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Retrofit fai da te? No, con il kit

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Siete capaci di trasformare da soli la propulsione termica in elettrica di auto e moto come il lettore Gabriele? Non si può fare. Il decreto retrofit parla di kit, al limite si può fare a esemplare unico ma il procedimento è più lungo e costoso. Unica eccezione le piccole barche dove si fa in un attimo. Inviate i quesiti a info@vaielettrico.it.

Ho trasformato uno scooter… come lo omologo?

Salve leggendo l’articolo sul via libera alla trasformazione all’elettrico di scooter mi sembra di avere capito che è bandita l’ autocostruzione. Il mio caso, ho trasformato uno scooter elettrico da endotermico a elettrico e vorrei omologarlo regolarmente, quindi vorrei essere indirizzato su chi mi può  aiutare nel trovare le persone che possano firmarmi i vari passaggi„.  Gabriele

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La prima Vespa convertita con kit elettrico con Retrokit di Motoveloci

Ci scrive anche Alessandro: “Per avere informazioni sul funzionamento del retrofit Elettrico. Sono il responsabile service di un’azienda concessionaria provinciale per i marchi Volkswagen, Audi, Renault, Dacia e Nissan. Navigando su internet ho conosciuto la vostra community e ho trovato i contenuti molto interessanti, nello specifico mi piacerebbe approfondire il tema in oggetto e mi piacerebbe iniziare a valutare questa possibilità anche per la nostra officina. Potete gentilmente aiutarmi a capire a chi rivolgermi per intraprendere questo percorso? cosa effettivamente serve per mettere insieme queste competenze?„.

No kit retrofit no fai da te…

Risposta (Gian Basilio Nieddu)-  Gentile Gabriele la sua domanda ci offre l’occasione per riparlare del Decreto Retrofit che pur approvato nel lontano 2015 non è riuscito a far partire la filiera della conversione in Italia.  Per di più il decreto per le due ruote è entrato in vigore solo nell’ottobre scorso e qui già vediamo interessanti risultati con una prima azienda certificata come Motoveloci (leggi)e che grazie ai suoi installatori sta vendendo il kit in tutta Europa, ma pure in Asia.

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Il box con il Retrokit spedito in Germania, Svezia e Francia

Insomma la conversione elettrica si fa con il kit  prodotto ed omologato da un costruttore riconosciuto dal ministero, montato da un installatore affiliato e con timbro finale della motorizzazione. C’è la via dell’esemplare unico, ma più costosa e lunga. Ne vale la pena per uno scooter con valore economico minimo? 

Chi  vuole convertire le due ruote come può fare? C’è Motoveloci per la Vespa, c’è un mito motoristico italiano come Pinasco che ci sta lavorando come anche Sonoelettrica certificata al ministero come costruttore. All’indomani dell’entrata in vigore della legge ha annunciato i suoi kit anche per gli scooter l’azienda Talet-e.

Come affiliare la propria officina? Le aziende sul mercato

Chi lavora sul retrofit in Italia? Rispondiamo ad Alessandro e a tutte le officine interessate. Sicuramente il gruppo Pretto che ha elettrificato centinaia di veicoli commerciali, in particolare di Piaggio e Isuzu (leggi qui), poi la Newtron di cui abbiamo scritto della Fiat 500 (leggi qui) ma anche altri modelli storici italiani come la Fiat 850 (leggi qui).

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Il retrofit su una 850 Fiat a Modena

Si è accreditata recentemente  Sonoelettrica, abbiamo fatto un giro sulla loro Smart convertita, e  sta costruendo la rete di sue officine affiliate Mobility r-Evolution (leggi) che ha anche realizzato un retrofit di successo sulla moto Guzzi di Patrizio Roversi. Ricordiamo anche il retrofit dei camion di Costa e Zaninelli (leggi).

E  il retrofit delle barche? Molto semplice

E le barche? Per le piccole, gli addetti al settore preferiscono parlare di rimotorizzazione, basta acquistare il fuoribordo elettrico e sostituire quello termico. Questione di minuti. Non è semplicissimo quando bisogna  collegare anche le batterie e cresce la potenza del motore. Conviene rivolgersi e avere l’assistenza dei produttori o dei cantieri nautici.

Nautica elettrica
I motori fuoribordo vintage trasformati in elettrico da Castagna

C’è anche chi conserva l'”abito” del fuoribordo termico vintage, magari anni 50/60, ma con corpo elettrico (leggi).  Molto interessante anche il retrofit elettrico di un mito come il motoscafo Riva portata avanti dal cantiere Bellini insieme con Laneva (leggi).

Retrofit elettrico su Riva-Aquarama

C’è tanta carne al fuoco, ma non abbastanza. Demerito della classe politica che ci ha messo anni per consentire il retrofit delle due ruote, ha fatto scadere l’incentivo retrofit che esiste ma solo per le conversioni dell’anno scorso. Una presa in giro visto che senza sicurezza dell’incentivo nessuno o ben pochi investono sul retrofit, un’operazione abbastanza costosa. Anche l’incentivo sui motori elettrici marini, avrebbe aiutato tantissimo la filiera, in pratica pur approvato è stato fatto morire. Il problema non è tecnologico, non è imprenditoriale ma spesso politico.

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