Retrokit, l’azienda riminese che abbiamo seguito dalla sua nascita, fa 200. Il numero di kit venduti per la conversione in elettrico della Vespa 50. Un ottimo risultato visto che il retrofit langue: pochi kit omologati, un mercato relegato ad una esile nicchia e incentivi mal gestiti e non spesi (anche se nei giorni scorsi è stato approvato un bando della Regione Piemonte).
Ma a Rimini ci sanno fare e vendono il 50% dei kit in Nord Europa. Non è finita qui: hanno personalizzato 60 Vespa: 30 restaurate completamente e le restanti con diversi livelli d’intervento.

Anni di attesa ma ne è valsa la pena: i kit e le Vespe personalizzate si vendono in Italia e nel Nord Europa
Non è stato semplice avviare l’impresa. Nessun problema tecnologico – la Vespa convertita in elettrico c’è da almeno 8 anni (qui il nostro articolo del 2017) – ma tutto burocratico. Legato al tortuoso iter per ottenere l’omologazione del kit (leggi), arrivata nel 2023. Tempo di organizzare l’attività e finora sono stati venduti 200 kit (nella foto l’unità numero 200).

Ma non solo, come ci spiega l’ingegnere e fondatore di Retrokit Alex Leardini: «Abbiamo anche personalizzato 60 Vespa: trenta con un restauro completo e le altre con diversi livelli di personalizzazione».
Il mercato di riferimento è vasto, come il successo mondiale della Vespa, ma si concentra per il 50% nel nostro Paese dove la moto è una vera e propria icona nazionale. L’altra metà è sparsa per il mondo. In particolare «nel Nord Europa dove i clienti sono spesso le aziende, godono di agevolazioni fiscali e la usano anche negli eventi promozionali. Stessa cosa succede anche in Italia. Una delle ultime l’abbiamo realizzata per Fortech (qui un nostro webinar sull’azienda) ed è stata messa in bella mostra durante Key Energy».

Il Retrokit da 3.990 euro e due modelli di Vespa rielaborate a Rimini: Amabile e Belladonna
Gli appassionati spendono una fortuna per abbellire e curare la loro Vespa, ma quanto costa convertila in elettrico? Il kit, «ora lo vendiamo full optional», viene a costare 3.990 euro + IVA ed è comprensivo di tutto. «A iniziare dal display grafico con tutte le informazioni utili per la mobilità».
Per essere precisi questa la “componentistica” del kit: «Display digitale e pacchetto connettività App; batteria estraibile e ricarica USB-C; impianto elettrico e luci full lead».

particolare varietà di arancia
Negli anni il kit è stato migliorato: «Abbiamo aumentato la potenza, garantendo più accelerazione. Per quanto riguarda l’autonomia siamo a 60 km reali».
Oltre il kit, a Rimini hanno ideato una serie di modelli molto curati ed eleganti. «Dopo il successo di Amabile, presentiamo Belladonna, una Vespa dal carattere deciso e dallo stile inconfondibile. Il suo nome prende ispirazione da una varietà di arancia nota per il suo colore intenso, vivo e sorprendente, proprio come questa Vespa: una Special del ’79 restaurata e convertita in elettrico, pronta a farsi notare».
Narrazione da marketing ma che coglie nel segno. Funziona il vintage, l’icona, il mito e in questo caso la scelta della conversione può essere ideologica (in senso positivo) ma anche pratica, perché si evita il fastidio dato dagli idrocarburi, il disturbo del rumore e si guadagna il comfort di una guida più rilassante.
A cui associare la classe e l’eleganza di soluzioni estetiche ricercate. «Abbiamo una serie di otto colori e un configuratore grafico con le varie combinazioni per una personalizzazione spinta che soddisfa ogni richiesta».

Quando il retrofit funziona e crea lavoro. Retrokit assume
Il segno del buon andamento dell’azienda non sono solo, come in questo caso, i kit venduti, ma i progetti sul futuro. La conferma dal fondatore: «Stiamo lavorando al piano di espansione».
