Allarme Renault: “Gli europei non possono più permettersi un’auto nuova”

Secondo il nuovo capo di Renault, Francois Provost le famiglie europee non possono più permettersi di comprare un auto nuova. Per la ripresa del mercato occorrono modelli meno costosi. Prevost è in linea con il suo predecessore: Luca De Meo aveva parlato di classe medie in difficoltà. Allarme raccolto dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen che ha proposto la realizzazione di una city car europea a guida autonoma.  

In Europa l’auto è sempre più un bene di lusso. I prezzi medi hanno superato i 36 mila euro, e le famiglie faticano a sostituire vetture vecchie di oltre dodici anni. Risultato: il potere d’acquisto delle famiglie europee non regge più il ritmo dell’industria automobilistica. “Il problema non è il 2035 o la fine delle auto a benzina e diesel, ma il prezzo delle auto”, ha dichiarato François Provost, ceo del gruppo Renault alla presentazione della nuova Twingo.

Negli ultimi cinque anni, il prezzo medio delle vetture nuove è cresciuto di oltre il 30%, complice l’aumento dei costi delle materie prime, delle normative e dell’elettrificazione. Il risultato è un parco circolante sempre più vecchio – 12,5 anni in media – con conseguenze dirette su sicurezza e decarbonizzazione.

Auto, Von der Leyen: “Il futuro è elettrico”. Ma si piega alla neutralità tecnologica

Prezzi fuori controllo, mercato in crisi

L’auto è da sempre uno dei pilastri dell’industria pesante europea. Ed è stato a lungo il simbolo del benerssare raggiunto dal secondo dopoguerra. Ma non è più così: i giovani sono sempre meno interessati allo status symbol e preferiscono lo sharing, soprattutto nelle grandi città. Inoltre, a questo livelli di prezzi, l’auto è diventata inaccessibile per la classe media. In Germania il prezzo medio di una vettura nuova ha superato i 40 mila euro, in Francia è vicino ai 35 mila, mentre in Italia resta appena sotto i 33 mila. Il numero di immatricolazioni è in calo in molti Paesi, e la sostituzione dei veicoli più inquinanti rallenta. Le famiglie rimandano l’acquisto, spesso orientandosi sull’usato o sul noleggio a lungo termine. Un circolo vizioso che penalizza anche la transizione elettrica.

De Meo: “L’elettrica non si vende perché il ceto medio si è impoverito”

De Meo: “L’elettrico non deve diventare un lusso”

Già in passato, Luca De Meo, ex ceo di Renault e oggi alla guida del gruppo Kering, aveva lanciato un avvertimento: “Se non riduciamo i costi, l’auto elettrica resterà un lusso per pochi.”
Secondo De Meo, il vero nodo non è la tecnologia, ma l’efficienza industriale: ridurre le piattaforme, semplificare i processi e investire nella produzione locale per tagliare le spese logistiche e di fornitura. È la stessa direzione indicata oggi da molti costruttori europei, che chiedono all’UE regole più stabili e prevedibili per permettere piani industriali a lungo termine.

Provost: “Servono auto più economiche, non più incentivi”

Provost propone una moratoria di 10-15 anni senza nuove normative, per permettere alle aziende di concentrarsi sulla riduzione dei costi. L’obiettivo non è produrre auto “povere”, ma auto intelligenti, efficienti e sostenibili, accessibili a una platea più ampia. In parallelo, le case chiedono di sostituire i bonus una tantum con agevolazioni strutturali: parcheggi gratuiti, ricariche agevolate, tariffe energetiche stabili.

