Reti di vendita contro l’elettrico? Vi spiego perché…

Reti di vendita contro l’elettrico?  Fabrizio, un elettronico di lungo corso, dice la sua sul tema dei concessionari che sconsigliano le auto a batterie. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

Reti di vendita contro…/ “Si guadagna meno e c’è lo zampino dei petrolieri”

Secondo me il motivo per cui le case auto non consigliano l’elettrico è che hanno un margine di guadagno minore, visto che per far concorrenza ai cinesi hanno abbassato gli utili. È anche vero che le officine meccaniche andrebbero a scomparire. Ho una Nissan Leaf da 4 anni e apro il cofano solo per mettere il liquido dei tergicristalli, notando che il motore elettrico è pieno di ragnatele. In 4 anni una sola volta in officina Nissan per fare la revisione obbligatoria. Ho la patente da 50 anni, sono un elettronico, guidare un’auto eletrica è favoloso, soprattutto quando vedi che ad ogni decelerazione,  frenata, ecc. la batteria si ricarica. Con l’auto a combustione in queste fasi inquini comunque. Sono fortemente convinto che tutti gli articoli contro l’elettrico sono finanziati dai petrolieri. Come le continue ricerche fatte sui motori endotermici per guadagnare 1 o 2 punti % di efficienza energetica. Che senso ha  ostinarsi a fare ricerca su un motore a scoppio che rende il 40% mentre un motore elettrico rende il 95? Lo zampino dei petrolieri e troppo evidente e nessuno lo dice. Buon elettrico a tutti“. Fabrizio Saltari

Non siamo così complottisti, è diffidenza fatta in casa

Risposta. Noi non siamo così complottisti. Sicuramente i petrolieri non amano le auto elettriche e fanno di tutto per osteggiarle, senza andare troppo per il sottile. Ma non crediamo che ci sia la loro mano anche dietro lo scetticismo delle reti di vendita  (per non dire peggio) nei confronti delle EV. Ribadiamo quali sono secondo noi i motivi, tutti fatti in casa. Cè chi si oppone perché le EV notoriamente hanno programmi di manutenzione molto più leggeri e quindi meno remunerativi per le reti di assistenza. C’è chi teme l’affermarsi del modello Tesla, con l’acquisto dell’autoon line e un pugno di negozi fisici deputati alla consegna dell’auto. E c’è anche chi è convinto che l’elettrico sia un prodotto acerbo, da sconsigliare ai clienti, e comunque ha un personale poco informato (e quindi scettico) sul tema.

Visualizza commenti (34)
  1. Sì, son d’accordo con chi scrive, sotto sotto c’è lo zampino dei petrolieri, ma…. E per il resto, quali altri zampini ci sono? Cioè, dato per assodato che ci sono innumerevoli persone che hanno l’interesse a condizionare consumatori e cittadini in genere a continuare a consumare e a comportarsi “as usual”, come sempre, come si può uscire da questa situazione? Parrebbe un “koan”, una suggestiva parabola metaforica che un maestro illuminato racconta ai suoi discepoli per vedere chi è sulla buona strada… E invece è la realtà! Come ripeteva sempre il mio prof. di chimica a chi era scarso durante l’interrogazione: “l’ignoranza serve!”
    Infatti la differenza la possono fare solo le persone (etichettate in modo “parziale” come consumatori o cittadini o elettori…), persone che si informano e vogliono uscire dal condizionamento psicologico dominante.

  2. “la macchina che guidi , guarda bene, non è tua. La paghi tutti i giorni al fabbricante di liquame” recitava una vecchia canzone dei Negrita.
    Disinformazione e mistificazione co sono senz’altro, ma lo zampino delle lobby del petrolio c’è sicuramente anche quello!

  3. Testimonio un’esperienza di un collega.
    Visita molto motivata, con ricerche e preconoscenze, a concessionaria di nota Marca europea, impossibile un test drive, un veicolo in mostra full optional ma lui era interessato a una versione meno dispendiosa, poco interessati alla vendita (apparentemente… Non vi è mai mai certezza dell’altrui intento)
    Risultato? Test drive con una cinese, l’ha ordinata e ora viaggia felice.
    Europa – 1, Cina +1.
    Il venditore italiano della marca europea probabilmente non lo saprà mai ma ha perso una vendita (quasi) certa e ha indirettamente contribuito alla vendita cinese e NON del dinosauro fossile.