«Al momento siamo in 5 persone in forza all’ azienda: 3 in produzione, 1 al commerciale, 1 al marketing, più collaboratori: un filmaker ed un fotografo e un growth manager».
Ma Leardini sottolinea l’apertura di quattro nuove posizioni – chi è interessato può prendere visione dell’offerta al link -, e ben vengano candidature spontanee. La sostenibilità economica dell’impresa è anche un buon segno per il futuro del retrofit delle due ruote iconiche.
Per esempio quello di Ciao Piaggio che la toscana Ambra Italia fondata da Tiberio Casali trasforma in e-bike.
Il retrofit funziona per i mezzi pesanti, soprattutto in Europa, ma stenta sulle auto, a parte la nicchia delle auto iconiche come la 500.
Ho messo su internet in vendita una vespa ET3… Con la quale io, mio padre, e mio fratello abbiamo fatto quasi 240000 km in quasi 50 anni ( 4 cilindri cambiati…) è del 1978 e la vernice è ancora originale!!! Volevo farla riverniciare, il carrozziere mi ha detto di lasciarla così perché riverniciata, anche con lo stesso colore avrebbe perso di valore…pensa un po’ se la trasformavo in elettrica!!!
Fino a due mesi fa mio papà 82enne la usava per andare a comprare il pane e gli faceva fare 4km tutti i giorni ( come dico sempre abito in una frazione dove non ci sono negozi, giornalaio,tabacchino insomma nessuna attività commerciale), ora non se la sente più
E preferisce farsi accompagnare.
Ebbene venduta in 36 ore ….3800€
E se fosse stata elettrica???
Comunque oggi sono andato a prendere un 125 agility della Kymco in promozione euro 2000 tutto compreso ( 2300 non in promozione)
Mi sono rimasti 1800€ da spendere in benzina che a 35km/l sono 36000 km…. E tenendo conto che ci facciamo 3000km all’anno siamo a posto per 12 anni!!!
P.s. proprio perché facciamo pochi km avevamo valutato un vespa elettrica…..ma….7000€ ….7000€… 7000€ non si poteva sentire per una vespa e ….ci faceva lo sconto a 6500€ se gli liberavamo la vetrina del concessionario perché tanto non la vendeva.
Salve Mario ma sta sommando mele con pere ovvero Vespa con scooter. La Vespa termica nuova non gliela regalano mica, nel catalogo la differenza tra termica ed elettrica c’è ma non così alto come sembrerebbe a leggere il suo commento. Vista la differenza di prezzo del carburante e altre spese alla fine si ammortizza il differenziale.
Salve sig.r Mario, senza nulla togliere al suo nuovo scooter le chiedo perche’ non ha acquistato la Vespa 125 dal momento che e’ sempre stato su di essa ?
Come rovinare un mito e spenderci dei soldi.
Ma andate in bici e non rompete il cazzo pure con le Vespe. Tempo un anno e questi chiudono.
Usi termini civili e non faccia lo sbruffone: Retrokit c’è ed è attiva da più di sei anni. Soddisfatto?
Prima di esprimere giudizi, non sarebbe meglio provare la vespa retrokit su strada?
Sono stato uno dei primi ad ordinare e ottenere il kit, appunto nel 2023. Alex mi ha seguito passo passo in tutte le mie richieste, é stato impeccabile. il suo kit é un gioiello di tecnica. Perfettamente integrato nella linea originale, ed efficientissimo su strada. Riesco a fare 80 km avanzando ancora un 20% di batteria. Alex un grande dell’industria italiana. Auguro un meritato successo.
Salve, leggo quasi sempre con interesse i commenti e questo lo e’ per la varieta’ dei punti di vista, condivisibili o meno.
Io attualmente non ho una Vespa ma supponiamo che l’ avessi, ferma in garage perche’ non potrei utilizzarla nel centro citta’ per l’ inquinamento, vorrei tanto utilizzarla per andarci al lavoro o scorazzarci ma niente, non posso utilizzarla.
L’ unica alternativa sarebbe acquistare un altro scooter/moto nuovo e a che costo ?
