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Renault diventa socia di Free to X

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Renault diventa socia di Free to X: il gruppo francese, tramite la controllata Mobilize, entra nella società che gestisce le ricariche in autostrada. E non solo.

Renault free to X

Renault diventa socia per portare Free to X fuori  autostrada

Sembrava che l’affare non si potesse fare, per la contrarietà del governo Meloni a vendere a un gruppo straniero la rete di ricarica creata da Autostrade per l’Italia. Tanto che il n.1 di Renault, Luca e Meo, stizzito avrebbe fatto sapere che avrebbe dirottato l’investimento in Spagna. E invece alla fine ha prevalso la ragionevolezza e Autostrade (ASPI) ha fatto sapere che l’accordo si fa “ad esito di un ampio processo competitivo“. Con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente il business e-mobility fuori dalla rete autostradale.
L’operazione prevede la cessione di un’imprecisata quota del capitale di Free to X, che in tre anni ha realizzato 100 stazioni di ricarica ad alta potenza sulla rete autostradale. Con una distanza media di circa 50 km tra una stazione e l’altra, superando quindi i target europei. Finora le puntate di Free to X al di fuori delle autostrade si sono limitate ai grandi aeroporti, ma a questo punto le ambizioni diventano altre.

renault diventa sociaEcco che cosa prevede l’accordo italo francese

Renault si muove sulla scia dei grandi costruttori tedeschi, che hanno investito pesantemente nelle ricariche. Volkswagen Group, per esempio, è tra i fondatori di Ionity, rete europea di colonnine ad alta potenza. E in Italia è socia al 50% con Enel Group in un’altra rete di ricariche HPC, Ewiva.
Gli accordi con Renault prevedono che ASPI continui a mantenere il controllo (in qualità di Charging Point Operator) sulle infrastrutture di ricarica situate in autostrada. Operando a supporto di Mobilize per la crescita delle attività fuori dalla rete autostradale in gestione, non è ben chiaro con quale marchio. Finora le ricariche installate da Free to X sono state fornite da un’eccellenza italiana come l’Alpitronic di Bolzano, che è tra i leader europei nella produzione di colonnine HPC. Con potenze fino a 300 kW.
  • Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it

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7 COMMENTI

        • Accetto scommesse. Altrimenti perché Renault avrebbe investito milioni sulla ricarica? Tesla con i Supercharger non ti dice nulla?

          • Come in moltissimi altri settori, la posizione conta e per le colonnine HPC quale migliore posizione se non dove serve maggiormente una ricarica rapida? Soprattutto se sono destinate ad essere sempre più utilizzate.
            FreeToX è dove più serve e dove si faranno maggiormente soldi: in autostrada.

  1. la cosa interessante (per i clienti della Règie) è che la tesssera Mobilize Intense offre un abbonamento in Italia a prezzo discreto che dà accesso a buone tariffe sulla rete IONITY (diciamo che con metà carica della batteria si riprende il costo dell’abbonamento).

    è una fusione molto interessante sulla rete disponibile (800.000 colonnine in Europa, di cui 2300 Ionity) e c’è pure la tecnologia Plug & Charge per le vetture predisposte.

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