    Contenti loro….
    Per quanto mi riguarda, dopo 2 anni e 9 mesi, non tornerei all’endotermico nemmeno se me la regalassero. Riposa in pace, dinosauro.

    1. Il venditore italiano non saprà mai il caso singolo, ma saprà la tendenza quando un poco alla volta i clienti spariranno.
      Potremo dire che sarà stata colpa dei cinesi brutti e cattivi, ma la verità è che ragionano come se i clienti dovessero rimanere al termico per sempre.
      Chi è causa del suo male pianga se stesso

    2. antonio gobbo

      Dino buon per te, io invece ora cone ora non passerej all’elettrico manco se mi dessero una tesla a 15000 euro, ma non per scelte ideologiche semplicemente sarebbe scomodissima e più costosa della mia attuale da ricaricare… se mai in futuro ci dadanno le tanto promesse colonnine da lampione sotto casa a dei costi “casalinghi” ci si potrà pensare per ora teniamoci il nostro “vecchio djnosauro” che va ancora benissimo e mi lascia tranquilli i miei soldi sul CC.

  4. Andrea Licini

    Tutto ciò che non remuneri oggi lo remuneri domani o la macchina la porti a riparare da ammio cuggiono , dato che saranno poche le strutture che ripareranno le auto a batteria credo che al primo ingresso ci sia da pregare …la doppia tariffa di mano d’ opera e’ già una realtà che più attori prenderanno in considerazione altrimenti il castello crolla. In più vorrei evidenziare che finché non ci si dota di produzione pulita di energia la vettura elettrica inquina come una termica di ultima generazione . Inoltre in rilascio anche una termica non inquina perché va in cut-off . Dati alla mano la CO2 da veicoli risulta il prodotta per il 2% dal parco auto ? Bisognava forse investire sulla cattura della CO2 e sui riscaldamenti …in ogni caso non ci sono infrastrutture che possono garantire un utilizzo decente di un prodotto che non ha appeal per qualsiasi utente medio .

    1. Hai fatto un corso particolare per scrivere questa lista di sciocchezze stantie tutte insieme o ti viene così, naturale ?

      1. Un esempio di sciocchezza in quel commento? Argomenti contrari?
        In Italia buona parte dell’energia elettrica per le nostre auto viene prodotta con combustibili fossili. Il rendimento del motore elettrico va moltiplicato per il rendimento della centrale elettrica.
        La CO2 prodotta dal parco auto termico è effettivamente una piccola percentuale del totale di CO2 emessa. Qual è la sciocchezza?
        La cattura di CO2 è un settore in crescita su cui bisogna investire. È una sciocchezza? Argomenti?

    2. Mancano le scie chimiche, la Terra piatta e la lobby dei poteri forti e poi la Treccani delle idiozie e’ completa

    3. Daniele Giuseppe Eugenio Colombo

      Meno male che ci sono ancora quelli che piace viaggiare con scaldabagni Senza sapere fare i conti

    4. ” finché non ci si dota di produzione pulita di energia la vettura elettrica inquina come una termica di ultima generazione ” ancora con queste castronerie? Fonte Porro&Co? Chi pensa in questo modo è ridicolo agli occhi di chi un minimo si informa e impara. Anche lei ritorni nell’antro oscuro insieme ai suoi simili , pacche sulle spalle e “noi siamo i più furbi!”.

    5. Daniele Sacilotto

      Sarò controcorrente, ma io nei concessionari che ho visitato non ho trovato astio, anzi.
      Ho acquistato la Mokka-e nel 2021 a Pordenone e ho trovato subito collaborazione. Sono poi tornato a provare Astra-e e mi hanno dedicato mezz’ora per un test drive di quasi 20km. Ho provato poi Megàne e-tech sia a Pordenone che a Udine e ho incontrato venditori preparati. In nessun caso mi è stato proposto un modello termico come alternativa.

    6. Purtroppo a causa di questi continui commenti con contenuti pieni di farneticazioni e affermazioni prive di una minima base scientifica prima o poi verrà eliminata la possibilità di lasciare commenti ad articoli o lettere dei lettori. È un peccato e triste, me certe oscenità non si possono proprio sopportare e tollerare. Spero il clima cambi e ci sia più obiettività, attendibilità, autorevolezza e serenità nei commenti, che devono servire esclusivamente a far crescere la consapevolezza e l’esperienza d’uso di chi già guida o di chi vorrebbe presto guidare un’auto elettrica.

