Renault socia di Free to X: è fatta

Renault socia di Free to X: è fatta. Dopo l’accordo-quadro annunciato il 14 gennaio, al Gruppo francese , tramite Mobilize, va una quota di minoranza.

renault socia di FreeRenault socia di Free to X per stazioni di ricarica fuori autostradaRenault socia di Free

Non è stata una trattativa facile. Il governo Meloni inizialmente se era opposto all’ingresso del gruppo francese in un’azienda che a sua volta fa capo a una società controllata dalla Stato. Luca De Meo, n.1 di Renault Group, aveva anche minacciato di far saltare tutto e andare a investire altrove in Europa. Ma alla fine l’accordo ha avuto tutti i timbri necessari e s’è fatto, anche se resta imprecisata (chissà perché) la quota acquistata dai francesi, definita solo “significativa“.

In pratica finisce la Fase Uno di Free to X, con l’installazione di 110 stazioni in autostrada (una ogni 50 km), e inizia la Fase Due, fuori autostrada. Una buona notizia per gli automobilisti elettrici, dato che anche sulle grandi arterie stradali non a pagamento la rete ad alta potenza si espande velocemente. Renault, dal canto suo, mette un piede nel mondo della ricarica, dopo altri costruttori (Volkswagen in testa).

Renault socia di Free
Gianluca De Ficchy, CEO Mobilize

Il socio francese: “Ampliare la copertura a tutto il territorio”

 “L’alleanza strategica di Mobilize con Free To X è fondamentale per migliorare l’ecosistema dei veicoli elettrici in Italia”, conferma Gianluca De Ficchy, CEO di Mobilize. “Ampliando la copertura delle stazioni di ricarica su tutto il territorio, facilitiamo la transizione verso la mobilità elettrica, rendendola più accessibile e semplice per tutti.

Inoltre, la nostra rete di ricarica eroga energia da fonti rinnovabili, a riprova del nostro impegno per la sostenibilità. Man mano che il settore energetico e l’industria automotive diventano interconnessi, la partnership con Free To X consente a Mobilize di accedere facilmente al mercato italiano della ricarica dei veicoli elettrici. E al Gruppo Renault di generare ricavi ricorrenti nel panorama in evoluzione della catena del valore dell’auto”. Nella convizione, evidentemente, che un mercato ancora piccolo come quello italiano è destinato a crescere.

– Leggi anche /A che prezzi ricaricano I consigli di Scame per le flotte aziendali elettriche: mercoledì 14 maggio h. 11 webinar con Gerald Avondo, Head of Product and Services  e-mobility. Il LINK per partecipare

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Visualizza commenti (10)
    1. Io avevo preso una Megane, la card non me l’hanno data.
      L’ho richiesta dopo tramite l’app MyRenault.

  1. Prima di allargare a tutto il territorio compriamo tutta l’autostrada.

    Il paradosso è che ogni 30Km c’è una stazione di servizio che eroga benzina/gasolio e una macchina termica fa 600/800 Km in autostrada. Invece le BEV che fanno 250/400 Km una ogni due/tre stazioni. Non va assolutamente bene.

    1. Oltre alle autostrade (ASPI a buon punto direi) servono soprattutto le Strade Statali e Regionali…che col fallimento (voluto?) di alcuni bandi siamo parecchio in ritardo…
      Però mi “consolo”…nel livornese ho visto realizzare alcune nuove stazioni HPC (alcune pure con tettoia !) e 1 già usata felicemente scorso anno (IONITY..a 0.70 x una presa da 350kW)…e sulla stessa traiettoria sono quasi 2 anni che il nuovo distributore GPL è ancora fermo (e incartato).. ci sono rimasto male a vederlo ancora chiuso dopo tutto questo tempo.

      Per il “paradosso”… è frutto di oltre 70 anni di sviluppo rete…quando ero (molto) più giovane le soste ai distributori erano molto! molto più frequenti! (Ed io in moto ero già abituato a fermarmi ogni 240/280 km)

  2. Daniele Sacilotto

    Questa è un’ottima notizia, in Francia hanno capito che si può far concorrenza a Tesla offrendo un intero sistema di mobilità elettrica. Il top sarebbe implementare il plug&charge sui modelli Renault e tariffe dedicate concorrenziali ai Supercharger.
    Modelli come Megàne e-tech e Scenìc sono ottime BEV e riceverebbero una bella spinta da questo

  3. È un ulteriore gran passo avanti di Renault, che dimostra di crederci davvero (e da anni) nella mobilità elettrica.
    Già l’ App proprietaria propone un ottimo abbonamento (4.99€/mese) per ottenere 0.40€ su IONITY e -9% su altri CPO
    Da Oggi mi è apparso un annuncio per nuova funzione (tramite ulteriore app da scaricare PlayStore) per gestire le ricariche Domestiche nelle fasce orarie più economiche e dove le fonti rinnovabili contribuiscono di più e aiutare la rete a stare più bilanciata – invito a leggere la descrizione dell’ app sullo store Google; peccato solo che…. al momento non è disponibile per l’ Italia!
    Come al solito…noi arriveremo dopo…sempre dopo.

    1. Ciao Damiano, tu vedi ancora la sezione dell’app relativa alle carte Mobilize associate, listino prezzi ricariche al consumo e offerte per abbonamenti?
      Nella mia app (v. 6.15 del 06/04/2025) tale sezione è sparita completamente, nonostante la descrizione dell’app nel Google Play Store riporti “…utilizza Mobilize Charge Pass tramite l’app My Renault per ricaricare il tuo veicolo.” 😳😳😳

      1. Ciao @Eugenio Da olio
        Stessa versione 6.1.5
        Ogni tanto anche a me è capitato sparisse qualche funzione dall’ App (problemi lato server penso); prova a cancellare la cache dell’ App.
        Altrimenti prova a scrivere all’ assistenza Renault (anche dentro App..se ti appare)

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