Visualizza commenti (32)
  1. Tante belle parole ma c’è qualche casa europea che sta proponendo una EV semplice, piccola ed economica?
    Si potrebbe approfittare della compattezza del powertrain per ridurre il bagagliaio compensandolo col frunk, così come il tunnel centrale…ma proposte del genere non mi sembra di vederle, come al solito ci faremo travolgere dai prodotti cinesi.
    E si sta anche perdendo il treno del battery swap, che permetterebbe di vendere l’auto senza batteria e quindi a 2/3 dei prezzi attuali e sarebbe perfetto nelle città per tutti quelli che non hanno la possibilità di ricaricare a casa. Sarebbe “bastata” la collaborazione tra 3-4 grandi case europee + un big dell’Oil (Eni, Shell) per condividere uno chassis standard e aggiungere alle stazioni di servizio una piattaforma di swap.
    Posto che come già detto l’auto di proprietà ha poco futuro…la considerazione come status symbol va scemando dato che i giovani preferiscono sempre più un bel viaggio o il cellulare ultimo grido e sono allergici all’idea delle rate da pagare, e in generale non c’è più la “passione” per la guida. E la guida autonome porterà tutti a usare i robotaxi, con le città finalmente svuotate dalle auto.
    Insomma, ben venga qualche auto venduta in meno, alla fine fa bene a tutti…e chi perde il lavoro pazienza, andrà riconvertito alle rinnovabili

  2. Ma vaffancuore! disse quello che vende la megane a 40.000 euro.
    Come se l’AD di Gaja dicesse che gli italiano non possono più permettersi una bottiglia di Barolo…

    1. ma infatti quello che dice non ha senso! cioè è lui che fa macchine mica io o il governo . facesse macchine piu economiche senza troppi fronzoli …

  3. Claudio Taricco

    Eureka! C’è vita in qualche boss dell’automotive!
    Facciamo BEV sobrie e se ne venderanno di più.
    E agevoliamo strutturalmente chi si preoccupa per la salute del pianeta comprando un’auto che inquina meno

  4. e dove sarebbe il problema?
    tutte le case potrebbero volontariamente fare auto (qualunque motorizzazione) che costino la metà: basta togliere la maggior parte dell’elettronica, tornare a dimensioni normali di carrozzeria (con relativo proporzionamento di tutti i componenti: es. un banale ponte torcente post anziché un multilink) e pneumatici, togliere tutti gli adas politici (si da la patente solo a chi è in grado di procedere sulle strade urbane per 3 ore senza distogliere gli occhi dalla strada, per tutti gli altri esistono i piedi.. il 99% delle strade si svuota), rientrare nell’ottica che con 60/70 cv si va ovunque e lo 0/100 tanto caro ai bevvisti è inutile per poi circolare a max 120 orari.

    1. Lo 0-100 è un mito creato con le auto a combustione e per decenni sembrava l’unica cosa che contasse. Adesso che la più piccola Bev svernicia la Golf GTI ai semafori è diventata poco importante.

      1. Antonio gobbo

        A si? Bhe allora diciamo a tutti i teslari di vedere la potenza in cavalli e lo 0 – 100 dato che insieme ai “sorpassi in sicurezza” (forse suj tornati o nelle strade con la doppia riga continua) è la prima cosa che scrivono per giustificare la loro scelta.

        1. Nello Roscini

          la volpe e l’uva
          la verità è che tesla non è nemmeno più la più scattante oggi
          ci sono cinesi e europeo cinesi (volvo) che spesso lo sono di più
          gli Adas servono eccome
          in un mondo di distratti digitali

          il prezzo ?
          è solo un problema di economie di scala
          i cinesi ci riescono ..
          come fanno ?
          l’industria europea/americana si consorziasse
          e produca in volumi i sensori che servono e le relative centraline

          tutto il resto è automazione spinta , con “fabbriche buie”
          dove il lavoro umano conta solo per il 10% nella fabbricazione del prodotto

          i sindacati smettano di frignare
          e lottino per la riduzione dell’orario
          per maggiore formazione
          altrimenti l’Europa è finita come produzione industriale
          in tutti i settori e a tutti i livelli

  5. Nel 1992 ho comprato l’ ultima auto nuova…… Ha vissuto solo 10 mesi poi è andata nel paradiso delle auto….. Da quel giorno ho deciso che spenderò il meno possibile nelle macchine!!!
    Es. L’ultima acquistata nel 2020 con 8 anni di vita ma solo 22000 km sul groppone al costo di 2900€+ passaggio.
    Visto il buon prezzo ho fatto anche montare l’impianto a GPL 1300€ !!! E per un neopatentato in famiglia ho appena trovato una giapponesina di 11 anni con 7800 ( settemilaottocento ) km al prezzo di 4000€….. Macchina che viene usata tutti i giorni da un anziano che va a fare, solo, la spesa in paese…..