      1. Non sono d’accordo, soprattutto perché non rende giustizia all’enorme sforzo da parte della redazione per dare l’opportunità a molti di esprimere dubbi e purtroppo anche le false certezze su un argomento che nel prossimo futuro terrà il paese e il mondo impegnati nel tentativo di non soccombere economicamente ai cambiamenti climatici e geopolitici in atto.

  5. Di certo in Italia i petrolieri non hanno bisogno di scomodare le reti di vendita per fare la guerra all’elettrico. C’è già il governo , buona parte del parlamento e una nutrita schiera di giornali. Credo basti…

    1. Il danno che stanno facendo politicamente in questo periodo è ampio ma lo è ancora di più se pensato come perdita in borsa dove se perdi il 10% non devi recuperare il 10% ma ben di più. Non lo si sta capendo e l’Italia rimarrà con il cerino in mano e chi questo l’ha deciso con migliaia per non dire milioni di soldi accumulati per questo risultato.

    2. Ancora con sto governo. Questo governo è quello che mi eroga un contributo per il mio fotovoltaico (regione Marche – stesso colore di quello nazionale), è lo stesso che mi fa prendere contributo per la mia wall box, è lo stesso che https://www.ilsole24ore.com/art/piu-care-busta-paga-nuove-auto-aziendali-benzina-e-diesel-AGhf72i?refresh_ce=1 . Soprattutto l’ultimo punto è importante in quanto va a disincentivare l’uso per quelli che utilizzano l’auto per fare molti km inquinando o per benefit/status (quasi il 50 % del totale). E poi vogliamo parlare del fatto che TUTTI i governi dal 1945 ad oggi la più grande forma di entrate fiscali la hanno presa dall’auto e, soprattutto, dalle accise sui carburanti o ce lo siamo dimenticati? È ovvio che questo governo è legato mani e piedi, per quanto sopra detto, al petrolio. Ora, spero converrete, non si può, dalla sera alla mattina stravolgere un sistema senza pensare a come si paga la sanità, i servizi (scuola, difesa, infrastrutture,…) le pensioni,…. Chi le paga? Chi paga l’esenzione del bollo alle Regioni? Chi paga le decine di migliaia di persone che, di punto in bianco, uscirebbero dall’automotive senza una strategia che non si implementa in una settimana? È più facile dire come i meno giovani ricordano: “piove! Governo ladro”. Certo l’elettrico è, in parte il presente, e certamente il futuro, ma bisogna programmare bene ogni passo tenendo ben presente l’eredità lasciata da TUTTI i governi precedenti (a meno che non si consideri green il bonus monopattini). Credo, mio umile consiglio, che anche la redazione farebbe bene ad urlare di meno il ..
      Piove,….visto che sanno come è stata strutturata la nostra politica fiscale…. Ps. Prima che qualcuno pensi male
      ….. Sto aspettando impazientemente la mia prima bev presa con noleggio lungo termine da privato dopo che la mia ford ecosport 125cv anche questa a noleggio ha avuto danneggiato il motore e la turbina a 52k km con ancora 2 anni di contratto e la mia società di noleggio mi ha interrotto il contratto ritenendola non conveniente riparare ( questo per tutti quelli preoccupati dalla durata della batteriain genere garantita 8 anni o 180k km. Cordiali saluti

      1. Vaielettrico non ha mai detto piove governo ladro. Ha detto e continuerà a dire che con le politiche di questo governo non rispetteremo gli obiettivi di decarbonizzazione fissati in sede europea.
        Non installeremo fonti rinnovabili a sufficienza come dice Elettricità Futura https://www.elettricitafutura.it/News-/Comunicati-Stampa/Appello-al-Governo-Rispettate-la-Legge-delega-del-Parlamento-e-Non-Bloccate-le-Rinnovabili_6082.html
        Non recupereremo il gap con il resto dell’Europa sulla diffusone delle auto elettriche erogando poco e male gli incentivi (stanziati dal governo precedente) Gli ecoincentivi “bruciati”? Tutto regolare per Urso
        Non avremo uma rete di ricarica efficiente utilizzando con un anno di ritardo i fondi per le nuove installazioni Bandi Pnrr sulle colonnine, tutto in un mese: ce la faremo?
        Non avremo tariffe decenti se il duopolio di Stato Eni-Enel continuerà con la politica dei prezzi varata dai nuovi vertici di nomina governativa Tariffe di ricarica ai raggi X: ecco i numeri dell’anomalia italiana
        Come vede ogni critica è circoscritta e motivata.

