Il Duo, il piccolo veicolo elettrico Renault che sostituirà il Twizy.
Renault Mobilize, ovvero piccolo elettrico è bello per la città. Non solo per far muovere le persone, ma anche per le piccole consegne a domicilio.
Renault Mobilize, tre modelli a rimpiazzare il Twizy
Era tempo di sostituire il Twizy, il quadriciclo a batterie (prodotto in Corea) che la Casa francese lanciò ormai nove anni fa. Per farlo la Renault non si è limitata a un nuovo modello: ha creatoun marchio di mobilità, Mobilize appunto. E una business unit con tre prodotti: Duo, Bento e Hippo. Destinati soprattutto alla mobilità condivisa nelle città (sharing ecc.), in un mondo in cui sempre meno persone acquisteranno l’auto. E sempre di più si muoveranno affittando di volta in volta il mezzo che fa al caso loro.Bento e Hippo (sotto), le due microcar per le consegne con diversa portata (l’Hippy anche per cibi refrigerati.)
Vediamo dunque i tre prodotti:
Il successore del Twizy si chiama Duo ed un bi-posto connesso per servizi di car sharing. È realizzato con il 50% di materiali riciclati ed è esso stesso riciclabile al 95%.
La versione cargo del Duo è il Bento, un minivan per trasportare pacchi e merci leggere. Volume di carico fino a un metro cubo.
Completa il trio l’Hippo, un veicolo dell’ultimo miglio con lo stesso design, ma con diversi moduli di carico intercambiabili, anche per il trasporto refrigerato.
Tre microcar per noleggio e sharing, non per l’acquisto
Renault Mobilize non ha rivelato dettagli tecnici e autonomia delle tre microcar: si sa solo che nella versione base Duo sono lunghe 2,3 metri. E che la ricarica avviene sia con una presa di corrente (o nelle colonnine) sia mediante sostituzione delle batterie (battery-swap). Per far conoscere il nuovo marchio, la Renault ha deciso di ribattezzare il car sharing Zity, attivo a Parigi e Madrid, Zity by Mobilize. Nella flotta di questo servizio entreranno a bravissimo anche le nuove Dacia Spring.
Anche il servizio di intermediazione e noleggio self-service Renault Mobility si chiama ora Mobilize Share. La flotta conta 15.000 veicoli in Europa, di cui 4.000 elettrici. I periodi di noleggio vanno da un giorno a un mese. Mobilize Share a breve lancerà un servizio di car sharing completamente elettrico a Bergamo e quattro comuni limitrofi.
Clotilde Delbos, numero uno di Mobilize.
Fornirà anche unità mobili di stoccaggio con celle second-life
Mobilize opererà anche nel ri-uso di batterie come seconda vita, grazie a una collaborazione con la startup tedesca AMPS. Obiettivo: produrre sistemi mobili di accumulo dell’energia, con celle dismesse da auto elettriche, ma ancora con una buona capacità residua. Verranno proposti moduli da una a quattro unità da 2,3 kWh ciascuna, denominati betterPack, che possono quindi raggiungere la capacità massima di 9,2 kWh. L’idea è di utilizzarli in situazioni in cui è impossibile collegarsi con la rete elettrica: piccoli cantieri temporanei, street-food, riprese cinematografiche ed eventi. E anche su piccole imbarcazioni elettriche o per accumulare energia solare. La produzione di questo mini-sistema di stoccaggio mobile inizia a settembre nella Re-Factory Renault di Flins, sede delle iniziative di Second Life delle batterie.
Senza guida autonoma non si può disporre del servizio dove serve.
La guida autonoma è fondamentale ed imprescindibile. Diversamente il servizio non funziona.
Le Duo devono ricaricarsi spostandosi da sole, altrimenti non possono essere sempre efficienti e si corre il rischio dopo aver cercato la prima Duo disponibile nelle vicinanze, di trovarla non sufficientemente carica per affrontare il viaggio.
Dovrebbero poter viaggiare autonomamente una collegata all’altra come i vagoni del treno, per poter cedere energia mentre si spostano per svolgere il servizio on demand.
Senza guida autonoma non si può disporre del servizio dove serve.
La guida autonoma è fondamentale ed imprescindibile. Diversamente il servizio non funziona.
Le Duo devono ricaricarsi spostandosi da sole, altrimenti non possono essere sempre efficienti e si corre il rischio dopo aver cercato la prima Duo disponibile nelle vicinanze, di trovarla non sufficientemente carica per affrontare il viaggio.
Dovrebbero poter viaggiare autonomamente una collegata all’altra come i vagoni del treno, per poter cedere energia mentre si spostano per svolgere il servizio on demand.
assomiglia tanto alla YoYo (e non solo per il BSS)
https://www.xevcars.it/scopri-yoyo/