    1. Nello Roscini

      5 italiani su 6
      oramai fa quello che fai tu ..
      io in 40 anni ho avuto 3 auto nuove e 4 usate
      il mercato dell’usato per le auto elettriche potrebbe espandere questa situazione
      perché sono,erano, auto abbastanza semplici

      non è raro trovare batterie al litio a buon mercato per allungare la vita a BEV di 15 anni
      e addirittura raddoppiarne l’autonomia , ad esempio 50kWh per nissan leaf che al lancio ne aveva 20
      io ho preso una bev prodotta in milioni di pezzi, conto su un aftermarket del genere
      spero che sia la mia ultima auto

  6. La sostituzione dell’auto ogni 3 anni è stata sempre spinta trasformando l’auto in uno status symbol, ora (soprattutto i giovani) se ne fregano e la utilizzano come quello che è…. Un semplice mezzo di locomozione che ti deve portare da A a B e deve essere ultra connessa, quindi se ha mille mila cavalli non frega a nessuno se non c’è apple car.

    E concordo con chi dice che la gente i soldi li spende in mille altre voci mensili, si sobbarca abbonamenti e rate per qualsiasi cosa e poi piange perché non può far l’acquisto importante..

  7. Vedo tanta gente piangere lacrime da coccodrillo ma poi spendono e spandono; alle ferie vedo non rinuncia nessuno, all’iphone ultimo modello fanno a gara , abbonamenti sky, netflix , dazone , palestra, piscina, apericena / spritz tutte le sere. O son scemo io che lavoro dalle 6.00 alle 19 tutti i giorni ma poi posso prendermi la macchina da 100k pagandola cash o son scemi loro ma non se ne rendono conto ad aprire linee di credito anche per prendersi il tostapane. il lavoro c’è basta volerlo e ti pagano anche

    1. Ma guarda questi che vogliono provare a vivere quando in fin dei costi basta sopravvivere. Un tozzo di pane, una cipolla e magari una coperta sotto a un ponte, che altro serve?

    2. Buon giorno Eraldo , io vedo un sacco di gente che spende il giusto , potremo anche osare “vive il giusto” che ha buoni stipendi e discreto lavoro ma non è così folle da buttare 100000 euro in un’automobile.
      Poi le do un’ulteriore notizia , è possibile guadagnare il giusto anche senza fare 6-19 visti i tanti lavori potrebbe cercarne uno meno totalizzante perfino lei
      Concludendo e usando esclusivamente parole sue , si potrebbe quasi pensare che lo “scemo ” sia lei

      1. Scherziamo rinunciare a tutti questi soldi in busta , incentivi, bonus ecc. Dal 97 che faccio questo lavoro, per alcuni anni lo facevo solo in notturna perché c’era anche un incentivo del 30%aggiuntivo, ho potuto prendere casa e terreno senza aprire un mutuo ed anche cinque auto in garage delle quali 2 sopra i 100k sempre senza aprire finanziamenti ma in ditta tanti si accontentano di fare dalle 9 alle 17 per poi lamentarsi che prendono 1/3-1/4 della busta paga mia e di qualche altro collega e si lamentano che devono pagare mutui, prestiti , che al max si possono permettere una utilitaria( che parlare e trovare utilitarie vendute a 30k è osceno) però i nostri nonni e genitori dal dopo guerra in poi non si lamentavano se lavoravano 10 ore

        1. C’è gente che lavora molto meno di 8 ore al giorno e si può permettere auto da 500.000 euro e oltre e chi lavora molto più di 8 ore al giorno e un’auto sopra i 50.000 euro se la sogna di notte… A buon intenditore poche parole…

    3. Bè però l’auto da 100k un dipendente normale non la compra nemmeno se lavora h24.
      Direi che dovrebbe esserci una giusta via di mezzo fra chi pensa che la qualità della vita sia solo lavoro e chi pensa che non si possa vivere senza possedere tutte le “tro.ia.te” di questo mondo.
      Che poi fra l’altro altro non fanno che arricchire coloro che vengono criticati per aver creato un mondo quasi esclusivamente consumistico.

