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Repowering, il governo fa dietrofront: corsia “veloce” per le rinnovabili

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Al pascolo sotto le pale

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Repowering semplificato: un emendamento al decreto bollette presentato dalla maggioranza di governo potrebbe dare un importante contributo per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia. Il provvedimento permetterebbe la sostituzione più rapida e con un iter semplificato di pannelli solari e impianti eolici con nuova tecnologia più efficiente

Dopo la stagione dell’ostruzionismo, in cui il governo Meloni ha “accontentato” alcune lobby (Coldiretti su tutte) e per motivi elettorali le comunità locali che un po’ ovunque in Italia si oppongono allo sviluppo delle rinnovabili, il vento sembra cambiato.

Un emendamento al decreto Bollette, presentato dalla maggioranza, punta a incentivare il
repowering degli impianti rinnovabili esistenti ormai obsoleti. Senza la necessità di
realizzare nuove installazioni. La proposta prevede, in particolare, l’introduzione di una corsia preferenziale per gli interventi di sostituzione. Inoltre, prevede l’esenzione dalla nuova Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), facilitazioni nell’allaccio alla rete elettrica e l’accesso agli incentivi previsti dal provvedimento Fer X per le rinnovabili.

Per il Repowering: esenzione per una nuova VIA, facilitazioni nell’allaccio alla rete e accesso agli incentivi del Fer X rinnovabili

L’obiettivo è incrementare la produzione rinnovabile – fino a 30 TWh aggiuntivi – attraverso il solo rinnovo degli impianti esistenti. La misura è fortemente sostenuta dalle imprese del settore, anche per superare il blocco autorizzativo derivante dal decreto Agricoltura, che limita di molto la possibilità di utilizzare terreni ad uso agricolo o per l’allevamento.

Secondo la società finanziaria indipendente Equitasi tratterebbe di una notizia positiva per l’intero settore, poiché semplificherebbe in modo significativo l’iter autorizzativo del repowering, attualmente rallentato, con numerose aziende in attesa di permessi per interventi su impianti datati”.

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11 COMMENTI

    • gli impianti domestici non so ma forse seguono anche regolamenti comunali?

      a naso l’emendamento dotrebbe essere per i grandi impianti “utility” e magari anche i medi cosidetti “industriali” .. cioè che per fare un upgrade non debbano rifare le autorizzazioni da zero (compresa la valutazione ambientale, se era stata concessa, sarebbe paradossale doverla richiedere di nuovo e magari pure vederla negata e revocata, visto che ora i nuovo decreti hanno posto molte più limitazioni) che è una delle tante forzature medioevali anti-rinnovabili e anti Italia dei decreti governativi del 2024

      ..però vediamo il testo finale, questo governo ha mostrato di non avere limiti di pudore, nell’ottemperare agli obblighi formali imposti a livello europeo, i decreti li scrivono ma alla maniera “suicida”, cioè che blocchino invece di agevolare..

  1. ALLELUJA ! ALLELUJA !
    come nei film d’azione americani … magari all’ ultimo secondo riusciamo a rimediare ai disastri normativi fatti fino ad oggi….

  2. Infatti quella del repowering potrebbe essere un ottimo strumento per raddoppiare senza installare altro la capacità delle rinnovabili pensiamo che i pannelli erano qualche anno fa sui 300 watt oggi ci sono quelle da 600 o superiore..

    • piacerebbe anche a me fare un rewampign/repowering del mio “piccolo FV” da 4kWp (che feci anni fa “enorme” visto che mi sconsigliavano di superare i 3kWp viste le mie necessità dell’epoca)…
      Ora come ora lo porterei ai 6kWp (per aver più “margine” ed autonomia dalla rete in inverno) abbinato magari ad un bello “storage… su quattro ruote” , con una vettura dotata di almeno 50kWh con V2H/V2G.

      Comunque questa è un’ottima notizia, sperando che non sia il solito “annuncio” e dopo i soliti decreti e de’cretini attuativi ritardano ed incasinano tutto, lasciandoci indietro agli altri paesi europei (ed intanto Stellantis porterà a Saragozza – Spagna pure la Leapmotors B10 oltre alla Nuova Lancia Y, perché la l’energia costa meno).