        1. Forse non mi sono spiegato o forse non si vuole capire. Come sostituirebbe le accise su benzina e diesel che tutti i governi precedenti hanno utilizzato per pagare sanità. Servizi. Scuola. Infrastrutture?…. e il bollo che va alle Regioni con cosa lo sostituirebbe? E le operazioni dei due tre precedenti governi degli ultimi 5 anni e non 50 ( non serve andare fino al 1945) come i bonus monopattini o il superbonus che è costato quasi 200 miliardi pregiudicano il nostro futuro (fonte Sole 24 ore) con un’incidenza green solo trascurabile come la definisce? Sarei contento che ce lo spiegasse. Grazie

          1. Sig. Graziano, troppi spunti.

            Mi concentro su qualcuno: Superbonus, al primo marzo, 170 miliardi (non 200). Pensi, tutti fatturati quindi tutti in cascata hanno pagato le tasse per quanto dovevano… Professionisti, impresari, artigiani, ditte di fornitura… 15 miliardi in più di quanto atteso e PIL in positivo.
            Transizione energetica: nell’automotive Solo chi sì occupa dei motori termici è a rischio… Tutti gli altri sono indispensabili anche al nuovo veicolo. Per un settore che tramonta, ci servono elettricisti ed installatori in quantità, ovunque in Italia e a costo procapite molto economico (bassa quantità di capitale).

            Con 114 miliardi di bolletta energetica verso l’estero nel 2022 e 66 miliardi nel 2023, sommati insieme, in due anni fanno più del Superbonus ma non lo dice mai nessuno… Non il ministro Giorgetti, né la presidente del consiglio….
            Sappiamo chi difendono….

      2. Ancora con le accise? Le accise danno allo stato 25-28 miliardi all’anno, mentre lo stato spende ogni anno da 40 a 60 miliardi per sovvenzionare l’industria dei combustibili fossili. Se i fossili sparissero lo stato non ci perderebbe: RISPARMIEREBBE abbastanza soldi per una finanziaria all’anno

        1. Sovvenzionare come?? Ci spieghi. E’ sempre stato detto, da almeno mezzo secolo, che l’industria automobilistica era la fonte principale delle entrate dello stato tanto che, anche negli ultimi anni, quando il prezzo del petrolio schizzava e, di conseguenza, la benzina saliva, lo stato si “affrettava” a ridurre temporaneamente le accise per ridurre il peso fiscale delle fasce più deboli. Così come, vorrei sapere, come la fiscalità delle ricariche secondo quanto dice il Direttore (presumo quindi anche quelle casalinghe. Ps. strano che non si possa rispondere direttamente alla seconda risposta del direttore – a me non compare “rispondi” ) è superiore a quella sui carburanti. Perchè se si escludono quelle casalinghe e si parla di quelle di EnelX, Plenitude, ecc. ritorniamo al mio discorso fatto sopra e cioè, per uno stato la cui fiscalità si basa da molti decenni e con TUTTI i governi sulle accise sul carburante risulta difficile cambiare dalla sera alla mattina. Grazie
          Mi pare che qualcosa si muove (anche se sul vs sito non compare mai …)
          Sole24ore del 28.10.24 L’obiettivo è sempre lo stesso: ridurre i sussidi ambientalmente dannosi. Se poi per centralo si riesce anche fare cassa il vantaggio per il governo raddoppia. Nel capitolo sulla stretta ai fringe benefit delle auto aziendali maggiormente inquinanti come quelle a motore termico, l’Esecutivo inserisce anche una modifica alle agevolazioni Iva, spostando dal 10 al 22% la tassazione dei rifiuti conferiti in discarica.

  6. E invece ha pienamente ragione l’utente. E’ stra evidente l’interesse dei petrolieri, e di tutto il mondo legato al motore termico (incluso le case che hanno le doppie motorizzazioni che devono comunque ancora ammortizzare le fabbriche ICE su cui hanno MILIARDI di euro di debiti da Banche e obbligazioni).

    Non e’ complottismo e’ verita’ nuda e cruda.

