zero), tramite il gas beh… Indovina? Produce valanghe di co2! Si poi una volta bruciata la cella libera acqua ma cmq co2 a tonnellate è stata immessa, ma chissene frega tanto “io sono ecologico perché non ho tubo di scappamento”.
      Il gas, non è abbondante né illimitato, dobbiamo arrivare a ingegnerizzare batteri e microbi per produrre metano o è più semplice utile e non impattante produrre corrente sfruttando l’energia del sistema terra? (sole vento moto ondoso gravità campo magnetico) energia già libera di muoversi nel sistema al contrario di tutta quella del gas, petrolio idrogeno etc che al contrario il pianeta ha impiegato centinaia di milioni di anni per storare sotto terra, togliendola dal sistema terra per creare di conseguenza le condizioni per la vita, i pianeti che non hanno questa possibilità evolutiva beh…sono giganti gassosi con temperature vicine a quelle di fusione delle stelle. Idrogeno lasciamolo per sostituire il gas nelle produzioni estremamente energivore come fonderie di ogni tipo o trasporti navali ed aerei, ma solo una volta che avremo un surplus energetico da rinnovabili vere tale da rendere sensata l’inefficienza della sua produzione o trovando in futuro dei catalizzatori che permettano di portare il rapporto di produzione a un valore positivo.

      Per il discorso VW invece son assolutamente d’accordo, anche se son abbastanza convinto che il motivo sia (come sempre accade nelle dichiarazioni marketing delle aziende di questo calibro) estremamente diverso da quello riproposto, indorare la pillola e il loro lavoro, secondo me si sono resi conto di non potercela fare vuoi per incapacità di spostarsi da azienda meccanica ad azienda tecnologica, per cui han deciso di mettere ad uno che avrebbe dato la certezza ad azionisti e grande pubblico che i motivi del voltafaccia siano dati da differenti vedute del mondo auto, e insomma uno zampino dei petrolieri che sarebbero stupidi a non essere azionisti di peso del più grande gruppo automobilistico del mondo per virarne le rotte verso qualcosa a loro più conveniente, non so voi ma da che c’è elettrico I diesel che fan più di 20km litro si son moltiplicati mentre prima o pigliavi quei due modelli o stavi su auto da 16/17 km litro perché enormi. I big oil stan cercando di spostarsi sulla produzione di solare ed eolico per mantenere la posizione dominante e di influenza sul pianeta, ma non riescono a farlo in tempo per star dietro agli obblighi legislativi, per cui arrivare al 2035 avendo venduto molte più termiche fino a quel momento, gli garantisce una client base maggiore negli anni successivi allo stop del nuovo termico per smorzare di molto le perdite certe e guadagnare altri anni preziosi.
      Alla fine oggi il mercato elettrico è riservato al lusso, con aumenti a parità di modello materiali allestimento etc dal 50 al 100% più alti (inversamente proporzionale al prezzo tra l’altro a svantaggio dell’utente “diversamente ricco”), il mercato del lusso ha il vantaggio di non avere mai crisi, flessioni meno importanti rispetto al consumer tradizionale, ma cmq con l’offerta elettrica tutta lì e un mercato per forza di cose molto limitato nei numeri, raggiungerà presto la saturazione della fascia “benestante” che oramai ha già fatto il passo ecologico e cambiare auto da 40k ogni 3 anni non ci pensa minimamente, la fascia iper continuerà dato che può generalmente dedurla dalle tasse intestando alla partita Iva dell’azienda o personale, tesla non han modo di avvicinarla, non con i sw che stanno mettendo oggi sulle auto, non ragionano l’auto come se fosse un elettrodomestico smart ma vedono il tutto come una evoluzione diretta del computer di bordo e i risultati si son visti nelle varie recensioni (e non parlo di bug alle batterie di servizio etc quelli son problemi diversi che potrebbero avere un po tutte le case).
      Non posso ammettere di essere indietro direttamente, le azioni crollerebbero il giorno dopo, questa “scelta” o dichiarazione o come vogliamo chiamarla non è niente di più di un messaggio agli investitori, per farli star tranquilli che “loro andranno avanti a fare soldi grazie ai carburanti sintetici e portando avanti ancora per molti anni il termico” contando l’età media degli investitori (che raramente a 18 anni possono essere azionisti di peso) di una azienda storica fa sicuramente colpo.