    • ti aggiungo anche Leandro che il repowering dei grandi impianti FV esistenti risolve in un solo colpo il problema dell’accettabilità ambientale (visto che son già presenti sul territorio ed “accettati” dalla popolazione) e dell’abbattimento dei costi… magari implementati anche delle necessarie batterie BESS per accumulo in locale (inserite senza consumare ulteriori spazi, in zone industriali, capannoni inutilizzati.. ma vicini alle utenze industriali/artigianali/agricole.. ).

    • Guarda che non funziona proprio così… I pannelli da 600 W di oggi producono tale potenza solo perché hanno una superficie DOPPIA rispetto a quelli di 10 anni fa…

      Vai a vedere il rendimento, è quello il valore che conta, calcolato (semplificando) come rapporto tra potenza e superficie…

      In 10 anni è aumentato forse del 3%.

      Quindi non è che nello stesso spazio ci metti lo stesso numero di pannelli a potenza doppia…

      • si, mentre scendevano in picchiata i prezzi, sono aumentate anche le misure dei pannelli, oggi il taglio “piccolo” per le case è da 2 mq
        ( circa 175x 114 cm)

        per cui se si ragiona a parità di prezzo e non di metratura, se c’è spazio, oggi si possono installare moltissimi più KW-nominali

        però l’efficenza per metro quadro pure sta correndo molto rispetto al 2015

        == impianto sui tetti

        resa nominale “a mezzogiorno” dei moduli è passata da 17% a 23%
        (quellli di punta sono passati da 19% a 25%);
        se calcoliamo (23/17) = 1,35
        = aumento nominale resa del +35%

        ..poi è migliorata ancora di più la resa a mezza luce e luce non diretta,
        prima con l’avvento dei moduli tecnologia Perc, e poi ancora di più con i recenti Topcom, HJT, BC

        allora forse l’aumento di resa effettiva è tra +50% e +60%

        ..e anche gli inverter disperdono sempre meno energia, o almeno i modelli migliori..

        cioè se cerchi le mappe solari di Italia, in una regione dove nel 2011-2015 per 1 KWnominale di pannelli (indipendentemente da quanti metri quadri necessitano) stimavano 1100 KW-h di resa annua come energia, oggi ne stimano 1250 KW-h

        .. poi il degrado dei pannelli era più rapido di adesso, dopo 10 anni avevi già perso un poco di potenza

        sommando forse trova una bella differenza 🙂

        ====== inpianti posizionati a terra (utility)

        qui poi ora sono diventati economici e quasi standard l’uso di inseguitori solari a 1 asse e di pannelli bifacciali, insieme danno un altro ulteriore +15% di resa a parità di potenza nominale dei pannelli

        anzi facciamo anche +20% +25% rispetto agli impianti sui tetti, contando che sono lavabili e manutenzionabili più facilmente

        • Tutto giusto, ma ottimistico e marginale.

          Ad oggi, già valutare l’installazione di un NUOVO impianto non porta a un risultato economico netto e certo: rientro dell’investimento nei prossimi 5 anni? Anche con gli incentivi (e ora pure senza SSP), i casi sono ben pochi… E relativi a situazioni limite, che prevedono consumi alti.

          Figuriamoci con la SOSTITUZIONE, anche ponendoci nel caso più ottimistico di un miglioramento del 35%, situazioni in cui si rientra dell’investimento si contano sulle dita di una mano…

          No, il “repowering” di cui si parla è solo una furbata all’italiana per “scavalcare” i vincoli esistenti e permettere l’AMPLIAMENTO degli impianti già esistenti, camuffato dietro la SOSTITUZIONE.

          La solita storia, invece di prendere il problema di petto e scontentare qualcuno, si prendono provvedimenti enormemente complicati, così da non scontentare nessuno e da avvantaggiare solo qualcuno, qualcuno “ad personam”.

          • separerei il discorso impianti domestici, dove ogni impianto fa un po’ storia a sè come parametri (e mi pare si possa installare sino a 20 KW)

            ..da quelli utility (grandi taglie, e anche più vecchi del 2015) che nonostante vendano energia a basso prezzo hanno redditività elevata, e degli upgrade di potenza del 100% su stess area fanno gola, se hanno procedura semplificata senza richiedere daccapo le valutazioni ambientali che come accenni tu sono quasi bloccate

      • Hummnni.no. i miei 180wp sono un metro e cinquanta per 1 metro e 20. I 430w che sto per installare sono 2 metri per 1.20. quindi il 25% più grandi ma il 238% di potenza in più.

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