      1. Peccato che sono dipendente dal 97, prima ero libero professionista,e riesco a guadagnare tanto da prendere casa senza aprire mutuo e avere 5 auto due delle quali sopra i 100k ma io non mi tiro indietro sulle ore lavorative e rompo continuamente le scatole in ufficio personale per avere aumenti ….. Dare=avere

        1. Caro Eraldo, anche io sono fra i pochi fortunati che pur dipendente, posso permettermi di cambiare auto e prendere quello che voglio senza farmi tanti problemi, ma ti posso assicurare che per la grande maggioranza della gente questo non è vero, e non basta lavorare dalle 6 alle 19 e rompere le scatole al personale per avere quello che dici. Serve ben altro.

        2. @Eraldo
          Credimi, da normale dipendente che prende un buon stipendio (non 1400/1800 € mese) quello che fai tu non lo fa nessuno.
          Quindi o sei dirigente, funzionario o roba simile con reddito molto elevato rispetto ai dipendenti oppure vieni da famiglia parecchio benestante oppure, ancora, sei stato molto fortunato almeno in un episodio della tua vita.
          Un po’ quello che è successo a me che non faccio comunque parte della prima categoria, però non vado in giro a dire a chi so farsi il didietro almeno quanto me di darsi da fare anzichè piangere e stare sul divano.
          Riconosco che la vita spesso è ingiusta e non lo considero un vanto e, da credente, neppure un segno divino.

        3. Ma riesci a vivere lavorando cosi’ tanto?
          Personalmente non mi interessa auto da 100 K nemmeno se avessi tempo di usarla…
          Probabile che tu l’auto la usi solo per andare a lavorare…
          Bisogna secondo me lavorare per vivere non vivere per lavorare…..poi per carità ogni uno fa quello che crede…

    4. Antonio gobbo

      Bhe sevlavori dalle 6 alle 19 e tj godi j tuoi 100000 euro dalle 19 alle 6 riguardo allo scemo magari forse si, io lavorando 8 ore (ora sono innpensione) ne guadagnavo circa 65 – 70000 (un terzo in meno) ma mi sono goduto la vita senza farmi mancare nulla delle cose che veramente contano… tu al massimo ti godi 2 o 3 ore la notte. Ma al solito de gustibus non disputandum est.

    5. Antonio gobbo

      Eraldo, dimenticavo… se I tuoi 100000 euro sono netti (in quanto se fossero lordi diventerebbero poco più di 60000 per cui non potresti neanche sognare di fare ciò che hai scritto) e ovviamente nel caso che tu non sia un evasore totale, il tuo reddito lordo deve essere nell’interno dei 160000 euro, bhe se così fosse sappi che sei nella fascia dell”1,5% dei redditi dichiarati in Italia per cui direi che la tua esperienza nkn si può in alcun modo paragonare a quella di un italiano “standard” (il salario lordo medio è pari a 32600 euro) per cui alla fine non fa minimamente testo.

      1. Sono operaio metalmeccanico manutentore con trasferta ;la paga mediamente oscilla tra i 5 ed i 6 k mese netti: 4 base + superminimi e straordinari , reperibilità, indennità di trasferta ,la trasferta ha una maggiorazione del 50% sulla paga oraria + 8 ore di ferie extra maturate per ogni settimana fuori sede (la contrattazione l’ho fatta direttamente con la proprietà senza che ci siano stati i sindacati di mezzo) moglie e fegli residenti in Italia mentre con la ditta ho concordato e spostato la residenza fiscale presso la filiale estera e lavorando sopra i 184 giorni all’estero su paese deve è stato sipulato un contratto fiscale dove non vige la doppia imposizione , verso una tassa flat sul reddito del 18%. Non troviamo gente che viene in trasferta e ad oggi affiancati a me ci sono due ragazzi ventenni uno è Kosovaro ed un altro e Macedone…. gli ingegneri,in casa madre, se ne stanno tutti dietro ad una scrivania per 1500 netti mese mentre i due ragazzi che si fanno il culo hanno già il macchinone sotto “il culo” e si stanno facendo casa.
        in Italia gli stipendi sono bassi? si, pagano poco?Si se aspetti il sindacato per avere un aumento. si trovano opportunità in giro ? Si e tante. Serve aspettare l’ecoincentivo per cambiare auto? Secondo me no perchè il mercato è saturo e i concessionari sono sommersi di auto ferme pronta consegna basta trattare soldi alla mano e trovi occasioni con il 30% di sconto sul listino del nuovo