    • “quindi una ID.3 è ancora “competitiva” (per tutti coloro che ignorano l’esistenza della migliore MG4)”: sono d’accordo!
      Sinceramente non so se veramente la MG4 sia assolutamente migliore della ID3, ma io l’ho comunque ordinata ragionando sul rapporto qualità/prezzo (e quest’ultimo fattore non è per me indifferente). Poi la MG4, leggendo i post scritti sui forum inglesi, ha le sue pecche (come scriveva quell’autore cinese contemporaneo: i cinesi hanno troppo senso dell’umorismo per essere precisi!)…

  3. Ma dai !?!? Non l’avrei mai detto. Evidentemente qualcuno è rinsavito e ha capito che è meglio concentrarsi anche su altro.

  4. Grosso respiro di sollievo in casa Tesla dopo questa notizia. Li vedevo terrorizzati.
    Ora VW sotto col diesel 2.0!!!! The future is now!!!

  5. Sinceramente ora come ora meglio una piccola ben studiata che un’altra ammiraglia da 100 Milà euro.
    Tanto con Tesla non c’è storia sono troppo avanti.
    E se mai dovessero mettere in campo una linea economica allora si che la situazione diventerebbe davvero critica per tutte le case Europee che continuano a temporeggiare nella speranza di una proroga allo stop al termico.

  6. Peggio per la VW! Il mondo andrà avanti senza di loro e…senza tanti altri costruttori classici. Purtroppo questo aprirà ulteriormente la porta all’Oriente! Io ho già fatto questa scelta, mentre gli europei nicchiano e sfuggono all’inevitabile, i cinesi e i coreani stanno proseguendo instancabili la ricerca e la produzione. Gli occidentali si dimostrano nostalgici (c’è anche qualcuno che ha nostalgia del “rombo”, cioè il rumore del motore a scoppio), mentre gli orientali sono pragmatici e si adattano ai “mutamenti” (vedi I Ching o I King = Il classico dei mutamenti).

    • Per i prezzi d’acquisto sicuramente, ma dar fiducia a un marchio nuovo con quasi zero rete di assistenza e distribuzione pezzi di ricambio, un po mi preoccuperebbe i ricambi di importazione se dovessi far un incidente con colpa e a vedere i tempi spesso biblici delle case europee su elettriche, non credo facciano meglio, al massimo peggio, avessi la certezza di trovare ricambi a prezzi concorrenziali tra 10 anni mi ci butterei anche io

    • Concordo 100%. Il potente sindacato VW si pentirà amaramente quando licenzieranno in massa… Ogni ripensamento vuol dire maggior vantaggio ai cinesi. Del resto se non c’è alternativa non si può certo biasimare chi compra. La richiesta c’è, è colpa dell’offerta se manca.

    • La Cina è una dittatura e non è possibile confrontarsi con essa visto che non abbiamo le stesse regole.Se non vogliamo essere costretti a lavorare come loro senza i diritti e la libertà che indubbiamente abbiamo, dobbiamo fare tutto per evitare che abbiano l’egemonia economica. L’EU è come sempre impotente per le differenze tra gli stati membri, ma nulla ci impedisce di imporre dazi. Per fortuna gli Usa sanno bene come fare, costringendo a produrre le auto la componentistica nei confini nazionali e lo stanno già facendo.
      Questo imporrà comunque all’UE e al Giappone di uniformarsi per ottenere condizioni di reciprocità.In mancanza di prodotti europei preferisco il made in Usa di una democrazia certo imperfetta, all’avere la Via della Seta spianata per foraggiare una dittatura molto perfetta ma non per me .