Non voglio venderla ne rottamarla, mi viene offerta questa possibilita’, probabilmente lo farei, tenendomi tutte le parti originali in garage o perche’ no in sala ben esposte come in un museo.
Questo e’ il mio personalissimo punto di vista.
Si perde in originalita’ ?
Certamente !!
Ma quante vespe modificate ci sono state e ci sono ?
Io avevo il Piaggio Si che a parte il telaio, cerchi e la sella tutto il resto era modificato.
Ma la userei con piacere oltre a potermi permettere di ” pavoneggiarmi “, nella giusta misura, andando in centro citta’.
Faccio i complimenti a questa azienda che ha avuto il coraggio di credere in quello che fa nonostante la burocrazia ed i preconcetti.
Grazie Pierluigi condivido il tuo pensiero. Molti commenti minimizzano l’apporto all’inquinamento della Vespa e si dice che si usa solo negli eventi. Ma io ne vedo spesso in giro, l’altro giorno nel bellissimo centro storico di Urbino c’era un signore anziano in sella alla sua Vespa. Non sono le moto degli anni 20/30/40 del secolo scorso. Si sono prodotte milioni di unità in tutto il mondo. La mia Vespa l’ho regalata ed è ferma buttata da 15 anni. E’ pieno di rottami. Non vedo, quindi, il problema di chi vuole restaurarla, attualizzarla e convertila in elettrico. Respiriamo tutti meglio senza gas di scarico.
Salve Gian Basilio, a me piacerebbe molto vedere che tutti i mezzi di trasporto abbiano questa possibilità anche se capisco che sia impossibile, è una questione di punti di vista, c’è chi utilizza un mezzo storico e chi li colleziona senza farlo relegandoli a dei ” semplici ” soprammobili.
Scelte personali.
Dunque…
Avendo una vespa in garage che non può girare per questioni ambientali e volendo qualcosa di utilizzabile, la scelta è tra il modificarla con un retrofit elettrico a 5000€ trovandosi in mano uno scooter elettrico con freni e ciclistica di una vespa anni 70, oppure spender 1000€ in meno prendendosi un Honda SH125 o 150, il top seller fra gli scooter attuali e pure uno dei più costosi, con ABS, ciclistica moderna, variatore ed un consumo fra i 40 e 50km/l, e la possibilità di vendere la vespa a qualche appassionato, il mercato c’è. E’ quanto accaduto per molti che possedevano vespe con basso valore storico, come le serie PK o PX, rottamate o radiate per l’esportazione ed avevano bisogno di uno scooter per girare: per praticità e sicurezza non ci sono paragoni fra uno scooter moderno ed una vespa con i freni a tamburo…
Se la vespa in questione avesse invece elevato valore storico, un’operazione di retrofit che le faccia perdere completamente proprio il suo valore storico (ed economico…) avrebbe ben poco senso. Ho una 125 del 1958, la prima serie di vespe non “faro basso”, non mi passa manco per l’anticamera del cervello di elettrificarla, il suo valore consiste nella storicità e nell’originalità, per quale motivo al mondo dovrei buttarlo nel pattume?
Salve signor Superfede, rispetto la sua posizione ma sinceramente il fascino di andare in giro con una vespa rispetto ad un moderno scooter non credo sia paragonabile, certo il nuovo è indubbiamente più sicuro e confortevole ma siccome parliamo di un utilizzo quasi prettamente a basse velocità non lo vedo come un grosso problema.
Poi ognuno è liberissimo di fare le scelte che vuole con le proprie cose e soldi.
P.s. È un po’ come chi rinnova una casa in pietra degli anni 50/60………
La ristrutturo con le moderne tecnologie/materiali o la riporto come quando era stata costruita ?