        1. @Eraldo
          Molto interessante, abbiamo un manutentore operaio con ottime nozioni da fiscalista e di diritto del lavoro.
          Complimenti.
          I numeri invece mi lasciano un tantino perplesso.
          – 4 k base netti, chissa quale ccnl ti viene applicato, non ne conosco di così generosi.
          – Come no bastasse pure superminimi e straordinari in aggiunta.
          Complimenti per la capacità contrattuale.
          – Per i trasfertisti se non erro la tassazione dell’indennità d i trasferta continuativa sarebbe al 50% ma questo in Italia, tu non paghi le tasse in Italia, quindi…

          Torniamo al punto iniziale:
          ritieni che tutto il contesto che ha girato attorno a te sia replicabile per centinaia di migliaia o meglio ancora milioni di lavoratori?
          Ritieni che se tutti potessero mettersi nella tua condizione tu avresti tutti i benefici che elenchi? Non credi che sarebbe molto probabile che avresti preso una pedata nel posteriore e saresti stato sostituito da altri a costi enormemente inferiori?
          Che fai, lavori sulle piattaforme petrolifere? fai il palombaro saldatore o sei un semplice operaio “giratubi” che ha accettato di lavorare in un qualche deserto?
          Te ne rendi conto che hai fatto una sparata colossale, che posto sia vera (cosa a cui comunque credo) non è replicabile alla massa?

          Goditi i vantaggi economici e prenditi le gratificazioni professionali, ma di probabilmente ogni volta che vedi i figli sono cresciuti di 5 cm.

          1. Antonio gobbo

            Vedo che non sono il solo a pensarla in questo modo, a questo mondo nessuno regala nulla ancor meno in Italia. Anche mio zio lavorava per l’ENI ed ra in giro per tutto il mondo nei pozzi di trivellazioni, lo pagavano uno sproposito ma lui non si quanto abbia potuto dire di averteli potuti godere … in compenso se li sono più che “goduti” i miei cugini 🙂 ….

  8. La scoperta dell’acqua calda. Un consiglio alle case automobilistiche; per ridurre i costi dell’auto elettrica fate auto con batterie piccole (la maggior parte delle auto fa meno di 50 km al giorno) ma con ricarica ultra veloce, in modo da permettere l’uso dell’auto anche negli occasionali viaggi lunghi.

  9. bravo, ci voleva lui a dirlo. Peccato che io e tanti altri lo abbiamo fatto presente da anni che comprare un’auto nuova è diventato impossibile. Finora qualcuno si è fatto abbindolare con il discorso poco anticipo, 36 ” comode” rate e poi alla fine la spettacolare maxi rata finale che mette in crisi chiunque, quindi si rifinanzia e via, continuando a pagare interessi stellari mentre si guida una ormai vecchia auto. Adesso qualcuno si è (finalmente) accorto che era una fregatura enorme e ha tirato i remi in barca, le auto restano nei piazzali a prendere polvere e loro cominciano a porsi la domanda che forse, ma forse costano veramente troppo?

  10. Dite che lo hanno capito?
    In Italia il potere di acquisto medio è diminuito di circa 1.000 Euro all’anno dal 1991 (fonte Adnkronos).
    Mentre in altre nazioni europee è aumentato anche del 20-30%.
    E se fanno fatica in Francia (nazione con il massimo aumento dei salari reali) vuol dire che da noi si piange.
    Altro che rinnovo del parco auto.

  11. mai speso più di 16.000 euro per un auto dal 1986 (mia prima auto) al 2020 (mia ultima auto-BEV), alcune nuove alcune usate,e mi hanno sempre portato dove dovevo andare (vacanze comprese con due figli-senza cane).
    Alla gente piace grande, piace SUV, nonostante ormai siamo a 1,poco figli per famiglia e il risultato a cui siamo arrivati adesso in parte è per aver soddisfatto le richieste del “pubblico”.

  12. Lo sanno anche i muri che tutto è aumentato di almeno il 30% mentre le retribuzioni (soprattutto in Italia) sono aumentate molto meno (meno del 10%). E quando ci sono state le condizioni per ridurre i prezzi le imprese se ne sono guardate bene perché “margini, margini, margini” è il nuovo mantra. Quindi non piangano sul latte versato, da loro.

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