      • Siamo noi che dobbiamo iniziare a ridurre o evitare prodotti made in Cina .
        Il mio personale ranking tecnologico e :
        Compra Italiano , Europeo , Americano , Coreano , Vietnamita e Cinese

      • Con i dazi non si risolvono i problemi! Noi non siamo peggio dei cinesi: dobbiamo impegnarci. Dobbiamo investire nel rinnovamento della nostra industria, nella transizione ecologica, nella ricerca tecnologica! Dobbiamo produrre automobili migliori e a un prezzo concorrenziale, o almeno allo stesso livello delle auto estere: allora il cliente potrà fare una scelta ragionata, scegliere un prodotto che viene dall’altra parte del mondo o dare lavoro agli italiani?
        Il rinnovamento industriale non è voluto? Non è l’obbiettivo della nostra industria? Non è possibile? Beh, allora non c’è soluzione e, come ho letto in questi commenti, “non c’è scelta”. La gente che vorrà/dovrà acquistare un’auto darà lavoro ai cinesi…

        • Sono d accordo sulla concorrenza se combatti ad armi pari , ma qui si parla di dumping .
          In ogni azienda cinese c’è sempre una quota importante dello stato che ti supporta se sei considerata azienda strategica .
          E questo è il caso delle auto cinesi

    • Una normalissima euro 6 benzina non ibrida inquina poco o nulla. Non serve nessuna auto elettrica. Come se poi il litio crescesse sugli alberi🤣 La propaganda griiin vi ottenebra il pensiero.

      • Una normalissima euro 6 benzina inquina almeno più di 100 grammi CO2 km , il motore termico comunque ha una resa del 35 % massimo per cui non è vero che non inquina !!

        • se si tiene conto dell’intero processo produttivo l’elettrico inquina quanto una normale termica, figuriamoci con un diesel: quando gli ambientalisti cambiano il primo pacco degli accumulatori, noi che andiamo a gasolio abbiamo terminato il rodaggio…

  7. Sono due approcci industriali (“soluzioni”) diversi in risposta alla domanda del consiglio di amministrazione: come facciamo a cambiare tutto continuando a guadagnare come prima?

    – Blume (AD di Volkswagen Group) ritarda il cambio, sperando che, nel decennio che così guadagna, il sindacato, che ora è compatto sia contro i licenziamenti/ricollocamenti, sia contro il riaddestramento dei dipendenti, si ammorbidisca (anche perché i più restii saranno andati in pensione nel frattempo);

    – Farley (AD di Ford) segue Musk nell’integrazione verticale dirottando su quella il 40% di dipendenti in eccesso stimati alla fine della conversione completa all’elettrico.

  8. Contentissimo della mia Kona sto comunque pensando di sostituirla perchè mancante di un accessorio che considero “essenziale”.
    Nonostante i problemi del software ed ora anche delle batterie stavo la ID.3 era una delle papabili.
    Era… perchè queste dichiarazioni mi fanno pensare che non hanno alcuna intenzione di sbattersi veramente per risolvere i problemi già conosciuti.
    Addio VW.

    • Anch’io possiedo una Kona e mi sembra abbia tutto ciò che serve. Per curiosità, mi potrebbe far sapere qual’è l’accessorio essenziale che manca?

      • Nella my2020 il gancio traino.
        Poi pecca un po’ nell’insonorizzazione ed il nuovo modello è comunque sempre molto caro.
        Per il resto è fantastica.

        • Nel caso possa essere utile, le scrivo la mia esperienza per il gancio di traino. Ma, tenga presente che la mia Kona è immatricolata in Francia, dove abito, e a volte le regole per il gancio di traino non sono uguali in tutta l’UE.
          Ho ordinato la mia Kona nel Giugno del 2020 ed è stata immatricolata alla fine di Luglio. Si tratta della versione da 64 kWh, prodotta nella Corea del Sud.
          Quando ordinai l’auto, chiesi di acquistare ed installare anche il gancio di traino. All’epoca (Giugno 2020) mi risposero che l’auto non era omologata per l’installazione del, gancio di traino.
          Nel Giugno di quest’anno ho visto una Kona identica alla mia (con la targa Francese) equipaggiata con il gancio di traino. Chiesi spiegazioni al concessionario che mi fece vedere un gancio di traino recentemente inserito nel catalogo degli accessori originali ed omologato per il portabiciclette (non per il rimorchio), per un carico verticale massimo di circa 60 kg (non ricordo il valore esatto).