Ma vede… sono d’accordissimo sul discorso del fascino ma per me, che la vespa la uso, il fascino è la vespa com’era stata concepita e costruita ai suoi tempi, con il suo telaio bislacco, con dei freni improvvisati, la frizione dura, il cambio legnoso, l’avviamento a pedale, lo starter, il motore che borbotta, che perde colpi, che s’affoga se si accelera troppo rapidamente.. E’ questo il fascino, anche il far rifornimento mettendo l’olio con il misurino nel serbatoio prima di infilarci la benzina e dargli due o tre scossate perchè si mescoli meglio. E son tutte cose che te la rendono tanto bella nel momento in cui giri per diletto, chiamiamolo così, quanto te la rendono odiosa se la usi come utilitaria ed hai a disposizione un mezzo molto più funzionale, potenti ma anche modulabili, che scatta bene e si guida senza doversi ricordare della quarantina di chili appesi sul lato destro. Niente fascino ma tanta funzionalità. Ad elettrificare una vecchia vespa ti ritrovi con niente fascino e niente funzionalità, è per questo che mi domando MA PERCHE’???
Perchè mai “niente funzionalità”? Lei ogni giorno percorre in Vespa più di 60 km? E alla sera la lascia in strada o la ricovera in un luogo dotato di una banalissima presa elettrica?
Parliamo di vespe cosiddette smallframe, lo Special, il Primavera, il 50l.
Ruote da 8′ o 10′, pessime sulle buche, non parliamo dei binari di un tram.
Scarso spazio per caricare oggetti, niente vano sottosella per il casco, ad aggiungere bauletti si sbilancia sensibilmente il mezzo, sella stretta e scomoda soprattutto per due, scarsa protezione da vento e pioggia. Il tutto aggiunto alle caratteristiche dinamiche, freno anteriore a tamburo pressochè inesistente e quello posteriore a pedale da trattare con delicatezza perchè bloccare il posteriore su una vespa con motore appeso significa automaticamente sbandare, la vespa non va dritta. E’ il suo bello se si cerca il fascino del mezzo d’epoca, è il suo brutto se lo si deve usare oggi come mezzo di trasporto perchè è un mezzo concettualmente del primo dopoguerra, robusto, durevole, economico da costruire e gestire, ma qualunque confronto in termini di usabilità e funzionalità con scooter progettati per le esigenze attuali risulta impietoso.
60 km in un giorno in moto, in giro per Bologna e dintorni? Raramente ma mi capita, è per questo che l’elettrico è da scartare.
Ke scempio, 5000 euro per rovinare un icona italiana, io mi terrei il 2 tempi originale custodito gelosamente nel box e al limite con 2000 euro prendo uno scooterino elettrico che il doppio di quell’ autonomia
3990 euro ma dove???
Appena comprato per la mia Vespa, ho speso quasi 5000!!!!
Inutile qua scrivere 3990, specchietto per le allodole!!!!
I 5000 sono compresi di Iva?
// Il retrofit […] stenta sulle auto, a parte la nicchia delle auto iconiche \\
Temo che le auto comuni “retrofittabili” subiranno sempre piú la concorrenza dell’usato recente che offre un livello superiore di comfort e sicurezza senza complicazioni burocratiche.
Concordo, il retrofit ha una sua convenienza economica sui mezzi pesanti terrestri e navali, esiste una nicchia per le auto storiche e iconiche; per le auto comuni la strada sembra in salita
Io ho detto la mia opinione, voi forse non avete mai guidato un mezzo storico…..
Nessun mezzo storico dovrebbe essere in garage a marcire, ma usato il giusto per il suo mantenimento e coccolato con passione (per chi ha passione per i mezzi storici…..per chi non ne ha, passi ad altro…).
Per spostarmi da a a b non seve fare nessun retrofit a mezzi storici che poi non lo saranno piu’ nella loro originalità…..
Perchè non abbiamo mai guidato? Io conosco bene la Vespa che ho avuto per qualche anno, non vedo il problema alla conversione
3990 euro per rovinare un mezzo storico….degustibus…..
Anche farli marcire in garage
Le foto mostrano al contrario come si può valorizzare un mezzo storico, hanno “resuscitato” pezzi di ferro arrugginiti e che si possono usare nei centri storici dove sempre più spesso non possono entrare.
