Home Scenari Renault prende in giro Tesla: “C’è chi fa annunci…”

Renault prende in giro Tesla: “C’è chi fa annunci…”

13
Un frammento dello spot in cui Renault Trucks si prende gioco del tesla Semi.

Renault prende in giro Tesla, con uno spot in cui si ironizza sui ritardi nell’arrivo sul mercato del mezzo pesante Semi: “C’è che fa annunci e chi fa già km…”.

Renault prende in giro Tesla per i ritardi del Semi

renault prende in giro tesla
Il Tesla Semi.

Lo spot è firmato da Renault Trucks, la società che si occupa di mezzi pesanti e che da più di vent’anni fa parte del Gruppo Volvo. E prende di mira il gran parlare che si è fatto in questi anni del grande camion di Tesla, le cui prime consegne erano previste per il 2019.  In realtà i primi 100 pezzi verranno consegnati alla Pepsi Cola a partire dal mese prossimo, come annunciato dallo stesso Elon Musk con un tweet Nello spot di Renault Trucks si vede un addetto alle affissioni che sistema un grande cartellone pubblicitario che annuncia appunto l’arrivo del Tesla. Poi l’uomo risale sul camion, dove l’aspetta un altro addetto. E la scritta in sovrimpressione rimarca appunto che “C’è chi fa grandi annunci, e chi già fa km”. E che più di 300 veicoli elettrici” di Renault Trucks sono già sulle strade: fatti, non parole.

renault prende in giro tesla
L’Audi e-tron, con tanto di stricione, esposta accanto a un Supercharger Tesla.

 

La marca di Elon Musk è spesso nel mirino: anche Audi in passato…

Davanti a questi spot di pubblicità comparativa gli esperti di marketing si dividono. C’è chi elogia l’ironia e la capacità di confrontarsi con i competitor più noti senza complessi, trasferendo un messaggio positivo al potenziale cliente. E chi invece è più scettico, spiegando che si finisce per pubblicizzare ancor di più il rivale, ammettendo indirettamente che quello è il riferimento. La marca di Elon Musk (che peraltro non investe un dollaro in pubblicità) è spesso presa di mira per questo tipo di spot. O per altre azioni di marketing di chi vuole dimostrare che i propri prodotti elettrici non hanno nulla da invidiare a Tesla. Qualche anno fa, per esempio, l’Audi affittò degli spazi gomito a gomito con i Supercharger per esporre la sua prima auto a batterie, la e-tron. Con tanto di striscione pubblicitario, in modo che chi sostava per ricaricare non potesse fare a meno di dare un’occhiata…

Apri commenti

13 COMMENTI

  1. Senza esser fuori luogo, mi sembra giusto ricordare un grande ingegnere sanguineo che dopo aver scritto la storia del motorismo vincendo 7 titoli costruttori nella massima formula, oggi se n’è andato in silenzio lasciando tutti gli appassionati attoniti.
    Doveva fermarsi solo per qualche tempo, per fare esperienza. Restò a Maranello per 22 duri e gloriosi anni portando alla ribalta internazionale il lavoro il suo genio italico.
    Grazie, Forghieri.

  2. Nella mia breve esperienza nella divisione marketing di una multinazionale, mi hanno sempre insegnato che assolutamente MAI bisogna nominare un concorrente. Gli si fa pubblicità, specie con gli algoritmi di indicizzazione dei motori di ricerca. Un pò come parlare di Porro per criticarlo, e così facendo gli si regala solo altra inutile visiblità 😛 (questa ve la dovevo, scusate).

    • -mi hanno sempre insegnato che assolutamente MAI bisogna nominare un concorrente-

      Confermo (io gruppo merloni e in una certa misura ferrero)

      -Un pò come parlare di Porro per criticarlo, e così facendo gli si regala solo altra inutile visiblità-

      Concordo.

      • Verissimo. Porro, come vari altri giornalisti prezzolati, sono li a uso e consumo del padrone. Quando non hanno nulla di meglio da fare, straparlano per fare audience. Sono show-man, non giornalisti. Non informano: fanno notizia, straparlando (un po’ come Sgarbi, che ormai non fa piu’ nemmeno ridere).
        Mi piacerebbe vedere se i veicoli Renault hanno le stesse prestazioni dei Semi, o se, anche in questo caso (come per le berline) sono ampiamente surclassati dalle Tesla.

        • Guarda che forse Renault è l’unica che ha il know how per stare dietro a Tesla, per consumi, affidabilità etc.

        • Buona la seconda Walt. Anche tenendo conto che, al di là delle differenze prestazionali, che forse saranno abissali, il Tesla SEMI potrà contare sulla rete di ricarica numero 1 uno al mondo.
          In questa vitale direzione, che fa od ha fatto Renault?

  3. Premesso che ammiro chiunque produca e commercializzi camion elettrici!
    Come dice Roberto: I camion venduti da renault sono dei semplici 2 assi che equivale ad peso totale massimo di 16 Ton, mentre Tesla offrirà un mezzo da 44 Ton

  4. Tutti dovrebbero ricordarsi che se non fosse stato per Elon Musk (e gli altri due fondatori di Tesla prima di lui) a quest’ora saremmo ancora obbligati a girare a “petrolio”.

  5. D’impulso direi “geniali”.
    Però mi fermo qui. Perchè chi compra un camion il TCO lo fa, non è un acquisto emozionale…
    E allora contano i numeri, più che le pubblicità. E siccome non conosco i prezzi di vendita nè dell’uno, nè dell’altro (ma so l’autonomia dei camion Renault che è semplicemente ridicola rispetto al Semi Tesla ma mancando il parametro del prezzo non è assolutamente possibile fare un confronto, poi ci sarebbe la questione “rete di ricarica in mobilità”…), posso solo commentare l’aspetto pubblicitario: è del brand (Renault) e non del prodotto, diretta al grande pubblico (non ai camionisti), per cui efficace in quando trasmette il messaggio di “fatti, non parole”.
    I “camionisti”, comunque, i conti li faranno con la calcolatrice, non con gli spot e allora conteranno, appunto, i fatti e non le parole.

    • Ho sempre sostenuto che il mondo del trasporto merci e persone di convertiranno più velocemente all’elettrico che il grande pubblico con le auto BEV.
      Per un semplice motivo. Le società, come lo indica lei, prendono un computer e fanno un calcolo del TCO (total cost of ownership) ec si renderanno conto quante conviene passare all’elettrico al più presto. Il grande pubblico non fa questo calcoli e si ferma al prezzo di listino. Grande errore. Io so con numeri alla mano che ogni km faccio con la mia EV, risparmio un sacco di soldi e non parlo solo del prezzo energia (carburante o elettrico) ma sulla manutenzione, ecc ecc….
      Un esempio dal vivo. Questo lungo fine settimana ho fatto un viaggio in Belgio. 1910km e prendendo pacchetti con EnelX e Be Charge ho speso €115. Con una vettura a carburante avrei speso oltre €250 perché all’estero i prezzi dei carburanti non sono decurtati come in Italia

  6. Spot carino. Ci sta.
    Ma Renault ha semplicemente messo un pacco batteria sotto un camion… L’altro progetto è “leggermente” più complesso.

Rispondi