          • Io ho una Kia Niro e gancio traino era disponibile solo con carico trainabile di 300 kg , ma nessuno è riuscito a dirmi se era un problema di tara o vero problema meccanico .
            Comunque il gancio della ibrida è superiore ai 1000 kg ma è meccanicamente diverso .
            Per informazione si può fare anche After market

  9. Estrema miopia. I cinesi intanto stanno preparando l’invasione con i loro modelli (anzi, i primi sono già ordinabili). VW era partita bene….

  10. A me viene da pensare che sarà dura per i costruttori di automobili storici e super strutturati giustificare i costi di un prodotto finale con minori possibilità di caratteristiche distintive.
    Ovvero, essendo le bev più semplici ed economiche da produrre, in prospettiva futura, la differenza tra i vari segmenti di prodotto si assottiglieranno, più di quanto sia già accaduto negli ultimi due decenni. Lo dimostrano anche le start-up emergenti.
    Poi trovo molto “tedesco” attendere tempi più maturi, dati dall’attuale situazione geopolitica, perchè siamo troppo dipendenti da fattori esterni.

  11. Per me (e sottolineo per me) è solo miopia bella e buona.
    Guidare un’elettrica è comunque più divertente di una termica e sarà questa la discriminante, quando, si suppone presto, le batterie saranno più economiche, capaci e leggere.

      • Dipende anche dal contesto: guidare una supersportiva termica può sicuramente essere “bello”, ma tra guidare un’auto di segmento B o C (ma anche D…) termica ed una di pari segmento elettrica… c’ė un abisso!

      • “Uno dei vantaggi dati dalla trazione elettrica, infatti, è quella di avere una coppia molto alta ai bassi regimi, permettendo dunque un migliore scatto da fermo.”
        Per me, vuol dire anche divertirsi molto di più …

    • Sono d’accordo , nel misto è divertentissimo, però viaggiando in autostrada a velocità di codice l’autonomia è troppo scarsa , almeno fino a che questo paese non sarà attrezzato, di ricariche adeguate lungo i percorsi, cosa che normalmente, come da tradizioni consolidate e mai smentite dai fatti , la repubblica italiana è in ritardo di 10 anni o più 🙁

      • Questo Paese era a zero ricariche autostradali un anno fa, oggi ne ha 39 attive e altrettante un costruzione. Quindi, Mario, si prepari: l’anno prossimo potrà comprarsi l’auto elettrica.

          • Il vero problema Ferdinando non è chi sta davanti e chi dietro ma chi, accorgendosi di non riuscire a stare dietro a chi corre più velocemente, scientemente e con metodi eterodossi zavorra e procura inciampi a chi è davanti.

  12. Si sapeva che sarebbe finita così, una volta fatto fuori Diess era solo questione di tempo, non è che fosse una cosa molto credibile comunque .

  13. Ma i petrolieri ci credono ai carburanti sintetici ? Chi ci sta lavorando ?
    Non mi sembra vi sia una grossa spinta se non cercare di frenare l elettrico .
    Penso che diverrà una occasione persa per il rilancio della germania

  14. Perchè la cosa non mi giunge per nulla inaspettata?🙄

    –  Il 2035 è lontano –

    No mannaggia, è troppo vicino invece. Purtroppo, aggiungo.🙄

    • Alessandro, bisogna capire a chi ti rivolgi: se al “consumatore”, entità mitologica che regna assoluta nei paesi dal capitalismo selvaggio e se alle “persone” che fra l’altro lavorano per te. Conosco la Germania, e nonostante ci siano evidenti tentativi di statiunitizzazione per fortuna credono ancora che lavorare meno a pari stipendio sia meglio che guadagnare di più uccidendo il tempo libero. E’ un approccio alla vita decisamente diverso. Evidentemente pensano di poter restare efficacemente sul mercato anche senza buttare in mezzo alla strada decine di migliaia di persone che lavorano per loro. Li apprezzo per questo.

      • Partivo da un presupposto completamente diverso per la mia considerazione. È evidente che in quattro righe non potevo e non posso spiegarmi. Per cui il tuo commento è totalmente separato da quello che intendevo io punto non per questo non è condivisibile. 😉 Ora però sono di fretta e ti saluto. 👋

      • Analisi del modus operandi tedesco molto sensata. Aggiungo solo che sono anche pachidermici nel cambiamento. E questo lo pagheranno, come sta già accadendo in altri settori.

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