Definire “storica” una 500 degli anni 60 cui venga rimosso il motore originale sostituendolo con uno elettrico equivale a definire storica una 500e cui vengano rimossi motore e batterie sostituendoli con motore cambio e serbatoio di una 500 sempre degli anni 60. Entrambi casi che non hanno nulla a che fare né con l’ambiente (visti i risibili numeri in gioco) né con la storicità, rimangono quindi operazioni d’immagine buone per esser spacciate a qualche turista (la Vespa o la 500 d’epoca da noleggiare per un giretto in Toscana…) o per la propaganda pro o contro qualche causa, null’altro.
Nel mondo ci sono 19 milioni di Vespa e 400mila Cinquecento. Convertite in elettrico sono dal punto di vista quantitativo un bel risparmio – visto l’alto tasso di inquinamento – di emissioni nocive. Se poi Vespa e 500 vengono usate per fini turistici meglio ancora, visto che sono sempre in movimento
Devi usare proprio questi mezzi per spostarti?
Sono tutti mezzi custoditi con gelosia in garage e usati per raduni o qualche giretto occasionale.
Non vale la pena investire soldi per snaturarne l’anima…..
Guardarli anche da fermi e curarne la manutenzione è come ammirare un quadro che rappresenta un epoca passata dove ci si ingegnava per fare mezzi economici e duraturi.
Ora invece si usano nomi del passato per cercare di valorizzare delle ciofeche.
Oppure si fa il retrofit in nome dell’ecologia, poi magari si getta di tutto al primo piccolo guasto.
Ma non è vero per niente. Ci sono 19 milioni di Vespa nel mondo. In Italia se ne vedono tantissime per strada e inquinano. Parecchio. Perché si deve respirare veleno? Se uno vuole spostarsi in Vespa convertita in elettrico ben venga.
Nieddu, sta confondendo il dato delle Vespa prodotte con quelle esistenti e circolanti. Per me basta già così.
Se ha letto l’articolo restaurano la Vespa a partire da un solo telaio. Ho anch’io una Vespa ferma da 15 anni. E conosco tanti che l’hanno abbandonata in garage. Insomma non è merce rara.
Rovinare… che fantasia. Ad occhio non si percepsice differenza. Il kit non richiede modifiche al telaio, immagino dunque che si possa preservare la meccanica originale e nel frattempo usare la vespa anche dove non si potrebbe.
Sì, rovinare è in questo caso la parola corretta. Un veicolo si definisce storico nell’immagine come nella sostanza, se il gruppo motore/cambio viene sostituito con un gruppo elettrico va da sè che la meccanica originale non viene preservata.
Si può custodire qualche esemplare in un museo, ci sono 19 milioni di Vespa nel mondo…
E le vedi tutte in giro per strada?
Io ne vedo veramente pochi di mezzi storici che girano eccetto ai raduni,,,,,
E mica vado in centro storico a fare un giretto, me ne vado su strade tranquille e poco trafficate….
Quando la meccanica originale può essere messa da parte e all’occorrenza ripristinata sì… è preservata.
Ma certo Alessio, bisogna solo rimontare il motore a 2T e poi tornare in Motorizzazione per riomologare il tutto, sempre dopo aver ottenuto il NullaOsta da Piaggio.
Fantasticare non costa nulla, come immaginare 19 milioni di Vespa convertite all’elettrico quando a malapena si vendono quelle nuove.
Dai sù….
Basta anche un 10% non sarebbe mica male
Superfede se qualcuno avesse da pentirsi non ne vedrei il problema.
Certo, come le 500 che vedo circolare, motore è scarico non originali fracasso e super inquinanti! Non vengono snaturate così?!
// se il gruppo motore/cambio viene sostituito con un gruppo elettrico va da sè che la meccanica originale non viene preservata \\
Per preservare in parte la meccanica originale e le relative sensazioni di guida c’è la “via di mezzo” del kit Pinasco che permette di mantenere frizione e cambio
https://www.vaielettrico.it/retrofit-vespa-arriva-anche-il-kit-di-pinasco/