    1. Il tacchino non si suicida al Thanksgiving….
      Ovvio che i portatori di interessi (petrolieri e filiera fino al distributore, meccanici e ricambisti) si siano attivati con i loro referenti politici per ostacolare la transizione.
      E, forse, lo sperano anche gli oncologi e pneumologi (i molto anni di studio) e i produttori di bare (“diamine, abbiamo investito per realizzare un cofano così bello…”).

      Ma io, quando leggo o ascolto, cerco di esercitare lo spirito critico: analisi del testo, di eventuali dati e tentativo di discernere tra fatti e opinioni. Leggere una “zuppa” qualunque o un giornale orientato al governo è davvero imbarazzante per la pochezza di dati che manifestano e le sciocchezze riportate.
      Nel nostro poco scolarizzato paese hanno purtroppo presa.

      Due dati. Bilancia energetica nazionale.
      Anno 2022, 114 miliardi.
      Anno 2023, 66 miliardi.
      Se ne avessimo salvati solo il 10%, non ci sarebbe la manovra economica in via di definizione.

      Con le auto a batterie, sosteniamo una volta un governo illiberale (limitatamente alle batterie, se fortunati)
      Con il veicolo a energia fossile, li sosteniamo (plurale, purtroppo troppi) ad ogni pieno, per tutta la durata di vita del veicolo.

      Quanto vuoi essere schiavo?

      1. antonio gobbo

        Quanto vogliamo essere schiavi? direi fino a quando ci daranno una pensione (ma per gli stipendi vale lo stesso) degna di questo mome e mi daranno pur una lonnina di ricarica “sotyo casa” a dei prezzi “casalinghi”… fare la fine di Spartaco solo per i bei ideali anche no.

        1. Sig. Gobbo
          Temo che resterà deluso. Dato il debito pubblico, la pensione dovrebbe essere commisurata a quanto versato (per troppi, molto poco).
          Lo stipendio, invece, potrebbe essere agganciato alla produttività… ma in molte realtà aziendali, non granché.
          Attendere pensioni o stipendi dignitosi o colonnina sotto casa, vuol dire aspettarsi che qualcuno risolva i miei problemi. Sicuro che qualcuno sia interessato…. Mi viene in mente un politico che ha ripetutamente sbeffeggiato la dott.ssa Fornero e poi si è “dimenticato” delle promesse fatte. E lei lo ha deriso più volte.
          I soldi sono finiti, andate in pace….

          1. Antonio Gobbo

            Dino, non ci siamo capiti, stiamo dicendo entrambi la stessa cosa … ovvero di soldi non ce n’è e non ce ne sarà ne da noi ne in altri paesi europei

            https://it.euronews.com/my-europe/2024/10/28/quali-sono-i-paesi-con-piu-diseguaglianze-e-le-regioni-piu-povere-deuropa-spoiler-la-calab

            Questa è una delle ragioni principali, oltre all’aggiornamento delle reti elettriche e all’installazione ovunque di un numero adeguato di colonnine a prezzi vantaggiosi, per la quale l’auto elettrica rischia di essere un flop o perlomeno batterà numeri assai inferiori a quelli previsti..
            Lei crede veramente che le previsioni fatte dal governo e dalle agenzie internazionali per la transizione energetica si avverino? lei crede veramente che nel 2030 in Italia circoleranno 4.6 milioni di BEV o forse più rispetto alle 250000 attuali, significherebbe venderne in poco più di 5 anni 4,250.000 ovvero 750000 all’anno contro le attuali 50000 … quindici volte di più ovvero il 50% delle nuove immatricolazioni a partire dal 2025, e contemporaneamente un gran numero di italiani troveranno i soldi per ristrutturare le proprie case in ottica green (anche qui ci sono date limite, 2030, e 2033) e magari pure faranno acquisti per risollevare l’asfittica economia nazionale.
            Cerchiamo di essere realisti e non continuiamo a credere alle narrazioni che ogni anno si spostano sempre più avanti …
            Fintantochè non si avvereranno le promesse su costi e colonnine ovunque l’Italia andrà avanti ad acquistare auto usate (già ora nel 2024 4 su 5 auto vendute sono usate) ed ad aggiustare i “dinosauri” di proprietà.
            Se poi uno vuol credere a ciò che vien raccontato .. ok siamo in un paese più o meno libero e ognuno, in base alla propria capacità di analisi, crede a quel che vuol credere nessuno glielo impedisce.

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